Chivalry 2 è uno slasher multiplayer in prima persona ispirato a epiche battaglie medievali. I giocatori affronteranno l’azione in ogni momento iconico dell’era: con spade affilate, tempeste di frecce infuocate, tentacolari assedi al castello e altro ancora. Domina enormi campi di battaglia, mentre le catapulte fanno a pezzi l’avversario durante l’assedio di castelli, i villaggi vengono messi a fuoco e fiamme, per raggiungere gli obiettivi della squadra.
Migliorando l’originale Chivalry: Medieval Warfare, Chivalry 2 invita i giocatori a padroneggiare la lama con un nuovissimo e migliorato sistema di combattimento che combina colpi in tempo reale e un sistema di combo per accelerare l’azione e consentire ai giocatori di diventare un turbine d’acciaio sul campo di battaglia. Creato con la possibilità di pianificare di combattere più nemici contemporaneamente, gli scontri di Chivalry 2 mescolano il meglio dei generi FPS e picchiaduro per offrire una mischia frenetica senza pari.
Cross-Play attraverso tutte le piattaforme: il cross-play abbatte i confini tra PC e console, consentendo ai giocatori di affrontarsi sul campo di battaglia insieme, indipendentemente dalla piattaforma.
Le dimensioni contano: sperimenta il caos di epici campi di battaglia medievali, lanciati in prima linea e sperimenta veri combattimenti su vasta scala che supportano fino a 64 giocatori progettati per catturare l’intensità e la portata di “La battaglia dei bastardi” di Game of Thrones.
Padroneggia il tuo arsenale: il tuo arsenale si espande con il nuovo sistema di sottoclassi che offre più varietà che mai. Quattro classi base si espandono in 12 sottoclassi, tra cui lo Skirmischer, un ibrido corpo a corpo / a distanza, fino al Poleman, un combattente che tiene a bada i nemici con il corpo a corpo a lunga distanza.
Il mondo è la tua arma: domina l’azione con una varietà di macchine d’assedio pesanti tra cui baliste, catapulte, trabucchi, arieti, trappole e altro. Utilizza le trappole per difenderti. Puoi persino infliggere danni con “oggetti trovati” sul campo di battaglia. Prova a buttare giù una tazza di idromele e sferra un colpo mortale con il calice vuoto o uccidi un nemico buttandogli in faccia un pollo in fiamme!
Nuova mappa – The Siege of Rudhelm: in seguito al primo hands on di Chivalry 2 del PAX East 2020, vivi il ritorno della modalità Team Objective amata dai fan e unisciti alle squadre di attacco o di difesa mentre 64 giocatori si contendono il controllo di un castello ben fortificato.
Molte modalità: oltre alla modalità Team Objective, i partecipanti alla closed beta possono anche affinare le loro abilità in una varietà di altre modalità, tra cui Team Deathmatch e Free-for-All.
Una collezione d’autore quella di TheNioh Collection, titolo della nostra recensione in esclusiva per console PS5. Koei Tecmo e Team Ninja celebrano uno dei loro franchise, forse quello che li ha resi più famosi dopo Ninja Gaiden. Una saga che ha attraversato tutto l’arco di vita della ehi fu PS4, raccogliendo consensi da ogni angolo del mondo. La formula magica del gameplay trova la sua riuscita nel “mediare” i soulslike con gli hack’n’slash, senza, però, scadere troppo nell’uno e nell’altro. Sony, approfitta dell’arrivo della sua nuova console per rispolverare questo classico.
Ovviamente, tutto viene revisionato per accogliere le nuove feature presenti in PS5. Ci si accorge degli enormi miglioramenti non tanto con il secondo capitolo di Nioh, quello uscito nel 2020. Il meglio di questa Remastered lo vediamo con la prima iterazione di questa saga, apparsa su PS4 nel lontano 2017. Con essa si possono apprezzare al meglio i 4K e il supporto a 120 fps. Il tutto, per essere goduto appieno, deve viaggiare di pari passo con un dispositivo video idoneo, in grado di rendere al meglio questi due nuovi standard qualitativi.
Al resto ci pensa il Dual Sense e l’Audio 3D, che rendono “più sentita” l’esperienza generale di gioco. Anche se, a conti fatti, non riescono a spiccare rispetto al notevole miglioramento grafico apportato in questa Collection. Non vogliamo rovinarvi la festa, ma si sa, quando arriva una versione Recap vuol dire che siamo arrivati ai saluti. Koei Tecmo e Team Ninja, con The Nioh Collection intendono salutare tutti i loro fan. Questa saga è cresciuta con loro, ma soprattutto grazie a loro. Lo sviluppo del primo Nioh, in particolare, è stato molto travagliato ed è durato ben 13 anni, passando tra beta e demo. Il feedback degli utenti è stato fondamentale e i dev lo hanno sempre messo al primo posto in tutte le loro scelte di progettazione.
