Nonostante il nome dell’autore Tom Clancy sia quasi del tutto sparito dal titolo, Ghost Recon Breakpoint, rimane comunque l’undicesimo episodio della serie da lui creata ed è narrativamente il seguito di Ghost Recon Wildlands. Come il suo predecessore, è uno sparatutto tattico in terza persona ambientato in un mondo aperto. Sono passati sei anni dagli eventi di Wildlands, siamo nel 2025 e ci troviamo su Auroa, un’isola nel Pacifico dove ha sede la Skell Technology, società fondata da Jace Skell che, da un lato, produce droni per applicazioni commerciali, ma dall’altro sviluppa attrezzature all’avanguardia per le forze militari degli Stati Uniti.
In realtà, Jace Skell ha scelto quest’isola con l’obiettivo di trasformarla in un centro di ricerca avanzatissimo, dove i migliori scienziati sono stati assunti per progettare, sviluppare e produrre le tecnologie del futuro per quanto riguarda l’intelligenza artificiale ed i droni. Quando Auroa sembra aver tagliato tutti i contatti con il resto del mondo e una nave mercantile statunitense affonda al largo della sua costa, il governo degli Stati Uniti decide di indagare e lancia l’operazione Greenstone, schierando un plotone Ghost Recon per ristabilire il contatto con l’isola e la Skell Technology. Purtroppo, non appena gli elicotteri che trasportano il plotone di Ghost si avvicinano ad Auroa, vengono attaccati da armi sconosciute e noi, che interpretiamo il ruolo del tenente colonnello Anthony “Nomad” Perryman, ci ritroviamo ad essere apparentemente l’unico sopravvissuto. Non ci metteremo molto a scoprire che, chi ha preso il controllo di Auroa e tenta di ucciderci è Cole Denholm Walker, un ex-Ghost ora a capo dei Lupi, una forza militare privata composta da feccia varia, che intende utilizzare le tecnologie della Skell Technology per creare un nuovo mondo sotto il loro controllo.
L’inizio è, come sempre, propedeutico all’introduzione delle meccaniche del gioco utilizzando un tutorial in-game che ci permette di familiarizzare con l’editor del nostro personaggio, con i comandi, con dei meccanismi RPG e soprattutto con la componente Stealth che sarà particolarmente usata durante tutto il gioco. Le prime missioni ci permetteranno di capire meglio la storia della campagna principale e serviranno per stabilire i primi contatti con i personaggi presenti sull’isola. Inizialmente agiremo da soli, non avendo nessun compagno Ghost con cui approcciare le missioni. Scopriremo che il mondo di Auroa è un ambiente formato da una serie di singoli biomi con diversi climi e una varietà di paesaggi caratterizzati da montagne innevate, foreste, paludi, fiordi e vulcani attivi. Un’ambientazione già vista in precedenti giochi Open-World, caratterizzata da una mappa molto grande divisa in zone punteggiate da campi base che ci serviranno per riposare, gestire le nostre abilità e acquistare o creare oggetti, grazie alla componente Survival introdotta da Ubisoft in questo episodio. Essendo l’isola molto grande, il gioco consente, oltre agli spostamenti rapidi tra campi base, di utilizzare un certo numero di mezzi che ci permettono di muoverci facilmente via terra, acqua e aria.
Modalità Single player o Cooperativa?
Senza la presenza dei compagni di squadra controllati dall’IA che ci avrebbero aiutati ad individuare e uccidere i nemici, Ghost Recon Breakpoint si può giocare completamente da soli, magari con l’aiuto del Drone, una volta sbloccato, ma che purtroppo non ottiene gli stessi effetti e quindi siamo costretti ad un massiccio uso dello Stealth perché il gioco in Single Player risulta piuttosto difficile. La conquista di un accampamento o di una base diventa a questo punto più impegnativo, logorante e ripetitivo. Non migliora il fatto che Ubisoft abbia riempito Auroa di “Looting Box” piene di equipaggiamenti di ogni sorta, dalle armi al vestiario, passando da Bonus abilità da associare al nostro personaggio.
La progressione del personaggio è basata, da un lato, sulle armi, che però non spostano molto la potenza di fuoco, vuoi perchè sono a consumo e perché non sono così differenti tra loro. Dall’altro, abbiamo quattro classi disponibili (Assalto, Tiratore, Pantera e Medico) in cui possiamo specializzarci aggiungendo miglioramenti grazie ai punti abilità guadagnati con le missioni. È ovvio che lo sviluppo di una specializzazione ha minor senso se giochiamo da soli, mentre ha il suo perché se fatta in cooperativa. In Ghost Recon Breakpoint, la Modalità Cooperativa è disponibile solo online e permette ad altri giocatori di affiancarci come Ghost. Se, da un lato, è molto più divertente affrontare la storia principale con amici più o meno casuali, dall’altro questa modalità presenta problemi tecnici non da poco: bug grafici, glitch, compenetrazioni, blocco dei menu e via così. Decisamente insufficiente.
Oltre a queste due modalità, Ubisoft ha deciso di introdurre nel gioco anche due Modalità PvP competitivo per al massimo otto giocatori: Eliminazione e Sabotaggio. Niente di particolarmente originale, si tratta di un deathmatch e della difesa di una zona.
Ghost Recon Breakpoint è un gioco che mescola Stealth, Survival, RPG, Loot Shooter senza riuscire a farli convivere tra loro e raggiungere la profondità di ogni genere. Tutti questi elementi risultano disparati, non si incontrano mai e spesso sembrano una perdita di tempo. Ghost Recon Breakpoint ha sì dei momenti avvincenti e qualche buona idea che lo avvicinano al predecessore Wildlands ma, a conti fatti, risulta un passo indietro per il franchise.
BANDAI NAMCO Entertainment annuncia la propria presenza a Lucca Comics and Games: dal 30 ottobre al 3 novembre alla Casermetta San Paolino sul Baluardo San Paolino ci saranno videogiochi, anteprime e uno store ufficiale con ancora più offerte, per soddisfare i gusti di tutti!
TUTTI ALLA CASERMETTA SAN PAOLINO!
Per il secondo anno consecutivo, lo stand accoglierà i fan che vorranno provare in anteprima, e per la prima volta in Italia, i titoli in uscita nel 2020 e lasciarsi tentare dalle tante promozioni dello STORE UFFICIALE di BANDAI NAMCO Entertainment: scegliete i vostri titoli preferiti, tutti con sconti speciali, SOLO per Lucca! In più da quest’anno lo STORE avrà in vendita anche i giocattoli di DRAGON BALL e il CARD GAME, sempre di DRAGON BALL!
PROVA I NOSTRI TITOLI PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA
Dragon Ball Z: Kakarot (in uscita il 17 gennaio 2020 per PS4, Xbox One e PC Digital) – Dragon Ball Z: Kakarot è un nuovo Action RPG che darà ai giocatori la più accurata, drammatica ed epica storia canonica di DRAGON BALL Z – la storia di Kakarot, il Saiyan meglio conosciuto come Goku. Sviluppato da CyberConnect2, il gioco trasporta i giocatori in un’avventura indimenticabile in cui potranno sperimentare battaglie esagerate, completare diverse missioni e creare amicizie durature nel corso della propria crociata per proteggere la terra da temibili nemici. Inoltre, Dragon Ball Z: Kakarot risponderà a diverse domande della storia di DRAGON BALL Z nel corso di alcune quest secondarie.
