Rivivere le ambientazioni e l’atmosfera proposte da Sir Arthur Conan Doyle nei suoi romanzi del noto investigatore privato Sherlock Holmes è il sogno di quasi tutti i lettori gialli. Qualche anno fa la casa francese Focus Home Interactive ha deliziato il pubblico con The Testament of Sherlock Holmes, che nonostante presentasse tutte le caratteristiche del genere investigativo, non è stato molto apprezzato dai fan del giallo, rilevando problemi sia nel comparto tecnico che nel gameplay. Per evitare di portarsi dietro questa brutta ombra del passato, la Focus ha presentato all’E3 il nuovo Sherlock Holmes Crimini e Punizioni, dopo aver risolto tutte quelle magagne che hanno minato la reputazione della software house.
Elementare Watson: Catapultati nella splendida Londra novecentesca, il giocatore dovrà guidare Sherlock ed il suo fidato assistente Watson verso la soluzione di un crimine apparentemente senza indizi e privo di ogni pista. Per fare questo, il gioco mette a disposizione il sistema investigativo già presentato in The Testament of Sherlock Holmes, seppur con qualche miglioria. Sarà possibile muoversi liberamente sulla scena del crimine, passando dalla visuale in terza persona a quella in prima persona, dando modo all’investigatore che è in noi di scoprire indizi invisibili ad un occhio poco attento ed arrivare di conseguenza alla risoluzione dell’enigma.
Scoprire movente e colpevole del crimine richiede impegno e dedizione, e per farlo si dovrà viaggiare per le vie di Londra alla ricerca di tasselli di un puzzle apparentemente insolubile. Tuttavia il giocatore non sarà lasciato in balia del caso, ma, se in difficoltà, si potrà fare affidamento sulla Sherlock Vista, che darà aiuto a schermo per trovare elementi interessanti, e il sistema di analisi dei volti, che darà la possibilità di trovare la verità tramite lo studio delle espressioni facciali degli interrogati. Il nuovo sistema di deduzione è la perla di questo titolo, che grazie a migliorie e nuovi elementi, permette di trovare la soluzione accedendo al case book e analizzando i progressi e le notizie apprese fino a quel momento. Notizie che potranno essere combinate per giungere alla possibile risoluzione del caso, mettendo Sherlock nella posizione di decidere cosa fare del sospettato. Ma se le nostre deduzioni dovessero risultare errate ed in prigione mandassimo un povero innocente? Il gioco continuerà imperterrito il suo corso, con però un serial killer in può tra le strade della città. Questa struttura, del tutto innovativa e parimenti interessante, consente un’ottima rigiocabilità dato il grandissimo numero di opzioni messe a disposizione, ed un sistema di statistiche simile a quello della serie Telltale mostrerà quanti giocatori avranno effettuato certe scelte piuttosto che altre.
Delitti in alta definizione: Se dalla parte del gameplay abbiamo un sostanziale rinnovamento, anche il comparto grafico non è da meno, andando ad accogliere l’Unreal Engine 3 a discapito di un motore di gioco che, nel precedente capitolo, aveva fatto sudare i giocatori s suono di cali di frame rate e artefatti visivi del tutto intollerabili. C’è da notare che, così come è stato presentato, si notano ancora alcuni problemi di fluidità, comunque del tutto accettabili dato la forma non definitiva del titolo, ma certamente la resa grafica appare degna anche in quanto a modelli poligonali e texture. Migliori sarebbero potute essere le animazioni, come la corsa, e il motion capture, che di certo avrebbe reso ancora più interessante le fasi di interrogatorio.
Arrivando alla conclusione si può dedurre anche a distanza da qualche mese dalla sua uscita, prevista per settembre, che Sherlock Holmes: Crimini e Punizioni sarà spanne sopra al suo predecessore in tutti gli aspetti, e la curiosità di provarlo è davvero alle stelle.