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ROCCAT Torch: il microfono da oggi in tutto il mondo

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ROCCAT annuncia oggi che il Microfono Torch è ora disponibile per l’acquisto. Torch è il nuovo microfono USB di livello professionale di ROCCAT, progettato per offrire a gamer, streamer e aspiranti content creator performance da studio. Il setup audio del Torch non prevede l’utilizzo di driver specifici e l’alta qualità del microfono offre numerose feature di livello professionale, tra cui qualità audio a 24 bit, un design a doppio condensatore, Mic Monitoring senza latenza e filtro pop integrato. Inoltre, il Torch è compatabile con una vasta gamma di shock mount, bracci, aste e altri accessori. Il Torch è compatibile con l’acclamato sistemato di illuminazione ROCCAT AIMO RGB NEON – il nuovo ecosistema di illuminazione periferiche ROCCAT.

“Esattamente come le altre periferiche ROCCAT, il Torch è un prodotto sofisticato, intuitivo e unico nel suo genere. È il microfono per crescere con te mentre insegui le tue passioni per lo streaming e la content creation”, ha detto René Korte, fondatore di ROCCAT e General Manager per le periferiche PC di Turtle Beach. “Il prezzo di vendita, inoltre, fa del Torch la scelta perfetta per tutti coloro che sono alla ricerca di un microfono di qualità, in grado di offrire performance da studio e caratteristiche tali da renderlo il compagno ideale per tutti i content creator, che siano agli inizi della loro avventura o streamer a tempo pieno. Inoltre, i fan di ROCCAT possono ora completare il loro setup con un microfono di alta qualità, affiancandolo a mouse, tastiere e altri accessori ROCCAT”.

Il microfono Torch USB di ROCCAT dispone di un design a doppio condensatore, offrendo audio a 24 bit con campionamento fino a 48kHz, garantendo la perfetta registrazione e trasmissione di una vasta gamma di voci. Da semplici sussurri a forti e accese reaction in-game, il Torch offre un suono di qualità broadcast per qualsiasi content creator. Progettato per gli streamer e aspiranti creator, il Torch viene fornito con tre modelli di pick-up pre-selezionati per un’esperienza out-of-the-box il più semplice possibile. Gli utenti saranno in grado di scegliere tra il settaggio Cardioid – perfetto per il gioco e lo streaming, Stereo – perfetta per voce e strumenti, e l’esclusivo settaggio Whisper del Torch– per catturare le voci più silenziose e i sussurri.

Il Torch dispone inoltre di una miriade di controlli facili e veloci per offrire la migliore esperienza possibile. La funzionalità di silenziamento fornisce un modo conveniente per silenziare istantaneamente senza disturbare la qualità del contenuto registrato. Per le regolazioni al volo, i controlli in stile mixer del Torchpermettono ai gamer di mettere a punto le impostazioni, controllare il volume e scorrere tra i diversi settaggi con facilità senza dover installare un singolo driver. Il Torch include anche un jack per cuffie da 3,5 mm per il monitoraggio del microfono senza latenza.

Il Torch include anche l’acclamata illuminazione AIMO RGB di ROCCAT, con distinte zone di illuminazione che cambiano colore a seconda del settaggio di registrazione selezionato o della modalità microfono. Completamente compatibile con una vasta gamma di bracci e aste, il Torch può essere riconfigurato e regolato consentendo per adattarsi al meglio al posizionamento sull’asta – mantenendo la piena funzionalità della base in stile mixer.

RiMS Racing: tutto quello che c’è da sapere sul gioco

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I videogiochi di simulazione di guida sono da sempre particolarmente apprezzati dai giocatori di ogni dove, che trovano in questi la possibilità di mettersi alla guida di mezzi da sogno, sfrecciando su circuiti particolarmente stimolanti e vivendo la sensazione che può provare un vero pilota in quelle situazioni. Oltre ai popolari titoli dedicati alle automobili come Gran Turismo e Need for Speed, anche le moto hanno trovato il loro spazio presso i giocatori. Un titolo particolarmente atteso è ora RiMS Racing, sviluppato dalla RaceWard, software house milanese.

Questo offrirà una variegata serie di opzioni, da modalità di gioco ad approfondimenti sui principali dettagli delle varie moto presenti. Nel realizzare il titolo, in particolare, si è puntato sul conferire un grande realismo. Questo è un elemento fondamentale per questa tipologia di videogiochi, che puntanto sempre più ad essere delle simulazioni fedeli e coinvolgenti sotto più punti di vista. A conferire ulteriore pregio al gioco vi è la partecipazione del gruppo musicale italiano The Bloody Beetroots, in attività dal 2006 e affermatosi a livello internazionale per i brani di genere dance punk. A loro è stata affidata la colonna sonora del gioco.

Tra grande ritmo, grande realismo e numerosi dettagli da scoprire, RiMS Racing è un gioco che si presenta già da ora come particolarmente irresistibile per tutti gli appassionati di questo genere. Nell’attesa di potervi giocare, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi al gameplay ed alle moto disponibili. Si elencheranno anche le principali console su cui è possibile utilizzarlo, come anche il prezzo e la data di uscita.

