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Super Monkey Ball: Banana Mania, tutte le caratteristiche del videogioco

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Quella di Super Monkey Ball è una fortunata serie di videogiochi platform arcade inizialmente sviluppati dalla Amusement Vision e pubblicati da Sega. Il primo gioco ha debuttato nel 2001 come un cabinato arcade verticale chiamato Monkey Ball che presentava un joystick a forma di banana. Negli anni la serie si è poi evoluta, dando vita ad una grandissima quantità di capitoli, ognuno con le proprie particolarità, dove si introducono sempre nuovi personaggi, mappe e altro ancora. Per festeggiare i venti anni della serie, è ora in arrivo il gioco intitolato Super Monkey Ball: Banana Mania, il quale rielabora quanto fin qui realizzato aggiungendovi attese novità.

Questo nuovo capitolo, sin dal suo annuncio, è particolarmente atteso da tutti gli appassionati che negli anni si sono avvicinati alla serie. Nell’attesa di potervi giocare, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative al nuovo titolo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi al gameplay ed ai suoi personaggi. Si elencheranno anche le principali console su cui è possibile utilizzarlo, come anche la data di uscita e le sue edizioni.

Super Monkey Ball: Banana Mania: la data di uscita, le console e la Digital Deluxe Edition

Pubblicato dalla Sega, Super Monkey Ball: Banana Mania è stato annunciato per il 5 ottobre 2021, data in cui diventerà disponibile per le console PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X/S, Nintendo Switch e PC Microsoft Windows. Il gioco sarà acquistabile si in formato fisico che digitale, ritrovando quest’ultima versione sugli store ufficiali delle console come anche sulla piattaforma Steam al prezzo di €39,99 Del videogioco verrà rilasciata anche una Digital Deluxe Edition, la quale al prezzo di €49,99 includerà oltre al gioco in questione anche un pacchetto di personaggi classici, un pacchetto Leggenda SEGA, la colonna sonora classica e, infine, un pacchetto utile per personalizzare il gioco e i personaggi.

Vi è poi anche un’edizione fisica da collezione intitolata Anniversary Edition. Questa prevede, oltre ai giochi della serie, anche un artbook di quaranta pagine contenente diversi disegni e bozzetti animati del videgioco, una cover reversibile, un pacchetto con 10 cosmetici esclusivi e una copertina da collezione per il gioco. Questa edizione potrà essere acquistata anche presso i negozi online di Game Stop, Best Buy, EB Games e VGP al prezzo di €50,00.

Super Monkey Ball Banana Mania uscita

Super Monkey Ball: Banana Mania, il gameplay del videogioco

Super Monkey Ball: Banana Mania celebra il 20° anniversario della serie Super Monkey Ball e lo fa rimasterizzando oltre 300 livelli dei giochi Super Monkey Ball, Super Monkey Ball 2 e Super Monkey Ball Deluxe. L’obiettivo principale, ancora una volta, è quello di spostare una scimmia contenuta in una palla inclinando il palco per raggiungere un obiettivo, superare i vari livelli e aggirare una serie di ostacoli. Così facendo si potrà progredire, trovandosi dinanzi a sfide sempre più complesse che richiederanno abilità sempre maggiori. Grazie al gioco, si potranno attraversare mondi meravigliosi con AiAi e i suoi amici mentre si corre per impedire allo scienziato pazzo scimmia Dr. Bad-Boon di far saltare in aria Jungle Island.

Tra i personaggi, oltre al protagonista già citato AiAi e all’antagonista Dr. Bad-Boon, vi sarano anche le scimmie MeeMee, Baby, Gongon e Yanyan. Ognuno di questi sarà personalizzabile a proprio piacimento, come personalizzabile sarà anche la sfera che li contiene. Si potrà scegliere tra diversi stili, ognuno unico nel suo genere. Il gioco, inoltre, conterrà anche 12 minigiochi ricreati a partire dai giochi originali. Questi includono ad esempio Monkey Racing, Monkey Super, Monkey Bowling, Monkey Baseball e altri ancora. Infine, Super Monkey Ball: Banana Mania includerà anche una modalità multiplayer locale per un massimo di 4 giocatori, con i quali si potrà collaborare per salvare Jungle Island. Inoltre, si potranno sfidare i propri amici in classifiche online e  con una nuova modalità di attacco a tempo.

Super Monkey Ball: Banana Mania, il trailer del videogioco

Fonte: SMBSega

The Dark Pictures Anthology: House of Ashes, tutte le curiosità sul gioco

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Sviluppato dalla Supermassive Games, The Dark Pictures Anthology: House of Ashes è il terzo capitolo della nuova serie videoludica che prevede attualmente un totale di otto titoli. Appartenente al genere survival horror, questo nuovotiolo è un videogioco che spinge il giocatore ad entrare in contatto con un antico mistero, dovendosi fare carico di una serie di scelte che potranno o meno portare alla morte propria e altrui. Prima di questo, era già stato rilasciato nel 2020 il capitolo Little Hope, mentre nel 2019 era iniziata la serie con Man of Medan.

Atteso in modo particolare dai giocatori appassionati della serie, il videogioco è un promettente nuovo capitolo della saga horror che aspira ad essere sempre più coinvolgente, specialmente per via del suo lasciare al giocatore la responsabilità di molte delle scelte principali. Nell’attesa di potervi giocare, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi al gameplay ed alla sua trama. Si elencheranno anche le principali console su cui è possibile utilizzarlo, come anche il prezzo e i requisiti.

The Dark Pictures Anthology: House of Ashes: la data di uscita, le console

Pubblicato dalla Bandai Namco, The Dark Pictures Anthology: House of Ashes sarò reso disponibile a partire dal 22 ottobre 2021 per le console Xbox One, Xbox Series X/S, PlayStation 4, PlayStation 5 e PC Microsoft Windows. Questo è acquistabile sia in formato fisico che digitale, ritrovando quest’ultima sugli store ufficiali delle console qui citate come anche sulle piattaforme Epic Games e Steam al prezzo di 29,99€. Il gioco ha una durata approssimativa di circa 6 ore, che possono però aumentare o diminuire in base al tempo che al giocatore occorrerà per risolvere i vari ostacoli ed enigmi. 

