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E3 2017: Ubisoft presenta i piani per l’evento

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Ubisoft annuncia i suoi piani per l’E3 2017, tra cui nuove informazioni su Far Cry 5 South Park: Scontri Di-Retti, nuovi dettagli sulle ultime versioni di Assassin’s Creed, Just Dance, e The Crew. Inoltre Ubisoft offrirà nuovi titoli su diverse piattaforme, e terrà visitatori e spettatori impegnati con una settimana ricca di intrattenimento. 

“L’E3 è un momento di emozione e orgoglio, non solo per Ubisoft ma per l’intera industria,” ha dichiarato Yves Guillemot, CEO e co-founder di Ubisoft. “In definitiva, i nostri giochi sono il risultato degli sforzi creativi dei nostri talentuosi team di tutto il mondo, delle collaborazioni con i grandi nomi dell’intrattenimento e del contributo dei nostri stessi giocatori. Per questo motivo non vediamo l’ora di accogliere i migliaia di appassionati all’E3 di quest’anno e i milioni che ci guarderanno da casa, e far scoprire loro il nostro impegno nella creazione di mondi di gioco e la nuova line-up che abbiamo confezionato.”

Per iniziare i festeggiamenti, la Conferenza E3 2017 di Ubisoft si terrà il 12 giungo a partire dalle 22:00 ora italiana. Il pre-show della durata di 40 minuti inizierà alle 21:20. Sia il pre-show che la conferenza verranno trasmessi in diretta e on-demand su Ubisoft.com, sul canale Youtube di Ubisoft e sul canale Twitch di Ubisoft. Invece, dal 13 al 15 giugno, i visitatori dell’E3 potranno vedere e provare i novi titoli Ubisoft nel booth (#1623, South Hall, LACC) e partecipare ad una serie di attività in loco.

Per dimostrare i continui sforzi per concentrarsi sui giocatori durante l’E3, anche quest’anno Ubisoft selezionerà 55 nuovi Star Players tra i fan più appassionati che proveranno l’esperienza VIP E3 a Los Angeles. In aggiunta, Ubisoft Club premierà I giocatori che visiteranno l’Ubisoft booth con contenuti speciali in-game. I partecipanti potranno visitare anche l’Ubi Workshop (booth #1847 nell’area shopping all’interno della South Hall del LACC), che ospiterà nuovi capi di abbigliamento, nuovi accessori oggetti da collezione. Per coloro che seguiranno lo show da casa, Ubisoft Club avrà un hub E3 online al seguente indirizzo: Ubisoft.com dove i fan potranno ricevere novità dal mondo Ubisoft durante tutta la settimana e trovare nuovi contenuti per i loro giochi.

Per tutte le informazioni, Ubisoft invita i giocatori a:

DiRT 4: il trailer di lancio

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Codemasters & Koch Media hanno rilasciato il trailer di lancio di DiRT 4, che sarà disponibile su PlayStation 4, Xbox One e PC Windows venerdì 9 giugno

DiRT 4 è più grande, più entusiasmante e più ricco di ogni altro capitolo nella serie. Ti sfida ad essere “Senza Paura” mentre prendi il comando dei più iconici e potenti veicoli fuoristrada al mondo. Presentando due approcci differenti, Gamer e Simulation, DiRT 4 offre sia profondità che accessibilità per soddisfare i giocatori più esperti ed i nuovi arrivati. L’innovativo sistema del gioco, Your Stage, permette di produrre un numero quasi infinito di tracciati di rally unici solamente con il tocco di un pulsante.

In aggiunta ad un ricco pacchetto di contenuti rally con milioni di tappe in cinque località, DiRT 4 offre anche il rallycross come gioco ufficiale del campionato FIA World Rallycross e brevi corse in stile buggy in Landrush. È anche possibile visitare la DiRT Academy per imparare e migliorare le abilità che serviranno per arrivare al successo prima di rendere tutta l’area un parco giochi personale. Tutto questo rende DiRT 4 il gioco più profondo ma allo stesso tempo accessibile nella storia del franchise.