RiMS Racing: la data di uscita, le console e le edizioni del videogioco

Pubblicato dalla Nacon e dalla Bigben Interactive, RiMS Racing ha una data di uscita fissata al 19 agosto 2021. A partire da quel momento sarà giocabile su PC Microsoft Windows, Nintendo Switch, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One e Xbox Series  X/S. Il gioco sarà acquistabile sia in formato fisico che digitale, ritrovando quest’ultima sugli store ufficiali delle console come anche sulla piattaforma Steam al prezzo di €49,99. Per quanto riguarda i requisiti di sistema, questi prevedono un Sistema Operativo Windows 10 e un Processore Intel Core i5-2300 o AMD FX-6300.

Occorre poi disporre di 8GB di RAM e 6GB di spazio libero su disco. In ultimo, per la Scheda Grafica è richiesta una tra NVDIA GeForce GTX 750 o AMD Radeon HD 7850. Il gioco, inoltre, sarà disponibile in diverse edizioni. Se quella Standard prevede il solo gioco, la European Edition prevedrà anche la The Bloody Beetroots Specials (1 livrea e 1 tuta), un Career Pro Starter Pack e il pacchetto “Produttori Europei” (3 tute, 2 livree e 76 parti performance). La Ultimate Edition, invece, oltre a quanto già elencato, includerà il pacchetto Produttori Giapponesi, contenente 3 tute, 4 livree e 76 parti performance, e 9 caschi Nolan/X-Lite.

RiMS Racing: il gameplay e altri dettagli sul videogioco

In RiMS Racing l’avventura comincia per il giocatore scegliendo la moto di proprio gradimento. Si potranno qui pilotare 8 moto europee e giapponesi tra le più potenti del mondo: Ducati Panigale V4 R, MV Agusta F4 RC, Aprilia RSV4, BMW M 1000 RR, Suzuki GSX-R1000R, Honda CBR1000RR, Kawasaki Ninja ZX-10RR, Yamaha YZF-R1. Queste sono qui riprodotte con un’impareggiabile attenzione al dettaglio grazie alla stretta collaborazione con ogni casa produttrice. Queste moto offrono anche un’esperienza di guida estremamente fedele e realistica.

Grazie a un sistema di gestione meccanica mai visto prima in una simulazione motociclistica, si potranno poi smontare tutti i componenti della propria moto per effettuarne la manutenzione dopo ogni gara o per migliorarli insieme alle proprie prestazioni. Si potrà dunque così conoscere ogni aspetto e dettaglio della propria moto. Sfogliando un catalogo di oltre 500 parti di ricambio ufficiali prodotte dai maggiori nomi del settore e usando più di 200 accessori originali per personalizzare il proprio pilota, si raggiungerà una conoscenza estremamente approfondita di questi mezzi.

RiMS Racing gameplay

RiMS Racing, inoltre, porta il giocatore al centro dell’azione grazie al Controllo Stato Moto (CSM), che permettere di analizzare il comportamento della propria moto in tempo reale e di capire come ottimizzarne le prestazioni. Temperatura dei dischi dei freni, pressione e consumo delle gomme, impatto delle sospensioni sulla stabilità, impostazioni elettroniche e altro ancora. A partire da qui si potrà adattare la configurazione della moto al proprio stile di guida. Il livello di realismo e di dettaglio fornito dalla gestione della meccanica e dal CSM è accompagnato poi da una fisica della moto ugualmente realistica, che entusiasmerà i piloti più esigenti.

Nel gioco, infine, si potrà viaggiare per il mondo e affrontare gare mozzafiato su 10 circuiti ufficiali qui fedelmente riprodotti. Se invece si preferiscono le strade, il gioco riproduce anche cinque tracciati in indimenticabili scenari come Stati Uniti, Norvegia, Australia, Spagna e Italia, per un’esperienza di corsa alternativa sulle due ruote. Nella modalità Carriera di RiMS Racing si potrà  poi controllare una squadra, gestire il proprio pilota organizzandone il calendario, sceglire in quali settori di ricerca investire e migliorare le abilità del team.

RiMS Racing: il trailer del videogioco

Fonte: RimsRacing

Creare i Guardians of the Galaxy: una visione inedita degli storici personaggi Marvel

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Oggi Eidos-Montréal ha pubblicato un nuovo video di approfondimento degli sviluppatori, che mostra le fonti di ispirazione per il design dei personaggi di Marvel’s Guardians of the Galaxy. In seguito all’annuncio in anteprima mondiale all’E3 dello scorso giugno, l’approfondimento esplora il design di ogni membro di questo improbabile gruppo di disadattati: Star-Lord (alias Peter Quill), Gamora, Drax, Rocket e Groot.

 

Marvel’s Guardians of the Galaxy permette ai giocatori di godersi una versione inedita dei celebri Guardiani e il commento sul dietro le quinte di Bruno Gauthier-Leblanc, Art Director presso Eidos-Montréal, illustra la cura con cui il team si è assicurato che il design di ogni personaggio fosse realizzato in perfetto equilibrio con l’estetica dell’universo Marvel e la narrativa originale del gioco.