È, quindi, questo un addio, ma anche un grande e doveroso grazie. E con questo ringraziamento che diamo il via alle danze, lasciandovi alla nostra recensione di The Nioh Collection, titolo in esclusiva per la nuova console PS5.
Una veste grafica “nuova”
La next gen mette a disposizione degli sviluppatori nuove ed interessanti feature, anche se alla fine la cosa che più conta è sempre e solo la grafica. Paradossalmente ci si rende conto di questo improvement di nuova generazione, più con le remastered che con le nuove uscite. Semplice, visto che si ragiona per termini di paragone. Cosa che è avvenuta anche per TheNioh Collection, forte della potenza grafica della nuova PS5.
Non parleremo, quindi, dei soliti aspetti come storia e gameplay, anche perché già affrontati nelle nostre precedenti recensioni di Nioh 1 e Nioh 2. A livello contenutistico, infatti, nulla è cambiato se non per la presenza di tutti i DLC sinora rilasciati (in aggiunta alle edizioni Standard del gioco). Le meccaniche di gioco e i controlli ereditano l’ultima impostazione fornita dal team di sviluppo. Eccezion fatta per il feedback aptico e i trigger adattivi. Anche se, onestamente parlando, non influenzano moltissimo l’esperienza generale di gioco.
Quello che, invece, “salta all’occhio” è l’importante miglioramento grafico generale. Anche in questo caso, occorre premettere un grande “però”. Non vi nascondiamo che il nostro stupore è stato più “vivo” con la Remastered del primo capitolo di Nioh. Il secondo capitolo, quello uscito su PS4 lo scorso anno, aveva già un livello grafico che non passava di certo inosservato, forte anche della presenza di PS4 Pro.
Sarà per la nostra vena nostalgica, o per il semplice fatto che il gioco del 2017 aveva delle limitazioni grafiche evidenti. Sta di fatto che sembra di giocare ad un nuovo Nioh. Vedere la pioggia che scorre tra le pietre della pavimentazione del castello inglese ci ha fatto sussultare. La gestione dell’illuminazione è magistrale, aspetto che non spiccava nel primo capitolo di questa saga. E poi, la sequenza dell’allenamento, quella all’ombra dei fiori di ciliegio…basta, dobbiamo fermarci qui.
Gli sviluppatori, cavalcando il trend del momento, introducono una nuova feature, non presente in entrambi i capitoli. Stiamo parlando della modalità fotografica, estremamente cara a chi vi scrive. Non vi nascondo, è qui mi prendo il momento da protagonista, che rispetto agli ultimi giochi, la photo-mode inserita eccelle per qualità di risoluzione.
Tutti gli scatti presenti in questa recensione sono stati catturati utilizzando questa modalità. Il soggetto è sempre lui, il mitico pirata irlandese William Adams(personaggio a me molto caro, ndr).
La nuova generazione comincia dalla vecchia
L’attuale pandemia ha colpito pesantemente l’industria produttiva videoludica, sia a livello hardware che software. Trovare una console di nuova generazione è praticamente impossibile, e questa situazione sembra destinata a protrarsi per buona parte del 2021. Dall’altra parte della barricata ci sono gli sviluppatori che, tra personale ridotto e smart working, tenta lo stesso di seguire la roadmap per arrivare al lancio.
I primi rinvii sono già arrivati, e qualcuno anche bello pesante. Fortunatamente TheNioh Collection ha mantenuto la promessa, arrivando nelle mani dei pochi fortunati possessori di PS5.
Premesso che tutto questo ragionamento prescinde sempre dalla qualità del vostro supporto TV, la nostra sensazione “a pelle” è stata quella di giocare a qualcosa di nuovo. Non vi nascondiamo che non eravamo convinti del tutto dell’arrivo di questa Remastered. In verità, non lo siamo mai quando si parla di riattualizzare un gioco “nato e vissuto” in un’epoca diversa da quella attuale. Figuriamoci, poi, con un titolo uscito lo scorso anno. Ci siamo detti “Chissa cosa ci sarà di tanto diverso?”.
