La reclusione per reati di cyber-bullismo potrebbe arrivare a due anni. Questa la proposta del Segretario di Giustizia Chris Grayling. Attualmente, il massimo della reclusione per reati del genere ammonta a sei mesi. Possiamo supporre che tra le premesse di Grayling ci siano i recenti attacchi a esponenti femminili del mondo videoludico. Le sviluppatrici Brianna Wu e Zoe Quinn e la saggista e critica videoludica femminista Anita Sarkeesian sono state oggetto di minacce di morte. Dinamiche del genere, oltre alle gravissime implicazioni umane e legali, comportano un intorbidimento del dibattito sul complesso tema del sessismo nei videogiochi.