Bruno Gauthier-Leblanc racconta: “Durante l’ideazione dei Guardiani, ci siamo assicurati che fossero coerenti con la nostra narrativa, pur rimanendo immediatamente riconoscibili come i Guardiani della Galassia che i fan conoscono e amano. Abbiamo combinato l’ispirazione dalla tradizione dei fumetti Marvel con i retroscena dei nostri personaggi, così da creare un aspetto inedito per questa divertente famiglia disfunzionale, caratterizzando ogni Guardiano con elementi specifici legati al gioco stesso.”

Bruno ha rivelato gli elementi che hanno ispirato l’aspetto sfrontato da pirata spaziale rock di Star-Lord, l’autoproclamato leader dei Guardiani. Il costume è pieno di dettagli legati alla sua infanzia negli anni ’80, con tanto di omaggi al suo gruppo rock preferito, gli Star-Lord, a cui deve il suo nome.

L’aspetto di Drax il Distruttore racconta il suo passato da guerriero, e gli innumerevoli segni di scarificazione katathiani sul corpo sono associati alle sue vittorie. Bruno ha spiegato che il design del suo personaggio è legato anche all’aspetto del suo pianeta natale, Katath, la cui architettura replica la struttura circolare dei tributi di battaglia di Drax.

Il team responsabile del design dei personaggi ha studiato un aspetto molto forte per Gamora, la donna più letale della galassia, ispirandosi ai fumetti per il costume bianco e nero e aggiungendo ornamenti letali per renderla sempre pronta a combattere.

Infine, Bruno ha spiegato come i rapporti tra i personaggi abbiano influenzato alcune scelte visive. Rocket e Groot hanno un design coordinato che ne sottolinea la forte amicizia, con Rocket che sfoggia un pizzetto decorato con una perlina che rappresenta Groot. Il design interconnesso consente ai due anche di lavorare in sintonia in battaglia: un’imbracatura sulla schiena di Groot permette a Rocket di sfruttare l’amico come torretta.

Marvel’s Guardians of the Galaxy sarà disponibile per PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X/S, Xbox One, PC e in streaming con GeForce NOW il 26 ottobre 2021. Marvel’s Guardians of the Galaxy è in arrivo anche su Nintendo Switch™ in versione cloud in alcune regioni, a partire dal 26 ottobre.

 

FIFA 22, l’anteprima: la modalità Carriera in dettaglio

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Torniamo a parlare di FIFA 22, e questa volta è il turno della modalità Carriera, pronta a sorprendere con le sue novità. Dopo avervi svelato, in anteprima, tutti i dettagli che EA Sports ha riservato lato gameplay e Pro Clubs, arriva il momento di descrivere come è cambiato il lato manageriale del noto simulatore calcistico. Nel corso delle passate edizioni, questa modalità l’abbiamo un po’ vista abbandonata a sé stessa, esclusa da significativi upgrade. Questioni di scelte, sicuramente, dettate dalla volontà degli sviluppatori, guidata, a sua volta, da interessi commerciali e di marketing. Non è un mistero, infatti, che la “carretta” è tirata – in primis – da FIFA Ultimate Team.

Eppure la Carriera attira l’interesse di moltissimi giocatori, compresi quelli che guardano ancora nostalgici l’ehi fu FIFA Manager. La voglia di costruire e gestire una squadra non manca, come quella di partire da un Signor “perfetto sconosciuto” e salire nel’Olimpo dei grandi del calcio. Ma ogni storia a lieto fine inizia sempre dalla gavetta, che sia un allenatore che un calciatore. Quello che abbiamo avuto modo di vedere, nel corso di questa anteprima di FIFA 22, è una precisa volontà nel sentirsi parte di una squadra. Con un livello di personalizzazione inedito, a partire dai primi di ottobre si avrà la possibilità di costruire da zero il proprio team. Dai colori sociali sino ad arrivare allo stadio, gli aspetti più importanti potranno essere gestiti con un livello di dettaglio significativo.

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Lato giocatore, il sistema di gioco eredita moltissimo dell’esperienza di Pro Clubs, compresi tutti i miglioramenti apportati in essa. Al momento, però, questa modalità è solo fruibile in solo e offline. A nostro avviso, il vero grande limite della Carriera è proprio questo. Non escludiamo che tale scelta non sia del tutto casuale, anche perché potrebbe causare una migrazione di massa della base di utenza. Il nostro, quindi, è un sogno che speriamo, un giorno, possa diventare realtà e uscire dal cassetto.

Torniamo nel mondo reale, lasciandovi all’anteprima della modalità Carriera di FIFA 22. Portate pazienza fino al primo giorno di ottobre, la data di uscita fissata per l’arrivo del nuovo simulatore calcistico di EA Sports.

Una leggenda tutta da “creare”

Ogni leggenda inizia con una storia, da scrivere parola per parola. Prima di FIFA 22, l’opzione “Crea il tuo club” era un miraggio. Ci si doveva accontentare di quello che passava il convento, ovvero i team già presenti nel gioco. Certo, si aveva il controllo della squadra, come solo un manager può e deve saper fare. Ma la voglia di avere un qualcosa di nuovo, da plasmare “da zero”, era sempre viva e presente. Bene, questo miraggio è divenuto oggi una realtà.