Entrambi i Nioh ce li eravamo divorati in termini di ore di gioco, e non avevamo stimoli per ritornare nel giappone feudale firmato soulslike. Eppure quei 4K e i 120 fps ci hanno fatto ingolosire, accorgendoci poi che questi due erano solo le ciliegine sulla torta. Una torta che ci siamo nuovamente divorati. Questa edizione, rispetto alle versioni Standard dei giochi, porta con se i sei DLC usciti, 3 per ciascun capitolo della saga. Oltre a questi, ci sono delle armature esclusive, utili per mettere su una build aggressiva sin da subito.
La formula non è cambiata di una virgola. Il Dual Sense è in grado di esaltare il giusto mix arcade/soulslike rimesso a nuovo in The Nioh Collection. Il secondo capitolo è molto più difficile del primo, su questo non ci piove. Le avventure del pirata dai capelli d’argento non sono, di certo, una passeggiata ma rievocano molto le gesta del ninja Ryu Hayabusa.
Non è un mistero, infatti, che il protagonista del gioco, nelle primissime intenzioni dei dev, doveva essere un ninja e non un samurai. La storia, poi, è divenuta leggenda.
Il commento
E siamo giunti alla conclusione di questa nostra recensione The Nioh Collection, ultima grande esclusiva per console PS5. La nuova generazione di casa Sony, accoglie questa edizione che suona come ultimo saluto verso i fan. Koei Tecmo, Kou Shibusawa e Team Ninja celebrano quella che possiamo definire la loro saga più fortunata, apportando delle migliorie che non passano inosservate.
I 4K e i 120 fps si godono solo con dei supporti TV idonei, ma il miglioramento grafico è tangibile. Il gameplay generale è rimasto lo stesso di quello delle edizioni originali, con un offerta contenutistica che migliora solo con la Complete Edition. Le meccaniche di gioco sono quelle che hanno fatto innamorare i fan della saga, con il Dual Sense in grado di valorizzare alcuni aspetti particolari. L’Audio 3D, se siete Pulse 3D-muniti, si sente eccome.
Spicca su tutti il miglioramento grafico generale del gioco. Questo lo si vede più con la remastered delle avventure di William, motivo per cui abbiamo scelto di celebrare questo primo capitolo della saga. E poi dovete anche capire che, in fondo, anche noi, oltre ad essere dei gamer, siamo pur sempre dei fan.
505 Games ha stretto una collaborazione con Rabbit & Bear Studios per pubblicare il nuovo JRPG dello studio di Tokyo Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes.
Con un’ambientazione unica, una trama accuratamente realizzata e un enorme cast di personaggi, Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes จจ una celebrazione del genere JRPG prontamente associato allo Studio Lead Yoshitaka Murayama (Suikoden I & II) e al Game Director Osamu Komuta.
“Per molti anni abbiamo sognato di sviluppare un gioco per gli appassionati del genere che celebrasse anche tutto ciจฐ che amiamo e che abbiamo imparato come game designer”, ha dichiarato lo Studio Lead Yoshitaka Murayama. “Il nostro team non vede l’ora di lavorare con 505 Games per portare il primo di molti nostri giochi, speriamo, Eiyuden Chronicle, ai fan di tutto il mondo”.
Originariamente annunciato come campagna Kickstarter nel luglio 2020, Eiyuden Chronicle ha superato il suo obiettivo di finanziamento nel primo giorno ed จจ diventato la campagna di maggior successo su Kickstarter per un videogioco nel 2020. Il gioco sarจค caratterizzato da un sistema di battaglia tradizionale a 6 personaggi che utilizza sprite 2D estremamente dettagliati e curati e splendidi sfondi 3D con una storia profonda e intricata scritta dal maestro narratore Murayama.
“Eiyuden Chronicles จจ sia un ritorno ai classici giochi RPG che hanno divertito milioni di persone, sia un moderno ed emozionante racconto di scoperta e avventura con un cast di centinaia di personaggi sviluppati a fondo”, ha detto Yoshitaka Murayama, Studio Lead di Rabbit & Bear. “Dato il successo e la storia di 505 Games con titoli come Bloodstained e DEATH STRANDING, e il forte rapporto personale che abbiamo sviluppato con le persone di quegli studi, sentiamo di avere scelto il partner perfetto”.
Rabbit & Bear Studios จจ un collettivo di creatori e designer di talento che hanno lavorato a diversi famosi giochi giapponesi: Yoshitaka Murayama, Osamu Komuta, Junko Kawano, Junichi Murakami, con Michiko Naruke e Motoi Sakuraba come staff di produzione. Questi individui hanno alle spalle svariati titoli, tra cui Suikoden, Castlevania: Aria of Sorrow, Wild Arms, e la serie “Tales of”, e sono considerati pionieri nel campo dei JPRG (giochi di ruolo giapponesi). Questi franchise consistono in molteplici titoli e hanno venduto milioni di unitจค.
