Respawn ha rilasciato un nuovo video di Apex Legends che approfondisce il cast di personaggi unici e diversificati del videogioco. Nell’ultimo video “Storie di Frontiera – Fight Night”, Pathfinder scopre l’identità del suo misterioso creatore e il motivo per cui la Mobile Robotic Versatile Entity (MRVN) ha scelto lo scout per gli Apex Games. In questo trailer neo-noir, Pathfinder è affiancato da Victor Maldera, l’ex ufficiale diventato guardia di sicurezza, per ingaggiare la task force d’élite di Malta City e sconfiggere Alexander Nox, noto anche come Caustic.
L’ultimo trailer delle Storie di Frontiera – Fight Night:
Apex Legends Stagione 7 – Ascensione ha portato gli Apex Games nella città fluttuante di Olympus un pianeta completamente nuovo e ricco di un prezioso terreno artificiale, autostrade lisce, centri commerciali di lusso, banchine industriali e sontuose tenute. I giocatori possono immergersi con PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S, o PC tramite EA Play o Steam, e combattere con gli amici su tutte le piattaforme disponibili attraverso il cross-play.
Nessuno sa perché Pathfinder sia stato creato… ma una cosa è certa: non è fatto per servire ai tavoli. Sfida il pericolo in Apex Legends in cerca di risposte insieme al tuo MRVN preferito. Ma scegli con attenzione le tue battaglie, perché in pochi ce la fanno.
Little Nightmares 2 è l’annunciato gioco d’avventura horror e puzzle platformer sviluppato da Tarsier Studios e prodotto da Bandai Namco Entertainment.
Sequel del titolo Little Nightmares, è stato annunciato durante i Gamescom 2019 e introdurrà per la prima volta Momo, un nuovo personaggio.
Little Nightmares 2: quando esce e su quale piattaforma
Come già anticipato, il gioco introdurrà il nuovo personaggio MOMO, mentre il protagonista del gioco precedente, Six, sarà controllato dal computer. Il gioco si svolge dopo che Six fugge dalle Fauci. Incontra Mono, un ragazzo che indossa una borsa di carta marrone come maschera, e deve lavorare con lui per navigare attraverso una metropoli in decadenza chiamata Città Pallida, abitata da cittadini deformi e dipendenti dalla televisione, e per raggiungere la Signal Tower, che è controllato dal misterioso Thin Man (che è stato precedentemente visto alla fine di I segreti delle fauciDLC), che ha influenzato la popolazione della città con le sue trasmissioni.
I luoghi trovati in tutta la città pallida includono la Wilderness, la scuola, l’ospedale e la Signal Tower. Ci saranno anche nuovi nemici e altri personaggi da scoprire come il Cacciatore (da cui Mono salva Sei all’inizio del gioco), l’Insegnante, gli Studenti, i Pazienti, le Mani Viventi, il Fantasma, il Dottore, il Gli spettatori e lo stesso Thin Man.
I dettagli diffusi da Bandai
Little Nightmares II è un’avventura ricca di suspence nella quale vestirete i panni di Mono, un giovane ragazzo intrappolato in un mondo distorto dall’incessante ronzio di una torre lontana. In compagnia di Six, la ragazza con l’impermeabile giallo, sua guida, Mono andrà alla scoperta degli oscuri segreti che circondano la Signal Tower per salvare Six dal suo terribile destino. Ma il loro viaggio non sarà semplice e lineare e dovranno affrontare le minacce portate dai terribili residenti di questo mondo. Te la sentirai di affrontare questa raccolta di nuovi, piccoli incubi?
Una miriade di nuovi abitanti ti aspettano per tormentare i tuoi passi e disturbare il tuo sonno. Supera in astuzia il sadico Insegnante, sopravvivi al Cacciatore assetato di sangue e fuggi da terrificanti personaggi, mentre Mono e Six affrontano insieme il loro viaggio in questo mondo.
uggi ad un mondo rovinato dall’interno. Il tuo viaggio ti porter attraverso boschi raccapriccianti, scuole sinistre, fino alla terribile Signal Tower per scoprire la fonte del male che si diffonde tramite gli schermi di tutto il mondo.
Six sta svanendo da questo mondo e la sua unica speranza è quella di guidare Mono verso la Signal Tower. In questo mondo di incubi, sei il suo unico faro di speranza. Riuscirai a trovare il coraggio per respingere i nemici e collaborare con Six per dare un senso alla Signal Tower?
Little Nightmares 2 deluxe edition
Acquista l’edizione Deluxe e riceverai i seguenti contenuti digitali:
Gioco completo di Little Nightmares II
DLC “La mansarda del Nomino” (Segui i Nomini per trovare questo speciale rompicapo e sbloccare il cappello dei Nomini come ricompensa per il completamento.)
Colonna sonora digitale completa (Ascolta la colonna sonora completa di Little Nightmares II composta da Tobias Lilja di Tarsier Studios.)
Artbook digitale “The Art of Little Nightmares II” (Immergiti nel processo di realizzazione di Little Nightmares II con questo artbook di 56 pagine ricco di schizzi, disegni e decisioni creative del team artistico di Tarsier Studios.)