Per giocarvi da PC, vi sono però alcuni requisiti da soddisfare, così da poter utilizzare il gioco al massimo delle sue potenzialità. Questi richiedono un sistema operativo Windows 10 a 64bit e un processore Intel Core i5-8400 o AMD Ryzen 5 1600 o una loro versione superiore. È infine necessario disporre di 8GB di RAM e 80GB di spazio di archiviazione, come anche di una scheda video tra NVIDIA GeForce GTX 1070 o AMD Radeon RX Vega 56 o loro versione superiore.

The Dark Pictures Anthology House of Ashes trama

The Dark Pictures Anthology: House of Ashes, la trama e il gameplay del videogioco

Simile al suo predecessore, il gioco si configura come un dramma interattivo. Il giocatore controlla cinque personaggi, i quali sono intrappolati sotto un tempio mesopetamiano sotterraneo durante la guerra in Iraq del 2003. Questi sono l’ufficiale della CIA Rachel King, suo marito, il colonnello Eric King, i marines statunitensi Jason Kolchek e Nick Kay e il soldato iracheno Salim Othman. Credendosi al sicuro nel loro nascondiglio, i cinque si ritrovano ben presto braccati da una serie di orripilanti mostri risvegliati dal caos.  Durante il gioco, i giocatori saranno pertanto chiamati a prendere una serie di decisioni diverse che possono avere conseguenze a lungo termine poiché influenzano il corso della narrazione o il modo in cui i personaggi si percepiscono l’un l’altro.

A seconda delle decisioni che il giocatore prenderà nel corso del gioco, tutti e cinque i personaggi possono sopravvivere o andare incontro alla morte. Di conseguenza, il gioco ha più finali, in base a chi sarà ancora vivo giunti alla conclusione del gioco. Per quanto riguarda il gameplay, House of Ashes introduce diverse modifiche rispetto a quanto già visto nei precedenti giochi della serie. La telecamera di gioco non è più fissa ma viene sostituita da una telecamera a 360 gradi controllata dal giocatore. Il personaggio del giocatore è inoltre dotato di una torcia che può essere utilizzata per illuminare le zone buie e scoprire nuovi percorsi. Il gioco introduce infine anche vari livelli di difficoltà per gli eventi Quick Time.

House of Ashes presenta poi 4 modalità principali. Oltre alla modalità terapeutica principale, i giocatori che hanno preordinato il gioco hanno anche ottenuto l’accesso al taglio del Curatore, che consente ai giocatori di vivere la storia dalla prospettiva di un altro personaggio. Anche “Storia condivisa” e “Serata film“, le due modalità multiplayer dei giochi precedenti, tornano in questo nuovo capitolo. La prima consente a due giocatori di giocare online in modo cooperativo. La seconda, invece, permette a un massimo di cinque giocatori in multiplayer di selezionare i propri personaggi e richiede loro di passare il controller ad ogni turno.

The Dark Pictures Anthology: House of Ashes, il trailer del videogioco

Fonte: Bandai

Lake: tutte le curiosità sul videogioco

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Lake è l’annunciato ultimo gioco dell’azienda olandese Gamious, sviluppatrice anche di titoli precedenti come Turmoil, Team Racing League e Briquid. Questo loro nuovo videogioco si propone di dar vita a quella pace idilliaca che sfugge a tanti nella vita moderna. Con un’ambientazione spostata al passato, si avrà inoltre modo di rapportarsi ad una serie di elementi storici e ad un gameplay a cui è data possibilità di diventare protagonisti centrali del titolo. Il doppiaggio che dà vita a Meredith e alla gente di Providence Oaks, e la grafica semplice ma affascinante, contribuiscono ad un’immersione in un contesto realistico e pacifico.

Si tratta di un gioco semplice e tranquillo per sfuggire alla natura più caotica del mondo lavorativo più ampio. Annunciato nel 2020, Lake si è recentemente mostrato con un primo trailer, che non ha fatto altro che far crescere le aspettative nei suoi confronti. Nell’attesa di potervi giocare, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi al gameplay ed alla sua trama. Si elencheranno anche le principali console su cui è possibile utilizzarlo, come anche la data di uscita e i requisiti.

Lake: la data di uscita e le console su cui giocarlo

Pubblicato dalla Whitethorn Digital, Lake è stato annunciato per il 1 settembre 2021, facendo così coincidere la sua uscita con la stessa data da cui ha inizio la trama del gioco. È stato rivelato che il gioco sarà disponibile per le console Xbox One, Xbox Series X/S e PCMicrosoft Windows. In seguito, questo potrebbe essere espanso anche ad altre console e dispositivi. Il gioco sarà inoltre acquistabile in formato fisico e digitale sugli store ufficiali delle console qui citate come anche sulla piattaforma Steam. Attualmente, però, non è noto il prezzo a cui Lake sarà venduto, né se vi saranno edizioni speciali ad accompagnarlo.

Per giocarvi su PC, però è necessario anche disporre di un sistema operativo Windows 10 a 64bit, un processore Intel Core i5-7600 o Ryzen 5-1600 e una scheda video Nvidia GTX 970 Ti o Radeon R9 390. In ultimo si consiglia di avere 16GB di memoria RAM e 2GB di spazio di archiviazione. Soddisfando questi requisiti, sarà possibile giocare al videogioco al meglio delle sue potenzialità.

Lake gameplay

Lake: la trama e il gameplay del videogioco

Il gioco si svolge il primo settembre del 1986. La protagonista è una donna sulla quarantina di nome Meredith Weiss, che ha deciso di lasciare la grande città in cui vive e mettere in pausa la sua carriera in un’azienda di software per tornare nella sua cittadina natale e prendere il posto del padre presso l’ufficio postale del paese. Nel corso di due settimane nella ridente cittadina di Providence Oaks, nell’Oregon, Meredith si troverà ad incontrare sia volti familiari che perfetti sconosciuti. Al termine di questo periodo, la donna dovrà prendere una decisione di vita, se tornare al suo impegnativo lavoro in città o restare nel paese in cui è cresciuta.

