Dragon’s Dogma: Dark Arisen, la recensione PS4

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L’annuncio di un’edizione di Dragon’s Dogma: Dark Arisen per console di attuale generazione è stato sicuramente una gradita sorpresa. Non si può negare che non si sentisse particolarmente il bisogno di un’ennesima versione di questo RPG di casa Capcom, soprattutto in un mercato moderno che straripa di giochi di ruolo open world.

Eppure, il fascino di Dragon’s Dogma: Dark Arisen è ancora lì, quasi intatto a distanza di un lustro. Il rilascio su PC in effetti sarebbe potuto essere un indizio chiarificatore sulle intenzioni della casa sviluppatrice di portare il gioco anche su console casalinghe, per coprire l’ottava generazione videoludica nella sua interezza.

Dragon's Dogma: Dark Arisen

Dragon’s Dogma: Dark Arisen, su PlayStation 4, corregge uno dei suoi più gravi problemi tecnici: il framerate ballerino. Ovviamente il problema non si era neppur presentato nella sua edizione “master race”, ma per tutti i giocatori “consolari” si tratta di una benvenuta boccata d’ossigeno. Discutibile la scelta di Capcom di non provare nemmeno a puntare ai 60fps – si tratta comunque di un gioco datato che le console moderne potrebbero gestire senza difficoltà – nemmeno come feature della PlayStation 4 Pro, tuttavia il titolo risulta godibile anche con una frequenza “cinematografica” di fotogrammi.

Precisato ciò, su PlayStation 4 Dragon’s Dogma: Dark Arisen offre un’esperienza di gioco praticamente identica all’originale. I bonus preorder e i piccoli DLC pack di accessori equipaggiabili, un tempo disponibili sul Playstation Store, sono ora integrati in game; anche la risoluzione, ovviamente, è superiore alla versione old-gen, per quanto modelli, texture e animazioni sentano parecchio il peso degli anni.

Questo perchè Dragon’s Dogma: Dark Arisen è un RPG dalla forte componente Action, che ha puntato più alla realizzazione di un piccolo, ma curato open world, piuttosto che alla magnificenza estetica. La cura nel design è evidente e la si percepisce fin dai primi minuti di gioco, esplorando i vicoli dell’umile villaggio di pescatori da cui comincia il viaggio del protagonista, o semplicemente ammirando un tramonto da un promontorio.

Dragon's Dogma: Dark Arisen

Questa gemma grezza di casa Capcom offre una modalità cooperativa asincrona, ma genialmente giustificata a livello narrativo. La creazione e personalizzazione del proprio party di Pedine è una componente basilare, qualora si voglia sopravvivere in un mondo pieno di creature terrificanti e dall’estetica che pesca a piene mani dai bestiari del medioevo occidentale.

E a proposito di personalizzazione, nonostante il tempo sia trascorso inclemente, l’editor personaggi di Dragon’s Dogma: Dark Arisen resta fra i migliori mai visti, soprattutto tenendo in considerazione l’originaria natura console del titolo. Va segnalata, purtroppo, l’ancora una volta l’assenza di save file multipli, che impediscono al giocatore di vivere più versioni della stessa storia, o semplicemente creare salvataggi di backup.

Il titolo risulta estremamente malleabile anche nelle meccaniche di gameplay, con numerose abilità a disposizione per ciascuna classe e l’integrazione dell’interessantissima possibilità di scalare i nemici più grandi, al fine di colpirne punti deboli specifici, a là Shadow of the Colossus; le hitbox delle creature sono purtroppo rimaste poco precise e spesso il giocatore rischia di finire incastrato in un permastun da cui è possibile sfuggire solo mollando la presa e ferendosi nella caduta, ma per quanto grezzo, l’idea e l’approccio a ogni battaglia sono fantastiche, anche e soprattutto durante le boss fight.

Dragon's Dogma: Dark Arisen

Dragon's Dogma: Dark Arisen

Il principale problema di Dragon’s Dogma: Dark Arisen è ovviamente rimasto in questa recente edizione PlayStation 4: il titolo riesce a risultare dispersivo nonostante la mappa dalle dimensioni ridotte e una longevità non troppo elevata, questo per via di una storia con spunti di riflessione parecchio interessanti, ma solo accennati e accompagnati da una caratterizzazione dei personaggi principali praticamente assente.

Anche le missioni secondarie non brillano di originalità e risultano poco appetibili per chi non è cresciuto a pane e goblin. Il comparto sonoro è invece di tutto rispetto, grazie a musiche ambientali non memorabili ma sempre azzeccate. Il doppiaggio si attesta nella media, con sgradevoli ribassi nelle perfomance di alcuni NPC secondari.

Menzione d’onore al contenuto aggiuntivo (ormai integrato al gioco) Dark Arisen, che presenta un dungeon tanto ampio quanto pieno di insidie: una vera e propria sfida end game, estremamente curata e pensata per chi, finita la prima run e massimizzato il potere di Arisen e Pedine, vuole provare una sfida all’ultimo sangue e con meccaniche originali rispetto al titolo base. Anche per quanto riguarda l’estetica e la storia del – fu – DLC, l’avventura Dark Arisen si pone diversi gradini sopra l’originale Dragon’s Dogma, merito anche delle tinte cupe e misteriose per le quali gli appassionati di GdR hanno da sempre un debole.

Dragon's Dogma: Dark Arisen

Dragon’s Dogma: Dark Arisen su PlayStation 4 può risultare l’occasione per molti di recuperare un diamante grezzo di cui tantissimi giocatori attengono trepidanti un seguito, così come la scusa per questi ultimi di rivivere ancora una volta il destino dell’Arisen.

 

PANORAMICA DELLE RECENSIONI

Grafica
7.5
Sceneggiatura
7.5
controllo
8.0
Gameplay
8.0
Longevità
8.5

Sommario

Dragon's Dogma: Dark Arisen su PlayStation 4 può risultare l'occasione per molti di recuperare un diamante grezzo di cui tantissimi giocatori attengono trepidanti un seguito, così come la scusa per questi ultimi di rivivere ancora una volta il destino dell'Arisen.
Lara "Phenrir Mailoki" Arlottahttps://www.youtube.com/c/phenmailokiwui
Scrivo, blatero, videogioco. Spesso contemporaneamente.
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Dragon's Dogma: Dark Arisen su PlayStation 4 può risultare l'occasione per molti di recuperare un diamante grezzo di cui tantissimi giocatori attengono trepidanti un seguito, così come la scusa per questi ultimi di rivivere ancora una volta il destino dell'Arisen.Dragon's Dogma: Dark Arisen, la recensione PS4