ONE PIECE PIRATE WARRIORS 4 (in uscita nel 2020 per PS4, Xbox One, Nintendo Switch e PC Digital) – ONE PIECE: PIRATE WARRIORS 4,il nuovo capitolo della serie ONE PIECE: PIRATE WARRIORS, un gioco action-adventure basato sul classico di Shonen Jump ONE PIECE. Il gioco include le più recenti storie, personaggi e luoghi dall’anime di ONE PIECE, come Whole Cake Island, e ha tutte le componenti chiave del genere Musou e permette quindi ai giocatori di sconfiggere migliaia di nemici usando i personaggi preferiti e combinazioni di attacchi e potenti mosse.
ONE PUNCH MAN: A HERO NOBODY KNOWS (in arrivo per PS4, Xbox One e PC Digital) – ONE PUNCH MAN: A HERO NOBODY KNOWS è un gioco d’azione e combattimento ambientato in un universo costantemente minacciato, in cui alcuni eroi sono l’unica speranza contro la distruzione totale. Saitama, il protagonista principale, è un eroe in grado eliminare anche i più potenti avversari con un solo pugno, una situazione che lo annoia e infastidisce da morire. Il gioco includerà battaglie 3 contro 3, in cui sarà possibile formare potenti squadre usando molti volti noti, tra cui alcuni dei primi personaggi presenti confermati, come Genos, Fubuki, Mumen Rider, Sonic e Saitama. Inoltre, in ONE PUNCH MAN: A HERO NOBODY KNOWS i giocatori avranno la possibilità di creare il proprio avatar personalizzato e costruire la propria leggenda personale!
MY HERO ONE’S JUSTICE 2 (in arrivo nel 2020 per PS4, Xbox One, Nintendo Switch e PC Digital) – MY HERO ONE’S JUSTICE 2, un nuovo picchiaduro 3D, per PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch e PC Digital. Basato sull’anime di enorme successo MY HERO ACADEMIA, in MY HERO ONE’S JUSTICE 2 i giocatori potranno creare un team di tre lottatori da un gigantesco roster di eroi e cattivi e scontrarsi contro altri giocatori, sia online che offline, o contro la CPU. Rivivi l’anime, sperimenta le battaglie memorabili e i momenti più iconici. Parti dalla conclusione di MY HERO ONE’S JUSTICE e guarda cosa succede a Deku e alla classe della U.A. High School, metti insieme combo speciali per mettere al tappeto i tuoi avversari e prova i nuovi poteri e Quirk. Il roster di MY HERO ONE’S JUSTICE è tornato, insieme a nuovi personaggi della serie, inclusi Overhaul, Tamaki Amajiki, Nejire Hado, Mirio Togata, Mina Ashido e Minoru Mineta.
REGISTRATI E SODDISFATTI!
Per chi si registrerà al nostro EP!C Rewards Club, lasciando nome, cognome e mail e compilando un breve questionario, presso la reception dello stand ci saranno tantissimi gadget per rendere ancora più unica la propria Lucca 2019 (fino a esaurimento scorte).
I NOSTRI EVENTI
My Hero Academia: segui la parata con Leonchiro e la community MY HERO ACADEMIA – COSPLAY ITALIA che avrà inizio domenica 3 novembre alle ore 16:00 in Porta San Michele.
Dark Souls: Sabato 2 novembre “Cosplay contest” dalle ore 11:30 presso la Chiesa San Francesco e poi dalle 16:30 la parata cosplay (che percorrerà le mura cittadine)
Electronic Arts e Maxis hanno annunciato l’uscita della nuova espansione di The Sims 4: Discover University, disponibile dal 15 novembre su PC e Mac e dal 17 dicembre su PlayStation 4 e Xbox One. La nuova e tanto attesa espansione consente ai Sim di iscriversi all’università dei loro sogni e seguire lezioni di ingegneria, istruzione o giurisprudenza, personalizzare le loro stanze da letto per sentirsi più a casa, dilettarsi in attività extracurricolari e instaurare nuove amicizie.
“Siamo emozionati di aprire le porte della famosa Università di Britechester ai nostri giocatori che, per la prima volta, possono far vivere ai propri Sim una vera esperienza universitaria e creare ricordi unici di questa indimenticabile fase della loro vita”, ha dichiarato Mike Duke, Senior Producer di The Sims 4 “Possono iscriversi a qualsiasi lezione che susciti il loro interesse, che sia biologia, informatica, storia dell’arte o persino malvagità! Inoltre, i giocatori possono portare i propri Sim al successo facendoli studiare tutta la notte con amici oppure premere il pulsante “sonnellino” e far saltare loro la lezione mattutina. I Sim possono anche vivere a pieno la vita universitaria unendosi ai club e partecipando a eventi studenteschi”.
The Sims 4: Discover University
The Sims 4: Discover University introduce il nuovissimo mondo di Britechester con due importanti università che consentono ai Sim di prendersi cura della loro istruzione: la storica Università di Britechester per le discipline umanistiche e il moderno Foxbury Institute per le materie scientifiche e tecnologiche. Entrambi i campus offrono una varietà di nuove esperienze che preparano i Sim al mondo reale con lezioni che consentono di avere una carriera di successo nell’insegnamento, in giurisprudenza e ingegneria e aiutandoli a eccellere nei percorsi professionali già esistenti. I giocatori possono scegliere in che modo i Sim vivono la vita del college, sia che siedano in prima fila durante una lezione, sia che siedano in prima fila durante una lezione e studino sodo per assicurarsi ottimi voti, sia che scelgano di saltare la lezione per qualche ora in più di sonno.
L’espansione introduce anche una serie di nuove attività e servizi per aiutare i Sim a entrare nella vita da studente: possono fare sessioni di studio in biblioteca o fare una pausa e socializzare con nuovi amici negli spazi comuni, giocare a juice pong, esplorare il campus in bicicletta o fare scherzi alla scuola rivale. I Sim posso anche far parte di organizzazioni scolastiche focalizzate sulla robotica, la politica, l’arte o perfino una società segreta misteriosa e mostrare il loro spirito scolastico durante eventi speciali. I giocatori possono personalizzare e rendere più familiari le stanze da letto dei loro Sim, sia che vivano in un dormitorio o fuori dal campus, con nuovi arredi come poster o mini-frigo. In più, i Sim possono creare un proprio stile personale con nuovi capi d’abbigliamento ispirati alle ultime tendenze, tra cui vestiti casual, completi o abiti con i colori della loro università.
The Sims 4: Discover University consente ai Sim di iniziare un capitolo fondamentale della loro vita, che permetterà loro di imparare da qualsiasi esperienza, curricolare ed extracurricolare, di sviluppare il loro io migliore e di vivere esperienze formative.
L’espansione The Sims 4: Discover University è classificato PEGI 12.