Il gioco vanta uno stile artistico semi-realistico, mescolato con una grafica in cel-shading. La narrazione presenta percorsi ramificati, senza un finale buono o cattivo, ma solo i risultati naturali delle scelte del giocatore. Sarà infatti quest’ultimo a scegliere con chi far parlare il personaggio, intraprendendo amicizie o inimicizie. Meredith ha poi anche la possibilità di sviluppare una potenziale relazione con alcuni dei residenti di Providence Oak, se il giocatore lo desidera. Il compito principale, tuttavia, è quello di consegnare la posta. Questa operazione può essere eseguita manualmente o utilizzando il sistema di pilota automatico del gioco.

Oltre al compito principale del consegnare la posta, il personaggio può nel suo tempo libero svolgere numerose altre attività. Tra queste si ritrovano l’uscire con gli amici, l’andare al cinema, aiutare il proprio vicino o semplicemente rimanere a casa a leggere un libro. Ognuna di queste, ovviamente, influenzerà il proseguimento della storia in modo diverso. Il gioco si configura così come una simulazione di vita, dove non ci sono scelte giuste o sbagliate, semplicemente il percorso che ognuno desidera intraprendere per propria sensibilità o inclinazione caratteriale.

Lake: il trailer del videogioco

https://www.youtube.com/watch?v=ijd43kAL1Z4

Fonte: ScreenRant, Gamious

Oddyssey: Your Space, Your Way, tutto quello che sappiamo

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Oddyssey: Your Space, Your Way è l’annunciato titolo sviluppato da Weird Fish e pubblicato da 505 Games. Con questo loro nuovo titolo, l’azienda indipendente manda i giocatori in viaggio in un universo sandbox condito da un un umorismo assurdamente leggero e uno stile grafico classico. Il titolo presenta sia una modalità single-player che una co-op multiplayer e uscirà in accesso anticipato a breve. Prima di giocarvi, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi al gameplay ed alla sua trama. Si elencheranno anche le principali console su cui è possibile utilizzarlo, come anche la sua data di uscita e i requisiti.

Oddyssey: Your Space, Your Way: la data di uscita e le console su cui giocarlo

Pubblicato dalla 505 Games, Oddyssey: Your Space, Your Way uscirà nel corso del 2021, ma al momento non è stato indicato un periodo dell’anno più preciso. Presumibilmente, il rilascio del gioco avverrà però durante l’autunno. Il gioco sarà disponibile unicamente per PC Microsoft Windows, e attualmente è entrato in Accesso Anticipato su Steam per PC al prezzo di €29,99. È dunque da ora possibile aggiungere il titolo alla propria Lista dei Desideri di Steam. Per quanto riguarda i requisiti, sono richiesti un sistema operativo Windows 10, un processore Intel Core i5-750 e una scheda video a scelta tra Nvidia GeForce GTX 660 o AMD Radeon HD 7950.

Oddyssey: Your Space, Your Way: la trama e il gameplay del videogioco

Nel tentativo di salvare l’umanità dalla sua estinzione per l’impatto di un asteroide, è stata costruita un’astronave ARCA con lo scopo di trasportare due milioni di anime congelate verso un nuovo mondo abitabile. Lungo il tragitto, però, i computer dell’astronave ARCA hanno rilevato di essere parecchio fuori rotta e a corto di carburante. Non avendo alternative, quattro membri dell’equipaggio sono stati risvegliati in anticipo. Il loro compito è quello di pilotare l’Oddyssey, estrarre risorse da asteroidi e aiutare l’ARCA a raggiungere la prossima fonte di carburante. In gioco vi è il destino di tutti gli altri passeggeri.

Oddyssey: Your Space, Your Way presenta un gameplay per giocatore singolo con opzioni aggiuntive per la co-op locale a 4 giocatori o la co-op multiplayer online a 8 giocatori, permettendo ai giocatori di lavorare insieme per costruire nuove stanze, inventare nuove tecnologie, estrarre materiali e molto altro. Ogni colono risvegliato dell’ARK ha esigenze personali e può sviluppare tratti diversi a seconda delle azioni dei giocatori e della loro capacità di gestire i livelli di stress – alcuni tratti sono nodosi in senso buono, alcuni in senso cattivo e altri semplicemente nodosi.

Oddyssey Your Space Your Way uscita

Davanti ai giocatori si estende un vasto sandbox interstellare che permette un approccio completamente aperto al gioco. I giocatori possono seguire da vicino gli eventi della trama principale o impegnarsi a costruire liberamente, vagando ed esplorando la galassia per vedere quali avventure si trovano nello spazio profondo. A bordo della piccola nave di supporto opportunamente chiamata Oddyssey, i giocatori perlustreranno la galassia alla ricerca di risorse per alimentare l’Arca. Attraverso nebulose, campi di asteroidi e qualsiasi altro ostacolo, i pochi coloni risvegliati della Oddyssey raccoglieranno risorse per far proseguire il viaggio dell’Arca.

Occorrerà dunque ricostruire ed espandere la nave, al fine di scoprire nuove funzionalità che rendono la vita nello spazio meno difficile e decisamente più fantastica. Nello spazio infinito la morte è comunque inevitabile, ma non permanente, infatti gli astronauti che muoiono possono essere sostituiti da uno qualsiasi dei milioni di altri esseri umani congelati sull’ARK, i quali si risveglieranno con diversi tratti e abilità, aggiungendo costante varietà al gameplay di Oddyssey. I giocatori possono anche hackerare i genomi dei personaggi per alterare le fibre stesse della loro essenza, rendendoli più adatti alle stranezze del viaggio nello spazio a bordo di Oddyssey.

Oddyssey: Your Space, Your Way: il trailer del videogioco

https://www.youtube.com/watch?v=yfGDkpRaUVc

 

Knockout City, sneak peek della Roadmap

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EA e Velan Studios hanno condiviso un’anticipazione sulle novità di Knockout City, il titolo di successo ispirato al dodgeball, con una roadmap che descrive nel dettaglio gli elettrizzanti contenuti di cui i giocatori potranno fruire da questo momento fino alla fine dell’anno. A partire dal 27 luglio la stagione 2 di Knockout City sarà live con una nuova mappa, una nuova palla speciale, tre eventi inediti, nuovi contratti stagionali, cinque nuove playlist e l’introduzione di un nuovo bonus di accesso giornaliero: una ricompensa casuale che i giocatori riceveranno per ogni giorno che giocano.

