In vista del lancio del gioco su PlayStation 5 il mese prossimo, Bloober Team presenta un nuovo video: The MediumPS5 – Gamescom Launch Trailer. Il trailer mostra gli elementi chiave della storia e presenta sia i luoghi principali che i protagonisti, incluso il Segugio, un’entità misteriosa del mondo degli spiriti. La colonna sonora è composta da “Across the shore” un tema creato da Akira Yamaoka e Arkadiusz Reikowski, ed eseguito da Mary Elisabeth McGlynn.
The Medium arriverà su PlayStation 5 il 3 settembre 2021. Dopo un lancio globale di successo su PC e Xbox Series X|S il 28 gennaio 2021, Bloober Team è entusiasta di portare The Medium su PS5 per sfruttare il vantaggio dell’hardware della console e dei controller DualSense, offrendo ai giocatori l’esperienza di esplorare due mondi contemporaneamente.
The Medium è un gioco horror psicologico in terza persona che presenta un innovativo gameplay a doppia realtà. I giocatori assumono il ruolo di Marianne, una medium dotata di diverse abilità psichiche, ed esplorano il mondo reale e quello degli spiriti alternativamente e simultaneamente per scoprire un oscuro mistero, spiriti sinistri e subdoli enigmi che solo un medium può risolvere.
I giocatori possono prenotare il gioco sul PlayStation Store con uno sconto del 10% per i membri PS Plus prima del lancio. I giocatori che effettueranno la prenotazione, riceveranno la colonna sonora originale digitale (di Akira Yamaoka e Arkadiusz Reikowski) e The Art of The Medium (artbook digitale).
Bloober Team e Black Screen Records pubblicheranno anche The Medium Original Soundtrack su vinile e CD, l’uscita è prevista per ottobre. Sviluppato e pubblicato da Bloober Team, The Medium è il progetto più ambizioso realizzato finora e sarà disponibile su PlayStation 5 il 3 Settembre 2021
Tornano le avventure di Jin Sakai con Ghost of Tsushima Director’s Cut, il titolo della nostra recensione per console PS5. Sucker Punch e Sony, a distanza di un anno dall’uscita della versione per PS4, ci propone un’edizione dedicata alle feature di nuova generazione. Non manca proprio niente sotto questo aspetto. 4K, 60fps, Audio 3D, feedback aptico e grilletti adattivi, riescono a riaccendere il fuoco del nostro interesse. Sul fronte contenuti non ci sono grandissime novità, ad eccezione del DLC “Iki Island”, con una nuova isola tutta da esplorare.
Un versione ridotta della location principale, anche se non mancheranno le emozioni e i colpi di scena. Gli sviluppatori, anche per colpa dell’attuale pandemia, non sono riusciti ad alimentare la fiamma dell’interesse dopo l’uscita del 2020. L’arrivo della componente multigiocatore “Legends” non è riuscito a mascherare l’assenza di veri contenuti post lancio. I margini c’erano e il seguito non mancava.
Eppure il lancio del gioco è stato un successo clamoroso, con oltre 6,5 milioni di copie vendute in soli 8 mesi. Numeri che potevano dar più di un pretesto per un ipotetico “Anno 1” del titolo. L’anno di silenzio si conclude con un’edizione che ripropone un gioco già eccezionale nella sua versione base, “rinvigorito” dalla potenza della nuova generazione. Chi ha apprezzato il suo lato open world nella versione base, resterà estasiato da questa nuova versione. Chi si aspetta, invece, di trovare scene inedite, easter egg, finali alternativi e cose che si avvicinano al reale significato di “Director’s Cut”, purtroppo resterà deluso.
L’isola di Iki, in verità, nasconde delle piccole novità sul fronte narrativo. Jin dovrà fare i conti con una ferita che non si è mai chiusa, e affrontare – una volta per tutte – i demoni che lo tormentano. A complicare la situazione ci penserà un nuovo nemico, l’Aquila, meno forte ma più stratega del Khan. La rinascita del celebre samurai inizia dalla liberazione di questa nuova isola. E senza attendere oltre, vi lasciamo alla nostra recensione di Ghost of Tsushima Director’s Cut, grande esclusiva PS5.
Prime impressioni: Un’isola da riscoprire
Ritornare all’isola di Tsushimaè sempre un piacere. Se lo fai, poi, in compagnia di PS5, il viaggio rischia di essere di sola andata. Inutile evidenziare – per l’ennesima volta – le doti della next-gen di casa Sony nelle operazioni di restyle di titoli old-gen. Ghost of Tsushima è stato uno dei titoli di punta del 2020, nonostante la vicinanza di The Last of Us Parte 2. La scommessa di Sucker Punch è stata ampiamente vinta, e la questa edizione gli ha dato ancora una volta ragione.
Il termine “Director’s Cut” rischia, però, di fuorviare chi si aspetta delle novità importanti a livello narrativo. Queste, infatti, non ci sono, lasciando il posto ad una nuova isola, Iki Island, con nuovi eventi, storie, leggende, amuleti e abilità tutte da scoprire. Una barca ci accompagnerà su questa location e li scopriremo cosa sta accadendo ai suoi abitanti. Tutto questo, solo se avete superato l’atto 2 della storia principale.