1C Entertainment e Koch Media hanno annunciato che King’s Bounty II, il prossimo capitolo dell’acclamata serie di giochi di ruolo tattico a turni King’s Bounty, sarà pubblicato il 24 agosto 2021 per PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch e PC. La data di lancio precedente, marzo 2021, è stata rivista per garantire la migliore esperienza ai giocatori quando il gioco sarà disponibile.
“Come team, abbiamo dovuto prendere la difficile decisione di spostare l’uscita di King’s Bounty 2 più avanti nel 2021 per garantire che il team avesse il tempo adeguato per offrire la migliore esperienza possibile di King’s Bounty“, ha dichiarato Nikolay Baryshnikov, CEO di 1C Entertainment.
“Siamo attualmente in una fase in cui il gioco è completo e giocabile, ma abbiamo bisogno di più tempo per finire vari test, aggiustare e lucidare il tutto, quindi posticipare il lancio ci darà dei mesi preziosi per la fase di bilanciamento, necessaria per un progetto così importante per noi, con il suo ambizioso open world, la sua complessa narrativa, la profonda tattica a turni e le meccaniche RPG “, ha dichiarato Denis Maltzev, Producer di King’s Bounty II. “Vedendo l’amore e la passione che voi, come i nostri fan, avete messo in questo progetto, siamo grati per tutto il vostro supporto e vi chiediamo un po’ più di pazienza. Confidiamo che questo posticipo non sia troppo lungo, quindi restate sintonizzati sui nostri canali per ricevere tutti i prossimi aggiornamenti sul gioco mentre ci avviciniamo alla nuova data di uscita “.
About King’s Bounty 2
King’s Bounty II espande le battaglie tattiche a turni per offrire ai giocatori un’esperienza di gioco di ruolo davvero coinvolgente che aggiunge peso ad ogni loro decisione, sia che si tratti di guidare un esercito in battaglia contro mostri non viventi, sia di costruire relazioni con i cittadini locali. Scopri un mondo ricco che fonde realismo e fantasy, pieno di storie avvincenti, personaggi memorabili e scelte morali in abbondanza!
I giocatori assumeranno il ruolo di uno dei tre eroi, ognuno con una propria personalità ed il suo background, per vivere un’avventura non lineare in un mondo fantasy aperto e vibrante. Diviso in due fasi distinte, i giocatori attraverseranno il regno da una prospettiva in terza persona, raccogliendo missioni, esplorando la natura selvaggia e conoscendo le persone che incontrano. Quando sorgerà il conflitto, tuttavia, la prospettiva si sposterà sul combattimento tattico a turni. I giocatori dovranno quindi fare un uso intelligente delle loro unità mentre combattono per vincere. Il gioco uscirà su PlayStation® 4, Xbox One, Nintendo Switch e PC. Per ulteriori informazioni su King’s Bounty II, visita www.kingsbounty2.com.
Un nuovo DLC per PAC-MAN Mega Tunnel Battle è disponibile da oggi. Il nuovo contenuto include labirinti a tema “Capodanno Lunare” e “GALAGA”, 20 nuovi accessori per PAC-MAN – inclusi occhiali, cappelli e abiti “animaleschi” – e 10 nuove icone per i giocatori.
PAC-MAN Mega Tunnel Battle è disponibile in esclusiva per Stadia.
Preparati a lottare contro altri 63 giocatori nel tentativo di essere l’ultimo PAC-MAN a rimanere in gioco dopo esserti fatto strada in una serie di labirinti interconnessi.
Perditi nel trailer di Little Nightmares II, il nuovo titolo della serie che sarà disponibile dall’11 febbraio 2021 per PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch e PC. Nello stesso giorno, sarà disponibile anche una versione per Google Stadia, pronta a essere giocata dagli utenti di Stadia Pro dalla loro collezione. Little Nightmares II è sviluppato da Tarsier Studios, con la versione per Nintendo Switch sviluppata da Engine Software e quella per Stadia da Supermassive Games.
Siamo anche lieti di annunciare che Little Nightmares ha raggiunto i tre milioni di unità vendute in tutto il mondo (al 31/12/2020). Si tratta di un ottimo risultato per il primo episodio, che continua a performare molto bene anche dopo più di tre anni dal lancio. Da quella data, un altro milione di giocatori ha scelto di provare il primo gioco, il che significa che oltre quattro milioni di persone hanno mosso i primi passi nel mondo di Little Nightmares.