BigBen Interactive e NACON, in collaborazione con Activision, annunciano ufficialmente la propria presenza in occasione dell’imperdibile Lucca Comics & Games, che dal 30 ottobre al 3 novembre prossimi animerà la città di Lucca con l’edizione 2019 di quella che è ormai a tutti gli effetti una delle principali fiere di settore a livello mondiale.
Presso il “Baluardo San Regolo”, sia sulle mura che nei sotterranei, ci sarà infatti per la prima volta sul suolo italiano, la possibilità di provare in esclusiva l’attesissimo Call of Duty: Modern Warfare, nuovo capitolo del fortunato sparatutto di Activision, su piattaforma PlayStation 4, utilizzando il performante pad di ultima generazione di NACON su licenza ufficiale Sony Interactive Entertainment, il Revolution Pro Controller 2.
Il Revolution Pro Controller 2, tra i prodotti più venduti di sempre di NACON, nasce con un occhio di riguardo per i giocatori eSport, offrendo un elevato livello di performance, personalizzazione e comfort. Questo pad permette infatti, tramite la companion app dedicata per PC e MAC, di eseguire la rimappatura dei tasti, regolare la sensibilità degli stick, dei grilletti, e salvare fino a 4 profili differenti. Quale miglior controller per giocare al nuovo Call of Dutyall’interno di Lucca Comics & Games?
L’area all’esterno del padiglione Activision sarà dominata da una gigantesca riproduzione di un pad NACON che accoglierà i visitatori della suggestiva ricostruzione di un campo di addestramento militare dove, nella più totale sicurezza, ci si potrà misurare con il tiro al bersaglio dalla distanza con fucili soft-air dotati di ottiche. I migliori tiratori, previo il raggiungimento di un determinato risultato che verrà svelato in sede dell’evento, potranno vincere buoni sconto per l’acquisto di un qualsiasi prodotto NACON presso lo stand di Euronics al Baluardo Santa Croce.
Sempre nella stessa area, due rappresentati della ‘NACON Academy’, nella fattispecie Alex Martin e Erik Golia, saranno a completa disposizione dei visitatori per consigli e trucchi da pro per impostare al meglio le periferiche come il Revolution Pro Controller e gli altri controller della gamma NACON. I due, fondatori di un gruppo Facebook dedicato al Revolution Pro Controller che ancora oggi vanta moltissimi membri, sono due colonne portanti della novella Academy dedicata al mondo NACON, community che vede esperti di tutti i pad su licenza ufficiale Sony Interactive Entertainment dare consigli su impostazioni, settaggi e componenti per migliorarsi e ottimizzare il controller ad ogni tipologia di videogioco.
Nel sotterraneo sarà possibile trovare i Revolution Pro Controller 2 oltre alle comodissime sedie da gaming PCCH-350 di NACON. Sarà quindi l’occasione perfetta per fare un vero e proprio upgrade alla vostra postazione da gioco.
Lucca Comics & Games 2019 si svolgerà dal prossimo 30 ottobre al 3 novembre.
Manca ormai poco più di una settimana all’inizio della 53esima edizione del Lucca Comics & Games, in scena dal 30 ottobre al 3 novembre per le strade della città toscana. Non poteva mancare Sony Interactive Entertainment Italia, presente anche quest’anno alla celebre manifestazione con uno stand in Piazza S. Maria Foris Portam (Piazza Colonna Mozza).
In occasione del festival, tra i più amati in Italia dagli appassionati di videogame e fumetti, PlayStation offrirà al pubblico la possibilità di provare gli oltre 700 giochi di PlayStation Now, l’esclusivo servizio di giochi in abbonamento basato su cloud, il cui catalogo è stato recentemente ampliato e reso disponibile a un prezzo più competitivo. Tantissimi i videogiochi a disposizione degli utenti, tra esclusive acclamate dalla critica, grandi successi ed esperienze per tutta la famiglia, senza contare titoli di grande popolarità come God of War e Uncharted 4: Fine di un Ladro, introdotti a ottobre (e disponibili fino al 2 gennaio 2020).
Per celebrare l’imminente uscita – venerdì 8 novembre – di Death Stranding, il nuovo titolo di Hideo Kojima per PlayStation 4 (PS4), Sony Interactive Entertainment Italia dedicherà al gioco un dipinto di 4 metri. L’opera verrà prodotta, con la tecnica combinata di pennello e spray, da Solo e Diamond due dei più talentuosi street artist romani, già distintisi negli ultimi anni per diversi progetti legati al mondo dei fumetti e della pop culture.
Inoltre il pubblico sarà coinvolto in un’attività di engagement dedicata ad amplificare il messaggio di “connessione” su cui è incentrato il gioco. Per l’occasione i visitatori potranno lasciare (sul retro del dipinto) l’impronta della propria mano, dando vita a una mappa di interconnessione dell’intera community PlayStation.
Per tutti gli appassionati del brand PlayStation, presso lo Stand, sarà infine possibile acquistare una gamma di merchandise esclusivo PlayStation Gear: abbigliamento, accessori e articoli collezionabili ispirati alla storia del marchio e ai suoi giochi più amati, con sconti riservati agli abbonati a PS Plus.
La recensione di oggi vi parlerà di Trine Ultimate Collection, videogioco provato per Ps4. Questa saga indie, sviluppata dai finlandesi di Frozenbytes, ha visto la luce per la prima volta nel lontano 2009, in una versione dedicata al solo PC. Il suo stile a metà tra il fiabesco e l’ironico assieme ad un interessante design grafico, è riuscito a riportare in auge il genere platform, proiettandolo verso una nuova vita. E così è stato.
Ben 4 capitoli compongono la saga di Trine. L’ultimo capitolo, Trine 4 The Nightmare Prince, è figlio di una sapiente evoluzione fatta di successi e insuccessi. Frozenbytes ha saputo mettersi in gioco e ha creato quasi un brand videoludico, quello del 2,5D. Forse, però, il merito più grande di questa software house finlandese è l’aver fatto capire che anche il mondo degli “indie” ha il suo perché.
Bene, in ordine cronologico, vi parleremo, nella nostra recensione di Trine Ultimate Collection, dei 4 capitoli pubblicati in questi anni, terminando il nostro percorso con il più recente Trine 4 The Nightmare Prince.
Trine Enchanted Edition
Iniziamo la nostra recensione di Trine Ultimate Collection con il primo capitolo della serie, Trine Enchanted Edition. In realtà questa è una versione rivisitata rispetto a quella che apparve su Pc, nel lontano 2009, e poi su Playstation 3. Il bello e il particolare di questa saga è questo originale stile narrattivo a metà tra l’ironico e il fiabesco. Si inizia con il classico c’era un volta.
3 improbabili eroi, una ladra, un mago e un guerriero, per cause diametralmente opposte tra loro si ritrovano a mettere le mani su una pietra magica. Il Trine, appena viene toccato, emana una luce accecante e il suo potere unisce le loro 3 anime in modo indissolubile. Il Trine permette di scegliere quale eroe dovrà scendere in campo,di volta in volta, per affrontare la situazione.
La cosa da non dimenticare in Trine Enchanted Edition, e molto utile nei capitoli successivi, è la peculiarità di classe. Ogni personaggio è dotato di abilità, punti di forza e di debolezza.