Il colpo d’occhio di Iki Island non è tanto diverso da quello dell’isola di Tsushima. Di fatto questa sembra essere una versione ridotta e più selvaggia dell’ambientazione principale del gioco. Arrivando, però, a più di un anno di distanza, l’effetto “surprise” di Ghost of Tsushima Director’s Cut può creare più di una gioia iniziale nell’esplorare questo nuovo luogo. Ma, come detto, è solo “iniziale”.
Impossibile restare impassibili di fronte alla nuova resa grafica, con la classica altalena risoluzione/framerate. Le nuove sensazioni del DualSense ci mettono lo zampino, e ancora una volta colpiscono dritto al nostro cuore. A livello narrativo e di contenuti, salvo qualche nuova armatura, la nuova isola non riesce a catturare il nostro “stupore”. Quello che, invece, abbiamo gradito è il rinnovato feeling con la natura, ancora più intenso rispetto all’edizione su PS4 Pro. Il samurai “del popolo” entra in contatto con la flora dell’isola attraverso delle composizioni melodiche eseguite con il flauto. Un modo, per Jin, di ricordare sua madre e il suo passato, oltre che per ottenere nuove abilità.
Contesto di gioco: la narrativa non cambia
Quel “Director’s Cut” ci ha tratto in inganno, e probabilmente non siamo stati gli unici. La storia principale di questa nuova edizione di Ghost of Tsushima, dedicata alla next-gen PS5, non varia il suo flusso originale. Non ci sono scene aggiuntive, nuove missioni, armature, leggende se escludiamo quelle che si trovano sull’isola di Iki. Questo ci porta a fare una scelta all’atto dell’inizio di questa nuova avventura. Ripartire da capo o preseguire da dove siamo arrivati?
La nuova location esaurisce la vena di novità dopo circa una decina di ore. Il nuovo nemico, l’Aquila, metterà Jin a dura prova. Una difficoltà che aumenterà quando si ritroverà davanti il suo doloroso e oscuro passato. Sull’isola di Iki, infatti, morì il copostipite del clan Sakai, di fronte ad un inerme e impaurito figlio. Quella ferita, mai rimarginata, è il punto di congiunzione con la storia originale, che funge da ottimo pretesto per imbarcarci verso questa nuova avventura.
L’esercito dell’Aquila schiera tra le sue fila un nuovo nemico, lo Sciamano. Questi ha il compito di potenziare gli NPC nemici e farli entrare in uno stato di trance che potenzia le loro doti offensive e difensive. Il nuovo approccio dovrà, per forza di cose, essere più tattico, in modo da aggirare il nemico e mettere fuori gioco lo Sciamano. Se avete giocato a Mad Max, le dinamiche di gioco sono principalmente le stesse, con la differenza che lo stregone è in mezzo a noi e non sospeso in aria.
Il mordente, per chiudere le avventure sulla nuova isola, arriva dalle attività secondarie, che in qualche modo completano – a livello narrativo – la storia principale. Jin entrerà in contatto con gli animali del luogo attraverso delle melodie che noi stessi dovremmo comporre con il sensore di movimento del controller. Le leggende e le nuove armature rappresentano un altro buon motivo per farsi un “viaggetto”. A distanza di un anno, però, ci si aspettava decisamente qualcosa in più sotto l’aspetto contenutistico.
Gameplay: emozioni aptiche
Se dal punto di vista dei contenuti la nostra ingordigia non è stata appagata, sul fronte feature next-gen siamo giunti piuttosto sazi. Non sappiamo da dove cominciare, anche perché tutto – ma proprio tutto – è stato interessato dalle novità messe in campo da PS5. I due momenti principali di gioco, quello del combattimento e dell’esplorazione, hanno aperto le loro porte al controller DualSense. Feedback Aptico e grilletti adattivi sono riusciti a migliorare il fattore immersione, componente che già era eccellente con la versione di un anno fa di Ghost of Tsushima.
Ebbene questa Director’s Cut mira ad accorciare le distanze tra noi e il gioco, provando a coinvolgere il giocatore – a livello di sensazioni tattili – in ogni momento della storia. Siamo rimasti spiazzati dal “respiro” del cavallo, quella piccola cutscene in cui Jin e l’inseparabile Sora schiacciano un pisolino al termine di una missione. Sentire le vibrazioni dei loro polmoni e quella “chicca” che vale il prezzo del biglietto.
Ma ogni – e ribadiamo – “ogni” aspetto del gameplay di Ghost of Tsushima Director’s Cut viene colpito dalla ventata di emozioni aptiche. I duelli si avvertono sulle mani, con le vibrazioni delle armi che cambiano per intensità e direzione. Questo avviene anche nel corso delle cutscene. Non solo popcorn, quindi, ma anche un po’ di azione “passiva”. Anche il terreno cambia il nostro modo di percepire le vibrazioni. La sabbia restituisce un feedback diverso rispetto ai ciottoli, sia che siamo a piedi che a cavallo.
Ma il meglio lo si prova nei momenti di pace, quelli in cui contempliamo la natura e il paesaggio di Tsushima. Si passa, in un certo senso, da fotografi a pittori, giusto per fare un paragone a livello emozionale. Di fatto era quello che mancava a questo gioco, anche perché – da un anno a questa parte – il modo di giocare è completamente cambiato. Ovviamente, in meglio.