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– Un calendario digitale 2021 di Little Nightmares II pronto per la stampa
Monster Hunter Rise è l’atteso nuovo videogioco di ruolo e nuovo capitolo della serie Monster Hunter, sviluppato e prodotto da Capcom.
Il produttore del gioco Ryozo Tsujimoto ha detto che con World e Rise, volevano abbandonare l’uso della numerazione per i principali titoli della serie Monster Hunter, sostenendo che avrebbero voluto adottare un nuovo approccio scegliendo di volta in volta un nome in base al concetto centrale sul quale il gioco è stato costruito intorno. Con Rise ad esempio il nome riflette la verticalità dei livelli del gioco e degli elementi di gioco. La verticalità ha portato a un design dei livelli che assomigliava a un’estetica giapponese/asiatica medievale. Quest’ultimo elemento è qualcosa che non era stata pianificata inizialmente da team di progettazione.
Monster Hunter Rise: quando esce e su quale piattaforma
Monster Hunter Rise uscirà il il 26 marzo 2021 in esclusiva per Nintendo Switch. Il gioco dovrebbe prevedere contenuti post-rilascio gratuiti simili a World. Insieme al gioco, il 26 marzo 2021 uscirà anche una Collector’s Edition di MONSTER HUNTER RISE, comprendente una copia fisica del gioco, un codice download per il Kit Deluxe DLC PACK, un amiibo di Magnamalo, una spilla smaltata e degli adesivi
Il gameplay di Monster Hunter Rise
Come con altri titoli di Monster Hunter, Monster Hunter Rise il giocatore assume il ruolo di un Monster Hunter, con incarichi di uccidere o intrappolare mostri di grandi dimensioni utilizzando una varietà di armi, strumenti e caratteristiche ambientali per danneggiarli e indebolirli mentre sopravvive ai loro attacchi. Il completamento con successo delle missioni offerte fornisce il bottino, in genere sotto forma di varie parti del mostro, che vengono utilizzate per forgiare nuove armature e armi che possono essere utilizzate per affrontare mostri più potenti, formando il notevole ciclo centrale della serie. Molti dei mostri della serie tornano insieme a una serie di nuovi mostri sviluppati per appositamente per Rise. Tutti i quattordici tipi di armi che erano presenti in Monster Hunter Generations e World , che mescola archetipi di spade, scudi, bastoni, archi e pistole, saranno disponibili anche in Rise.
Monster Hunter Rise: la trama
Ambientato nel villaggio di Kamura, luogo a tema ninja, MONSTER HUNTER RISE ti esorta a esplorare lussureggianti ecosistemi e ad affrontare temibili mostri per diventare il cacciatore definitivo. Mezzo secolo dopo la devastazione causata dall’ultima calamità, i cacciatori devono affrontare un mostro terribile che minaccia di gettare di nuovo quelle terre nel caos.
Caccia in solitaria o insieme ad amici imbarcandoti in missioni per abbattere mostri giganteschi con le armi che hai scelto.*
Un sistema di gioco tutto nuovo caratterizzato da insetti filo e compagni Canyne aggiungerà ancora più emozioni a quello già consolidato che ha reso famoso Monster Hunter.
In un’ambientazione ispirata all’antico Giappone, esplora liberamente lussureggianti ecosistemi senza pause di caricamento tra un’area e l’altra.
Apprendi le tecniche da cacciatore, svela antichi segreti e proteggi il mondo da una fine certa.
La caccia è aperta in ogni momento. Puoi giocare a casa oppure fuori, grazie alle caratteristiche della console Nintendo Switch.
Curiosità su Monster Hunter Rise
Il gioco è stato co-sviluppato insieme a World, e le idee vengono condivise tra i team di sviluppo dei due giochi.
Il nuovo titolo gira sul motore RE che è stato sviluppato per Resident Evil 7 e da allora utilizzato su altri giochi come Resident Evil 2 Remake.
Poiché questa è la prima volta che questo motore è stato utilizzato per un gioco di questo tipo, ha ritardato parte della produzione mentre lavoravano per assicurare un gameplay fluido all’interno di World.
L’approcciozoneless su Switch è di un framerate di 30 frame al secondo ragionevolmente alto, considerato essenziale per reagire rapidamente ai mostri del gioco
Ll compagno di Palamute è stato sviluppato pensando alla portabilità dello Switch, eliminando l’esaurimento della resistenza mentre il giocatore lo guidava nel mondo di gioco.
E arriviamo a uno dei momenti più attesi dell’anno, quello di Cyberpunk 2077, occasione da immortalare con una nostra recensione per console Xbox One. Doveva essere ricordato come un capolavoro videoludico. Uno di quei giochi che si “mura” nella classifica dei 100 giochi più venduti di sempre, o nella “hall of fame” di ogni gamer. Doveva… ma non è andata per niente così. Anzi, è successo l’esatto opposto. Quello che sembrava un successo annunciato, sin dalla sua presentazione nel 2012, si è rivelato quasi un flop clamoroso. Sono piovute richieste di risarcimento da tutto il mondo, al punto da costringere Sony a rimuoverlo dallo store. Microsoft, invece, ha dato la possibilità di ottenere un refund ma senza alcuna rimozione.