DiRT 4

Caratteristiche chiave:

  • OLTRE 50 VEICOLI MOZZAFIATO MAI REALIZZATI – Inclusi Ford Fiesta R5, Mitsubishi Lancer Evolution VI, Subaru WRX STi NR4 e Audi Quattro S1 E2  
  • 5 LOCATION RALLY INCREDIBILI CON MILIONI Di STRADE – Australia, Spagna, Michigan, Svezia & Galles  
  • IL GIOCO UFFICIALE DELLA FIA WORLD RALLYCROSS – Corri a Montelegre, Lohéac, Hell, Holjes & Lydden Hill in moltissime serie differenti  
  • LANDRUSH – Corse brevi in Pro Buggies, Pro 2 Trucks, Pro 4 Trucks e Crosskart in California, Nevada e Mexico  
  • JOYRIDE – Sfide Lap time, sfide smash, area free-play e possibilità di lanciare sfide agli amici  
  • DiRT ACADEMY – Alla Dirtfish Rally School di Washington, USA, impara le abilità, le tecniche e allenati per diventare il migliore!  
  • MODALITA’ CARRIERA – crea il tuo pilota, competi in tutte le discipline, guadagna sponsor e costruisci il tuo team con obiettivi e ricompense  
  • COMPETITIVO– Sfide giornaliere, settimanali e mensili contro i giocatori di tutto il mondo  
  • RACENET NEXT GEN – League e competizioni live, classifiche cross-piattaforma, migliorato il Sistema CREST  
  • TUNING – Personalizza l’equipaggiamento del tuo veicolo, in base alla pista e alle condizioni climatiche
  • DANNI & RIPARAZIONI – I danni sono ricreati fedelmente con un Sistema migliorato e realistico. I danni possono essere riparati assumendo degli ingegneri che lavorino nell’area di servizio del team tra gli stage ma con un tempo limitato a disposizione.
Titolo DiRT4
Formato: Playstation 4, Xbox One, PC/Steam
Publisher: Codemasters
Sviluppatore: Codemasters
Genere Racing
Data d’uscita: 9 Giugno 2017
Price: 49,99 PC – 69,99 PS4/XBOX ONE

NBA 2K18: svelata la copertina con Kyrie Irving

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2K annuncia oggi il playmaker dei Cleveland Cavaliers, Kyrie Irving, come atleta di copertina di NBA 2K18, in uscita il 15 Settembre 2017. La scelta di Irving arriva all’apice della sua carriera, dopo anni di dominio con i suoi Cavaliers e l’ennesima presenza alle NBA Finals, che gli è valsa il soprannome di “Ankletaker”.

“E’ risaputo che sono un avido giocatore di questa serie, sono quindi onorato di essere l’atleta di copertina di NBA 2K18,” dice Kyrie Irving, in corsa per un altro anello che concluderebbe un fantastico back-to-back. “E’ surreale essere in copertina e non vedo l’ora di dominare sul parquet virtuale questo autunno insieme a tutti i miei fan.”

La carriera di Kyrie include: un premio come “Rookie of the Year” nel 2012, NBA All-Star Game MVP nel 2014 e l’anello NBA del 2016. Il titolo dello scorso anno ha rappresentato la più incredibile rimonta nella storia delle Finals NBA, con una media punti di 27.1 per partita, che ha reso Kyrie la scelta incontrastata per i fan di NBA 2K18 di tutto il mondo.

“Ovviamente Kyrie rimarrà sotto i riflettori ancora a lungo, per questo siamo elettrizzati di averlo in copertina, così come abbiamo Shaq per la NBA 2K18 Legend Edition,” dichiara Alfie Brody, Vice Presidente Marketing di NBA 2K.