Zoya, la ladra, grazie alla sua agilità riesce a spiccare salti, arrampicarsi e correre veloce. La sua esile forma fisica la trasforma in un facile bersaglio. Non ha un’alta resistenza ai danni per cui si presta a un utilizzo “a distanza”. Questo viene agevolato anche dal possesso e l’utilizzo di un arco, la sua arma primaria.
Amadeus, il mago, è senz’altro la classe supporto per eccellenza. Non ha abilità offensive. Egli riesce solo ad evocare casse utili per superare enigmi e ostacoli. La sua magia permette, inoltre, di spostare oggetti ed elementi di gioco utili per il raggiungimento di determinate posizioni.
Arriviamo alla terzo e ultimo personaggio del roster degli eroi, il guerriero Pontius. Mancava effettivamente un po’di forza bruta ed egli interpreta alla perfezione questo ruolo. I suoi attacchi con la spada, intervallati da un ottima difesa direzionale con lo scudo, lo trasformano nel cavaliere senza macchia e senza paura. D’altronde, ogni favola che si rispetti ne ha sempre uno.
La grafica, anche per via della presenza della modalità 3D stereoscopica (provatela perché è veramente spettacolare), è molto ben curata. Alla logica di un classico platform bidimensionale vengono associati scenari immersivi e disegnati magistralmente. Questi permettono di apprezzare anche la componente gameplay anche se, svanito l’entusiasmo dei primi livelli, comincia a entrare nella monotonia.
Per allontanarsi da questa malevola ombra, Trine Enchanted Edition presenta al suo interno un accenno di logica di grinding basato sul loot. In giro per la mappa di gioco troverete dei forzieri con all’interno degli elementi di equipaggiamento che miglioreranno le stats base del vostro personaggio.
Un menzione particolare è da dedicare al comparto audio di questo gioco. Le colonne sonore realizzate curate da Ari Pulkkinen sono qualcosa da ricordare. Ti prendono per mano e ti portano nel mondo fiabesco di Trine.
TRINE 2 Complete edition
Proseguiamo la nostra recensione di Trine Ultimate Collection con il secondo capitolo della serie, Trine 2 Complete Edition. I sequel solitamente rischiano di non lasciare quel segno tanto ambito e sperato. Ma, per fortuna, esistono delle eccezioni che confermano le regole. Questa seconda avventura nel magico mondo di Trine, migliorata graficamente anche grazie all’utilizzo del motore grafico Phsyx di Nvidia, ci fa rincontrare i nostri 3 improbabili eroi.
Dopo il successo e la gloria guadagnati, loro vivevano il loro momento di grazia acclamati dal popolo, ma il Trine richiama li richiama a sé. Sembra che qualcosa, nella foresta, stia tramando nell’ombra e il nostro compito è indagare su eventi che potrebbero minare la pace e la serenità del regno.
Il gameplay è rimasto pressoché identico a quello di Trine Enchanted Edition. I nostri eroi potranno essere chiamati all’azione in base alle situazioni e alle loro abilità. Differentemente dal primo capitolo, i personaggi sono stati ribilanciati in modo da evitare di giocare sempre e solo con un unico personaggio. Il livello di difficoltà dei nemici e degli enigmi è stato leggermente rivisto in modo da creare qualche difficoltà in più in fase di gioco.
La logica di grinding è molto simile a quella del primo capitolo, con la presenza di oggetti unici e collezionabili. L’introduzione del componente multiplayer è sicuramente un valore aggiunto per la serie. La logica dell’aiuto reciproco è funzionale e nel complesso divertente. L’unico problema è la mancanza di utenti che, magari, stimolati da Trine Ultimate Collection possano rifare la loro apparizione.
La versione Complete edition aggiunge alla storia principale di Trine 2 due ulteriori ambientazioni, quella di The Dwarven Caverns e quella del DLC Goblin Menace nuovi livelli e sfide.
Anche questa volta la formula di questo platform ha confermato, nel complesso, quanto di buono si è visto nel primo capitolo. Ma non lascia stupiti come solo il primo capitolo ha saputo fare.
Trine 3: The Artifacts of Power
Il cammino della nostra recensione di Trine Ultimate Collection si incrocia con quello del terzo capitolo della serie, Trine 3: The Artifacts of Power. Se dovessimo trovare un proverbio che meglio descrive questa avventura vi diremo tanto va la gatta al largo che ci lascia lo zampino. E questo vale in tutti i sensi.
I nostri 3 eroi tornano in gioco anche se, alla fine del secondo capitolo, ognuno è andato per la sua strada. Il trine li richiama a sé per affrontare una nuova minaccia. Amadeus il mago, Pontius il cavaliere e Zoya la ladra questa volta decidono di non aderire a questa chiamata e decidono di riconsegnare i poteri. Ma qualcosa va storto. Il Trine va in mille pezzi e, da uno di questi frammenti, riappare Sarek l’immortale, personaggio noto della serie. Causa forza maggiore i 3 eroi decidono nuovamente di fare gruppo (o anima) e, con l’ultimo frammento rimasto del Trine, affrontano questa ennesima battaglia.
Frozenbyte decide di dare un taglio netto con le versioni passate della saga. La componente narrativa è stata rivista, abbandonando la linearità che da sempre caratterizzava il gioco. Le domande dei gamer su come sono nati gli artefatti e in particolare il Trine troveranno finalmente una risposta in questo terzo capitolo della serie.
In questo senso giocano anche un ruolo fondamentale i dialoghi e la caratterizzazione dei personaggi, sensibilmente migliorata. Ma si sa, la coperta non è mai lunga abbastanza.
Lo studio finlandese compie una scelta che rischia di minare il successo e la credibilità della serie. La scelta di abbandonare il famoso e unico stile di gameplay 2,5D a favore di uno completamente tridimensionale.
Sicuramente in termini di dimensioni di e spazi di movimento si acquista un senso maggiore di libertà. La formula è più o meno la stessa salvo il fatto che è stato eliminato l’albero delle abilità. Amadeus il mago, Pontius il cavaliere e Zoya la ladra questa volta dovranno solo ricorrere alle loro abilità base. Un vistoso downgrade per un aspetto che fondava sulla diversità il suo gameplay.
Trine 4: The Nightmare Prince
Arriviamo al capolinea con la nostra recensione di Trine Ultimate Collection terminando il nostro percorso con Trine 4: The Nightmare Prince. Si arriva da un terzo capitolo deludente sotto molti punti di vista. I finlendesi di Frozebytes non sono riusciti a ringiovanire una serie che cominciava a sapere di vecchio.
La cosa che forse ha più destabilizzato è l’aver abbandonato il gameplay tradizionale per fare spazio al concetto di tridimensionale. Purtroppo, a volte, la somma di piccole cose semplici crea un grande risultato.
Con il quarto capitolo della saga si ritorna alle origini con il magico 2,5D. In molti si aspettavano delle risposte dopo la conclusione di The Artifacts of Power ma The Nightmare Prince da un taglio netto con il passato. Nessuno tocca il trine e nessun ritorno poco gradito fa la sua comparsa.
Questa volta Amadeus il mago, Pontius il cavaliere e Zoya la ladra vengono chiamati per ritrovare il principe Celius, fuggito con potente manufatto che risveglia gli incubi di incontra sulla sua strada.