La colpa di tutto questo? Il gioco si è presentato al pubblico in una forma incompleta nel suo insieme e poco compatibile con le console più datate. Le PS4 e Xbox base, quelle senza il “Pro” e la “X”, non riescono a stare dietro al gioco, con continui crash e perdite di frame. Su PS5 e Xbox Series X la situazione non è proprio rosea, anche se il grosso dei problemi colpisce la console giapponese. Non sono bastati, purtroppo, i numerosi rinvii di CD Projekt Red. Qui il Covid-19 c’entra ma fino a un certo punto. Sembrava quasi di assistere a un Anthem bis. Tutti i video gameplay visti sinora, utili ad alimentare il nostro hype, tutto d’un tratto si sono rivelati quasi delle mezze prese in giro. Togliendo anche il quasi.
Vi è però un grande “ma”. La nostra prova di Cyberpunk 2077 è andata benissimo a livello di stabilità. Non siamo mai “crashati”, anche nei momenti precedenti l’uscita del primo hotfix. Abbiamo sì notato dei pesanti downgrade dinamici quando si entrava nel cuore di Night City, con la nostra V che sembrava essere uscita dal Sega Saturnvisti i suoi evidenti poligoni. Anche gli fps scendevano drasticamente in queste occasioni, cosa che poi sembra essere sparita con l’ultima patch uscita nei giorni scorsi. Il gameplay, in ogni caso, ha delle lacune non indifferenti, anche nella sua costruzione base. Come vi diremo meglio in recensione, quando punti troppo in alto poi si deve tornare sulla Terra altrimenti si rischia di vagare nello spazio.
Non possiamo, invece, che evidenziare il lavoro artistico fatto da questi ragazzi e ragazzi della software house polacca. Se dovessimo dare un voto solo a questo aspetto, è un 10 meritato. L’attenzione per i dettagli è quasi maniacale, a partire dalla lattina sul ciglio della strada sino all’architettura dei vari quartieri della città. Luci, suoni, colori sono in grado di regalarci dei momenti indimenticabili. Purtroppo (per voi) chi vi scrive ha un debole per questa componente e, per dovere di cronaca, è giusto “mettere le mani avanti”.
Stop alle premesse, lasciando spazio alla nostra recensione di Cyberpunk 2077, titolo, vi ricordiamo, giocato nella sua versione Xbox One.
Il tanto, il troppo e il giusto
Iniziamo la nostra recensione Xbox One di Cyberpunk 2077 con una piccola considerazione generalista circa la realizzazione di un videogioco. Al pari di un qualsiasi progetto, le variabili da gestire sono moltissime, figuriamoci poi con un tripla A. CD Projekt RED, dopo The Witcher 3: Wild Hunt, ha voluto alzare la voce, promettendo moltissime cose. Quasi in maniera velata, ha cominciato, pian piano, a ritirare la “manina”, accorgendosi che forse aveva sparato troppo in alto. Quello che stiamo giocando oggi non è in alcun modo quello promesso, con molti aspetti eliminati in corso d’opera.
Quella famosa coperta che, all’inizio di ogni bellissima storia, sembra grande e pronta ad esaudire ogni aspettativa, con il passare del tempo diventa sempre più piccola. Lo sviluppo di Cyberpunk 2077 è stato così, con moltissimi problemi di stress e crunch legato al sovra-lavoro. Nonostante questo, il gameplay generale offre al giocatore un senso di libertà quasi disarmante.
All’inizio si viene investiti da un’ondata di dati e informazioni sulla storia e la lore dei vari personaggi. Si resta estasiati dalla schermata di creazione del personaggio. Con un po’ di buona volontà si è in grado di ricreare il “perfetto” se stessi nel gioco.
L’errore più grande che si può fare nei momenti iniziali del gioco e quello di dare uno sguardo alle schermate di sviluppo del personaggio. Ancora oggi, dopo decine e decine di ore di gioco alle spalle, troviamo sempre nuovi aspetti oppure che ci sembrano tali perché le abbiamo dimenticati. In perfetto stile RPGlo skill tree è immenso ed è in grado di specializzare il personaggio a tutto tondo.
Anche se non proprio dichiarato, bisogna subito entrare nell’ottica di idee che la build è “tutto” in Cyberpunk 2077. La cosa che dispiace è che, al momento in cui scriviamo, la modalità multigiocatore non è presente. Questa lacuna è pesante, soprattutto per un titolo che sarebbe stato perfetto da giocare in PVE e/o PVP.
Night City, una città che vive
La storia e gli eventi di Cyberpunk 2077 si svolgono a Night City, una versione distopica delle attuali metropoli come New York e Tokyo. Il mondo è sopraffatto dalla tecnologia. Le persone ne sono dipendenti al punto che per migliorare la propria vita installano innesti invasivi sul loro corpo. Il risultato è una popolazione metà uomo e metà macchina, dei cyborg schiavi di hardware e software. In questo scenario le Corporazioni si sono sostituite alle autorità locali, creando un divario sociale netto e meschino. I meno abbienti sino sono rifugiati nel deserto o ai margini della città, in attesa di vendere il proprio corpo al miglior offerente.