Il “dove tutto ha inizio”, in FIFA 22, verrà edificato dalle fondamenta. Si inizia con lo stemma del club, con la possibilità di scegliere persino i colori sociali. L’identità del club verrà perfezionata nel tempo, anche con aiuto di tifoseria e commento tecnico, che tanto di inno e soprannome scelto. Per non parlare, poi, delle personalizzazioni del nostro “tempio”, al pari della modalità FUT e Pro Clubs.

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Un manager che si rispetti deve, sì, avere a cuore la propria immagine e quella della squadra, ma alla fine quelli che parlano sono sempre i risultati ottenuti in campo. Le aspettative della stagione viaggiano di pari passo con il livello della vostra squadra. Quest’ultima, in fase di creazione di un club da ex-novo, verrà decisa da overall ed età media. Ora, va da sé che non ha nessun senso chiedere la luna se poi “oggettivamente” non avete la possibilità di schierare un 11 competitivo. Non fatevi abbagliare dal budget. Ogni leggenda inizia sempre con una storia, anche senza lieto fine. Solo con il tempo si potranno vedere dei risultati.

Il lato allenatore è stato rivisto in ottica interazionale. Il ruolo di registi è sempre valido, solo che questa volta si potrà decidere se e come intervenire. Simulando un incontro, infatti, il pallino del gioco passa sempre nelle mani dell’IA, anche se questa volta abbiamo il potere di riprenderne il controllo e fare il bello e il cattivo tempo. In fondo, un regista non deve solo guardare ma anche “fare”.

Una crescita in formato “Pro Clubs”

Dalla padella alla brace, il punto di vista passa dall’allenatore al giocatore. A tratti ci è sembrato di vedere, in modalità Carriera di FIFA 22, quello che succedeva con The Journey. Chi vi scrive, in verità, per un attimo ha avuto l’impressione di rivedere il buon vecchio Alex Hunter. L’ingresso in campo del nostro alter-ego virtuale è sempre accompagnato da 3 obiettivi da raggiungere. Questi permettono, in combo con il voto ottenuto nel match, di migliorare il nostro risultato finale. Quest’ultimo, a sua volta, influisce sulle abilità del nostro giocatore.

La sensazione è quella di un sistema di crescita ereditato dall’esperienza Pro Clubs. L’astro nascente del club seguirà delle logiche di sviluppo basate su archetipi e skill tree. Gli allenamenti e i risultati ottenuti in campo, coerentemente con il ruolo designato, decideranno se una nuova stella è pronta per mostrarsi nel firmamento. Attenzione, però, i risultati sono solo una piccola parte di quello che ci attende.

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L’attenzione dei social e dei media è tutta puntata verso di noi. L’obiettivo è sempre quello di vincere il trofeo “Man of the Match”, con le interviste di fine partita che ci attendono sempre al varco. Fate molta attenzione a come rispondete. Ad ogni nostra azione corrisponde una reazione uguale o contraria. La terza legge della dinamica è anche una costante della vita di tutti i giorni, per cui non fatevi abbagliare dai riflettori del successo. Restarne “accecati” è piuttosto facile.

FIFA 22, l’anteprima: FIFA Ultimate Team (FUT) in dettaglio

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Ed eccoci di nuovo qui a parlare del prossimo FIFA 22, affrontando uno degli argomenti più caldi di sempre, il FIFA Ultimate Team (FUT). EA Sports, che da un lato ha investito anima e corpo nei miglioramenti lato gameplay, non poteva far restare a secco la sua modalità più redditizia. Ogni anno la base di utenza diventa sempre più grande, con la componente eSports che attira a sè numerosi aspiranti pro-player.

I problemi non sono mancati in tutti questi anni, in particolare, in quello che si appresta a concludersi. L’infrastruttura server del gioco cominciava a fare acqua un po’ dappertutto, costringendo gli sviluppatori ad una rivisitazione globale. Cosa che ovviamente c’è stata e anche “bella” pesante. Il matchmaking, in FIFA 22, garantirà un QoS sempre di livello accettabile. La promessa è quella di una geolocalizzazione degli incontri, coerente per posizione e qualità della connessione.

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Passando, invece, alle migliorie apportate alla modalità FUT, queste hanno ereditato un sistema per obiettivi simile a quello visto nelle Squad Battle. Attraverso delle milestone – settimanali e stagionali – ogni giocatore potrà concorrere al raggiungimento dei vari premi messi a disposizione. La scalata verso la FUT Champions resta sempre valida, anche se meno “ansiolitica” rispetto al passato. Tutto girerà attorno ai cd. “punti playoff”, che non hanno una scadenza prefissata e possono essere ottenuti e utilizzati in qualsiasi momento.

In ottica personalizzazione è stato fatto un grandissimo passo avanti. EA Sports è una “vecchia volpe”, visto che nei cosmetici si nasconde un’altra grande e “bella” fonte di guadagno. Lo stadio potrà essere personalizzato in maniera più incisiva, con la possibilità di costruire uno stile unico e originale. Molti di questi elementi ve li potrete guadagnare sul campo, sempre e solo se meritevoli.

Bene, dopo avervi già parlato delle novità che FIFA 22 ha riservato per noi, con riguardo a gameplay, Pro Clubs e Carriera, arriva il momento del famoso FUT. Echi di battaglia all’orizzonte.