Dimensione artistica: le parole servono a poco
È vero, ci sono dei momenti in cui le parole servono veramente a poco. Un’immagine tenta di descrivere un momento, anche se nulla è paragonabile a viverlo sulla propria pelle. Ghost of Tsushima Director’s Cutsi ripete sul fronte artistico, riuscendo a migliorare quel poco che si poteva migliorare. Tutto, come si può immaginare, gira attorno all’isola di Tsushima, un ecosistema in continuo movimento e che non riesce mai – in nessuna occasione – a dimostrarsi scontato e ripetitivo.
Il merito va ricercato nella scelta di un sistema procedurale, sicuramente, ma la direzione artistica di questo progetto videoludico è ineccepibile. Non è un caso, infatti, che sono arrivati a Sucker Punch dei riconoscimenti anche fuori dall’ambiente videoludico. Merito della capacità di valorizzare le bellezze di un territorio a noi lontano, oltre a far conoscere una storia che non viene nemmeno raccontata nei libri. Chiamarlo un videogioco è, a nostro avviso, un termine che poco rende giustizia al lavoro svolto dai suoi creatori. Esperienza, invece, è quello che forse gli dà più credito.
La potenza della nuova generazione accende in noi emozioni già provate circa un annetto fa. Il dubbio se ricominciare da zero o meno è rimasto in noi nel corso della prima ora di gioco Ghost of Tsushima Director’s Cut. Quello che ci ha frenato è stato l’accesso al DLC, che richiedeva il completamento della prima parte di gioco. A livello emozionale è stato, però, come la prima volta. I 4K vestono a festa l’ecosistema dell’isola giapponese, un tripudio di colori e luci da oscar.
Emozioni che interessano anche il comparto sonoro. Il supporto all’Audio 3D migliora un aspetto lasciato – quasi – un po’ in disparte su PS4 Pro. A cavallo di Sora, sentire il fruscio del vento che si insinua nelle fronde degli alberi, è quella cosa che mancava per rendere questa esperienza “definitiva”. “Definitive Edition” sarebbe stato, forse, più opportuno rispetto a “Director’s Cut”.
In conclusione
Siamo quì a riconfermare quanto già detto lo scorso anno. Ghost of Tsushima Director’s Cut è un ennesima dimostrazione dell’ottimo lavoro svolto da Sucker Punch e da Sony. La nuova generazione è il modo perfetto per esaltare aspetti che erano, in un certo modo, passati in secondo piano. L’Audio 3D e il DualSense riescono a migliorare ulteriormente il fattore immersione, già ampiamente raggiunto grazie a una componente grafica che suona in 4K/60fps.
Siamo rimasti un po’ a bocca asciutta a livello di contenuti. L’isola di Iki non ha soddisfatto la nostra avidità. “Legends” è stato un’abile manovra per mascherare una poco comprensibile assenza di contenuti post lancio, perfetti per il gameplay costruito per Ghost of Tsushima. Ancora oggi, giusto per fare un esempio, si parla ancora di Assassin’s Creed Valhalla, uscito giusto qualche mese dopo. I DLC sono importanti con titoli di questo calibro, e alcune scelte rischiano, poi, di pesare sulla riuscita dei progetti di restyle, che arrivano dopo tanta attesa e non riescono a raggiungere le aspettattive.
Confermiamo il nostro voto della versione PS4. L’isola di Tsushima è in grado di farti chiudere gli occhi e immaginare luoghi ed epoche che trovano posto solo nel mondo dei sogni.
Ultima tappa della marcia di avvicinamento a FIFA 22, svelando, in anteprima, i dettagli e le novità diVOLTA Football. La modalità più “frizzante” del noto simulatore di EA Sports arriva al suo terzo anno di attività. Arrivato come erede spirituale dell’ehi fu FIFA Street, in questo lasso di tempo la controparte meno “impegnata” non è ancora riuscita a trovare una connotazione ben precisa in termini di gameplay. Possiamo, quasi, definirlo un periodo sperimentale, in attesa di capire cosa fare una volta diventati “grandi”.
Questo potrebbe essere l’anno buono, viste le modifiche che FIFA 22 ha deciso di preservare per il suo estroso cugino VOLTA Football. La parola d’ordine è molto chiara: semplicità. Si sa che il divertimento stenta a presentarsi se il gameplay si mostra farraginoso e complesso. Riportare le stesse dinamiche di gioco di FUT, Pro Clubs e Carriera all’interno di un contesto estraneo, rischia di finire come un copia-incolla venuto male. L’HyperMotion, per forza di cose, è gradito anche in questa modalità. Gli obiettivi, però, sono diversi.
La voglia di attirare quanto più pubblico possibile c’è, ed è anche molta. EA Sports mette il piede sull’acceleratore per quanto riguarda la costruzione di una community. In questi anni è rimasta, a nostro avviso, un po’ troppo sulla carta. Il ne carne ne pesce, con molta probabilità, ha contribuito in questa mancanza di un identità chiara. La spinta e la voglia non mancano, da vedere, poi, come si traducono nel “pratico”.
L’anteprima della modalità VOLTA Football di FIFA 22 ha fornito, inoltre, delle interessanti indicazioni sul suo lato arcade. L’introduzione dei cd. Minigame ci ha un po’ lasciati perplessi. Una perplessità, per ovvi motivi, figlia del fattore novità, visto che la serie non ha mai ospitato – nella sua storia recente – una feature simile a questa. Ai posteri l’ardua sentenza, anche se non dobbiamo aspettare molto. Il primo ottobre è dietro l’angolo.
