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Deliver Us The Moon: la nostra recensione su Xbox One

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Deliver Us The Moon: la nostra recensione su Xbox One

Wired Productions e KeokeN Interactive, dopo aver pubblicato Deliver Us The Moon per PC nel 2019, sbarcano su Console e lo fanno dalla porta principale, almeno per quanto riguarda la console di Microsoft, perché il loro prodotto è stato incluso dal Day One del lancio nell’Xbox Game Pass.

Con Deliver Us The Moon siamo agli antipodi rispetto ai più gettonati giochi di fantascienza, dove dobbiamo sopravvivere a scontri con alieni o nemici cattivi e spaventosi. La piccola casa di sviluppo olandese KeokeN Interactive ha infatti optato per una storia di sopravvivenza a tinte thriller, in cui la nostra missione è recarci da soli sulla Luna per ripristinare una fonte di energia che potrebbe salvare l’umanità dall’estinzione.

Il gioco è ambientato in un non lontano futuro, in cui la Terra desertificata ha scoperto che nel sottosuolo lunare esiste un’immensa quantità di Helium-3, l’unica fonte di energia che permetterebbe al nostro pianeta di sopravvivere. Per poter sfruttare questo giacimento viene costituita la World Space Agency (WSA) che dovrà inviare sulla Luna una colonia di persone per costruire un impianto di estrazione dell’Helium-3 ed il relativo sistema di trasformazione in energia da trasmettere sulla Terra per mezzo di un cannone a micro-onde. La missione ha successo e per diversi anni tutto procede come pianificato, sino al giorno in cui, senza una motivazione, le comunicazioni con la colonia lunare si interrompono e così avviene anche per la trasmissione del raggio di energia. L’insuccesso di questo progetto mondiale non trova risposte e la Terra si vede costretta ad abbandonare la Luna e cercare altre fonti di energia alternative per poter sopravvivere. Ma un’ultima speranza viene da alcuni ex-collaboratori del vecchio progetto lunare che costituiscono il Team Fortuna con l’obiettivo di inviare sulla Luna un astronauta, per scoprire cosa è accaduto e possibilmente riattivare il raggio di energia verso la Terra.

Ed è proprio dal sito di lancio WSA abbandonato “Fosenkov Cosmodrome” che prende inizio la nostra avventura come salvatore dell’umanità. Il cosmodromo è infatti il primo dei sei livelli di cui è composto il gioco ed è quello che ci permetterà di entrare in contatto con gli elementi narrativi e le meccaniche del gioco.

Deliver Us The Moon

Deliver Us The Moon è un’avventura esplorativa ed il suo gameplay è guidato dalla narrazione in cui verremo coinvolti attraverso note, audio log, ologrammi e un insieme di dati che, da un alto, ci serviranno per avvicinarci alla scoperta di quello che è successo, ma dall’altro ci forniranno le informazioni alla base delle meccaniche del gameplay. Questo ci permetterà di proseguire nel gioco superando ostacoli e pericoli ambientali grazie alla risoluzione di puzzle o all’apprendimento dell’uso di strumenti in dotazione alla base lunare. Il gameplay alterna la visuale tra prima e terza persona a seconda del livello o dal luogo in cui ci troveremo e sfrutta molto elementi di esplorazione senza gravità o con scorte di ossigeno da ricaricare a tempo. Per spostarci trai i diversi edifici presenti sulla base lunare potremo utilizzare dei veicoli o muoverci a piedi anche grazie all’aiuto di un drone che sarà al nostro fianco una volta che saremo riusciti a ripararlo.

Le diverse sezioni del gioco sono abbastanza lineari e bilanciate per quanto riguarda la difficoltà degli enigmi e degli ostacoli da superare. Ho trovato delle criticità solo nei momenti in cui, con la visuale in prima persona, si devono completare alcune sequenze senza gravità in interni ed in cui è facilissimo perdersi costringendoci a frustranti ripetizioni.

KeokeN Interactive ha trovato, in moltissimi film di fantascienza del passato e più recenti, perfette ispirazioni per creare le ambientazioni del loro gioco e, devo dire che con il loro lavoro, hanno ottenuto un ottimo risultato anche dal punto di vista tecnico perché Deliver Us The Moon ci offre ambientazioni qualitativamente ispirate grazie anche ad un ottimo uso degli effetti grafici di illuminazione. Purtroppo però la nostra avventura nello spazio selenita non ha una lunga durata perché, anche esplorando completamente tutti gli ambienti e dedicando tempo alla lettura dei documenti e all’ascolto degli audio, non ci serviranno più di circa 5 ore per completarla. Deliver Us The Moon non dispone dell’audio in italiano ma, in termini di localizzazione, non si poteva chiedere di meglio perché, oltre ai sottotitoli in italiano, sono stati tradotti tutti i testi presenti in ogni ambiente del gioco.

Deliver Us The Moon, come la maggior parte dei prodotti indie, è un gioco breve e con alcune idee non sviluppate in profondità, ma ha una sceneggiatura avvincente che non ci fa rimpiangere l’assenza di mostri e spaventi per coinvolgerci sino alla fine. La buona fattura e un prezzo abbordabile, se non addirittura già ammortizzato nell’acquisto di nel Microsoft Xbox Game Pass, ne fanno un prodotto che prima o poi merita di esser giocato.