Per chi ora vuole scoprire Little Nightmares II, è tuttora disponibile una demo del gioco per PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch nonché per PC su Steam e GOG.com. Un altro modo per immergersi nell’universo di Little Nightmares è il fumetto digitale, nato da una collaborazione tra BANDAI NAMCO Entertainment Europe, Tarsier Studios e Plastiek, che narra le storie di alcuni bambini perduti nell’universo di Little Nightmares. I primi quattro capitoli sono già disponibili su Android e iOS, con molti altri che arriveranno a breve.
Bungie ha pubblicato oggi la nuova stagione di Destiny 2: La Stagione degli Eletti. In questa stagione i giocatori potranno approfittare di nuovi assalti, guadagnare nuovo equipaggiamento, combattere per l’onore nell’attività stagionale dei “Campi di battaglia” e sfruttare il Martello della Prova contro i cabal. La Stagione degli Eletti terminerà l’11 maggio.
L’imperatrice Caiatl, figlia di Calus e ledear dei Cabal, cerca Zavala per un’alleanza con l’Avanguardia. Quando Zavala rifiuta di inginocchiarsi, entrambe le parti si scambiano minacce. I Guardiani devono colpire preventivamente il suo esercito in crescita mentre continuano a respingere l’influenza destabilizzante di Xivu Arath.
Nella stagione 13, vedremo i guardiani impegnati nei Campi di battaglia, un’attività con matchmaking per tre giocatori con cui sarà possibile sfidare in un combattimento rituale i guerrieri prescelti di Caiatl. All’inizio della stagione 13, gli assalti D.A.G.A. caduta e La Tana dei Diavoli faranno il loro ritorno da Destiny 1. A stagione inoltrata, l’assalto Terreni di Prova contrapporrà i campioni dell’umanità al migliore fra le schiere cabal per determinare le sorti dell’Ultima Città.
I possessori di Pass stagionale sbloccheranno subito il nuovo set di armatura stagionale del Prefetto e l’arco esotico Divinazione di Ticuu. Quest’ultimo permette di scoccare allo stesso tempo più frecce solari in grado di rintracciare i bersagli. Inoltre, ci saranno più di 25 armi disponibili tra esotiche, leggendarie e rituali.
Ubisoft annuncia che Anno 1800 rilascia un Pass per la Season 3 composto da tre DLC, “Area Portuale”, “Stagione Turistica”, “Alte Vette”, e da tre ornamenti. Il Pass della Season 3 invita i giocatori a scoprire commerci portuali, incrementare il turismo e a gestire nuovi e svettanti edifici. I giocatori potranno provare un nuovo modo di esportare e promuovere le loro città grazie a un distretto modulare di magazzini, bus turistici e grattacieli. La nuova stagione segue due anni di successo che hanno toccato 1.7 milioni di giocatori in tutto il mondo alla fine del 2020.
“Area Portuale” è il primo DLC della Season 3, che uscirà il 23 febbraio 2021. I fan di Anno trasformeranno la loro città costruendo un distretto modulare di magazzini iniziando dall’edificio principale ispirato al famoso “Speicherstadt” (il più grande distretto di magazzini al mondo e Patrimonio Mondiale dell’UNESCO che si trova ad Amburgo, in Germania). “Area Portuale” darà anche ad Anno 1800 una nuova forma di commercio, permettendo ai giocatori di esportare beni rari e rinforzare la loro economia. Assieme al Capitano Tobias Morris, che sarà il contatto tra i giocatori e le Compagnie attorno al mondo, i giocatori potranno fare commerci interessanti e diventare dei leader di mercato.
Il Pass della Season 3 introdurrà i giocatori all’industria del turismo con la “Stagione Turistica”, prevista per la primavera 2021: potranno attirare i turisti con coinvolgenti attività e piatti deliziosi dei loro migliori ristoranti, creando al tempo stesso una rete di bus turistici nelle loro città.
“Alte Vette”, d’altro canto, nell’estate 2021 insegnerà agli appassionati di Anno come amministrare una grande città piena di grattacieli e soddisfare i bisogni dei cittadini con nuovi beni e centri commerciali. Questo permetterà ai giocatori di personalizzare la sessione Old World di Anno 1800 con nuovi elementi come monumenti, hotel, ristoranti, palazzi e negozi per il progresso della loro città.