Voglia di arcade
La direzione che FIFA 22 ha tracciato per VOLTA Football è molto chiara, quasi come se volesse prendere le giuste distanze. Non la vediamo una cosa negativa, tutt’altro, la troviamo una mossa molto furba. Il gameplay infatti, rispetto quanto è stato mostrato sinora, si dimostra molto lontano dal concetto di simulazione.
Lo Skill Meter e il pulsante dedicato alla cd. Mossa Speciale, sembrano provenire direttamente dal mondo delle sale giochi. Una qualcosa che ha il sapore di vintage, ma che allo stesso tempo ha quella potenzialità per attirare a sè nuovi adepti. Tutto, comunque, gira attorno al nostro modo di giocare. È pur sempre un gioco di calcio, anche se per far alzare il moltiplicatore occorre fare un po’ di Joga Bonito. La posta in palio sembra buona, visto che ad ogni step del nostro Skill Meter il goal può valere doppio, e addirittura triplicare. Un modo “spintaneo” per ravvivare il match.
L’interazione della squadra in campo perde il concetto dell’intesa di matrice FUT, fuori luogo rispetto all’attuale tendenza voluta per VOLTA Football. La modalità single player, quella con i calciatori famosi, è stata depennata, sempre per dare ascolto al grillo parlante di FIFA 22. Si gioca da zero, con giocatori creati da noi, con un stile unico e inconfondibile. Sul fronte “cosmetici” si prospettano numerose new entry, con dei folti upgrade nel corso della stagione.
Una stagione fatta di stagioni. Un gioco di parole utile per comprendere come sarà organizzato il nuovo anno di VOLTA Football. La logica è simile a quella ideata per FUT, con obiettivi e breve-medio-lungo periodo. In questo modo si cerca di accontentare tutti i player, anche quelli il cui tempo libero è un bene prezioso (chi vi scrive lo può testimoniare, ndr).
Tutti insieme per divertirsi
Il 2022 potrebbe segnare l’anno della svolta per VOLTA Football, che tenta il tutto per tutto per allontanarsi dalla controparte simulativa. Del giocato sul campo abbiamo già parlato prima, anche se restiamo in attesa di un test “dal vivo”. Onestamente, però, ci voleva un qualcosa di più semplice e meno complesso. Le premesse ci sono per cui, sotto questo aspetto, siamo piuttosto fiduciosi.
Un altro segnale importante viene lanciato sul fronte social, e più precisamente, su quello community. Senza nasconderci dietro un dito, ogni modalità di FIFA ne ha una, attiva e in stretto contatto con gli sviluppatori. VOLTA, sotto questo aspetto, è ancora in crescita. EA Sports vuole dare una spinta in tal senso, schierando in campo una serie di novità in grado di attirare nuovi e possibili adepti.
Volta Squad nasce con questo preciso intento, una sorta di Lobby dove gli amici si possono incontrare per organizzare delle partitelle e divertirsi. Un po’ come succede nella realtà, dove, al di la del risultato finale, si finisce con il ridere e scambiare qualche battuta in cuffia. L’intenzione, come ribadito in precedenza, è quello di creare un seguito meno competitivo rispetto alle altre modalità di FIFA 22. L’introduzione dei Minigame, in tal senso, ne è un’ennesima di dimostrazione di questa precisa volontà di EA Sports.
Forse sarà la VOLTA buona. Battute infelici a parte, rispetto alle passate edizioni le novità importanti ci sono e possono anche essere un buon catalizzatore in ottica community. Quantomeno le premesse per divertirsi ci sono tutte.
Pathfinder: Wrath of the Righteous è l’atteso videogioco di ruolo isometrico attualmente in sviluppo dallo studio russo Owlcat Games. Annunciato attraverso una fortunata campagna Kickstarter nel febbraio 2020, il titolo è il sequel di Pathfinder: Kingmaker, uscito nel 2018. Entrambi i titoli si basano sul franchise Pathfinder di Paizo Publishing. Questo è un popolarissimo RPG fantasy, ispirato a sua volta all’edizione 3.5 di Dungeons & Dragons e da sempre rivale proprio di quest’ultimo titolo. Con numerosi fan sparsi in tutto il mondo, e il buon successo del primo videogioco, era dunque solo questione di tempo prima che l’azienda desse vita ad un seguito.
In questo nuovo titolo, i giocatori tornano così a ricoprire il ruolo di un guerriero calato in un contesto di morte e distruzione, nel quale si dovrà cercare di far prevalere il Bene sul Male, o il contrario. Proprio per via delle possibilità di scelta che il gioco offre ai suoi utenti, il titolo è particolarmente avvincente e mai banale, configurandosi come un titolo imprescindibile per tutti gli amanti del genere. Nell’attesa di potervi giocare, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi al gameplay ed alla sua trama. Si elencheranno anche le principali console su cui è possibile utilizzarlo, come anche il prezzo e la data di uscita.
Pathfinder: Wrath of the Righteous, la data di uscita e le console dove poterlo giocare
Pubblicato dalla Deep Silver, Pathfinder: Wrath of the Righteous ha una data d’uscita fissata al 2 settembre 2021. Da quel momento, il gioco diventerà disponibile per macOS e PC Microsoft Windows. Questo sarà acquistabile sulle piattaforme Steam ed Epic Games al prezzo di 49,99€. Per poter giocare al titolo sulle console PlayStation 4 e Xbox One, invece, bisognerà attendere il 1 marzo 2022. A partire da quella data il gioco potrà essere acquistato in formato fisico o digitale anche per queste.