Con più di cinque milioni di giocatori in due sole settimane, EA e Velan Studios continueranno a portare il divertimento che i fan hanno imparato ad amare a Knockout City con una nuova stagione ogni nove settimane: la Stagione 3 verrà rivelata in autunno e la Stagione 4 in inverno. L’impegno del team per le operazioni live del videogioco, insieme alla collaborazione della community dei giocatori, continuerà a fare evolvere Knockout City stagione dopo stagione con nuovi contenuti e sorprese: il tutto incluso nel prezzo iniziale di 19,99 € (nessun costo aggiuntivo per i contenuti della nuova stagione!).

Nel frattempo, i “brawler” potranno continuare a divertirsi con emozioni e azione grazie al recente evento a tempo limitato, Heatwave; i giocatori hanno una sola una settimana per incassare i biglietti risparmiati prima che l’evento finisca e gli oggetti spariscano per sempre.

Knockout City è disponibile per PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch, PC tramite la versione beta dell’app desktop EA e Origin, Steam, Epic Games Store e PlayStation 5 e Xbox Series X|S tramite retrocompatibilità, oltre che per i membri EA Play e Xbox Games Pass Ultimate

Demon Slayer – Kimetsu no Yaiba – The Hinokami Chronicles arriverà in occidente il 15 Ottobre

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SEGA è lieta di annunciare che Demon Slayer – Kimetsu no Yaiba – The Hinokami Chronicles sarà pubblicato in Nord America e in Europa il  15 Ottobre 2021, per PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X/S, Xbox One e Steam. Inoltre, chi effettuerà il pre-order della Digital Deluxe Edition potrà accedere al gioco dal 13 Ottobre. Il gioco è già prenotabile su console e presto saranno aperti i pre-order anche su Steam.

Diventa la lama che annienterà i demoni!

È il periodo Taisho in Giappone. Tanjiro, un ragazzo di buon cuore che vende carbone per vivere, trova la sua famiglia massacrata da un demone. A peggiorare le cose, sua sorella minore Nezuko, l’unica sopravvissuta, è stata trasformata lei stessa in un demone. Sebbene devastato da questa triste realtà, Tanjiro decide di diventare un “uccisore di demoni” in modo da poter ritrasformare sua sorella in un essere umano e uccidere il demone che ha massacrato la sua famiglia. Una triste storia di fratelli in cui i destini di umani e demoni si intrecciano… inizia ora!

A proposito di Demon Slayer -Kimetsu no Yaiba- The Hinokami Chronicles

 The Hinokami Chronicles è uno spettacolare titolo del team CyberConnect2 che consente ai giocatori di rivivere i momenti memorabili di “Tanjiro Kamado, Unwavering Resolve Arc” e “Mugen Train Arc“.

Segui Tanjiro attraverso la storia dell’anime “Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba” mentre affronta i demoni per ritrasformare sua sorella Nezuko, che è diventata un demone, di nuovo in un essere umano. I giocatori possono aspettarsi:

  • Battaglie esilaranti nell’arena – Padroneggia la moltitudine di abilità spettacolari di un ampio elenco di personaggi dell’anime, inclusi Tanjiro e Nezuko, per superare gli sfidanti in battaglie testa a testa, in locale e online.
  • Dramma commovente – Prendi la spada di Tanjiro Kamado e segui il suo viaggio per diventare un Demon Slayer e trasformare sua sorella Nezuko di nuovo in un essere umano.
  • Emozionanti battaglie con i boss – Azione e dramma raggiungono il loro apice in battaglie appositamente progettate contro potenti demoni che metteranno alla prova il coraggio di Tanjiro.
  • Cast vocale originale dell’anime – I cast originali inglesi e giapponesi dell’anime tornano per portare i loro autentici ritratti nel gioco.

Metro Exodus Complete Edition: recensione su PS5

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Un’edizione dedicata alla potenza del ray tracing quella di Metro Exodus Complete Edition, il titolo della nostra recensione della versione console PS5. Il terzo capitolo della fortunata saga di 4A Games e Deep Silver, ispirata ai libri dello scrittore russo Dmitry Glukhovsky, si rifà il look dopo l’uscita del 2019. Furoni tra i primi a capire le potenzialità del ray tracing e tentare di sfruttarle al meglio. Questa edizione ne è la prova lampante.

Vedere per credere. Le immagini non rendono giustizia verso quello che questa tecnologia di rendering, se sfruttata al meglio, è in grado di creare. Tutto prende una nuova forma e sembra quasi di vedere un qualcosa di profondamente diverso rispetto alla versione “base”. A conti fatti il gioco è lo stesso del 2019, anche se la spinta data dal 4K e i 60 fps si sente. I modelli sono quelli originali, con tutti i pro e i contro che ne derivano. Le espressioni dei personaggi e la mimica facciale sono rimaste, purtroppo per noi, invariati.

metro exodus enhanced complete edition recensione ps5

Le armi e le ambientazioni sono, invece, un puro godimento. Vedere il mondo che ci circonda attraverso i riflessi del metallo dell’improvvisato – ma dannatamente creativo – arsenale a disposizione, fa di questa versione un vero must. Sino ad oggi titoli che hanno osato puntare così forte sul ray tracing, parlando sempre del mondo console, non ce ne sono molti. Anzi, quasi nessuno.

La scommessa è quella di coinvolgere quanta più gente possibile nel mondo di Metro. C’è aria di un’edizione speciale dedicata alla trilogia, visti i primi due capitoli resuscitati in un edizione REDUX. Il 4A engine il suo lavoro lo svolge egregiamente, non temendo minimante la prima uscita sul campo next-gen. Bisogna lavorare sicuramente sui modelli e sui personaggi in genere, anche perché la nuova generazione ammette pochissimi errori.

Pallottole e parole

Ci si accorge subito quando dietro c’è una storia “che merita”. Se, poi, il tutto viene anche realizzato in collaborazione con lo scrittore dell’alter ego cartaceo della serie, il successo è fisiologico. In un mondo che guarda più al gameplay e meno alla storia, Metro Exodus Complete Edition rappresenta, per noi, una bella boccata d’ossigeno. Vi è, però, un piccolo dettaglio. Una sinergia che dimostra, ancora una volta, la sua efficacia.