La NBA 2K18 Standard Edition su PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch e PC include:

  • 5,000 VC;
  • 10 MyTEAM Packs settimanali;
  • Kyrie Outfit Pack;
  • E molto altro ancora!

Come già annunciato, la NBA 2K18 Legend Edition sarà disponibile per PlayStation®4, Xbox One,  Nintendo Switch e PC.

Sviluppato da Visual Concepts, NBA 2K18 non dispone ancora di classificazione PEGI.
NBA 2K18 sarà disponibile per PlayStation®4, PlayStation®3, Xbox One, Xbox 360, Nintendo Switch e PC a partire dal 15 Settembre 2017.

Segui @NBA2K sui social media per le ultime notizie su NBA 2K18.

 

Injustice 2: recensione del picchiaduro DC

Injustice 2 – Non sono mai stato un grande appassionato dei “Picchiaduro”. Sicuramente perché non sono mai riuscito ad imparare sufficienti mosse e combo per sopravvivere alle partite con gli amici, o forse perché lo sterile combattimento bidimensionale a due che si risolve al meglio dei tre scontri non è mai riuscito a coinvolgermi. Ma questa è solo la mia personale visione di un mondo di videogiochi che da anni è seguito da moltissimi fan e sempre alla ricerca di nuove idee per attrarre nuovi adepti come me.

Ma la mia avversione a questi giochi si era già incrinata all’apparire del primo Injustice: Gods Among Us perché si era distinto grazie a qualche cosa che in questa tipologia di giochi era un optional: la storia. Da sempre il collante tra un combattimento ed un altro è stato flebile, un puro pretesto per continuare a darsele di santa ragione. Gli sviluppatori di NetherRealm Studios hanno invece aggiunto una narrazione in grado di coinvolgere il giocatore coma mai prima d’ora nei “Picchiaduro”. Ed è proprio dalla storia che si riparte in questo nuovo Injustice 2, a cinque anni dallo scontro con Superman, Batman ed i suoi sodali stanno tentando di ripristinare la pace nel mondo dopo la caduta del regime di Superman.

Purtroppo, un gruppo di super cattivi si unisce a formare una nuova minaccia chiamata “The Society” costringendo Batman a formare una nuova squadra per combattere la neonata minaccia capitanata da Brainiac. Ma non pensiate che la storia si risolva in queste poche righe. La sceneggiatura è degna di un action-movie con moltissimi colpi di segna e studiato per coinvolgere tutti i personaggi del mondo DC Comics.

Infatti, durante il processo di selezione del ruolo e delle relazioni con gli altri personaggi, gli sviluppatori hanno tenuto conto del carattere di ciascuno, delle loro personalità, delle abilità e della loro popolarità verso il pubblico. Le mosse speciali e le combo a nostra disposizione sono molte ed abbastanza semplici da imparare, ma ci vuole tempo e molta pratica per ottenere la giusta sincronia quando si vogliono sferrare colpi in successione. Però, Injustice 2 ci viene incontro fornendoci un pratico tutorial di base adattato ad ogni personaggio che vorremo scegliere.

Injustice 2Il Gameplay di Injustice 2 non si scosta molto dalle meccaniche base introdotte nel precedente episodio. Ecco allora che ritroveremo gli scontri in un piano bidimensionale con fondali e personaggi “renderizzati” in tre dimensioni. I nuovi sfondi sono bellissimi e nel loro scorrere ci mettono a disposizione elementi ambientali con cui possiamo interagire per lanciare attacchi speciali attivabili grazie a combo dedicate.

