Home Recensioni Kingdom Hearts HD 2.8 Final Chapter Prologue, la recensione: l’inizio in attesa della fine

Kingdom Hearts HD 2.8 Final Chapter Prologue, la recensione: l’inizio in attesa della fine

Kingdom Hearts HD 2.8 Final Chapter Prologue, la recensione: l’inizio in attesa della fine

Kingdom Hearts HD 2.8 – Se la settima generazione videoludica è stata etichettata come “quella delle remastered”, la generazione successiva è riuscita a far di meglio, diventando “quella delle remastered delle remastered”. Square Enix è una software house che molto più di altre ha investito (e guadagnato) migliaia e migliaia di euro riproponendo versioni più o meno migliorate dei suoi titoli storici, dalle trasposizioni Steam e mobile dei primi Final Fantasy, alle remastered console dei lavori più recenti, fino all’annuncio di un remake del leggendario Final Fantasy VII… senza dimenticare i vari bundle, rilasci episodici e special edition dei titoli di terze parti.

La saga di Kingdom Hearts rimane un caso più unico che raro nella storia dei videogiochi e discuterne richiederebbe un editoriale a parte: senza quindi soffermarsi troppo sul come (ma, soprattutto, in quanti anni) il brand videoludico sia stato pubblicato, ripubblicato ed accorpato, il discorso si focalizzerà su questo (si spera) ultimo bundle, contenente alcuni tasselli mancanti alla timeline narrativa e un “contentino” per i fan affamati e in spasmodica attesa di una data di uscita per Kingdom Hearts 3… Nel mentre verrà rilasciato Kingdom Hearts 1.5 HD & 2.5 HD, bundle di un remastered Playstation 4 di una remastered Playstation 3… Ma questa, appunto, è un’altra storia.

Un ultimo, piccolo sforzo Kingdom Hearts HD 2.8 Final Chapter Prologue

Kingdom Hearts HD 2.8 Final Chapter Prologue, oltre a competere come videogioco della saga dal titolo più contorto, presenta al suo interno il materiale più originale tra i pacchetti finora usciti: esclusa la versione rimasterizzata del titolo per 3DS Kingdom Hearts: Dream Drop Distance, nulla di ciò che è presente al suo interno è infatti mai stato visionabile o giocabile.

Va però detto che è proprio su questa “esclusività” che si fonda il prezzo di listino (60 Euro) del prodotto, costo giustificabile e giustificato senza dubbio da ogni acquirente affezionato alla saga, ma che giudicato oggettivamente risulta eccessivo, soprattutto se messo a confronto con l’offerta delle raccolte precedenti.

Kingdom Hearts HD 2.8

Kingdom Hearts 0.2 Birth by Sleep A Fragmentary Passage

Dovendo scegliere tra i contenuti di Kingdom Hearts HD 2.8, è quasi certo che il giocatore curioso darà priorità all’anello di congiunzione tra Birth by Sleep e il primo, storico Kingdom Hearts. Per quanto breve in durata (circa 3-4 ore) A Fragmentary Passage permette di conoscere in maniera più approfondita il destino di Aqua, separata dai due amici e compagni Terra e Ventus e precipitata nel mondo dell’Oscurità.

Ciò che più colpisce della narrazione è il suo mood particolarmente introspettivo e cupo, a tratti quasi delirante, assai diverso da ciò cui ha abituato il frutto della collaborazione tra Square Enix e Disney e in grado di riaccendere interesse sia verso i possibili risvolti “maturi” del futuro Kingdom Hearts 3, che per ciò che offrirà tecnicamente e visivamente.

Kingdom Hearts HD 2.8

A Fragmentary Passage è sia un approfondimento narrativo che una “lunga demo” in cui i giocatori possono vedere l’Unreal Engine 4 a lavoro su quello che è la prima volta, dopo due generazioni videoludiche, in cui la saga di Kingdom Hearts si mostra su console casalinga. L’impatto estetico punta ad essere cartoonesco e non prova nemmeno a sfiorare il fotorealismo, la qual cosa ovviamente verrà apprezzata o meno in maniera soggettiva; al momento, ciò che è certo è che la stabilità del framerate lasci un po’ a desiderare, complici gli scontri frenetici, la mappe ampie e gli effetti visivi davvero ben fatti.