Per raccontare servono le parole, questo è indubbio, ma talvolta anche i proiettili hanno il loro perché. La saga di Metro Exodus, forte della sua vena narrativa, ha deciso di creare il giusto mix tra azione e storia. Le cutscene ci sono, ma si mostrano sempre con un tempismo perfetto. Il momento viene raccontato dal contesto degli eventi e ogni sequenza giocata ha la capacità di svelare sempre un pezzo di storia.

metro exodus enhanced complete edition recensione ps5

La curiosità del buon Artyom ci porterà a scoprire cosa è rimasto della superficie, di quella che una volta era la sua terra natale. Non mancheranno mostri e mutazioni di ogni genere e tipo, ma questa volta il gameplay si apre a una dimensione più “open”. Di fatto i primi due capitoli, Metro 2033 e Metro: Last Light, si svolgevano nel sottosuolo. Questa profondità iniziava a diventare sempre più soffocante per il nostro protagonista che parte alla ricerca di un segnale. La voglia di scoprire ci porterà in un viaggio all’insegna dell’azione e dell’avventura.

La spinta verso questo tipo di approccio arriva soprattutto dal ray tracing e dal mondo circostante che cambia costantemente. La versa forza di questo terzo capitolo parte tutta da qui. Trattandosi di una versione console dobbiamo accontentarci di una versione depotenziata a livello di rendering. Tranquilli, già da sola basta a livello di immersione. Perché, sì, il coinvolgimento, quando si parla di videogiochi, parte sempre dai nostri sensi.

First Person Telling, la narrativa in prima persona

Il concetto di prima persona, nel mondo dei videogiochi, è stato sempre associato al genere degli sparatutto. Assolutamente normale, visto che da Wolfenstein a Doom, la minestra a tavola era sempre la stessa. Spara, corri e ammazza. Cambiano epoche, ambientazioni, armi, personaggi e situazioni, ma il flusso del gameplay è sempre lo stesso. I momenti narrativi vengono sempre vissuti in maniera del tutto separata rispetto al resto del gioco. Della serie “Mettiti comodo che inizia il filmato”.

Metro Exodus Complete Edition, come la serie in generale, dimostra che non deve per forza essere così. Le cutscene ci sono, e qualcuna è anche abbastanza lunga, ma non vengono mai vissute con noia. Il gameplay prosegue con esse, in maniera del tutto naturale. Merito, questo, della direzione generale del gioco e dell’aderenza alla storia originale, per intenderci, quella raccontata nei libri.

metro exodus enhanced complete edition recensione ps5

Niente è mai fuori posto e tutto segue uno svolgimento lineare, progressivo e mai in grado di annoiare. Sì, lo abbiamo detto prima. Il lato espressivo dei personaggi, in questa edizione potenziata, poteva essere leggermente migliorato. Non dimentichiamoci, però, che quelli di 4A Games hanno un engine proprietario in grado di far girare “alla grande” il ray tracing. Un qualcosa in grado di guardare l’Unreal senza sentirsi inferiore. Nel mondo del gaming sono in pochi quelli che ne hanno uno e lo sanno sfruttare al meglio. Questo, basta, a far capire il potenziale della software house di stanza a Malta.

La trilogia sembra arrivata al capolinea. Un’edizione speciale, in grado di raccogliere tutti e 3 capitoli della serie (e magari con qualche contenuto speciale dedicato, ndr) potrebbe arrivare senza problemi. Noi, invece, puntiamo sul remake. Il 4A engine sembra creato ad-hoc per la nuova generazione. La conquista della “luce” è il primo passo per entrare nella storia del gaming.

metro exodus enhanced complete edition recensione ps5In conclusione

Metro Exodus Complete Edition dimostra il reale potenziale del ray tracing, in una versione realizzata appositamente per le console di nuova generazione. Il gap, a livello tecnologico, con il mondo PC c’è, ed è ancora importante se si analizza il solo comparto grafico. Nonostante questo, i 4K e i 60 fps girano bene e senza intoppi. Il 4A engine, dopo aver mostrato i muscoli con l’edizione Redux, conferma di essere in forma anche su next-gen.

Questa edizione “migliorata” arriva dopo il lancio su PC, forte anche dell’utilizzo della DLSS 2.0, tecnologia ad appannaggio delle sole schede grafiche Nvidia. Il termine di paragone, sul mondo console, è invece quello del lancio della versione base del 2019, con un gameplay non cambia di una virgola. Normale, visto che questa edizione ha puntato tutto su una resa grafica potenziata, in grado di creare un contesto di gioco molto più reale. Il fattore immersione, infatti, gode dell’implementazione del ray tracing, forte di un ottima direzione artistica.

I modelli e le animazioni dei personaggi non sono stati compresi dall’ondate degli upgrade. Il tallone d’achille di questa versione resta quello di 2 anni fa e qualcosina, in tal senso, si poteva fare. Tralasciando questo aspetto, il titolo merita parecchio. L’upgrade c’è ed è piuttosto importante. La potenza del ray tracing è in grado di illuminare un gameplay la cui formula, collaudata dalla trilogia, funziona alla perfezione. La scommessa si chiama reboot e noi ci puntiamo sopra.

Dragon Ball Z: Kakarot, tutto quello che c’è da sapere

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Quella di Dragonball è una delle serie di manga più popolari e amate di sempre. Scritto dal 1984 al 1995 da Akira Toriyama, questo è oggi parte integrante della cultura mondiale. Un fenomeno senza eguali, divenuto un vero e proprio franchise attraverso l’espansione a film, serie anime, giocattoli, videogiochi e molto altro. Negli anni, in particolare, il settore videoludico non ha mancato di adattare le storie della serie in giochi sempre più avvincenti e coinvolgenti. Uno degli ultimi usciti è Dragon Ball Z: Kakarot (qui la recensione).

Di genere action RPG, questo è stato sviluppato da CyberConnect2 e ricopre l’intera storia dell’anime Dragon Ball Z (seconda parte del manga Dragon Ball), oltre a mostrare scenari e personaggi inediti della serie. Accolto in modo estremamente positivo dalla critica e dagli appassionati, divenendo il terzo gioco dedicato alla serie più venduto di sempre. Prima di iniziare a giocarvi, però, sarà certamente utile conoscere qualche dettaglio in più su questo. Proseguendo qui nella lettura si potranno infatti ritrovare varie informazioni, come quelle relative al gameplay ed ai contenuti DLC.