Come gli altri giochi di NetherRealm Studios la Modalità Storia è divertimento puro, un plot che è una via di mezzo tra fumetto e cinema Nel corso dei 12 lunghi capitoli veniamo travolti da un mix di animazioni grafiche e splendide cut-scenes. Sono ore di piacere che mi permetto di suggerire magari di ripetere per sperimentare i percorsi alternativi della storia ed i due finali totalmente diversi. Avremo così, da un lato, la possibilità di provare in profondità i circa 30 personaggi con i loro punti forza e i diversi stili di combattimento e dall’altro iniziare a migliorare i nostri supereroi acquisendo i punti esperienza che consentono modifiche estetiche e miglioramenti delle loro tecniche di combattimento. Ma i più succosi “power-up” li potremo ottenere aprendo le “scatole madre” che guadagneremo completando alcuni obiettivi. Al loro interno troveremo i potenziamenti più importanti, pezzi di equipaggiamento alternativi o componenti estetiche per i personaggi. Saremo così pronti per affrontare una novità di questo gioco: la Modalità Multiverso. L’idea è di avere a disposizione per i nostri personaggi universi paralleli generati casualmente. Ogni universo mette a disposizione per un lasso di tempo limitato un certo numero di scontri con caratteristiche di combattimento prestabilite e ogni9 volta diverse. Questo inserisce delle variabili interessanti rispetto alla Modalità Storia, offre un’altra possibilità di guadagnare punti esperienza per migliorare le caratteristiche dei nostri eroi ed espande moltissimo la dimensione del gioco.

Injustice 2 jokerOvviamente Injustice 2 può vantare un ottima Modalità Multiplayer, ma prima di avventurarci online abbiamo la possibilità di formarci e fare esperienza con combattimenti contro l’IA che ci permette di prepararci alla tensione degli scontri con avversari veri.

NetherRealm Studios con Injustice 2 supera se stesso. Questa è la migliore e più impressionante Modalità Storia che si sia ma vista in un gioco di combattimento, grazie anche ad un grandioso impianto scenico d’impostazione cinematografia. L’introduzione della Modalità Multiverso con continue nuove sfide e premi arricchisce Injustice 2 di contenuti rispetto alla narrazione classica. La grande varietà di personaggi, di personalizzazioni e di set per i combattimenti permettono a qualsiasi giocatore di divertirsi indipendentemente dal fatto che sia un principiante o un superesperto di “Picchiaduro”.

 

The Surge, la recensione: quando copiare (e copiarsi) non basta

The Surge è il perfetto esempio di videogioco afflitto da “sindrome del fratello minore”: il secondogenito di Deck13, tre anni più giovane del noto Lords of the Fallen della stessa software house, che non riesce a scrollarsi di dosso i paragoni col predecessore.

Giudizi simili sono sicuramente opinabili, dato che i due titoli sono a tutti gli effetti prodotti fra loro slegati, tuttavia l’arrivo sul mercato di un videogioco della stessa casa di sviluppo e del medesimo genere fornisce chiari indizi su come e quanto Deck13 sia riuscita a imparare dagli errori del passato.

The Surge

Bastano pochi minuti di gioco affinché la dura, semplice verità colpisca il giocatore come uno schiaffo in piena faccia: The Surge è un lavoro genuinamente pigro, che migliora poco e peggiora troppo di ciò che, qualche anno prima, era stato un gradevole Lords of the Fallen. Quest’ultimo, infatti, è stato il primo Action RPG a cavalcare l’onda del successo dei Souls di From Software: un titolo tanto imperfetto quanto innovativo, con tante idee interessanti, soffocate da controlli poco responsivi e disperse in una trama inesistente.

The Surge

Da bravo fratello minore, The Surge prova ad emanciparsi e volare più in alto, allontanandosi dal fantasy medioevale pieno di demoni, spade e incantesimi… Col solo, triste risultato di schiantarsi in una letale caduta nella mediocrità.

The Surge

Il design è forse il punto più basso del titolo, anonimo al limite dell’inesistente. Deck13 è riuscita nella quasi impossibile impresa di realizzare un protagonista ancor meno carismatico di Harkyn, l’antieroe di Lords of the Fallen. Gli ambienti industriali in cui il povero Warren si troverà costretto a vagare sono desolati e spesso claustrofobici, ma incapaci di trasmettere reale disagio, se non per il fastidio procurato dalle inquadrature capricciose.