Per quanto riguarda i requisiti di sistema necessari per giocare al videogioco da PC, questi prevedono un Sistema Operativo Windows 10 a 64bit, un Processore Intel Core i7 o equivalente e una scheda video NVIDIA GeForce GTX 1050 Ti. Occorre poi disporre di 8GB di spazio libero su disco e 50GB di spazio di archiviazione. Per macOS, invece, è richiesto un sistema operativo OS X El Capitan, un processore Intel Core i5-9400T e la stessa quantità di GB prevista per PC.
Pathfinder: Wrath of the Righteous, la trama e il gameplay del videogioco
Il cammino del giocatore nel videogioco lo porterà al Worldwound, dove uno squarcio apertosi verso l’Abisso ha permesso a orrori senza fine di invadere la superficie. Per oltre un secolo le nazioni vicine hanno tentato di respingere i nemici provenienti dal portale, ma sempre con scarso successo. Innumerevoli sono caduti in battaglia, senza riuscire ad impedire che atrocità venissero commesse nei confronti dei propri popoli. Il giocatore ha ora l’opportunità di porre fine a questo conflitto, ma il cammino verso la salvezza è tutt’altro che chiaro. Guidando il proprio esercito ci si dovrà preparare a sfidare i potenti signori demoniaci, ma anche a scegliere da che parte stare, poiché il male è più seducente che mai.
Con un sistema di cRPG con visuale isometrica simile a Pathfinder: Kingmaker, questo sequel permette al giocatore di prendere diverse decisioni che influiscono sull’andamento della storia e sull’evoluzione del mondo circostante. Ciò avviene anche in base alla costruzione del personaggio, che può essere un paladino senza macchia, un negromante in grado di sfruttare i non-morti o altro ancora. Con la stessa flessibilità, ricchezza e profondità del set di regole della prima edizione di Pathfinder, si può ora scegliere tra 25 classi, 12 razze di personaggi e più di mille incantesimi, caratteristiche e abilità per venire incontro al proprio stile di gioco.
Particolarmente importanti nel gioco sono poi i combattimenti. In Wrath of theRighteous ci si potrà cimentare in due modalità di combattimento per uccidere i nemici: in tempo reale con pause, o a turni. Si potrà inoltre passare da una modalità all’altra quando lo si desidera, per prendersi il proprio tempo o anticiparlo a piacimento. Il set di regole di Pathfinder consente inoltre di eseguire manovre di combattimento avanzato, come la battaglia a cavallo. Pur non prevedendo il multiplayer, il gioco consente di guidare un cast di 10 compagni pronti a unirsi alla guerra. Guadagnando la loro fiducia e il loro rispetto, questi saranno pronti a sostenere il giocatore in ogni situazione.
Pathfinder: Wrath of the Righteous, il trailer del videogioco
Grazie al programma China Hero Project, la PlayStation sta supportando una serie di sviluppatori cinesi e i loro promettenti videogiochi. Tra questi vi è anche l’attesissimo F.I.S.T.: Forged In Shadow Torch, sviluppato dalla TiGAMES e di prossima uscita. Questo si è presentato come un action platformer in 2D dalle caratteristiche metroidvania e dalle inimitabili atmosfere dieselpunk. Queste conferiscono al gioco un’atmosfera estremamente evocativa, che permette al giocatore di entrare in un mondo tanto affascinante quanto brutale, soggetto ad una tirannia delle macchine.
Il netto contrasto tra animali pelosi e inanimati soldati meccanici, infatti, introduce il tema alla base del conflitto della storia del gioco. La grafica 3D realistica, alimentata da Unreal Engine 4 combinando con il rendering basato sulla fisica, porta inoltre il genere a cui il gioco fa riferimento a un livello di qualità grafica completamente nuova. Oltre a ciò, sono tante le dinamiche offerte, che non mancheranno di dar vita ad avventure sempre nuove ed appassionanti, specialmente per chi è in cerca di un gioco tanto dinamico quanto visivamente spettacolare.
Tra i titoli attualmente proposti dal China Hero Project, F.I.S.T. ha dunque l’aria di essere uno dei più interessanti sotto più punti di vista. Nell’attesa di potervi giocare, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi al gameplay ed alla sua trama. Si elencheranno anche le principali console su cui sarà possibile utilizzarlo, come anche il prezzo e i requisiti.
F.I.S.T.: Forged In Shadow Torch per Ps4, Ps5 e PC, la data di uscita e il prezzo
Pubblicato dalla Bilibili, F.I.S.T.: Forged In Shadow Torch ha una data di uscita fissata al 7 settembre 2021, e da quel momento sarà disponibile unicamente per le console PlayStation 4, PlayStation 5 e per PC Microsoft Windows. Il gioco sarà acquistabile in formato fisico o digitale, ritrovando quest’ultima sugli store ufficiali delle console citate o sulla piattaforma Steam, il tutto al prezzo di 29,99€. I membri di PlayStation Plus, inoltre, potranno avere uno sconto del 10% in caso di preordine il gioco tramite PlayStation Store.
Prima di giocarvi da PC, però, è bene controllare di soddisfare alcuni requisiti minimi. Questi prevedono un sistema operativo Windows 10 e un processore Intel Core i5-6400 o AMD FX 8320. Per la scheda video è consigliata una NVIDIA GTX 960 o AMD Radeon R9 280, mentre saranno necessari 8GB di RAM e 20GB di spazio di archiviazione.