Il nostro personaggio, V, appartiene ad una banda di fixer in procinto di fare il salto di qualità. Quello che poteva sembrare l’ingaggio della vita, ben presto si rivela un pericoloso ago della bilancia per i precari equilibri socio-politici. In tutto questo il fattore interazionale sarà fondamentale. Quasi tutti i personaggi sono “cliccabili”, nel senso che vi rispondono ma senza instaurare un dialogo. Alcuni di quelli chiave, intavolano con noi delle discussioni che portano a delle scelte. Queste si riflettono nell’immediato sul gameplay, anche se alcune sembrano manifestare gli effetti anche nel medio lungo periodo.
Svilupperete delle belle amicizie e anche delle intense storie d’amore. D’altronde a Night City o si vive o si muore. Tralasciando, per ovvi motivi, il come. L’unica cosa che vi possiamo anticipare è che bisogna fare delle scelte importanti. Nel corso del gioco verrete bombardati da messaggi e chiamate di appaltatori, pronti a riempirvi di incarichi (sempre dietro pagamento). Molti di questi non sono fini a sé stessi. Alcuni assolvono la funzione di quest principale, e altri, invece, di secondarie. In egual maniera tutti vi fanno crescere a livello esperienza, guadagnando punti abilità da spendere nella progressione del personaggio.
Oltre a questo, la metropoli offre moltissimi eventi casuali. Alcuni di questi sono alla luce del sole, come una sparatoria in un vicoletto tra poliziotti e gang. Taluni, invece, sono segreti e non proprio visibili ad un occhio poco attento. La cosa importante, come vi dicevamo, è vivere la città. Prendete la vostra bella macchina o moto, che sia, e perdetevi tra le strade e i vicoletti di questo piccolo micro-mondo cyberpunk.
10 anni di cultura videoludica in un gioco
Se dovessimo riassumere in pochissime parole “che cos’è Cyberpunk 2077”, vi diremmo che è un concentrato degli ultimi 10 anni di cultura videoludica. Se frequentate il mondo dei videogiochi già da qualche anno, ritroverete nel nuovo gioco di CD Projekt RED alcune meccaniche e situazioni non proprio inedite. Non stiamo, ovviamente, insinuando in alcun modo che la software house polacca abbia copiato alcuni aspetti di altri giochi famosi. Si è, invero, liberamente ispirata, riuscendo a catturarne il meglio e a rielaborarlo.
Il senso di libertà che si respira in Night City è lo stesso della serie GTA. Quando V entra in macchina, poi, tutto questo diventa ancora più chiaro. Anche il sistema di guida della macchina, tipicamente arcade, sembra essere lo stesso del famoso gioco di Rockstar. Il poter fare tutto, poi, come e quando si vuole lo fa dannatamente somigliare. Quello che cambia è tutto il resto, e ci mancherebbe. La scelta, però, di clonare lo stile di GTA (e ribadiamo lo “stile”) è stata intelligente.
Si vede anche moltissimo di Watch Dogs, ed in particolare dell’ultimo capitolo della saga Legion. Sarà perché in Cyberpunk 2077 tutto è “hackerabile”, persino gli impianti installati sulle persone. Le violazioni seguono delle particolari procedure, alcune delle quali richiedono codici e altro. Le ricompense ottenute non sono male, in termini di punti esperienza e crafting. Queste influiscono, inoltre, anche sulle tecniche di ingaggio e sul gameplay generale. A seconda del numero di nemici e del loro livello potete, infatti, decidere il come proseguire. Agire nell’ombra come un ninja o utilizzare violenza e forza bruta? Se siete indecisi ricordatevi che anche la diplomazia può rivelarsi un’arma molto efficace.
E che dire, infine, della brain dance, la tecnica di memoria immersiva in grado di ricostruire un ricordo e viverci dentro. Veramente folle come idea, anche se non proprio inedita, visto che sembra presa in prestito da Detroit Become Human. Manco a farci apposta, lo stile e l’universo di gioco è molto vicino a quello di Cyberpunk 2077. Ma vabbene dai, in fondo, se contestualizzate, le ispirazioni sono sempre ben accette.
Una dimostrazione di forza finita male
Cyberpunk 2077 doveva essere il test d’ingresso di CD Projekt RED per entrare nel salotto dei colossi del gaming. L’azienda polacca ha subito, in questi ultimi anni, un vero cambio di identità, sino ad arrivare al quotarsi in borsa. Ha aperto nuove divisioni e uffici in Polonia ed altre parti del mondo, ristrutturando così la sua organizzazione. Gran parte di questo successo è da individuare in The Witcher 3: Wild Hunt. Il titolo è riuscito a conquistare centinaia di premi ed è stato, e lo è ancora oggi, acclamato dalla critica e dai giocatori. Forti di questo successo, la software house polacca ha deciso di alzare il tiro e puntare forte.