Dragon Ball Z: Kakarot per Ps4, Xbox One e PC: prezzo e requisiti

Pubblicato dalla Bandai Namco Entertainment, Dragon Ball Z: Kakarot è stato rilasciato a livello mondiale il 17 Gennaio 2020 per console come PlayStation 4, Xbox One e per PC Microsoft Windows. Questo è acquistabile sia in formato fisico che digitale, ritrovando quest’ultimo sugli store ufficiali delle console e sulla piattaforma Steam per PC al prezzo di 59,99€. Per giocarvi su PC, però è necessario anche disporre di un sistema operativo Windows 7 SP1 a 64bit, un processore Intel Core i5-2400 e una scheda video GeForce GTX 750 Ti o Radeon HD 7950. In ultimo si consiglia di avere 4GB di memoria RAM e 36GB di spazio di archiviazione. Soddisfando questi requisiti, sarà possibile giocare al videogioco al meglio delle sue potenzialità.

Dragon Ball Z: Kakarot, il gameplay e i personaggi

Il gioco segue il protagonista principale Goku e gli Z-Fighters. A differenza della maggior parte dei giochi della serie, Dragon Ball Z: Kakarot è sia un gioco di ruolo che un gioco di combattimento.  Il giocatore può fare molto di più che combattere i suoi avversari, come pescare, raccogliere sfere Z, mangiare, andare in giro con la sua macchina volante, addestrare e inserire i personaggi negli emblemi dell’anima come se il giocatore facesse parte del mondo circostante di Dragon Ball.  Il gioco, inoltre, segue la progressione di Dragon Ball Z, mentre il giocatore interagisce con il mondo circostante nei panni dei diversi personaggi giocabili. Ciò consente al giocatore di esplorare il mondo, completare missioni secondarie e progredire nella storia.

Dragon Ball Z: Kakarot attualmente segue la storia principale della serie Dragon Ball Z , con alcuni nuovi momenti aggiunti. Il gioco è suddiviso in quattro trame, a partire dal primo capitolo noto come Saiyan Saga, seguito dalla Saga di Namek , proseguito con la Saga Android , dove il giocatore acquisisce la propria macchina volante e si conclude con la Saga di Buu. Mentre segue la storia, il giocatore è anche in grado di interagire con i mondi circostanti, far salire di livello il proprio personaggio e completare missioni secondarie. Attraverso il DLC, i giocatori potranno invece accedere ad altre saghe. Per quanto riguarda i personaggi, sono sette quelli giocabili in Dragon Ball Z: Kakarot, che il giocatore guiderà per tutta la storia. Questi includono GokuVegetaGohanPiccoloFuture TrunksGotenks e Vegito.

Dragon Ball Z Kakarot gameplay

Man mano che il giocatore avanza nel gioco, sbloccherà nuovi personaggi con cui giocare. Oltre ai personaggi giocabili, il giocatore sarà in grado di selezionare due personaggi di supporto per aiutare nella loro battaglia, ciascuno con le proprie mosse speciali. Questi personaggi attuali includono Crilin, Yamcha, Tien Shinhan, Chiatzou, Android 18, Goten e Kid Trunks. I boss che appaiono nel gioco includono Raditz, Nappa, Vegeta, Cui, Dodoria, Zarbon, Ginyu Force, Frieza, Android 19,  Android 20, Android 18, Android 17, Cell, Cell Jr., Pui Pui, Yakon, Dabura, Majin Vegeta, Majin Buu, Super Buu , Kid Buu e Mira. Bonyū (ボ ニ ュ ー), un personaggio originale progettato dal creatore di Dragon Ball Akira Toriyama per il gioco, appare anche come un boss.

Dragon Ball Z: Kakarot, le DLC del videogioco

A New Power Awakens – Part 1 e Part 2

A New Power Awakens – Part 1 è il primo DLC uscito il 28 aprile. All’interno di questo si segue Goku nelle sue avventure dopo Dragon Ball Z e introduce personaggi e trame di Dragon Ball Super. Ciò consente al giocatore di giocare come Goku e Vegeta nelle loro trasformazioni in Super Saiyan God.  Il secondo DLC intitolato A New Power Awakens Part 2, invece, consente al giocatore di giocare come Goku e Vegeta nelle loro trasformazioni Super Saiyan Blue e include contenuti originali che consentono ai giocatori di combattere 1000 nemici e Golden Freezer proprio come nella Resurrection ‘F’ Saga. Questo DLC deve però essere acquistato tramite un Season Pass.

Trunks: The Warrior of Hope

Atteso per l’estate del 2021, il nuovo contenuto DLC del videogioco sarà interamente incentrato sul personaggio Trunks e avrà come ambientazione principale una realtà alternativa apocalittica. Tale DLC sarà naturalmente disponibile su tutte le piattaforme per cui il gioco è già presente.

Dragon Ball Z: Kakarot: il trailer del videogioco

Fonte: BandaiNamco

Forza Horizon 5: tutto quello che c’è da sapere sul gioco

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I videogiochi di genere simulatore di guida sono da sempre particolarmente popolari nel mondo videoludico. Si tratta di titoli che fanno del loro dinamismo e realismo punti di forza che non lasciano affatto indifferente il giocatore. Tra le serie affermatesi di più negli ultimi anni vi è Forza Horizon, apparenente alla saga di Forza. Questa, nata nel 2012, è attualmente giunta al suo quinto capitolo con Forza Horizon 5. Sviluppato dalla Playground Games, questo rappresenterà un ulteriore passo avanti nella realizzazione di una tipologia di giochi che sempre più necessitano di grandi innovazioni grafiche e tecnologiche.

Il titolo è stato annunciato all’E3 2021 durante la conferenza Xbox + Bethesda, dove sono state svelate diverse delle migliori tecniche introdotte con questo capitolo. In particolare, sfruttando il motore grafico ForzaTech, questo permetterà di godere di una risoluzione maggiore. Anche grazie a ciò è diventato oggi uno dei titoli più attesi per gli amanti di questo genere, che potranno avere davvero la sensazione di trovarsi a bordo di un’auto sportiva pronta a sfrecciare su percorsi sempre nuovi e ricchi di dettagli.