F.I.S.T.: Forged In Shadow Torch, la trama e il gameplay del videogioco
La storia del videogioco ha per protagonista Rayton, un coniglio reduce da un brutale conflitto avvenuto anni prima, che ha visto contrapposte la Legione delle Macchine e gli abitanti animali di Torch City. Da quando questi ultimi hanno perso la battaglia, Rayton si è ritirato ad una vita nell’anonimato, rifiutandosi anche di partecipare alla Resistenza che alcuni suoi ex amici continuano a sostenere. Nel momento in cui uno di questi, Urso, viene però individuato e fatto prigioniero, Rayton decide di imbracciare nuovamente le armi e intraprendere un pericoloso viaggio per cercare di salvarlo e sconfiggere le macchine.
In F.I.S.T., dunque, il giocatore si trova a vestire i panni di Rayton, il quale ha come principale arma il grosso pugno meccanico che porta sulla schiena. Questo è ciò che rimane di un esoscheletro da combattimento usato in guerra, e rappresenta per il personaggio un continuo ricordo di quel traumatico passato. In questo action platform, il pugno è dunque la principale risorsa del personaggio, che potrà usarlo per compiere varie azioni tra cui, ovviamente, affrontare i nemici. Oltre a questo, Rayton può avvalersi anche di altre armi, come un Trapano e una Frusta.
Ogni arma porta con sé stili di combattimento completamente diversi, che offrono un passaggio senza interruzione tra combo e danni elevati e gli attacchi a distanza. Nel corso dell’avventura, i giocatori incontreranno poi numerosi nemici differenti nelle sfide, ognuno dei quali avrà proprie armi e attacchi. Allo stesso tempo, ci si dovrà scontrare anche con dei boss, nemici molto più potenti del normale, che vantano ugualmente un ampia varietà di attacchi.
Oltre ad intraprendere tali battaglie, il giocatore avrà poi modo di esplorare anche numerose aree e mappe, ognuna rappresentante angoli e luoghi diversi della città. Le mappe sono caricate rapidamente per evitare transazioni frequenti, rendendo l’enorme Città di Torcia più dettagliata e reale. Il combattimento principale, la risoluzione di enigmi e il platform mechanics vengono completate da numerose stanze nascoste, passaggi segreti, scorciatoie e varie sfide da completare per giocatori
F.I.S.T.: Forged In Shadow Torch, il trailer del videogioco
La Annapurna Pictures è una delle più dinamiche e affascinanti realtà produttive e distributive in ambito cinematografico negli Stati Uniti. Con un impronta fortemente indipendente, questa ha dato vita negli anni a film d’autore e sperimentali, distinguendosi per i numerosi linguaggi utilizzati. Tra i titoli prodotti più famosi si annoverano Her, Tutti vogliono qualcosa e Il filo nascosto. La Annapurna, però, è nota anche per la sua divisione Annapurna Interactive, con cui dal 2016 si occupa di sviluppare videogiochi particolarmente suggestivi come What Remains of Edith Finch, Kentucky Route Zero e Outer Wilds. Un nuovo loro titolo è ora in arrivo e si intitola The Artful Escape.
Il gioco è stato ideato da Johnny “Galvatron”, uno dei membri fondatori della band The Galvatrons. Prima di formare questa, Galvatron aveva studiato cinema e animazione al computer al college a Melbourne, in Australia, ma poi ha formato i Galvatrons e si è dedicato principalmente alla musica. Durante i quasi dieci anni trascorsi con la band, non ha però mai abbandonato il suo interesse per i videogiochi e quando il gruppo ha deciso di prendersi una pausa, Johnny si è dedicato ad altre attività, tra cui la concezione di questo gioco poi sviluppato dalla Beethoven & Dinosaurs. Johnny ha poi descritto come principali fonti di ispirazione i film di registi come Stanley Kubrick, Wes Anderson e Steven Spielberg.
Per il personaggio protagonista, invece, egli si è basato sui celebri cantautori Bob Dylan e David Bowie. Con anche le voci di attori come Michael Johnston, LenaHeadey, Jason Schwartzman, Mark Strong e Carl Weathers, egli ha potuto far confluire tutto ciò in un titolo tanto coinvolgente visivamente quanto emotivamente. Un vero e proprio viaggio alla scoperta di ciò che si vuole essere e di ciò che non si vuole essere. Nell’attesa di potervi giocare, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi al gameplay ed alla sua trama. Si elencheranno anche le principali console su cui sarà possibile utilizzarlo e la data diuscita.
The Artful Escape per Xbox e PC: la data di uscita, il prezzo e altri dettagli
Pubblicato dalla Annapurna Interactive, The Artful Escape ha una data di uscita attualmente fissata al 9 settembre2021. A partire da quel momento, il gioco sarà disponibile per le console Xbox One e Xbox Series X/S e per PC Microsoft Windows. Il gioco sarà acquistabile sia in formato fisico che digitale, ritrovando quest’ultima sugli store ufficiali delle console qui citatate e sulla piattaforma Steam. Attualmente il prezzo del videogioco non è ancora stato rivelato, ma verrà certamente reso noto in prossimità dell’uscita del gioco.