Obiettivo: raggiungere gli obiettivi

Nel corso della passata stagione, per ravvivare una minestra che sembrava insipida, vennero introdotti in Squad Battle Team – la dimensione FUT non competitiva – venne introdotto un sistema per obiettivi. A seconda del numero di incontri fatti, del numero di vittorie e del punteggio ottenuto al termine della partita, si avanzava progressivamente in una timeline suddivisa per step. Ogni milestone garantiva un premio, che diveniva “via via” sempre più interessante in termini di gratificazione. Si passava dai pacchetti alle personalizzazioni, sino ad arrivare alle carte giocatore speciali. Insomma, chi più chi meno qualcosa si riusciva sempre a portare a casa.

Mutuando questa positiva esperienza, gli sviluppatori hanno riversato questa logica per obiettivi all’interno della modalità FUT. L’intento è quello di accontentare la base di utenza presente in FIFA, eterogenea per età e tempo libero. Chi vi scrive, a mero titolo di esempio, è un giocatore di FIFA dal lontano 1998 e gode di solo 2 ore al giorno da dedicare al mantra videoludico. EA Sports ha pensato anche a questa categoria di persone, anche se non regala, di certo, pacchetti sulla fiducia. Sicuramente sarà meno estenuante ottenere uno o più premi, così come accedere alla FUT Champions Weekend League. Il nostro percorso potrà, quindi, essere monitorato nel corso della settimane e della stagione, in modo da fornire un quadro sull’andamento del team.

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Per i più bravi, a partire da FIFA 22 l’obiettivo non sarà più la prima divisione, bensì l’Elite Division. Un campionato a parte, una sfida nella sfida dove tutti i pro-player potranno dar luogo a delle battaglie senza esclusioni di colpi. Non è una area a numero chiuso. Basta “solo” dimostrare di essere i migliori sulla piazza. Le World Series sono sempre in cerca di astri nascenti del firmamento (e)sportivo.

Tornando a parlare di FUT Champions, gli sviluppatori hanno reso più accessibile questa competizione, suddividendo lo svolgimento in fasi. La prima è quella che riguarda i playoff, con la possibilità di guadagnare un lasciapassare per le finali della Weekend League sulla base dei punti ottenuti. Badate bene, punti non vittorie. In questo modo, una volta staccato il biglietto, decideremo noi come, quando e se partecipare alla fase finale di FUT Champions.

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FUT Heroes , la personalizzazione del team e altre novità

Gli occhi sono puntati su FUT Heroes, nuove carte giocatore che celebrano un momento particolare della carriera di un top player. Non si sa ancora moltissimo sul come ottenerle e se potranno essere acquistate in sede di mercato (con dei prezzi non accessibili ai comuni mortali, ndr). L’unica informazione certa è che, a differenza delle ICON, l’intesa della squadra guarderà nazionalità e campionato di riferimento della carta.

EA Sports si è accorta che anche l’occhio vuole la sua parte. Non solo, quindi, completi sempre più kitsch, ma anche stadi che diventano dei veri e propri monumenti all’estro creativo. Per adesso sappiamo che ci saranno delle nuove zone dello stadio disponibili per la personalizzazione. Inediti elementi cosmetici, inoltre, potranno essere conquistati sul campo, raggiungendo gli obiettivi settimanali e stagionali. Con molta probabilità questi oggetti finiranno sul mercato, alimentando la voglia di “shoppare” dei vari utenti. Il fattore campo, però, non è da sottovalutare.

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La grande incognita resta l’infrastruttura server che regge tutta la componente competitiva di FIFA 22. Lo scorso anno abbiamo visto EA Sports correre ai ripari, dopo essersi accorta delle problematiche evidenti che vessavano le Division Rivals e la Weekend League. Il matchmaking basato server geograficamente vicini e il costante monitoraggio della connessione – con l’indicazione numerica e grafica del ping (chiamato latenza, ndr) – sono stati un enorme passo avanti. Necessari, sicuramente, ma da valutare nel lungo periodo.

Nuovo spettacolare video speciale su HUMANKIND

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Abbiamo parlato molto di cosa puoi aspettarti da HUMANKIND, quando verrà lanciato la prossima settimana il 17 agosto. Abbiamo elencato le 60 diverse culture storiche che puoi combinare per creare una civiltà unica come te. Abbiamo fatto dei calcoli super veloci e abbiamo dedotto che quelle 60 culture potrebbero produrre oltre 1.000.000 di combinazioni finali diverse… in realtà stiamo ancora lavorando sul numero definitivo. Ma ti abbiamo anche colpito con le opzioni di personalizzazione degli Avatar, quasi infinite.

Quindi, sai, il titolo è grande, ma volevamo fornirti dei numeri per mostrarti esattamente QUANTO SIA VERAMENTE GRANDE.

In HUMANKIND ci sono 129 unità diverse che attraversano 10 biomi meravigliosamente dettagliati. Quei biomi ospiteranno 45 diverse specie di animali che vagano per la natura selvaggia che dovrai popolare. I risultati e i momenti importanti della storia che raggiungi in questo modo saranno evidenziati da una delle 700 illustrazioni uniche.