A quattro anni da Forza Horizon 4, dunque questo nuovo capitolo permetterà dunque di riportare tutte le attenzioni su questa serie, da sempre di grande successo. Nell’attesa di poter iniziare a giocare a Forza Horizon 5, però, sarà certamente utile conoscere alcune delle sue caratteristiche principali. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile entrare in contatto con tutte le principali caratteristiche del gioco, dalle console per cui sarà disponibile ai suoi requisiti. Dal gameplay alle sue espansioni.

Forza Horizon 5: la data di uscita, le console e le edizioni del gioco

Pubblicato dalla Xbox Games Studios, verrà rilasciato il 9 novembre 2021 per Xboxe OneXbox Series X/S e PC Microsoft Windows. Successivamente, il 10 novembre 2020 il titolo è diventato disponibile anche per la console di nuova generazione Xbox Series X/S. Questo sarà acquistabile in formato fisico o digitale, ritrovando quest’ultima sullo store ufficiale della console o sulla piattaforma Steam per PC al prezzo di 69,99€.

Per giocarvi da PC, però, vi sono alcuni requisiti da soddisfare, i quali prevedono un sistema operativo Windows 10 version 15063.0 o versione maggiore e un processore Intel i3-4170 @ 3.7Ghz o Intel i5 750 @ 2.67Ghz. È inoltre necessario disporre di 8GB di memoria RAM e 80GB di spazio di archiviazione. Soddisfacendo tali requisiti, sarà possibile giocare al titolo al meglio della sua qualità. Per la scheda video si consiglia invece una NVidia GTX 760 o AMD RX 460.

Al momento della sua uscita, inoltre, il gioco sarà disponibile in più edizioni. L’edizione Standard includerà il solo gioco base, l’edizione Deluxe, oltre al gioco, includerà anche il VIP pack e il Welcome pack, uno speciale pacchetto aggiuntivo contenente 5 auto opportunamente potenziate per le varie tipologie di sfide presenti nel gioco. Infine, l’edizione Premium comprenderà, oltre ai contenuti della Deluxe Edition, il Car Pass contente 8 vetture Formula Drift disponibili fin dal lancio e 42 auto rese disponibili durante i primi sei mesi dopo l’uscita del gioco, l’accesso in anteprima dal 5 novembre 2021 e due pacchetti segnaposto per future espansioni aggiuntive.

Forza Horizon 5 uscita

Forza Horizon 5: il gameplay e altri dettagli del videogioco

Stando a quanto annunciato, Forza Horizon 5 si presenta molto simile come formula ai suoi predecessori. Sarà infatti possibile guidare svariati modelli di vetture in una mappa contenente 11 diversi biomi (ovvero 1,5 volte più grande di quella di Forza Horizon 4). Le stagioni saranno qui nuovamente presenti, ma le condizioni meteo non saranno uniformi in tutta la mappa, bensì differenziate o limitate in base alle aree, mentre durante l’estate saranno presenti anche le tempeste di sabbia. Le vetture, infine, potranno contare su nuove personalizzazioni estetiche e di performance e inoltre, per la prima volta nella serie, sarà possibile alzare/abbassare la capote delle auto cabrio.

Si ritroverà poi nel gioco un nuovo sistema di intelligenza artificiale, chiamato Forza LINC, il quale in grado di analizzare lo storico dei comportamenti del giocatore, consigliandogli azioni, sfide e carovane multiplayer in base ai suoi gusti e abilità. Il comparto online, inoltre, è stato arricchito da una nuova modalità perpetua, chiamata Horizon Arcade, che prevede lo svolgimento di circa 150 minigiochi online da completare con le persone nella stessa zona della mappa. Infine, la modalità Super7 presente in Forza Horizon 4 è ora stata qui potenziata e rinominata EventLabs. Questa permette ai giocatori di modificare molti più elementi strutturali e di gioco.

Questo nuovo capitolo della serie, infine, sarà ambientato in Messico. Grazie all’utilizzo della fotogrammetria, ovvero una speciale tecnica di rilievo, il gioco presenta un mondo di gioco particolarmente ampio e curato sino al minimo dettaglio. In Forza Horizon 5 si potrà così esplorare un mondo di grande bellezza e contrasti suggestivi. Si potranno scoprire deserti brulicanti di vita, giungle lussureggianti, città storiche, rovine nascoste, spiagge incontaminate, vasti canyon e un imponente vulcano ricoperto di neve.

Forza Horizon 5: il trailer del videogioco

Fonte: ForzaMotorSport

NINJA GAIDEN: Master Collection, la recensione per Xbox One

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Il ritorno di una leggenda celebrato con NINJA GAIDEN: Master Collection, il titolo della nostra recensione per console Xbox One. Correva l’anno 2007 quando Koei Tecmo e Team Ninja lanciarono sul mercato il primo capitolo di una fortunata trilogia che vedeva come protagonista il leggendario Ryu Hayabusa. I numeri parlano sempre chiaro: 6,8 milioni di copie vendute in tutto il mondo.

Una saga che ha messo tutti d’accordo, insomma. La formula ha subito dei cambiamenti nel corso dei 5 anni di attività. Il mondo del gaming stava cambiando, gettando le basi per le tendenze del momento. Tra i primi due Sigma c’è un abisso in termini di gameplay. Oggi, meglio di allora, se ne apprezza il senso, anche alla luce di quello che poi è stato il successo di Nioh. C’è molto di Ninja Gaiden nelle avventure del celebre pirata dai capelli d’argento.

NINJA GAIDEN Master Collection recensione xbox one

Una collection, quindi, da apprezzare nella sua interezza, sì, ma anche alla luce di quello che ha dato al mondo del gaming. Arriva in formato cross-gen, con una compatibilità che strizza l’occhio alle console di nuova generazione ma senza feature dedicate. I modelli poligonali sono gli stessi delle edizioni originali. Le uniche cose che cambiano sono le risuluzioni e i framerate, con i 4K “reali” e i 60 fps sempre assicurati. Scelta, questa, che premia i puristi e i nostalgici ma che lascia a bocca asciutta chi già si aspettava una Remastered “pompata”.

Ci accontentiamo, dunque, di una migliore fluidità delle scene, dei caricamenti veloci (ma nemmeno più di tanto, ndr), delle cutscene in formato PAL, e del ritorno del grande Hayabusa sulla scena. Con l’idea che tutto questo possa essere una grande prova generale di un futuro remake. La speranza c’è, e speriamo che questa sia accompagnata anche dalla volontà dei dev. E con questo ultimo sproloquio nostalgico termina la nostra consueta premessa. Vi lasciamo, quindi, alla recensione di NINJA GAIDEN: Master Collection, titolo vi ricordiamo, giocato nella sua versione per console Xbox One.