Per quanto riguarda i requisiti di sistema, soddisfando i quali si potrà fruire del gioco al massimo del suo potenziale, questi prevedono un Sistema Operativo Windows 10 a 64bit e un Processore Intel Core i5-6600 o AMD FX-8350. Occorre poi disporre di 8GB di RAM e 7GB di spazio di archiviazione. In ultimo, per la Scheda Grafica è richiesta una tra Nvidia GeForce GTX 1070 o AMD Radeon RX 580.
The Artful Escape: la trama e il gameplay del videogioco
Il gioco The Artful Escape è incentrato sul personaggio di Francis Vendetti, nipote di una leggenda della musica popolare deceduta, Johnson Vendetti. Sebbene sia un musicista come suo zio, Francis lotta inevitabilmente contro le aspettative del pubblico nei suoi confronti, il quale si attende grandi cose dal nipote del celebre Johnson. Tale pressione ha ovviamente delle ripercussioni sulla sua carriera, portandolo a scontrarsi con grandi ostacoli. Prima del suo primo concerto pubblico, Francis decide dunque di intraprendere un viaggio molto particolare.
Non solo questo lo porta ad allontanarsi geograficamente da Londra, ma anche a creare una nuova identità per distinguersi completamente dallo zio. Lungo il viaggio, egli si troverà inoltre a doversi rapportare con la propria immaginazione, da sempre particolarmente fervida e tendente alle divagazioni. La sua si trasformerà ben presto in un’avventura psichedelica e multidimensionale, che lo porterà a spazia fra teatri dell’opera rubati, armoniosi paesaggi alieni e le immense profondità dello Stupefacosmo. Solo attraversando tutto ciò egli riuscirà a scoprire il vero sé stesso e il suo talento unico.
The Artful Escape è un gioco platform, in cui il giocatore controlla il musicista Francis. Nei suoi panni, ci si sposterà attraverso un paesaggio infuso di musica. Oltre a correre e saltare, Francis ha ovviamente una chitarra che può suonare per creare vari effetti, come dar vita a piattaforme o affrontare personaggi boss che gli si oppongono. Durante il gioco, inoltre, il giocatore incontrerà creature che potrà studiare per ottenere un campione sonoro da utilizzare con altri che ha raccolto, dando così vita alla propria unica colonna sonora per il gioco.
Durante la Gamescom 2021, Koch Media, uno dei principali partner di publishing globali e lo sviluppatore Weird Beluga, hanno annunciato che lo sparatutto Clid The Snail sarà lanciato su PlayStation 4 il 31 agosto 2021. Il trailer della nuova data di uscita di Clid The Snail può essere trovato qui:
Clid The Snail è un innovativo top-down shooter con un focus narrativo e un approccio metodico e consapevole al combattimento. I giocatori si uniranno alla lumaca Clid e l’aiuteranno, insieme ad una strana banda di emarginati, a sconfiggere la piaga delle lumache che sta devastando il loro mondo.
Oltre ad un ambiente deliziosamente cupo pronto per essere esplorato, i giocatori sperimenteranno una vasta gamma di armi, meccaniche ed enigmi che incoraggeranno le sparatorie creative e strategiche.
Clid The Snail sarà disponibile esclusivamente sul PlayStation Store il 31 agosto 2021.
Il publisher Kalypso Media e lo sviluppatore Realmforge Studios hanno oggi spalancato le porte al principale party presidenziale di Tropico 6, tramite il nuovissimo DLC “Festival”. Da oggi, i giocatori PC (Windows, Linux e Mac tramite Steam OS) sono invitati a prendersi cura delle feste più grandi che l’arcipelago abbia mai visto, presiedendo la pianificazione e lavorando a stretto contatto con El Presidente per lottare per il loro diritto a far festa. Per i giocatori PlayStation 4 e Xbox One, Tropico 6 – Festival sarà disponibile dal 1° settembre.
Tropico 6 – Festival sfida i giocatori a incanalare la loro creatività pianificando e gestendo una serie di celebrazioni, mentre combattono “The Boredom”, una forza malvagia e divertente che minaccia di contrastare tutte le feste sulle isole assolate di Tropico.
Permettendo al giocatore di organizzare le più grandi feste possibili, Tropico 6–Festival aggiunge anche una meccanica unica di pianificazione delle feste a Tropico 6, consentendo ai giocatori di ospitare oltre 20 tipi di festival. Saranno incluse quattro aree a tema distintive in cui i giocatori potranno lanciare spettacolari feste, oltre a nuovi edifici come la scuola di ballo, la fabbrica di palloncini e fuochi d’artificio per dare inizio alla festa. I giocatori potranno anche godere di una serie di nuove aggiunte musicali, oltre a un elegante abito da festa (e verniciatura) per El Prez e per il palazzo presidenziale.
Caratteristiche Principali
Fai festa con la nuova meccanica “Festival”: ospita più di 20 tipi di festival, ciascuno basato su epoche diverse e assicurati che le tue serate siano l’argomento di conversazione della città per gli anni a venire
Nuova campagna basata su scenari: affronta The Boredom, un antico male che minaccia di inghiottire Tropico in nuvole di mondanità e attività che intorpidiscono la mente
8 nuovi edifici: utilizza 4 nuove aree del festival e assicurati che le tue feste siano ben attrezzate con nuovi edifici come la fabbrica di palloncini e la fabbrica di fuochi d’artificio
Aggiungi un po’ di ritmo al passo dei tuoi cittadini con la Scuola di danza e mantieni in salute il numero di visitatori dell’isola aggiungendo un Ticket Shop per festival specifici
4 nuovi brani: mantieni viva la festa con un assortimento di nuovi brani, ognuno su misura per un festival diverso
3 nuovi editti: sperimenta nuove entusiasmanti funzionalità come Funhouser Special, Customer Service e Laundry Festivals
2 nuove opzioni di personalizzazione: scegli il tuo abito da festa perfetto e imposta il tuo palazzo in modo che corrisponda ad esso.