Annunciato nel maggio del 2012, Cyberpunk 2077 ha sin da subito attirato attorno a sé un forte interesse. Il primo gameplay “giocato” di circa 48 minuti venne, però, mostrato per la prima volta solo 4 anni dopo. In questo arco di tempo non sono mancate importanti dichiarazioni, poi smentite, come quella dei diversi mondi di gioco esplorabili. Per carità, ci sta che ti accorgi che alcune cose non sono fattibili. Quello che si contesta, però, è il numero di ripensamenti.
Un gioco come Cyberpunk 2077 era da giocare in multigiocatore. Ad oggi non vi è ancora una data certa per il suo arrivo. La grafica è ancora ai livelli di PS4 e Xbox One, mentre su PC e Stadia è di gran lunga superiore. Il porting sulle console di nuova generazione è in via di sviluppo, assieme a quello dei numerosi fix per rendere il gameplay giocabile. È probabile, quindi, che “il vero gioco” si riveli a noi verso la fine del 2021, con una versione pronta per la next-gen.
Voi direte e nel frattempo cosa facciamo? Ce lo teniamo in attesa di giorni migliori oppure lo lanciamo appresso a chi ce l’ha venduto? A mente lucida, anche basandoci sulla nostra esperienza, ci sentiamo di consigliarvi di giocarci e quindi non avanzare nessuna richiesta di rimborso. Cyberpunk 2077 ha bisogno del nostro tempo e della nostra fiducia. Sì, è vero, ci hanno quasi preso in giro mostrandoci un qualcosa che poi non si è rivelato tale.
Nel suo complesso è, comunque, un progetto interessante. Certo, nel corso della vostra esperienza noterete dei rallentamenti e in alcune momenti anche dei pesanti downgrade ma portate pazienza egodetevi il gameplay. Un livello di complessità e profondità del genere è una cosa assolutamente inedita per i videogiochi. E poi Night City è una città che merita di essere vissuta. Come tutte le case nuove, bisogna solo ambientarsi.
Il commento
Titoli di coda per la nostra recensione Xbox One di Cyberpunk 2077. Tirando le somme circa la nostra esperienza, andando un po’ contro quello in cui crediamo, non vi consigliamo di acquistare sin da subito il nuovo gioco di CD Projekt RED. Se, però, rientrate tra quelli che ci stanno già giocando, non richiedetene il rimborso. Queste due affermazioni possono sembrare un controsenso ma sono frutto di un ragionamento logico elaborato in sede di recensione.
Il gioco è incompleto, per cui vale la pena, a nostro avviso, aspettare la versione next-gen. Quella sarà una versione completamente rivista rispetto a quella pubblicata ora, con tanto di fix e se, siamo fortunati, comprensiva di multigiocatore. Per chi, invece, ha avuto la fortuna/sfortuna di averlo dal D1, potrà assistere all’evoluzione di un gioco, contribuendone attivamente. La software house polacca ha raccolto i tantissimi feeedback arrivati sinora e, in pochissimo tempo, ha già confezionato 6 hotfix. Questo significa che crede moltissimo nel miglioramento del videogioco e ascolta la voce dei giocatori.
Il lato artistico di Cyberpunk 2077 non si discute. Il gameplay, al contrario, non rispetta tutte le premesse fatte sinora. La campagna di marketing è stata ai limiti della presa in giro visto che ci hanno bombardato con immagini palesemente “pompate”. I troppi bug rilevati non sono ammissibili per un gioco di questa portata. Come dicevamo all’inizio, doveva essere un titolo da ricordare per i soli lati positivi. Quello che adesso resterà nella nostra memoria è una grande delusione, anche se il tempo per rimediare c’è. Ma non è infinito
Sony Interactive Entertainment Italia annuncia l’arrivo degli sconti di gennaio con imperdibili offerte sui principali titoli per PlayStation 4 (PS4). Basterà accedere a PlayStation Store e arricchire il proprio catalogo approfittando di prezzi imbattibili.
La prima ondata di offerte, valida dal 22 dicembre al 5 gennaio, vedrà tra i titoli in offerta:
FIFA 21 Beckham Edition PS4 & PS5 da € 69.99 a €34.29, con uno sconto pari al 51%;
Call of Duty: Cold War da € 59.99 a € 49.69, con uno sconto del 29%;
Ghost of Tsushima da € 69.99 a €49.69, con uno sconto del 29%;
NBA2K21 da € 69.99 a € 29.39, con uno sconto pari al 58%;
The Last of Us Parte II da € 69.99 a € 39.89, con uno sconto del 43%;
Scavare nei ricordi e nel passato può essere doloroso e Twin Mirror, il titolo della nostra recensione per consoleXbox One, ce ne dà un bel assaggio. Dopo le avventure romantico/paranormali, Dontnod Entertainment cambia registro. Non si tratta di una rivoluzione nel genere, ma solo si una scelta narrativa diversa. La vicinanza di Bandai Namco, in qualità di publisher, si sente e vede. Sicuramente è un videogioco “più commerciale” ma non per questo banale. Il ritmo del gameplay è lento e ragionato come tutti i giochi che portano la firma della software house parigina. Questa volta, però, di romantico non c’è molto.