Kingdom Hearts HD 2.8

I boss affrontabili in A Fragmentary Passage mancano del tutto del carisma e dello stile a cui la saga ci ha abituati; in compenso, il sistema di combattimento è solido, con comandi reattivi, animazioni gradevoli e tanti approcci possibili, tra combo fisiche, magiche e attacchi speciali. Alcune tecniche di Aqua ricordano quelle già conosciute di Sora, altre sono più legate alla stile e ai talenti della giovane e non ci è ancora dato sapere se verranno ripresentate in Kingdom Hearts 3 o rimarranno prerogativa di questo titolo.

Kingdom Hearts HD 2.8

Nel complesso A Fragmentary Passage soddisfa, pur se con qualche sbavatura e rallentamento, risultando anche piacevolmente rigiocabile grazie alla possibilità di selezionare diversi livelli di difficoltà, portare a termine sfide in-game opzionali per sbloccare accessori (molti dei quali, purtroppo, davvero poco ispirati) con cui personalizzare l’estetica della protagonista.

Kingdom Hearts HD 2.8

Kingdom Hearts χ [chi] Back Cover

All’interno di Kingdom Hearts HD 2.8 è presente un lungometraggio che avrebbe dovuto offrire 60 interessanti minuti d’intrattenimento e chiarire alcuni aspetti circa i personaggi coinvolti nella Guerra dei Keyblade, ma che si è rivelato essere uno dei punti più bassi tra i lavori di animazione targati Square Enix.

Si tratta di un prodotto perfino peggiore del discutibilissimo Kingsglaive, film dedicato al mondo di Final Fantasy XV e massacrato dalla critica cinematografica ma che, nonostante le gravi lacune, si è dimostrato tecnicamente elevato e in grado di offrire alcune scene memorabili e ispirate, il tutto godendo di una sua autonomia grazie a personaggi indipendenti che venivano presentati, evoluti e conclusi.

Kingdom Hearts HD 2.8

Χ Back Cover non ha nulla di tutto questo: l’Unreal Engine 4 è mal sfruttato all’interno di scene statiche, goffamente dinamicizzate da una telecamera incerta e inquadrature poco chiare; le animazioni dei modelli (già per scelta “stilistica” incappucciati e col volto coperto) non hanno nulla in più e forse solo qualcosa in meno rispetto a quelli delle cutscene di A Fragmentary Passage; i personaggi vengono narrativamente abbandonati nell’istante in cui ha termine la loro presentazione, senza che lo spettatore possa affezionarsi o empatizzare con essi.

Le dissolvenze audio e video tra le sequenze appaiono come cesure brutali, che fanno perdere coesione alla storia e creano la spiacevole sensazione di una serie di filmati in playlist più che di un lungometraggio dotato di equilibrio registico. Infine, i titoli di coda mostrano fin troppo chiaramente il risultato di un lavoro pigro o forse, al contrario, eccessivamente affrettato, di certo ben lontano dall’impatto estetico che Square Enix ha dimostrato in passato di saper creare.

Kingdom Hearts HD 2.8

Tirando le somme, le reali curiosità ed aggiunte di trama in Kingdom Hearts χ Back Cover sarebbero potute essere tranquillamente inserite in brevi voci di codex all’interno di Kingdom Hearts 3 e non giustificano in alcun modo una presa visione di 60 minuti vuoti e noiosi se non per le fugaci, ma brillanti apparizioni del Maestro dei Maestri: il film, più che far luce su antichi eventi legati alla trama principale, sembra solo un tentativo d’invogliare gli spettatori a scaricare il nuovo free-to-play Kingdom Hearts χ Unchained per smartphone.

Kingdom Hearts 3D Dream Drop Distance HD

A risollevare le sorti di Kingdom Hearts HD 2.8 giunge fortunatamente in soccorso il titolo uscito per Nintendo 3DS nel 2012, per la prima volta disponibile su una piattaforma Sony e localizzato in italiano.

Kingdom Hearts 3D è il titolo della saga con la componente GDR più di spessore: a causa delle vicissitudini narrate vissute durante l’avventura, Sora e Riku si trovano soli, separati poiché all’interno di “versioni parallele” dei Mondi Sopiti dell’universo Disney. A dar loro manforte accorreranno quindi in aiuto gli Spiriti, una forma amichevole di Divorasogni, nonché acerrimi nemici della loro controparte oscura, gli Incubi.