NACON e Brave Lamb Studio annunciano che hanno unito le forze per la pubblicazione di War Hospital, un gioco unico di strategia e sopravvivenza in cui il player controlla il destino di un ospedale da campo britannico durante la Grande Guerra.
In War Hospital i giocatori si confrontano con il dramma umano derivante dal terribile conflitto che ha segnato così profondamente la nostra storia recente. Ogni giorno, quando la barbarie si scatena, i medici dell’ospedale devono affrontare i dilemmi morali associati alla doppia natura del loro compito, che è sia umanitario che militare. Combattono non solo per la vita, ma anche per mantenere la propria morale e la propria umanità in un mondo che sembra averle rifiutate completamente.
Nel segmento dei giochi di strategia e sopravvivenza molto creativi, War Hospital offre un’esperienza unica che mescola strategia in tempo reale, sopravvivenza ed elementi RPG, mentre sviluppa un tema raramente trattato fino ad ora. Il gioco è ambientato nel 1917. Si gioca nei panni del maggiore Henry Wells, un medico britannico inviato al fronte per curare i feriti nel tentativo di dare un barlume di speranza alle truppe.
Nonostante le condizioni difficili e la mancanza di attrezzature e risorse, dovete gestire le emergenze e sviluppare il vostro ospedale. Grazie all’eccezionale supporto che il British Imperial War Museums ha dato agli sviluppatori, il gioco ricrea fedelmente il contesto del fronte e le sue trincee, così come l’attrezzatura medica disponibile all’epoca.
Oltre al profondo gameplay gestionale, il gioco richiede al giocatore di fare delle scelte morali che influenzano i soldati, la situazione al fronte e le battaglie. Il giocatore subisce quindi un processo emotivo attraverso il dramma vissuto dai soldati mandati nella carneficina. Il gioco affronta il tema della guerra in modo molto diverso dal solito.
“Siamo entusiasti di collaborare con Nacon. Crediamo che questo aiuterà a far conoscere War Hospital a più giocatori in tutto il mondo e a mostrare loro un volto diverso della guerra nei videogiochi” ha dichiarato Michał Dziwniel, Head of Studio.
“Nacon è particolarmente orgogliosa e onorata di essere stata scelta da Brave Lambs per lavorare insieme al successo di War Hospital, un gioco unico nel suo genere, dimostrando ancora una volta, sulla scia di titoli come This War of Mine e Soldats Inconnus che i nostri media possono trattare argomenti complessi e seri pur mantenendo la loro identità”, ha dichiarato Benoît Clerc, direttore editoriale di NACON.
EA SPORTS ha rilasciato un nuovo gameplay trailer di NHL 22 prima del lancio del titolo, previsto il 15 ottobre: il video offre un primo sguardo dettagliato al gameplay del primo vero videogioco NHL di nuova generazione. NHL 22 fa un salto generazionale in avanti con il motore Frostbite, offrendo l’aggiornamento visivamente più evidente che sia stato ideato fino a oggi. Sostenuta da numerosi altri miglioramenti, tra cui Superstar X-Factors, fisica dei bastoni perfezionata, espressioni dei giocatori e altro ancora, l’esperienza di gioco non è mai stata migliore.
Superstar X-Factors – Il gameplay trailer ufficiale di NHL 22 mostra le abilità X-Factor, concentrandosi su cosa permettono di fare e su come influenzano il videogioco. Questo esclusivo sistema di abilità eleva i giocatori d’élite della lega, rendendo la loro presenza sul ghiaccio più influente che mai.
Frostbite Engine – Frostbite ha aggiornato visivamente l’intera esperienza sul ghiaccio, migliorando la fedeltà degli ambienti, i dettagli dei giocatori e gli effetti di luce su tutta la linea. Il motore Frostbite sta consentendo al team di sviluppo di rendere EA SPORTS NHL 22 la prima vera esperienza di hockey di nuova generazione.
Miglioramenti del gameplay, tra cui:
Trasmissione in realtà aumentata: il nuovo design visivo simile alla realtà aumentata integra perfettamente le statistiche di gioco direttamente nell’azione, attraverso sovrapposizioni sulle superfici dell’ambiente.
Espressioni facciali dei giocatori: i giocatori sono più realistici che mai, con movimenti oculari dettagliati e tracciati ed espressioni facciali che reagiscono all’ambiente in evoluzione e agli eventi che li circondano.
Fisica dei bastoni: le nuove interazioni dei bastoni fisicamente più accurate si tramutano in movimenti più realistici lungo i bordi del campo senza che i bastoni colpiscano le geometrie, richiami di penalità per il contatto stick-on-body più accurati e battaglie per il disco corrette, basate sull’abilità.
Mosse abilità & ambienti: nuove mosse e ambienti risplenderanno di dettagli sorprendenti grazie a Frostbite.