Il taglio netto con il passato non lo si avverte solo nel contenuto della storia. Anche se vi sono ancora molti interrogativi sul Trine e sugli altri artefatti, questi vengono sicuramente appagati da un ritmo di gioco decisamente superiore.La difficolta nell’affrontare nemici e risolvere enigmi e l’aumentata longevità dell’avventura consentono di dedicare il giusto impegno a questo nuovo capitolo della serie.
Per quanto riguarda la giocabilità abbiamo notato molti punti di contatto con il secondo capitolo della saga di Trine. Le abilità dei personaggi ritornano ai loro stati originali. Il mago, Amadeus, oltre a evocare oggetti potrà anche teletrasportarsi. La ladra, Zoya, aggiungerà, alla sua innata abilità di infallibile arciere, anche quelle circensi grazie alle sue funi. Il guerriero, Pontius, oltre alla sua enorme destrezza con la spada, potrà creare dei cloni fantasma del suo scudo in grado di riflettere luci e proiettili. Ovviamente l’alternanza tre gli eroi e le loro abilità devono essere ben calibrate in base alla situazione.
È difficile non rimanere di affascinati davanti alle ambientazioni di Trine 4: The Nightmare Prince. A volte sembra di guardare un quadro. Il lavoro svolto sul comparto grafico e artistico dai ragazzi di Frozenbytes, come lo è stato anche nei precedenti capitoli della serie (non tantissimo nel terzo capitolo), è semplicemente ammirevole. Non nascondiamo che il design grafico dei personaggi è rimasto, nel tempo, sempre un aspetto marginale ma fidatevi, questa volta passa veramente in secondo piano.
Oltre ai classici nemici sono stati introdotti anche degli ostacoli naturali in questo quarto capitolo della saga. Dovrete porre attenzione ad acqua, neve, vento, fiamme, forza di gravità, elettricità e altre diavolerie lungo il vostro percorso.Il mondo di gioco oltre a essere ostico e anche misterioso. Ricordate i tesori nascosti dei precedenti capitoli della saga? Occhi aperti che ce ne saranno veramente tanti.
La logica di grinding è sempre legata al classico albero delle abilità. Questo permetterà di sbloccare nuovi poteri una volta raggiunto il numero di nemici sconfitti e il giusto avanzamento nella storia.
È tempo di trarre le conclusioni a margine della nostra recensione di Trine Ultimate Collection. Frozenbyte ha creato un brand più che un gioco. Lo stile platform che troverete in questa collection è semplicemente unico. Ovviamente non si parla di un tripla A. I livelli di impegno e di sacrificio in termini di gameplay lo trasformano in un divertente “relax game”. Se è questo quello che cercate allora vi consigliamo di avvicinarvi alla saga con questo full immersion nel mondo di Trine e apprezzare il lavoro di questo piccolo studio indie finlandese che, con la sua semplicità e creatività, ha deciso di lasciare un segno nella storia dei videogiochi. Coraggiosi.
Lo studio di videogiochi Bungie festeggia il lustro di Destiny rilasciando Destiny 2: Ombre dal Profondo, la prima grossa espansione dopo essersi separata da Activision, il suo partner editoriale di lunga data. Questa rottura ha permesso però a Bungie di mantenere tutti i diritti su Destiny e su tutto ciò che vorrà auto-pubblicare in futuro. E allora ecco che arriva Ombre dal Profondo con cui inizia “La Stagione dell’Intramontabile”, ovvero l’ottava stagione di Destiny, inclusa in questa espansione indipendente che, anche nella sua versione Standard, non necessita di ulteriori contenuti o acquisti ma è giocabile immediatamente e comprende anche il Pass Stagionale.
Si ritorna sulla Luna, Destiny 2: Ombre dal Profondo
La campagna di Destiny 2: Ombre dal Profondo parte dalla Luna, il pianeta che forse è stato il più evocativo tra tutti quelli presenti nel primo Destiny. Tornare sulla Luna è sicuramente un’emozione per tutti i giocatori dei primordi perché è facile riconoscere luoghi e nemici già incontrati, ma stavolta lo scenario ha completamente cambiato dimensioni. Il motivo per cui dobbiamo tornare sulla Luna è far visita ad una nostra vecchia conoscenza, l’ex-Guardiana Eris Morn che, a causa della sua curiosità, ha risvegliato il male che si sta propagando sulla Luna e cioè gli Incubi della Fortezza Scarlatta. La storia ci porta ad affrontare le presenze che affliggono Eris Morn, fatte da manifestazioni dei suoi vecchi compagni morti che si alternano alle gesta passate dei Guardiani reincarnate in Incubi, che altro non sono che i vecchi nemici già affrontati in passato, come la figlia di Crota e l’Alveare. La storia principale di Ombre dal Profondo, oltre a riciclare alcuni scontri già visti in passato, è quindi un po’ avara per quanto concerne contenuti inediti, si conclude un po’ precocemente dopo quattro o cinque ore, palesandosi chiaramente come un assaggio, un prologo di un viaggio complesso e più ampio che parte da ciò che è sepolto sotto la superficie della Luna e che, solo durante l’anno, prenderà forma completa.
Una nuova stagione – Destiny 2: Ombre dal Profondo
Ma, per fortuna, la Stagione 8 non è fatta solamente dai contenuti di Ombre dal Profondo. Infatti, separati dalla campagna principale troviamo il Raid e la nuova Offensiva Vex che danno l’idea di trame simultanee a costruire una narrazione che ci verrà chiarita maggiormente durante i futuri rilasci da qui a fine anno. Le prime schermaglie con gli amati Vex saranno la nostra palestra per ciò che troveremo nel raid del Giardino della Salvezza. Avremo a che fare con un’incursione a 6 giocatori davvero ambiziosa. Come sempre sarà una difficile prova, composta da fasi distinte che solo un team affiatato riuscirà a superare cambiando le tattiche di combattimento a seconda della sezione che staremo affrontando. Una sfida costruita con ambienti spettacolari che alternano spazi immensi a stretti luoghi dove sarà facile fallire e dover ricominciare più volte.
Personalizzazione Armature 2.0
Il primo cambiamento di cui subito ci accorgiamo giocando è che Destiny 2: Ombre dal Profondo porta tutti i nostri Guardiani al livello di luce iniziale dell’espansione, evitandoci così di spendere inutilmente un sacco di tempo in attività che ci consentano di arrivare al nuovo livello del gioco. Bungie ha anche semplificato la modalità di aggiornamento dell’equipaggiamento di livello più basso e ha completamente rivisto la personalizzazione dell’armatura per renderle più in linea con un vero gioco di ruolo. I maggiori cambiamenti sono rivolti ad aumentare l’esperienza del nostro Guardiano dandoci la possibilità di sperimentare armi e armature che mettano in evidenza, più che la loro potenza, il nostro stile di gioco. Nel nuovo sistema di Armature 2.0 vengono introdotte tre nuove statistiche che si aggiungono alle tre già presenti e che ci permetteranno di personalizzare più funzionalmente il nostro Guardiano. Ad ogni armatura corrisponderà un livello di energia che determinerà i suoi potenziamenti e modifiche. Ovviamente questo livello potrà essere aumentato con la conseguente maggior disponibilità di possibili modifiche da applicare all’armatura. Questo nuovo approccio alle mod delle armi e delle armature ci consentirà di mescolare e abbinare elementi che in passato non potevano esse separati dai vari equipaggiamenti. Grazie a questo nuovo sistema basato su mod indipendenti, potremo spostare a piacere i mod da un equipaggiamento all’altro creando set armi-armature esattamente con le potenzialità desiderate. In altre parole, nel momento in cui avremo ottenuto pezzi di armature e armi che rispondono alle nostre esigenze, potremo continuamente modificarle per meglio adattarle al nostro stile e/o al nostro ruolo all’interno della nostra squadra.