Ad oggi ci saranno due edizioni di Anno 1800 Year 3:
Complete Edition Year 3: Che contiene il gioco originale, il pack Deluxe e i tutti e 3 i season pass
Gold Edition Year 3: Che contiene il gioco originale, il pack Deluxe e il Pass Season 3
Saranno disponibili rimpiazzando le vecchie edizioni. Oltre ai tre DLC, ANNO 1800 riceverà aggiornamenti di gioco gratuiti che accompagneranno l’uscita di ogni DLC, con l’obbiettivo di migliorare l’esperienza di gioco.
Sviluppato da Ubisoft Mainz, Anno 1800 ha permesso ai giocatori di crescere e guadagnare nuove abilità come governanti. I giocatori possono creare le loro città – piccole o grandi – pianificare network di efficiente logistica, colonizzare nuovi continenti, organizzare spedizioni globali e competere con gli avversari attraverso diplomazia, commercio, guerra e nuove attrazioni turistiche. Il piano che seguirà il lancio di Anno 1800 offre nuove avventure, sfide e mezzi affinché i giocatori possano affinare le proprie abilità e avere successo nel mondo di Anno. In aggiunta a quanto compreso nel Season Pass 3, i costanti aggiornamenti porteranno nuovi contenuti gratuiti a tutti i giocatori.
Sin dalla sua creazione, Anno 1800 si è dedicato a inglobare la comunità di gioco nel processo creativo. I giocatori hanno chiesto di essere parte della creazione e dello sviluppo del gioco esprimendo i loro consigli tramite la Anno Union. Ancora una volta, ai giocatori verrà richiesto di decidere quale DLC vogliono. Questa collaborazione tra i giocatori e lo studio è essenziale al team di sviluppo per creare il gioco più adatto per i suoi fan. Dare alla community di Anno il gioco più gradevole e personalizzabile possibile, capace di soddisfare sia quelli che preferiscono gli aspetti strategici di Anni che quelli più vicini al suo aspetto esteriore, è una sfida importante per il team di Anno.
Anno è disponibile nell’Ubisoft Store e nello store di Epic Games per Windows PC. Il Season Pass 3 sarà disponibile a 19,99 euro. Individualmente, un DLC costa 6,99 euro per “Area Portuale” e 8,99 euro per “Stagione Turistica” o “Alte Vette”.
Ti ha fatto girare e saltare per 25 anni e quest’anno il nostro amato marsupiale arancione festeggia in grande stile. Per dare il via ai festeggiamenti del suo anniversario d’argento, Crash Bandicoot 4: It’s About Time, fedele sequel della trilogia classica di Crash Bandicoot degli anni ’90 e primo titolo originale del franchise di Crash in più di 10 anni, sarà disponibile il 12 marzo su PlayStation 5, Xbox Series X/S e Nintendo Switch. Il gioco sarà disponibile anche su PC, tramite Battle.net, entro la fine dell’anno. I fan sono entusiasti del più grande gioco di Crash di sempre*, quindi che sia la prima o la centesima partita, non c’è momento migliore per provare livelli enormi, boss più cattivi e molto più gameplay. I fan di Crash Bandicoot dovrebbero anche stare all’erta per i tantissimi fantastici festeggiamenti in cui Activision Blizzard, Inc. (NASDAQ: ATVI) li coinvolgerà durante tutto l’anno.
Lo sviluppatore Toys for Bob ha lavorato sodo per portare Crash Bandicoot 4: It’s About Time su nuove piattaforme. I fan di PlayStation 5 e Xbox Series X|S sono entusiasti dell’incredibile grafica quando vedono il gioco girare in 4K con 60 FPS**. Inoltre, i giocatori sulle piattaforme di nuova generazione godranno di tempi di caricamento più rapidi per immergersi nell’azione e dell’audio 3D che li catapulterà in dimensioni completamente nuove
Ma non solo, i giocatori che acquistano o hanno già acquistato Crash Bandicoot 4: It’s About Time su PlayStation 4 o Xbox One avranno diritto agli aggiornamenti di nuova generazione gratuitamente (tranne in Giappone) all’interno della stessa famiglia di console*** (inclusa la possibilità di trasferire i dati salvati). I possessori di PlayStation® 5, in particolare, godranno di un ulteriore novità grazie ai controller wireless DualSense che daranno loro nuove e piacevoli sensazioni nelle mani. I fan potranno ora sentire tra le dita la forza del blaster che cambia il DNA di Neo Cortex e sperimentare la presa mentre si cimentano con Hookshot di Tawna. Inoltre, la funzione Activity Card di PlayStation® 5 offrirà ai giocatori un’analisi dettagliata dei loro progressi in ciascuna delle dimensioni del gioco fornendo indicazioni per raggiungere gli obiettivi, e altro ancora.