L’alba di Nioh

I padri fondatori del successo di Nioh devono moltissimo al loro passato, e in particolare al alla saga di Ninja Gaiden. L’eroe del del clan Hayabusa ha percorso epoche e generazioni ben lontane dalla nostra. Se pensate che il primo capitolo edito da Tecmo risale al 1988 capite bene che di acqua sotto i ponti ne è passata parecchio. In Europa il gioco arrivò con il nome di Shadow Warrior, un’action platform frenetico e in linea con le tendenze “platformistiche” dell’epoca.

Il (re)reboot della saga, dopo l’esperienza del 2004, arriva nel 2007 con Ninja Gaiden Sigma. La formula, che all’epoca poteva anche essere leggermente azzardata, oggi sembra più attuale che mai. Un action RPG con una progressione del personaggio verticalizzata sul concetto di build. I combattimenti non erano molto frenetici e i tatticismi si sprecavano. Alla luce di quello che poi è stato ereditato in Nioh, il primo capitolo della trilogia ha un fascino ipnotizzante. Anche se la grafica è vetusta e i movimenti dei personaggi sono piuttosto legnosi, l’equilibrio tra attacco e difesa è perfetto.

NINJA GAIDEN Master Collection recensione xbox one

Tutto merito di un sistema di controllo del personaggio reattivo, che non invita in alcun modo allo smashing button compulsivo. Aspetto, questo, ritrovato in Nioh, dove ogni errore si paga caro. Il primo capitolo, se giocato in modalità difficile (cosa che vi consiglio assolutamente, ndr) fa emergere, però, tutti i difetti che il gameplay si porta dietro. Il primo su tutto è quello dei checkpoint, troppo distanti tra loro.

Il secondo capitolo della saga, Ninja Gaiden Sigma 2, aggiusta il tiro, perdendo, però, quella vena tattica in funzione di un action più spinto. Il gioco ci guadagna in spettacolarità, con una grafica molto più curata rispetto al predecessore. Il ninja Ryu Hayabusa acquista una caratterizzazione ben precisa, lasciando trasparire il suo lato umano. La componente RPG inizia pian piano a diventare sempre più marginale, lasciando ampio spazio alle combo e alle sequenze frenetiche.

L’apoteosi si raggiunge con il terzo capitolo, quello che perde il “Sigma”. Il tripudio del fast paced action, denso di combo spettacolari e sequenze cinematiche ad alto contenuto adrenalinico. Sono passati quasi dieci anni, questo è vero. Il divertimento, però, non ha tempo. È senza età. Questo fa capire la grandezza di questa saga, a nostro avviso, pronta per un ritorno in grande stile. Un ritorno che prende il nome di remake.

Un remake necessario

La recente moda delle collection ha messo a nudo alcune verità, che in passato, magari, potevano anche passare inosservate. I giochi, quando invecchiano, possono ancora regalare emozioni. La vena nostalgica scorre sempre viva in noi, anche se poi è facile accorgersi che alcune cose non possono più funzionare bene come prima. I ritmi di gioco sono decisamente cambiati e quando si hanno davanti queste edizioni, che non toccano minimamente il gameplay originale, è facile che il tutto non venga apprezzato come si deve.

NINJA GAIDEN: Master Collection non offre nulla di nuovo a livello di gameplay. Tralasciando la parte grafica, gli elementi di novità sono insiti nella presenza di tutti i costumi dei vari DLC e alcuni personaggi giocabili che prima erano solo “side”. Un po’ poco a nostro avviso, per una saga che mancava da quasi 10 anni sulla scena. Per carità, gli sviluppatori erano concentrati su altro, e, in particolare, sui due capitoli di Nioh. La nostalgia, però, desidera sempre il meglio.

NINJA GAIDEN Master Collection recensione xbox one

È anche vera una cosa. Questa collection può anche essere il primo passo verso un nuovo reboot della saga. In questi ultimi anni abbiamo assistito a numerosi ritorni in grande stile, in grado di riesumare titoli che sembravano, oramai, sulla via del dimenticatoio. Koei TECMO e Team Ninja, dopo le fatiche dei due capitoli Nioh, sono impegnate nello sviluppo di Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin, in uscita il prossimo anno.

Nel breve periodo la vediamo “tosta”. Per un ipotetico ritorno di nuova generazione si dovrà aspettare il prossimo anno, sempre se qualcuno abbia voglia di investirci sopra. Noi, in qualità di fan, il nostro investimento sentimentale lo abbiamo fatto. Un po’ poco, sicuramente, ma lo possiamo considerare un buon inizio. Se siete dei fan delle avventure del celebre Ryu Hayabusa, NINJA GAIDEN: Master Collection è una collezione che merita. Se riuscite, aggiungendo qualche euro in più, puntate alla versione “Deluxe”. I contenuti presenti sono degni di nota.

NINJA GAIDEN Master Collection recensione xbox one

In conclusione

NINJA GAIDEN: Master Collection è buon momento di sano amarcord. Rispetto alla trilogia originale troviamo solo un boost grafico come elemento di novità, con i 4K e i 60 fps che migliorano il già ottimo gameplay dell’epoca. Il mondo del gaming, nel frattempo, ha visto l’ascesa degli RPG e dei soulslike. Nonostante questo, il buon Ryu fa sempre la sua figura. Le dinamiche di gameplay mostrano i segni dell’età, anche se si comprendono meglio ora che all’epoca. 

I tempi e i modi di gioco sono cambiati, questo è un dato di fatto, ma la reattività dei controlli ancora stupisce. Qualcosa di raro persino oggi. Un’ennesima dimostrazione del fatto che, di videogiochi, Koei Tecmo e Team Ninja ne capiscono. L’esperienza di Ninja Gaiden è stata riversata in Nioh e i risultati si sono visti tutti. Da qui si capisce l’importanza di questa trilogia. La collection arriva, quindi, come giusta celebrazione del momento, con la speranza che tutto ricominci con un reboot della saga. I tempi sono maturi.