Gli scenari di Destiny 2: Ombre dal Profondo sono sempre splendidi
Chi ha cominciato a giocare a Destiny quando è stato lanciato cinque anni fa ha sicuramente apprezzato il lavoro artistico fatto da Bungie nel disegnare luoghi e scenari incredibili. Questa espansione non è da meno, anzi, volendo riproporre un luogo già visto, ma caro a tutti gli appassionati come la Luna, lo sforzo è stato maggiore. Più e più volte mi è capitato di distrarmi con viste incredibili o solo per godermi i dettagli estetici di improbabili profondità planetarie, esponendomi così al fuoco nemico ed esser così costretto a far rientrare la mia luce. Ma ne è valsa la pena.
Ombre dal Profondo è chiaramente l’incipit di un lungo percorso che ha l’obiettivo di migliorare Destiny 2 su più fronti. Bungie rafforza la componente RPG e adotta un nuovo modello di rilascio dei contenuti adeguandosi a quello che altri concorrenti multiplayer stanno già facendo da tempo per fidelizzare i giocatori con continue novità. Anche per questo, dal punto di vista di nuovi contenuti è difficile da giudicare, la nuova Stagione dell’Intramontabile è solo all’inizio e, tutto sommato, potrebbe valerne la pena.
L’interesse dietro Cyberpunk 2077 è molto alto e CD Projekt Red fa sapere che il suo titolo sarà solo il primo di una serie di titoli con componente multiplayer. Questa almeno sembra essere l’intenzione di John Mamais, responsabile del team CDPR di stanza a Cracovia. Egli fa sapere, come riportato in un’intervista rilasciata al portale Gamespot, che l’interesse di CDPR verso videogiochi multiplayer, in un prossimo futuro, è vivo e non si limita solo a Cyberpunk 2077.
“È noto al pubblico che vogliamo fare più titoli AAA contemporaneamente in azienda. Non siamo stati in grado di farlo, ma ora stiamo crescendo in una certa misura e potremmo riuscirci in futuro; almeno lo speriamo”
Le intenzioni di John Mamais sono chiare ma tutto ovviamente verrà deciso dalla reazione nei confronti di Cyberpunk 2077. Trattandosi, non solo di divertimento, ma anche di strategie commerciali, il responsabile del team CDPR Cracovia ha fatto una precisazione.
“Vedremo quanto andrà bene Cyberpunk. Non spetta a me dire come saranno le cose. Posso dirti cosa spero che vadano così. Mi piace Cyberpunk, mi piacerebbe continuare a creare giochi Cyberpunk. Anch’io come The Witcher, mi piacerebbe continuare a creare giochi di tipo Witcher. Potrebbe essere qualsiasi cosa. Qualche nuova IP o qualche IP con licenza. Chi lo sa? Non è ancora deciso.”
Abbiamo dei dubbi sul porting di Cyberpunk 2077 per Switch anche se, incontrando le sorprese di tutti, CD Projekt RED lo ha già fatto in passato con The Witcher 3.
“Chi avrebbe mai pensato che un gioco come The Witcher 3 sarebbe stato possibile su Switch, quindi chi lo sa? Vedremo se decidere di metterlo su Switch, se riusciamo a farlo. Probabilmente no”
Lo sviluppo della componente multiplayer di Cyberpunk 2077 procede. Ovviamente, come ribadito dalla software house polacca, al momento del lancio non sarà presente all’interno del gioco.
La buona notizia nel sapere che Cyberpunk 2077 sarà probabilmente il capostipite dell’inizio, da parte di CDPR, di una lunga serie di IP multiplayer, alimenta i nostri sogni.
Videogiochi assoluti protagonisti a Lucca Comics & Games 2019, grazie a un’offerta non solo ampia in termini di presenza dei più importanti marchi del mercato, ma perfettamente integrata nel Festival che, oltre ad offrire la possibilità di giocare, concederà agli appassionati videoludici esperienze uniche e realizzabili solo a Lucca Comics & Games, che andranno oltre la semplice esperienza di gioco, mantenendo come sempre lo stile culturale e artistico della manifestazione.
Nella suggestiva cornice del Baluardo San Regolo, sarà grande protagonista Activision col nuovo Call of Duty: Modern Warfare. L’area, presidiata da due imponenti carri armati, offrirà una serie di attività a tema, tra cui percorsi esperienziali e poligoni di tiro. Nel sotterraneo del baluardo, saranno poi posizionate postazioni da gioco PlayStation 4 e verrà proposto un ‘percorso militare’ da svolgere con armi da softair. Il primo giorno è previsto anche un panel pubblico, con Bernardo Antoniazzi, sviluppatore del gioco ed un ‘contractor’ italiano. Per tutta la durata del festival, i talent dei network Melagoodo e Arkadia, utilizzando la straordinaria tecnologia dei TV OLED di LG – Call of Duty Modern Warfare official TV partner –trasmetteranno le loro dirette di gioco per il pubblico di Twitch e per i fan presenti al baluardo. Per i giocatori PC ci saranno postazioni di gioco allo stato dell’arte con schede video NVIDIA GeForce RTX, grazie alle quali sarà possibile provare la versione PC di Call of DutyModern Warfare con attiva la tecnologia Ray Tracing.
Bandai Namco Entertainment torna alla ‘Casermetta San Paolino’, dove sarà possibile provare – per la prima volta in Italia – alcuni dei titoli più importanti della firma giapponese, tra cui Dragon Ball ZKakarot, One Piece Pirate Warriors 4, One Punch Man: A Hero Nobody Knows, My Hero One’s Justice2. Non mancherà lo store ufficiale dove si potranno acquistare videogiochi, card game, figurine e gadget a prezzi scontati e, prima volta in assoluto, anche i giocattoli di Dragon Ball.
Cyberpunk 2077è in assoluto tra i titoli più attesi del prossimo anno, e a Lucca Comics & Games sarà possibile assistere alla visione di un esclusivo gameplay in una speciale ‘sala cinema’ in Piazza Santa Maria, che aggiungerà un altro tassello al sensazionale titolo di CD PROJEKT RED.
Gillette fa il suo debutto a Lucca Comics & Games con la seconda stagione della Gillette Bomber Cup, uno dei più grandi tornei di Fortnitecon licenza ufficiale, continuando la sua ascesa nel mondo degli eSports in Italia. L’agenda si preannuncia ricca di appuntamenti e ospiti all’area Gillette. A scaldare l’atmosfera ci penserà il torneo di Last Chance Qualifier dal vivo per assicurarsi la presenza al Grand Final della Gillette Bomber Cup. E non è finita qui: per tutti i fan, sessioni di free gaming allo stand e l’occasione di incontrare durante Meet&Greet alcune delle icone del panorama gaming italiano tra cui Cicciogamer89, Ambassador del torneo, J0K3r, Kekkobomba e Los Amigos.