Twin Mirror richiede le nostri doti di detective. Intuito e ragionamento vi faranno progredire nel gioco. Come sempre torna il famoso “butterfly effect”. Questa volta è un po’ più sottile e meno dichiarato rispetto a Life is Strange e Tell me why. Resta, comunque, il fatto che di scelte ne dovrete fare tante e tutte che influenzano il finale. D’altronde è un avventura unica per cui era l’unica strada per invogliarvi a rigiocarlo una volta finito.
Gli eventi si svolgono a Basswood, una piccola cittadina della West Virginia. Vestirete i panni di un giornalista di nome Sam, un tipo curioso che non si ferma davanti a nulla pur di trovare e dimostrare la verità. Egli rientra nella sua città natale dopo circa due anni di assenza, costretto dalla scomparsa del suo migliore amico. Le circostanze della morte sono poco chiare ed ecco che da qui inizia la vostra avventura.
Il gameplay di Twin Mirror presenta due livelli di comprensione, quello del mondo reale e quello della mente di Sam. Il passaggio tra i due avviene in determinati momenti del gioco, e serve ad accedere al palazzo della memoria del giornalista. Questo dualismo dimensionale è il leitmotiv del gioco, anche se dovrete fare i conti con la vostra coscienza. Vi lasciamo, quindi, alla nostra recensione di Twin Mirror, titolo, vi ricordiamo, giocato in versione Xbox One.
Un pericoloso butterfly effect
Dontnod Entertainment è un po’ “fissata” con il fenomeno del butterfly effect. Ogni scelta, domanda, risposta e azione che siano, innesca degli eventi. Non esiste un solo modo per giocare e non ha nemmeno senso porsi un quesito del genere. Almeno in Twin Mirror. Sin dall’inizio bisogna accettare il fatto che non esiste il concetto di “scelta giusta”. Ha senso, invece, parlare di coerenza. Se si sceglie di seguire una condotta comportamentale la si deve seguire sino alla fine dell’avventura. I vari personaggi, a seconda del rapporto instaurato, vi danno delle risposte piuttosto che altre.
A seconda del tipo di interazione che avete con il soggetto/oggetto “X” di turno, Sam potrà o meno accedere al palazzo della memoria. Questo è un luogo in grado di nascondere l’insicurezza del giornalista, denso di sensi di colpa e tanto dolore sopito. Qui si svolge la seconda metà del gameplay. Quasi come se volesse verificare se in quel suo database sinaptico si cela una parte della verità, con i ricordi nel ruolo di indizi. Man mano che si accede a questo archivio mentale si compila il diario dei personaggi, utile per capire relazioni e connessioni.
Il sospetto che, sotto sotto, tutti nascondano qualcosa è piuttosto chiaro sin da subito. Dovete voi capire “cosa” e “come” sbloccarli. Una volta compresi i vari membri della comunità di Basswood, capire a chi chiedere sarà piuttosto facile. Non vi nascondiamo che il fattore “scontato”, dopo qualche ora di gioco, appare piuttosto evidente. Alcuni di voi potranno definirlo tale, altri invece lo chiameranno carattere. Anche perché ogni personaggio ne ha uno è quindi conoscere chi si ha davanti è utile per capire cosa andare a chiedere e come farlo.
Per lo sviluppo del gioco è stato utilizzato l’Unreal Engine 4.0. Questa scelta paga bene per via delle ambientazioni, dense di natura e riflessi di luce. Sebbene Twin Mirror non sia tutto ambientato “all’aperto”, in quelle poche volte che vi prendete una bella boccata d’aria fermatevi qualche istante a contemplare quello che vi circonda. Anche il design in generale, dagli oggetti di gioco sino a quello dei personaggi, è ben curato.
D’altronde non ci si poteva aspettare altro da Dontnod. Ricordiamoci sempre che nel team di sviluppo ci sono signori che hanno lavorato per Ubisoft, Criterion Games ed EA. Diciamo che qualche cosa la capiscono insomma, e in Twin Mirror, rispetto magari ad altri giochi realizzati prima, questa competenza si vede.
Tanti personaggi in cerca di una storia
Il gameplay di Twin Mirror rientra all’interno di quello che tipico delle avventure grafiche interattive. Il punto di forza del titolo, marchio di fabbrica dei giochi firmati dalla software house parigina, è la logica condizionale. A ogni nostra scelta corrisponde una conseguenza. Può essere riduttiva come meccanica ma la struttura del gioco è questa. In pratica è come se giocaste in un film e voi vestite i panni del regista di turno, scegliendo “il cosa” e “il come”. Non è escluso che in alcuni punti soffriate del problema della ripetitività. È piuttosto normale.
Dontnod Entertainment ha puntato moltissimo sulla storia e sui personaggi, dipingendoci intorno un alone di malinconia e mistero. È come se tutti sapessero tutto, e deliberatamente nascondono qualcosa. Ne abbiamo visti tanti di film e serie TV così e Twin Mirror, ambientati in strani paesini dove occhi e orecchi vedono e ascoltano ma non parlano. Il povero Sam si trova coinvolto, a suo malgrado, in qualcosa in cui lui stesso sembra aver provocato con la sua improvvisa partenza.
