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Broforce, la prova: armi letali dure a morire

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Broforce, la prova: armi letali dure a morire

Insieme tributo e parodia del cinema action anni ’80, Broforce parte con un’idea subito vincente: creare uno shoot ‘em up alla Metal Slug all’interno del quale giocare nei panni dei migliori eroi spacconi cinematografici. Nei panni di John Mclane, Commando, Machete, Dredd, Robocop, Ripley, Rambo e chi più ne ha più ne metta, avrete la missione di portare la pace a stelle e strisce uccidendo tutto sulla vostra strada. Quello che gli sviluppatori sono riusciti a realizzare, però, è un’opera che prende quel concetto solo come idea di base (che già da sola era oro colato), aumentando a dismisura il potenziale distruttivo di ogni livello. Il level design infatti è strutturato con terreni a tile completamente distruttibili. Come se non bastasse, i terreni sono riempiti di barili esplosivi, a voler spronare ancora di più la sete di esplosioni del giocatore. Come nei migliori sogni di Michael Bay, tutto potenzialmente può esplodere, ogni nemico può essere aggirato, ucciso, ridotto a brandelli al grido di U.S.A.

Mescolare con sapienza questi elementi patriottico/trash con un gameplay dinamico rende Broforce un titolo sempre divertente, nonostante la ripetitività apparente dei livelli (soprattutto visivamente, visto che tutti gli ambienti sono simil-giungle rambesche). A voler cercare l’ago nel pagliaio, il bilanciamento dei vari bros è troppo altalenante, con alcuni molto scarsi ed altri molto forti, che non si possono scegliere mentre si gioca in quanto scelti randomicamente. Una scelta degli sviluppatori che dona varietà ma spesso risulta frustrante se si ha la “sfortuna” di avere determinati personaggi. Minore difetto anche la scarsa varietà delle musiche, a dispetto di un impianto di effetti sonori ottimo.

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Il gioco ha poi una longevità discreta ma non eccessiva, ampliata dalle sfide varie e dal potenziale multiplayer fino a 4 giocatori, che fa sfociare l’esperienza distruttiva in puro caos ogni tanto rallentando le prestazioni della console stessa (è pur sempre un gioco in pixelart, ma esplodono davvero tantissime cose su schermo). Divertente sia su sessioni breve che lunghe, sia in single player che in multiplayer locale, Broforce rimane una delle esperienze di shooting più appaganti degli ultimi anni, soprattutto se avete visto ed apprezzato almeno uno dei tanti film citati dal gioco. I have a machine gun, ho ho ho.

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