Giunti alla quarta edizione, tornano gli Italian Esports Open by Vodafone, cuore pulsante del programma eSport della manifestazione con 5 giorni ricchi di contenuti fra tornei, finali mondiali e panel con ospiti d’eccezione nella suggestiva cornice dell’Auditorium San Romano, una ex chiesa medioevale trasformata per l’occasione nella Esports Cathedral. Mercoledì 30 e giovedì 31 ottobre prenderà il via la neonata ESL EuroCup di League of Legends, in cui i rappresentanti nazionali dei principali tornei europei di ESL si sfideranno per conquistare il titolo di Campione d’Europa, che verrà assegnato per la prima volta a Lucca Comics & Games. Venerdì 1 novembre, riflettori accesi sul mondo del Mobile gaming, con il torneo Xiaomi 5G Mobile Brawl, pronto a riscuotere un grande successo di pubblico all’interno del festival. Dalle 18.30, gli appassionati potranno poi assistere alla cerimonia di apertura della Blizzcon, proiettata in diretta sui maxischermi della Esports Cathedral. Sabato 2 e domenica 3 novembre, infine, i migliori 24 player internazionali si sfideranno al primo evento live della Quake Pro League – il nuovissimo torneo di Quake Champions – per le finali dello Stage 1, al termine di una fase di qualificazione online.
Dopo il grande successo dello scorso anno, Lucca Comics & Games ospita la Blizzcon, l’evento più atteso dell’anno per tutti i videogiocatori. L’appuntamento è per venerdì 1 novembre, dalle 18.30, proprio nella Esports Cathedral, dove tutti gli appassionati potranno assistere in diretta dall’Anaheim Convention Center in California alla cerimonia di apertura dell’evento, con tutte le novità sui titoli di Blizzard Entertainment: World of Warcraft, Overwatch, StarCraft, Hearthstone, Diablo e Heroes of theStorm. Sul palco, due ospiti d’eccezione commenteranno dal vivo tutte le sorprese della serata.
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti: verrà lanciata una pagina dedicata per le iscrizioni che daranno inoltre accesso a una goody bag esclusiva firmata Blizzard.
Nintendo sarà presente con un padiglione monografico all’interno di Piazza Bernardini, dove porterà tutte le ultime novità per la console Nintendo Switch e una speciale attività firmacopie con alcuni dei fumettisti italiani più amati. In anteprima per le migliaia di appassionati ci saranno gli attesissimi Pokémon Spada e Pokémon Scudo (in uscita il 15 novembre), Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 (8 novembre) e Luigi’s Mansion 3 che sarà disponibile dal 31 ottobre. Uno spazio sarà dedicato a Ring Fit Adventure, la nuova esperienza che fa incontrare fitness e videogiochi, per rimanere in forma giocando.
Non poteva mancare a Lucca Sony Interactive Entertainment Italia, per offrire al pubblico la possibilità di provare PlayStation™Now, l’esclusivo servizio in abbonamento dedicato ai videogiochi e basato sul cloud, con un catalogo di oltre 700 giochi tra grandi esclusive, blockbuster ed esperienze per tutta la famiglia, tra cui God of War, Uncharted 4: Fine di un ladro e Bloodborne. Inoltre, sarà disponibile, in esclusiva per il pubblico di Lucca, un’area PlayStation®Gear, lo store dedicato al merchandising PlayStation dove sarà possibile acquistare i prodotti ufficiali PlayStation: abbigliamento, articoli da collezione e accessori ispirati ai personaggi più amati dei videogiochi.
Da 2K, Borderlands 3, lo sparatutto di ruolo acclamato dalla critica videoludica, sarà presente e giocabile a Lucca Comics & Games con due container brandizzati sulle Mura’. Oltre a questo, è prevista per il 1 novembre la ‘Borderlands 3 Parade’, momento in cui tutti i fan di Borderlands saranno chiamati a raccolta da uno dei cosplay più famosi al mondo, Leon Chiro, che guiderà il gruppo all’interno della città.
La nostra recensione di oggi vi parlerà di Contra: Rogue Corps, titolo testato su console Ps4. Konami rispolvera un classico con la presunzione di creare un nuovo gioco senza la parola remake o Remastered a comporre il titolo. Il primo capitolo di questa serie uscì nelle sale giochi giapponesi il 20 febbraio 1987 e in questi 32 anni ben 15 giochi hanno attraversato epoche e contesti diametralmente opposti tra loro.
Con il suo stile Contra ha saputo divertire e intrattenere, diventando un simbolo per molto giocatori. Il passaggio dalle sale giochi alle console ha contribuito enormemente alla crescita del suo successo. Konami affida la realizzazione di Contra: ROGUE Corps a Nobuya Nakazato, il padre di Contra III: The Alien Wars. Di fatti il gioco inizia dove finisce quest’ultimo, alla fine delle guerre aliene. Il game director giapponese decide di concentrare in Rogue Corps, l’essenza di tutta l’esperienza che la serie ha guadagnato in questi anni, con il suo stile unico che la contraddistingue.
Ma gli anni passano e anche il gameplay si evolve con il tempo. Riuscirà Konami ad attualizzare un titolo storico come questo? Non ci resta che scoprirlo con la nostra recensione di Contra: Rogue Corps, titolo, vi ricordiamo, testato su Ps4.
La guerra non è finita
La prima parte della nostra recensione per PS4 di Contra: Rogue Corps parlerà del contesto in cui si sviluppa il gioco. Il tittolo è ambientato diversi anni dopo i fatti di Alien Wars. Le conseguenze delle guerra sono state brutali e dal sottosuolo una forza malvagia è spuntata in tutta la sua ferocia, portando morte e distruzione ovunque. L’ultimo baluardo, prima della capitolazione finale, è rappresentato in un gruppo di ex militari chiamati Jaeger. Emarginati dalla società, per le loro discutibili inclinazioni, lavorano come cacciatori di taglie e cercatori di tesori nella Città Dannata, la location degli eventi in Contra: Rogue Corps.
La nostra esperienza con il nuovo titolo di Konami inizia nei panni di Max “Kaiser” Doyle, il leader dell’Armata Rogue di cui i Jaeger ne fanno parte. La prima missione non è altro che un tutorial in cui viene spiegato come funziona il sistema dei comandi. Lo schema è essenziale. Si spara e si schiva per non essere colpiti. Abbiamo a disposizione due mosse speciali, una quando il nemico è stordito, e un’altra che crea un boost sul rateo e la potenza dell’arma utilizzata. Se proprio siete nei guai e la situazione lo richiede potete utilizzare unabomba, la cui animazione è veramente simpatica.
Notiamo subito che la levetta analogica sinistra funge da movimento del personaggio e mira e quella destra direziona la mira in movimento. Abbiamo visto che la velocità del personaggio diminuiva nel momento in cui si utilizzava la mira in movimento. Sicuramente nelle prime missioni del gioco è un aspetto di poco conto ma, con l’avanzare delle missioni e della difficoltà, diventa penalizzante.