Il compito del giornalista, quindi, è anche quello di ricucire quel “gap” creato con i vari personaggi e capire cosa è successo realmente. Il compito del palazzo della memoria è, infatti, non solo quello di elaborare le informazioni ma anche di ricordare eventi passati, sia essi belli che dolorosi. Come un grandissimo hard disk visuale. Sam individuerà gli elementi utili e li utilizzerà per condurre la sua personale indagine. In tutto questo, però, ci si mettono i vari personaggi, che non subiscono la storia ma ne fanno parte in tutto e per tutto.
A differenza dei titoli precedenti, Dontnod Entertainment non si è limitata a curare solo i personaggi principali ma anche quelli che possiamo definire secondari. Vanno, ovviamente, “sbloccati” nel corso del gioco. Non potete aspettarvi che vi dicano tutto e subito e dovete prestare la giusta pazienza. La sig.ra Fletcher non scopriva l’assassino alla prima scena, per cui immergetevi anche voi nella storia e scegliete e uno dei tanti percorsi che il destino ha disegnato per voi.
Il commento
Ed eccoci giunti alla fine della nostra recensione di Twin Mirror, giocato nella sua versione per console Xbox One. Un uscita non più solitaria per Dontnod Entertainment, affiancata da Bandai Namco. Il tocco del famoso publisher è piuttosto evidente, sia sulle meccaniche di gioco che sulla storia. Le tematiche trattate sono diametralmente opposte a quelle dei giochi precedenti Dontnod. Questa volta, infatti, si vanno a toccare argomenti più vicini a noi, con lo stile e il ritmo di gioco che fanno il resto.
La logica episodica si interrompe, anche se, a nostro parere, questo titolo era perfetto per essere suddiviso in puntate. Al pari di una serie TV, e la similitudine è cercata. La parte investigativa e narrativa convivono senza problemi, alternate da momenti “filler” che non sai se hanno senso per lo svolgimento del gioco oppure no. Non è un avventura grafica per tutti quelli che cercano un qualcosa alla Residenti Evil o Silent Hill. Twin Mirrors è sintonizzato su una frequenza diversa, ma non per questo non apprezzata.
Sony Interactive Entertainment Italia annuncia di aver raggiunto un importante accordo di partnership con Lega Serie A in occasione della Supercoppa italiana 2020, che vedrà sfidarsi il 20 gennaio 2021 al “Mapei Stadium – Città del Tricolore” di Reggio Emilia, la Juventus, prima nella scorsa stagione in Serie A TIM, e il Napoli, vincitore dell’ultima edizione della Coppa Italia Coca-Cola. PlayStation®5 sarà Title Sponsor della competizione, che assume quindi la denominazione di PS5™Supercup.
Grazie a questa partnership si consolida il legame tra il mondo del calcio e PlayStation, brand simbolo di intrattenimento e innovazione. Un percorso di partnership iniziato con la nascita della nuova competizione eSports eSerie A TIM, di cui PlayStation®4 è main partner e console esclusiva, e che si rafforza con la PS5Supercup. Saranno svelate nelle prossime settimane le iniziative per coinvolgere il pubblico a casa attraverso le piattaforme gaming, social e digital, così da garantire un’esperienza a tutto tondo per i tifosi prima, durante e dopo la gara di PS5Supercup.
“Siamo orgogliosi di poter collaborare con un partner d’eccezione come Lega Serie A. – Ha dichiarato Marco Saletta, General Manager di SIE Italia – La crescita del medium videoludico in Italia è in costante aumento, e crediamo fortemente che collaborazioni di questo calibro possano contribuire concretamente ad alimentarne la conoscenza e lo sviluppo. Il calcio infatti è senza alcun dubbio lo sport più seguito nel nostro Paese e la Supercoppa Italiana simboleggia uno dei trofei più ambiti della stagione. Per questo riteniamo che la PS5 Supercup rappresenti un’occasione unica per celebrare PlayStation 5, la nostra console di nuova generazione”.
“Esprimiamo grande soddisfazione per aver raggiunto questo accordo con Sony Interactive Entertainment Italia. – ha dichiarato Luigi De Siervo, Amministratore Delegato di Lega Serie A– Il brand PlayStation è sinonimo d’innovazione e la nostra partnership è frutto di una visione condivisa, rivolta al futuro e alle nuove generazioni. L’accordo con PlayStation 5 conferma il percorso di crescita internazionale del brand Serie A. La PS5 Supercup sarà un grande evento in grado di creare entusiasmo, emozioni ed engagement non solo nel corso della partita, ma anche nei giorni precedenti l’incontro grazie alle tante iniziative di comunicazione e marketing che ci permetteranno di coinvolgere i tifosi da casa”.
Ubisoft annuncia che Assassin’s Creed Origins, Assassin’s Creed Syndicate e Assassin’s Creed Unity sono ora disponibili su Stadia. Questi tre celebri giochi vanno ad arricchire ulteriormente il catalogo del franchise su Stadia, dove sono già disponibili Assassin’s Creed Valhalla e Assassin’s Creed Odyssey. Ogni gioco è ora acquistabile singolarmente in tutto il mondo oppure utilizzabile tramite Ubisoft+*, il servizio in abbonamento di Ubisoft, da oggi disponibile in una versione beta su Stadia per tutti gli abbonati negli Stati Uniti.