Man mano che fai crescere la tua civiltà e procedi attraverso le 93 tecnologie offerte, sentirai un panorama sonoro di 13 ore e mezza, con oltre 1.300 file audio. Questo rumore ambientale sarà punteggiato dalla maestosa musica di Arnaud Roy, con una colonna sonora di 520 minuti, eseguita da 63 musicisti individuali e 20 coristi.

Il tuo avatar personalizzato, che si evolverà con la tua civiltà, sarà in grado di scegliere tra oltre 122 costumi su misura. Le scelte che farai nei 150 eventi narrativi diversificheranno ulteriormente te e la tua civiltà dalla concorrenza, in particolare nel multiplayer fino a 10 persone!

Puoi prenotare HUMANKIND su PC & Stadia. Il gioco sarà disponibile anche sul Microsoft Xbox Game Pass dal 17 agosto. Non vediamo l’ora che tu condivida la tua esperienza con noi.

  • Ampliteam

Xbox Cloud Gaming (Beta) arriva nell’app Xbox per PC Windows 10 per gli Insider

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Microsoft annuncia Xbox Cloud Gaming (Beta) nell’app Xbox su PC Windows 10 per i membri Xbox Game Pass Ultimate in 22 paesi che fanno parte del programma Insider .

Xbox Cloud Gaming con l’app Xbox offre la stessa fantastica esperienza Xbox a cui sei abituato: gioca a oltre 100 giochi per console Xbox di alta qualità con i tuoi amici; riprendere da una partita salvata avviata su Xbox; oppure prova un gioco completamente nuovo dalla libreria Xbox Game Pass per decidere se vuoi scaricarlo sulla tua console.

Con Xbox Cloud Gaming, puoi trasformare tutti i tipi di PC in un dispositivo di gioco, dai computer economici nuovi di zecca alle macchine più vecchie con specifiche basse. Tutto quello che devi fare è connettere un controller compatibile tramite Bluetooth o USB, avviare l’app Xbox, fare clic sul pulsante “giochi cloud”, selezionare il tuo gioco e iniziare a giocare. Abbiamo anche aggiunto alcune nuove funzionalità per aiutarti a iniziare, tra cui informazioni di facile accesso sullo stato del controller e della rete, funzionalità social per rimanere in contatto con gli amici e la possibilità di invitare persone, anche quelle che giocano anche su cloud senza il gioco installato – per unirsi a te in un gioco.

Se non sei un Insider ma sei interessato a giocare ai giochi Xbox sul tuo PC tramite browser Web o ad accedere ai giochi sul tuo telefono cellulare o tablet, visita xbox.com/cloudgaming per saperne di più.

Grazie a tutti coloro che partecipano al programma Xbox Insider. Il tuo feedback ci aiuterà a creare un’esperienza di gioco cloud eccezionale all’interno dell’app Xbox per i membri Xbox Game Pass Ultimate!

LEGO Marvel Super Heroes arriva su Nintendo Switch

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Warner Bros. Games, TT Games, The LEGO Group e Marvel Entertainment hanno annunciato l’arrivo del titolo acclamato dalla critica LEGO Marvel Super Heroes su Nintendo Switch il 7 ottobre 2021. Con una storia originale che attraversa l’intero universo Marvel unita al classico umorismo e lo spirito di avventura dei giochi LEGO, i giocatori vestiranno i panni dei loro supereroi Marvel preferiti, unendo le forze per fermare una serie di criminali che minacciano di distruggere il mondo. I giocatori potranno volare, combattere e colpire attraverso l’universo Marvel nel loro viaggio verso luoghi storici, come la Torre Stark, la X-Mansion, l’Asteroide M e Asgard.

I giocatori sbloccheranno oltre 100 personaggi giocabili dell’universo Marvel, inclusi, tra gli altri, alcuni tra i più amati dai fan, come Vedova nera, Loki, Spider-Man, Nick Fury, Iron Man, Wolverine, Capitan America, Hulk, Thor, Occhio di Falco, Deadpool e Galactus!

LEGO Marvel Super Heroes per Nintendo Switch include anche questi tre pacchetti DLC già rilasciati:

  • Pacchetto super di LEGO Marvel Super Heroes: Preparati a distruggere ancora più mattoncini con nuovi supereroi, super criminali, veicoli e corse. Trasformati in uno dei tuoi personaggi preferiti: Fenice Nera, Soldato d’Inverno, il Simbionte dell’Uomo Ragno, Occhio di Falco, Falcon e Beta Ray Bill.
  • Pacchetto Asgard di LEGO Marvel Super Heroes: Semina il panico nel ruolo del vendicativo Malekith e del malvagio Kurse, il criminale LEGO. Gioca nei panni di Jane Foster e la dama guerriera di Asgard. Difendi l’universo con Odino e i tre guerrieri: Volstagg, Hogun e Fandral.

LEGO Marvel Super Heroes esce il 7 ottobre 2021 per Nintendo Switch ed è disponibile ora per Xbox One, PlayStation 4 e PC Windows.