Kingdom Hearts HD 2.8

Il giocatore ha il (non sempre esaltante) compito di creare, potenziare e coccolare gli Spiriti ed ottenere in questo modo un sostegno in battaglia; ciascuna creatura ha livello, indole, punti di forza e debolezza differenti e, una volta riempita l’apposita barra di Unione, consentirà a Sora e Riku di effettuare attacchi tanto belli da vedere quanto efficaci.

Oltre a queste meccaniche del tutto originali, Kingdom Hearts 3D presenta altre idee intriganti come il Fluimoto, che consente d’interagire con l’ambiente in maniera dinamica durante gli scontri e raggiungere molte aree segrete, o il Cambiarealtà: questa tecnica permette di sfruttare l’arena in maniera del tutto diversa in base al mondo in cui ci si trova e, una volta padroneggiata, renderà  estremamente più rapide le vittorie.

A tutto ciò va aggiunta la possibilità (e necessità) di esplorare ogni mondo con entrambi i protagonisti, alternabili a piacimento e con equipaggiamenti, abilità speciali e gruppo di spiriti indipendenti.

Kingdom Hearts HD 2.8

Sulla carta il potenziale del titolo è evidente, con un gameplay vario, un importante avanzamento di trama e tanti minigiochi; altri punti a favore di questa versione HD per Playstation 4 sono il framerate granitico a 60 fotogrammi al secondo, i caricamenti quasi inesistenti e la già citata localizzazione italiana di menu e sottotitoli.

Si tratta certamente di un gioco valido e completo, che 5 anni fa non ha avuto problemi a guadagnarsi l’amore dei fan e il rispetto della critica ma che, nel 2017 va ammesso sia invecchiato alquanto male, perdendo buona parte del suo fascino appena trasposto su console domestica: nel caso di sessioni – ovviamente – più lunghe rispetto alla loro durata media su hardware portatile, l’alternare i due protagonisti all’interno di mappe quasi identiche espone il fianco alla ripetitività. Stesso dicasi per i minigame, il cui gameplay rimane apprezzabile ma che, per quanto l’adattamento alla Dualshock 4 sia stato ottimo, è palesemente stato concepito per una console portatile e dotata di touch screen, ben diversa dal pad tattile del controller Sony.

Kingdom Hearts HD 2.8Infine, per quanto questo sfiori la sfera della soggettività, l’intero design di Kingdom Hearts 3D sembra puntare a un target assai più giovane rispetto a quello – già “poco stagionato” – dei titoli precedenti: i Divorasogni hanno un design ispirato agli animali molto più degli Heartless o dei Nessuno, che si avvicinano più ai “mostri” in senso lato, e vengono presentati con mise dalle tinte sgargianti, sicuramente piacevoli sugli schermi della console Nintendo, ma che potrebbero far storcere il naso a chi si aspettava una “crescita” dei protagonisti e del setting, piuttosto che un loro regresso.

Una raccolta con poca sostanza

Nonostante quindi non si tratti di uno spin-off, ma di una sezione importante per la trama della saga, Kingdom Hearts 3D si mostra in una veste fin troppo ingentilita perfino per la celeberrima collaborazione Square Enix – Disney, annacquando degli eventi narrativamente cruciali in una storia sì piacevole, ma che a volte sembra esser tirata troppo per le lunghe: un gioco quindi originale e stratificato sotto il profilo del gameplay, che però perde punti a causa di una esposizione non sempre all’altezza e un comparto musicale decisamente sottotono rispetto agli standard.

Una raccolta con poca sostanza

Kingdom Hearts HD 2.8 Final Chapter Prologue è un prodotto indirizzato quasi esclusivamente agli appassionati della saga, che apprezzeranno le piccole aggiunte narrative, si emozioneranno davanti all’assaggio di “un nuovo Kingdom Hearts” offerto da A Fragmentary Passage e (forse) perdoneranno le gravi mancanze di χ Back Cover. Per tutti gli altri, Dream Drop Distance è sicuramente un titolo validissimo e divertente ancora oggi come 5 anni fa, ma che da solo non giustifica il costo della collection e risulterebbe poco chiaro, forse incomprensibile, in mancanza di conoscenza degli avvenimenti pregressi.