Assassin’s Creed Origins: una fantastica avventura ambientata nell’Antico Egitto, uno dei periodi storici più misteriosi, ma anche un’epoca cruciale che ha plasmato il mondo. Scopri i segreti che si celano dietro le grandi piramidi, fai luce su miti dimenticati e gli ultimi faraoni, ma soprattutto svela le origini della Confraternita degli Assassini grazie ad alcuni geroglifici perduti da tempo.
Assassin’s Creed Syndicate: il gioco è ambientato nella Londra del 1868 durante la Rivoluzione Industriale, un periodo che ha dato inizio a un’incredibile era di invenzioni, trasformando le vite di milioni di persone con tecnologie un tempo ritenute impossibili. Queste nuove opportunità hanno spinto molti a raggiungere Londra per cercare nuove possibilità in questo mondo. Un mondo non più controllato da re, imperatori, politici o religioni, ma con un nuovo denominatore comune: il denaro. Giocando nei panni dell’Assassino Jacob Frye e di sua sorella gemella Evie, i giocatori cambieranno il destino di milioni di persone, radunando e guidando la malavita locale contro la corruzione che controlla la città di Londra in un’intensa avventura ricca d’azione tra intrighi e combattimenti brutali.
Assassin’s Creed Unity: Assassin’s Creed Unity è ambientato nel 1789, durante la rivoluzione francese, un periodo che ha trasformato Parigi da una magnifica città a un luogo di terrore e caos. Le sue strade sono intrise del sangue degli innocenti che hanno avuto il coraggio di ribellarsi a un’aristocrazia oppressiva. Tuttavia, mentre la nazione viene liberata, un giovane di nome Arno intraprenderà una missione straordinaria per svelare i veri poteri oscuri che si celano dietro la rivoluzione. La sua ricerca lo porterà nel cuore di una lotta spietata per il destino di una nazione, trasformandolo in un vero maestro Assassino.
Anche il nuovo gioco del franchise, Assassin’s Creed Valhalla, è disponibile su Stadia. Con lo sviluppo guidato da Ubisoft Montreal**, Assassin’s Creed Valhalla consente di vivere un’esperienza davvero unica e coinvolgente nei panni di Eivor, un leggendario guerriero vichingo, in uno splendido e misterioso mondo liberamente esplorabile, ambientato nella brutale età oscura dell’Inghilterra. Nel gioco sarà possibile sfruttare alcune nuove funzionalità, tra cui le razzie, la possibilità di combattere impugnando due armi e la creazione del proprio insediamento.
Milestone è lieta di annunciare l’uscita diMXGP 2020, il nuovo capitolo dell’amata serie dell’ufficiale FIM Motocross World Championship, perPlayStation 4, Xbox One eWindows PC/STEAM. La versione per PlayStation 5, come recentemente comunicato, sarà lanciata il 14 Gennaio, 2021.
MXGP 2020 è l’unico gioco in cui i giocatori possono vivere appieno l’entusiasmo dell’attuale stagione MXGP, gareggiando con 68 piloti di entrambe le categorie MXGP e MX2 sui 19 circuiti della stagione 2020. Partendo da rookie, i giocatori possono scegliere la loro strada verso la gloria: unirsi a una squadra ufficiale o crearne una propria.
Le piste ufficiali di MXGP non sono sufficienti? Il Track Editor * tornerà presto con alcune fantastiche feature aggiuntive. Grazie alla nuova feature Heightmaps, i giocatori possono replicare le vere configurazioni dei tracciati MX, spesso costruiti su colline e montagne, aggiungendo realismo a tutte le sfide che i veri piloti affrontano durante le gare . Ci saranno 4 diversi tipi di terreno che i giocatori potranno scegliere e personalizzare – Pianura, Cava, Frutteto e Foresta – per creare il tracciato dei loro sogni. Tutte le nuove piste create, possono essere condivise online con gli amici.
Per goderti il free-roaming, da solo o con gli amici *, in MXGP 2020 ritorna una delle feature più amate: Playground. I giocatori possono mettere alla prova le loro abilità di guida nella nuova ambientazione ispirata ai terreni dei fiordi norvegesi e quest’anno possono anche fare un giro libero insieme ad altri 3 amici *.
E per creare più divertimento in Playground, torna l’amata modalità Waypoint, che ora consente gare fino a 4 giocatori.
La modalità multiplayer di MXGP 2020 sarà potenziata con server dedicati per un’esperienza di gioco lag-free. La modalità Race Director * permetterà di creare fantastici tornei online, di decidere le posizioni di partenza, di assegnare penalità o di scegliere le telecamere su cui concentrarsi.
Infine, MXGP 2020 fa sentire ogni pilota unico, con più di 10.000 articoli, tutti con licenza ufficiale da più di 110 marchi del mondo Motocross. Non solo personalizzazioni estetiche: le prestazioni della moto possono essere migliorate anche con repliche reali di diverse parti.
MXGP 2020 è disponibile suPlayStation 4, Xbox One e Windows PC/STEAM. Su PlayStation®5 sarà lanciato il 14Gennaio, 2021.