I giochi di corse sono una categoria videoludica che si ama o si odia, al punto da poter essere considerati una realtà a sé stante: moltissime persone, più di quante un “comune” giocatore potrebbe mai pensare, impiegano infatti le loro console esclusivamente come simulatori di guida, ignorando del tutto altre categorie di giochi per macinare miglia e chilometri nel salotto di casa.
All’interno di questo microcosmo, si concretizzano filoni ancor più ristretti, dovuti alle varie tipologie di corse, gare e veicoli esistenti. DiRT 4 è un titolo incentrato sulle discipline del Rally e del Rallycross, sesto titolo del franchise della britannica Codemasters, una software house conosciuta in tutto il mondo (e da decenni) per i suoi titoli di corsa.
L’impatto iniziale con DiRT 4, lunghi caricamenti preparatori a parte, è assolutamente positivo: la grafica di gioco sacrifica i dettagli secondari delle ambientazioni per ricreare fedelmente ogni singolo veicolo ed ogni sua alterazione strutturale dovuta a danni da impatto o condizioni meteo avverse. Il gioco è anche localizzato in un ottimo italiano, che rende molto più dinamica e immersiva l’interazione fra guidatore e copilota.
DiRT 4 presenta una valida componente online, con tanto di classifiche globali sia comuni che suddivise per singola piattaforma di gioco. La modalità singleplayer non è però un elemento accessorio, dato che l’esercizio e la sperimentazione sono alla base del successo contro avversari in carne e ossa.
Ma anche nel caso di piloti della domenica, DiRT 4 non delude: è possibile fin da subito selezionare il proprio stile di guida preferito, tra arcade e simulativo. Nel primo caso, anche un videogiocatore poco avvezzo al genere potrà prendere confidenza coi comandi e divertirsi, mentre i più appassionati godranno di un’ampia e dettagliatissima serie di settaggi dei propri veicoli, dal tipo di trasmissione al bilanciamento di assi e telaio, proseguendo con sigle e valori comprensibili solo agli “addetti ai lavori”.
Inutile dire che l’interazione col controller (e, a maggior ragione, con mouse e tastiera) non è consigliata nel caso in cui si punti a un approccio preciso e professionale, in quanto limitante all’approccio simulativo, ma il bello di DiRT 4 è proprio la sua capacità di raggiungere e soddisfare la più ampia fetta di pubblico.
Questo è confermato dalla presenza della DiRT Academy, modalità di gioco che funge sia da scuola guida per le meccaniche basilari che da pista di prova per sperimentare nuovi veicoli e nuovi trucchi; i tutorial sono completi ed esaustivi e possono essere ripetuti in qualunque momento, ogni volta che ne si sentirà il bisogno.
Non va fatto l’errore di credere che la modalità giocatore singolo si limiti a una lunghissima e divertente modalità allenamento. Questo potrebbe esser valido per la ristretta cerchia di utenti che punta a gareggiare per classificarsi nei ranking mondiali, ma i restanti “comuni mortali” si troveranno davanti a una libertà di scelta quasi spiazzante.
Si passa dalle classiche gare di Rally e Rallycross, al Land Rush, fino all’Historic Rally, con veicoli storici fedelmente riprosotti degli anni ’80 fino ai primi anni 2000; è possibile anche divertirsi creando la propria pista personalizzata o selezionarne una procedurale, con l’ovvia opzione di selezione anche delle condizioni meteo presenti al momento della corsa. Le piste randomiche peccano leggermente in assortimento, ma sommate al numero di veicoli disponibili risultano un difetto abbastanza trascurabile.
DiRT 4 riesce a far contenti tutti gli amanti dei titoli di corsa e offre tanto contenuto e discreta varietà sia nel suo “giocoso” approccio arcade che nel notevole e dettagliato stile simulativo. Un acquisto, insomma, consigliatissimo per chiunque non abbia paura di guidare sotto la pioggia e graffiare la carrozzeria.