Per aggiungere altro divertimento, i fan potranno ora giocare a Crash Bandicoot 4: It’s About Time anche fuori casa quando l’avventura platform sarà disponibile per la prima volta su Nintendo Switch, mentre Xbox Series X|S utilizzerà Smart Delivery per consentire agli utenti di riprodurre la versione adatta a seconda della loro console.
A cavallo tra due realtà, giunge la nostra recensione di The Medium, titolo in esclusiva temporale per console Xbox Series X|S. Definirla la “prima e vera” grande esclusiva non è di certo un errore, visto che la partenza della next gen di Microsoft è stata un po’ sottotono. Doveva arrivare alla fine dello scorso anno ma Bloober Team ha preferito prendersi del tempo in più. La scelta è stata, sicuramente, guidata dalla presenza di Cyberpunk 2077, titolo che ha monopolizzato, nel bene e nel male, l’attenzione generale dell’ultimo periodo. Mai decisione fu così tanto azzeccata.
Il team polacco ci presenta la sua prima e vera grande sfida, proponendo un gioco che rievoca alcuni mostri sacri del passato. Il paragone con Silent Hill, in prima battuta, e poi Resident Evil, è sacrosanto. Impossibile non notare delle somiglianze nel gameplay ma anche nei ritmi e situazioni di gioco. La cosa che, però, sorprende è l’originalità della trama e dei personaggi. Oggigiorno non è facile stupire con un videogioco, senza che nessuno dica “Ah, ma l’ho già visto da un’altra parte”. The Medium ci riesce con una tale facilità che sembra quasi di ritornare a quando i videogiochi venivano creati solo ed esclusivamente per sorprendere, prima ancora del divertire.
Innamorarsi di Marianne è praticamente inevitabile. La sua duplice natura, la sua misteriosa fragilità e la sua voglia di scoprire e scoprirsi, perfezionano il fattore immersione già dai primissimi minuti di gioco. Al resto ci pensano le ambientazioni e lo stile narrativo, oltre che le tematiche trattate che contengono numerosi spunti di attualità e di riflessione. The Medium, infatti, è un gioco che fa riflettere. Ci presenta diverse realtà di un territorio a noi sconosciuto, con storie e personaggi che, invece, hanno scritto una pagina del secondo dopoguerra.
Ok, abbiamo raggiunto il limite previsto dalla nostra immancabile premessa. Vi lasciamo, senza trattenervi oltre, alla recensione di The Medium, titolo in esclusiva per Xbox Series X|S.
A cavallo tra due realtà
Marianne ci mette poco a farci capire di cosa parla il suo The Medium. Si capisce, sin da subito, che in lei si nasconde qualcosa o qualcun altro. I primi istanti di gioco ci fanno vivere un momento triste della sua vita, e questi arrivano a noi senza filtro e senza mezzi termini. Le sue parole, anche se in inglese con i sottotitoli in italiano, arrivano come dei pugnali veloci e affilati. È strano da dire, ma si è partecipi di quello che sta succedendo in quella casa.
Tutto questo non è solo merito del fantastico doppiaggio di Kelly Burke, ma anche di tutto il contesto costruito dalle menti creative di Bloober Team. Le inquadrature, che ricordano dannatamente i survival horror old style, sono semplicemente perfette. Sempre al posto giusto e al momento giusto. Non danno mai fastidio e non creano quell’effetto di smarrimento. Il multicamera è sempre in grado di farti imboccare la strada giusta.
Il gameplay di The Medium è complesso “al punto giusto”. L’intelligenza del team polacco è stata quella di svelare i poteri e le abilità di Marianne “a piccole dosi”. Senza inondare il povero gamer di turno di meccaniche di gioco da apprendere e saper sfruttare. In realtà è la situazione stessa, con la presenza talvolta di piccoli puzzle, che ci suggerisce quali poteri e abilità sfruttare. Marianne, infatti, è in grado di vivere in due dimensioni contemporaneamente, quella materiale e quella spirituale. Entrambe si influenzano a vicenda e il giocatore è in grado di vivere una duplice esperienza senza cadere in confusione.