Altro aspetto che notiamo è logica del “wave system”. Lo schema di attacco dei nemici è organizzato per ondate. Si passa da uno stato di quiete in cui si esplora la mappa, si recuperano bottini e si aprono casse a uno di guerra senza quartiere. La transizione tra stati avviene oltrepassando delle barriere che delimitano i confini degli stage di mappa. Questa delimitazione del perimetro di gioco richiama l’anima storica della serie e purtroppo si può scontrare con il desiderio di libertà della generazione attuale di videogiocatori.
La visuale nei combattimenti è dinamica. Il gameplay si sviluppa in terza persona ma a seconda della situazione e del nemico l’inquadratura cambia. Con i boss, ad esempio, il personaggio è inquadrato alle spalle per meglio direzionare i colpi e schivare i potenti attacchi. La grafica è un misto tra grafica tridimensionale ed effetti speciali in 2D. Questo aspetto è molto vicino all’anima storica della serie e non stona nel contesto. Anche se la texture grafica nel suo complesso è mediocre, in Contra: Rogue Corps è funzionale alla tipologia di gioco.
Questo nuovo capitolo della saga prevede, oltre alla classica modalità single player, una modalità multiplayer PVP. La lega carneficina, questo è il nome della modalità competitiva, permette a due squadre composte da 4 giocatori di affrontarsi tra di loro, seguendo due tipologie di regole.
Con la regola nemico giurato ci si scontra in una specie di partita di calcio, dove si guadagnano punti sparando alle Palle aliene e facendole rotolare in porta. Maggiore sarà la dimensione della palla e più punti si totalizzeranno. Nel campo di gioco troverete degli ostacoli che, anche se sono distruttibili, possono respingere le palle aliene. Oltre a questi, a rendervi la strada quanto più in salita possibile ci penseranno i demoni.
Con la regola furia, ci si affronta in una specie di Deathmatch. Chi uccide più avversari e demoni vince. Si otterranno punti maggiori se i cadaveri degli altri giocatori vengono lanciati in porta, accumulando dei bonus.
Per accedere alla modalità competitiva si dovrà passare dal campo base e dirigersi verso il Blindato.
Conosciamo i folli eroi
La seconda parte della nostra recensione per PS4 di Contra: Rogue Corps presenterà i personaggi principali del gioco. Il primo personaggio di cui parleremo, anche se già vi abbiamo anticipato qualcosina, è Max “Kaiser” Doyle. Leader dell’armata rogue è un soldato d’elite e capo delle vecchia armata Contra Force. Non ama molto andare per il sottile e il suo braccio meccanico si trasforma in trivella, se la situazione lo richiede. La sua abilità speciale, Magnum esplosiva, permette di sparare proiettili esplosivi, di diminuire la velocità di surriscaldamento e aumentare quella di Raffreddamento.
Il secondo personaggio giocabile è una lei e si chiama Sweets “Harakiri” Manson. Spietata assassina, temuta anche dai suoi colleghi dell’armata Rogue, ha combattuto fino alle fine durante le guerre aliene. Purtroppo, a causa delle ferite riportate dopo lo scontro con il più potente alieno in circolazione, è stata costretta a fondersi con quest’ultimo. Ora, come in una versione videoludica e strampalata del film Alien, la pancia di Harakiri e divenuta la sua casa. L’abilità speciale di Sweets “Harakiri” Manson, minaccia aliena, migliora temporaneamente le abilità fisiche e i danni con le armi.
Il terzo membro dell’armata Rogue è Kurt “BV (Bestia vorace)” Steiner. Un tempo era un conosciuto e stimato scienziato che, per ragioni sconosciute, è stato costretto a inscenare la sua morte e trapiantare il suo cervello in un panda cyborg. Purtroppo la razionalità dello scienziato è stata sopraffata dall’istinto animale, con degli effetti collaterali devastanti. Nonostante egli comunichi a ruggiti e gesti erratici, i suoi colleghi lo capiscono perfettamente anche se il resto del mondo ha delle evidenti difficoltà a colloquiare con lui. L’abilità speciale di Kurt “BV (Bestia vorace)” Steiner, torrette panda, genera delle mini torrette che attaccano per un breve lasso di tempo.
L’ultimo componente del team è Gentiluomo. L’alieno insettoide, creato in laboratorio, è dotato di una spiccata intelligenza. La sua ossessione per la pulizia e il suo senso dell’educazione, lo fanno diventare la mosca bianca (anzi bruco) del gruppo. Gli arti robotici installati sul suo corpo gli permettono di muoversi velocemente e diventare un cliente scomodo per i suoi nemici. L’abilità speciale di Gentiluomo, Mini buco nero, consiste in un buco nero, generato dal suo vomito, che risucchia più nemici di piccola taglia in un colpo solo.
Facciamo un po’ di RPG
La terza e ultima parte della nostra recensione per PS4 di Contra: Rogue Corps parlerà della sua componente RPG. Il cuore del gioco è il campo base, fulcro di tutte le attività e operazioni. Il titolo di Konami è dotato di una minimale componente RPG slegata da logiche di grinding particolari. Durante ogni missione recupererete del denaro o dei componenti come ricompensa per aver ucciso nemici o aperto casse, seguendo una precisa logica di loot. Al termine, vi ritroverete al campo base e deciderete cosa fare del vostro bottino.
Nel caso in cui vogliate migliorare l’equipaggiamento e le caratteristiche fisiche del vostro personaggio, dovrete recarvi in sala operatoria. Li, ad attendervi, ci saranno 3 dottori, ognuno con un costo diverso a seconda della loro bravura. Al termine dell’intervento riceverete dei miglioramenti che interesseranno il gameplay in maniera attiva. Potrete sostituire cervello, occhi, ossatura e organi con altri di livello superiore che avranno un livello di rarità scalabile: comune, non comune, raro, epico e leggendario. I miglioramenti in termini di gameplay interesseranno le abilità, le schivate e i lanci.
Se invece è vostra intenzione migliorare la potenza delle armi, dovrete recarvi in armeria. Qui potranno essere migliorate l’arma principale e secondaria, installando, negli slot liberi, un D.P.P. che migliora le caratteristiche quali il danno dell’arma, il rateo di fuoco, la dissipazione del calore, la percentuale e il danno del colpo critico e molto altro ancora.
Entrambi i miglioramenti, siano essi su armi o equipaggiamento, vanno acquistati spendendo la moneta di gioco.
È tempo di trarre le conclusioni a margine della nostra recensione per PS4 di Contra: Rogue Corps. Se siete appassionati di lunga data della serie dovete assolutamente acquistare questo gioco. Riassume perfettamente lo stile unico e inconfondibile di Contra e lo proietta verso una direzione di continuità della serie. Se invece cercate uno sparatutto che vi intrattenga e vi diverta, le dinamiche di gioco potrebbero non incontrare i vostri gusti. È un titolo che sembra provenire da un’altra era videoludica, dove le richieste degli utenti erano ben altre. Tutto sommato, è un bel vintage game.