FIFA 22, l’anteprima: la modalità Pro Clubs in dettaglio

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Dopo aver svelato, in anteprima, il gameplay del nuovo FIFA 22, arriva il turno della modalità Pro Clubs. Era già da qualche anno che la divisione EA Sports lasciava scoperta da “significativi” upgrade questa sezione del suo titolo di punta, sollevando non poche polemiche tra chi gioca – di fatto – solo con essa. Basta affacciarsi su Twitter per scoprire che dietro vi è un vero e proprio mondo, organizzato tra campionati, leghe e sessioni di calcio-mercato. Insomma, un vero gioco-nel-gioco.

Per chi non lo sapesse, in FIFA 22 Pro Clubs si potrà creare un calciatore virtuale, con un proprio ruolo e aspetto fisico. In perfetto stile RPG, il giocatore cresce partita dopo partita, migliorando in abilità e potenziale. Il bello sta nella possibilità di giocare tutti insieme in campo, 11vs11, per un totale di 22 player reali. Le emozioni in cuffia non mancheranno, con una dimensione social(e) che, ad oggi, non conosce rivali.

fifa 22 gameplay dettagli anteprima

La community, che ha chiesto a gran voce di non essere abbandonata (in termini di “mantenimento” della modalità), è stata ascoltata. Le novità ci sono, e alcune sono anche importanti. Gli orizzonti del gioco si allarga, con la possibilità di muoversi tra le lobby, anche tra squadre diverse dalla propria. Non mancheranno persone che vi daranno dei “venduti” ma si sa, agli amici non si dice mai di no. Lo sviluppo del calciatore diventa sempre più verticale, con la possibilità di specializzarsi maggiormente in un ruolo preciso. I 26 vantaggi (perk) presenti vi aiuteranno in tal senso. La squadra si apre verso il pubblico femminile, con la possibilità di avere in squadra team misti.

Beh, come vi abbiamo detto le cose da dire non sono poche. Vi lasciamo, quindi, all’anteprima della modalità Pro Clubs di FIFA 22, in arrivo, vi ricordiamo, il prossimo 1° ottobre.

L’introduzione delle build (archetipi)

Iniziamo questa nostra anteprima della modalità Pro Clubs di FIFA 22, parlando delle novità introdotte nella crescita del proprio giocatore. Ad ogni match disputato, a seconda delle prestazioni e del voto in campo, guadagnerete dei punti da investire nello sviluppo delle abilità del calciatore. Nelle passate stagioni, questo avveniva un po’ al buio, senza intraprendere una strada ben precisa in termini di “specializzazione”. In FIFA 22 ci sarà un occhio onniscente, un engine in grado di capire “chi siete” da “come giocate”.

Una nuova e migliorata analisi del match vi metterà davanti a 5 archetipi diversi, al pari di una build del personaggio in perfetto stile RPG. Questo modello di crescita vi permetterà di guadagnare dei bonus ulteriori, oltre che individuare meglio su quali vantaggi investire per una crescita mirata. Per attivare i vantaggi, e quindi guadagnare punti extra, si dovranno soddisfare determinati requisiti in termini prestazionali (n. di passaggi completati, palloni recuperati, tiri in porta, ecc…).

fifa 22 pro clubs anteprima dettagli

 

Ovviamente, lo sviluppo, sebbene individuale, deve sempre essere coerente con il ruolo e le dinamiche di squadra. In modalità Pro Clubs, quest’ultimo aspetto è fondamentale per la costruzione di un “11” competitivo. Lì fuori ci sono formazioni con tanto di allenatori e analisti, che osservano attentamente lo svolgimento delle varie partite in cerca di talenti.

I 26 vantaggi, suddivisi tra attacco, creazione opportunità, difesa e portieri, servono a dipingere un vostro stile particolare. Ognuno di essi sblocca un tratto, in grado di donare un boost sulle stats del proprio calciatore. L’archetipo, quindi, non fa altro che enfatizzare i tratti caratteristici del giocatore, in modo da creare dei punti di riferimento in fase di costruzione del gioco. Ricordandovi sempre, prima di ogni considerazione del caso, che in modalità Pro Clubs le tattiche le costruite voi.

Insieme, senza barriere

Sarà che, in un contesto pandemico, farsi la classica partitella è diventato un tantino difficoltoso tra regole e restrizioni. La voglia di calcio, però, è una fiamma molto di difficile da spegnere. Quelli di EA Sports hanno analizzato il momento storico, consci che in FIFA 22, la dimensione sociale del Pro Clubs doveva, per forza di cose, migliorare. E così è stato, limitando – quanto più possibile – ogni forma di barriera tra giocatori e squadre.

Le uscite e le entrate, all’interno di un incontro, sono state semplificate, oltre che velocizzate. Le chat non sono più stanze chiuse ma sono diventate dei veri punti di ritrovo tra amici, dove fare due risate e commentare le azioni di gioco. L’allenatore di turno non smette mai di lavorare, anche se da quest’anno vi è una grande novità. È stata, infatti, introdotta la possibilità di organizzare le tattiche in modelli predefiniti, schemi e formazioni già “rodati” nel corso della stagione. Un grande vantaggio, questo, in termini di tempo.

fifa 22 pro clubs anteprima dettagli

La promessa fatta da EA Sports, per quanto concerne la difficoltà nel reperire giocatori “casuali” in matchmaking, sembra essere mantenuta. Gli sviluppatori hanno, infatti, fatto sapere che le problematiche che in passato hanno afflitto i cd. match “al volo” non si verificheranno più, con un sistema di ricerca esteso e migliorato.