In tutto questo la storia viene svelata “passo dopo passo”, stimolando, al tempo stesso, una voglia pazzesca di andare avanti e scoprire la verità. Non mancheranno, in quest’ottica, i classici documenti da leggere, gli oggetti da analizzare e i messaggi audio da ascoltare. In linea con il significato stesso del titolo del gioco, dobbiamo, talvolta, fare il nostro lavoro di medium. Le interazioni con i personaggi del mondo spirituale saranno il piatto forte, con ognuno di questi in grado di svelare parti del mistero che ci circonda. Molto interessanti sono i momenti “detective”, quando si deve piegare il tempo e lo spazio per analizzare eventi e situazioni.
Alcune defezioni importanti le si notano nel comparto animazioni. Alcuni movimenti di Marianne, a volte, strappano più di qualche risata. La sua corsetta da maratoneta non le si addice affatto e dopo un po’ diventa stucchevole. Il motion capture non è dei migliori quando si gioca “pad alla mano”. Nelle cut-scene la musica cambia moltissimo, ravvisando, altresì, un miglioramento grafico che non passa inosservato.
Restando in questo ambito, la scelta di Bloober Team è piuttosto strana. The Medium, infatti, gira a 30 fps in risoluzione 4K, senza alcun upgrade in termini framerate se si scende a 1080p. Scelta strana questa, anche perché, a nostro avviso assolutamente fattibile. Si resta in dubbio sulla presenza o meno del Ray Tracing “sempre attivo”. In alcuni momenti la sua presenza la si avverte, e viaggia di pari passo con un calo dei frame che non passa inosservato. Da questo punto di vista si poteva fare molto di più.
Scelte d’autore
Dal punto di vista artistico, la qualità di The Medium è in alcun modo discutibile. Quando parliamo di questo aspetto, in qualsiasi gioco, andiamo ad analizzare una serie di componenti come gli scenari, le ambientazioni, lo stile cromatico, le luci, i suoni, le colonne sonore e come queste interagiscono tra di loro. Ci mettiamo, in questa occasione, anche un’aspetto in più, quello della fotografia. La presenza del concetto di “inquadratura”, infatti, è un pilastro portante di tutto il lavoro svolto dalla software house polacca.
Ci sono moltissime curiosità che ruotano attorno al gioco ed è lo stesso titolo a nascondere dei piccoli segreti al suo interno, da svelare solo con un occhio attento. Vi è, però, un aspetto che sovrasta tutti gli altri, ed è quello che riguarda le arti visive. Dal punto di vista stilistico, il tributo all’artista polacco Zdzislaw Beksinski è qualcosa che non passa inosservato. Vi vogliamo tenere sulle spine e invitarvi a fare una piccola ricerca su Google immagini per capire dove e come si sono ispirati al suo lavoro. Le “dimensioni” contano.
Passando dagli occhi alle orecchie, qui dobbiamo anteporre un grande “dipende”. La nostra esperienza in The Medium, così come suggerito dal disclaimer iniziale, si è consumata sempre e solo attraverso gli auricolari, con tanto di Dolby Atmos abilitato. Fa la differenza, e di questo ne siamo assolutamente certi. Alcuni effetti arrivano con delle sfumature e vibrazioni in grado di far venire la pelle d’oca. Dispiace solo che il controller Xbox Series X non abbia un’interfaccia aptica in grado di reggere il passo con il ritmo e lo stile del gameplay.
Tutto questa infusione d’arte fa si che il fattore immersione sia garantito sin dai momenti iniziali del gioco. Tutto è funzionale alla trama e all’evoluzione degli eventi. Non era facile gestire il dualismo che, di fatto, è il piatto forte del gioco. Bloober Team, con un sapiente e accurato lavoro artistico, ci fa immergere nelle due realtà di The Medium, come se il nostro cervello attivasse contemporaneamente i due emisferi. Razionalità e creatività saranno le vostre preziose alleate.
Il commento
Un esperienza originale quella con The Medium, termine che oggigiorno è diventato assai raro quando si parla di videogiochi. Bloober Team dimostra che di talento ne ha da vendere ed è pronta per impegnarsi in IP di un certo livello. Attinge dal passato per attualizzare un gameplay basata su meccaniche old style, riviste, però, in chiave moderna. Alcune cose funzionano bene, altre un po’ meno.
La forte componente autoriale si vede. Il design e le ambientazioni talvolta sembrano dei quadri in cui perdersi nei dettagli. Il comparto audio e di primissimo livello, con delle sfumature sonore apprezzabili solo ed esclusivamente se muniti di auricolari (e Dolby Atmos). Tutto questo va in contrasto con delle animazioni che lasciano un po’ a desiderare. La giovane Marianne non esprime naturalezza nei suoi movimenti, perdendo anche qualche frame di troppo per strada.