Dulcis in fundo, la grande novità vive nelle squadre miste. In fase di creazione del calciatore, finalmente, si potrà scegliere anche il sesso femminile. A partire da ottobre, in campo non ci sarà più nessun tipo di limitazione, senza esclusione di colpi e senza barriere.

What Remains of Edith Finch: tutto quello che c’è da sapere sul gioco

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La compagnia indipendente di sviluppo videogiochi Giant Sparrow si era inizialmente resa celebre grazie al gioco The Unfinished Swan, rilasciato nel 2012 e divenuto da subito un titolo particolarmente apprezzato per le sue particolarità. A distanza di qualche anno il direttore creativo Ian Dallas e i suoi collaboratori hanno poi rilasciato il loro secondo gioco, What Remains of Edith Finch, un’esperienza in prima persona particolarmente coinvolgente che riflette su una serie di tematiche molto delicate. Queste vanno dalla necessità di affrontare la morte al valore dei ricordi e delle storie. Allo stesso modo, anche la superstizione e la sua influenza nella vita è un tema ricorrente.

Il concetto alla base di What Remains of Edith Finch è poi nato dal tentativo di creare qualcosa di sublime o, come descritto da Dallas, “un’esperienza interattiva che evoca come ci si sente ad avere un momento in cui si trova qualcosa di bello, ma travolgente“. Le fonti di ispirazione nella concezione della storia sono poi state molte e variegate, spaziando dalle opere di Lovecraft sino alla serie televisiva di fantascienza The Twilight Zone. Il videogioco si è dunque dimostrato essere un’operazione particolarmente ambiziosa, tanto nella sua ideazione quanto nell’introduzione di certe dinamiche di gameplay.

Al momento della sua uscita gli sforzi sono poi stati ripagati, con critica e pubblico che hanno fatto di What Remains of Edith Finch uno dei giochi più apprezzati dell’anno. In particolare, molto apprezzate del titolo sono la sua storia, le tematiche e la cura per i dettagli. Nell’attesa di potervi giocare, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi al gameplay ed alla sua trama. Si elencheranno anche le principali console su cui è possibile utilizzarlo, come anche il prezzo e altri dettagli.

What Remains of Edit Finch per Ps4, Xbox One, PC e Switch: prezzo e requisiti

Pubblicato dalla Annapurna Interactive, What Remains of Edith Finch è stato distribuito a partire dal 25 aprile 2017 per PlayStation 4 e per PC Microsoft Windows. Successivamente, il 19 luglio 2017 è arrivato anche su Xbox One e il 4 luglio 2019 su Nintendo Switch. A partire dal 16 agosto 2021 questo diverrà ora disponibile anche per i dispositivi mobile iOS. Il gioco è acquistabile in formato fisico e digitale, ritrovando quest’ultima versione sugli store ufficiali delle console qui citate e sulla piattaforma Steam al prezzo di 19,99€.

What Remains of Edith Finch gameplay

What Remains of Edit Finch: la trama e il gameplay del videogioco

Nei panni di Edith, il giocatore esplorera la colossale casa della protagonista, alla ricerca di storie mentre indaga la sua storia familiare e cerca di capire perché è l’ultima della sua famiglia rimasta in vita. Ogni storia in cui ci si imbatte permette di vivere la vita di un nuovo membro della famiglia nel giorno della sua morte, con storie che vanno dal lontano passato ai giorni nostri. Il gioco si presenta dunque come un’antologia di queste mini-esperienze, avvolte nella drammatica rivisitazione della storia e del destino della famiglia attraverso la narrazione di Edith.

What Remains of Edith Finch si configura come un gioco di esplorazione in prima persona. Il giocatore esplora la casa di Finch e la natura selvaggia circostante attraverso una serie lineare di stanze, sentieri e vespai segreti. I giocatori sono guidati attraverso la casa dalla narrazione vocale espositiva di Edith Finch, le sue parole visualizzate visivamente al giocatore come parte della scena per dirigere l’attenzione del giocatore. Attraverso la casa incontrano una serie di memoriali ai parenti defunti. I giocatori fanno progressi interagendo con questi santuari e sperimentando le scene della morte del parente.

Ogni flashback, inoltre, varia nel genere di gioco e nello stile visivo, rendendo l’esperienza continuamente nuova e imprevedibile, per quanto ognuna di queste si concluda con la morte del personaggio. Progredendo nel gioco si potranno dunque scoprire sempre più segreti, portando alla luce la maledizione che sembra aver condannato i Finch. Per quanto il gameplay sia dunque molto essenziale e semplice, l’aspetto grafico e visivo sono due elementi che contribuiscono profondamente alla caratterizzazione del tutto. What Remain of Edith Finch è in un ultimo un gioco incentrato prevalentemente sulle sensazioni e le emozioni che suscita nel giocatore.

What Remains of Edit Finch: il trailer del videogioco

Fonte: AnnapurnaPictures