The Surge

La sensazione è di camminare per fabbriche e cantieri osservando attraverso gli occhi di un bambino, con tanto di “ruspa cattiva” liberamente (e non ufficialmente) ispirata alla fornace del celeberrimo “Mamma ho perso l’aereo”. Esoscheletri e attrezzi da lavoro trasformati in strumenti di morte, operai impazziti e macchinari fuori controllo: per quanto potenziale avesse il concept, la realizzazione appare confusa e le – spoglie – ambientazioni hanno un’estetica che oscilla tra il sci-fi e il realistico risultando infine, semplicemente, “brutte”.

The Surge

Anche graficamente il risultato non lascia soddisfatti, poiché alla pura e semplice mancanza di uno stile definito si affianca anche la povertà poligonale e di qualità texture di mappe e modelli, con (e questo è sicuramente l’aspetto che più fa storcere il naso) almeno la metà delle animazioni ripescate a piene mani da Lords of the Fallen, senza nemmeno un tentativo per occultare la cosa; una scelta che, a distanza di anni dall’uscita di quest’ultimo, rende The Surge esteticamente inferiore sia agli standard generazionali che al predecessore.

The Surge

Un aspetto positivo è la possibilità, su Playstation 4 Pro e PC, di godere di un gameplay fluido a 60fps; i possessori della versione standard della console dovranno invece accontentarsi di 30 fotogrammi al secondo, anche in questo caso abbastanza stabili.

The Surge

Idem con patate, purtroppo, per quanto riguarda il comparto musicale, il cui pregio è giusto quello di non infastidire, visto il poco carattere delle tracce. Molto buono, invece, il doppiaggio inglese, ben recitato anche se limitato da una costante banalità nei dialoghi.

The Surge

Gli eventi narrati in The Surge ricalcano infatti lo stile “senza pretese” di Lords of the Fallen in cui il contesto appare più come una scusa per menar le mani e inserire missioni opzionali, piuttosto che un tentativo di raccontar qualcosa. Affrontata con lo spirito giusto e accettata la mancanza di spessore psicologico del protagonista, la storia è comunque scorrevole e con persino sprazzi di originalità nella battute finali, per certi versi superiore a un Lords of the Fallen che sembrava prometter tanto, per poi deludere con una conclusione a dir poco affrettata.

Il gameplay è sicuramente l’elemento meglio riuscito in The Surge, in quanto ricalca appieno lo stile lento, quasi a turni, di Lords of the Fallen, ma lo adatta al contesto futuristico e introduce meccaniche originali e intriganti. La possibilità di equipaggiare differenti pezzi di equipaggiamento su testa, torso e ciascuno dei quattro arti apre la strada a un’elevata personalizzazione estetica e parametrica del proprio avatar.

The Surge

Le componenti difensive e offensive sono potenziabili tramite l’impiego di scarti tecnologici (la valuta di gioco) e materiali reperibili dagli equipaggiamenti avversari: focalizzare i propri attacchi su punti specifici del corpo del nemico, sia esso umano o sintetico, consente vere e proprie mosse di amputazione, in grado di fornire risorse di crafting e una sempre benvenuta pioggia di sangue… E olio.

The Surge

The Surge è costituito da mappe chiuse, separate da schermate di caricamento, ma che al loro interno prevedono numerose strade secondarie, scorciatoie e segreti. Unico problema è il rischio di smarrirsi tra i mille corridoi ed edifici fin troppo simili tra loro, ma esplorare con la giusta dose di calma eviterà ai giocatori agguati infami e morti ingloriose, regalando non poche soddisfazioni.

The Surge

Esattamente come Lords of the Fallen, nelle fasi finali The Surge si spinge un po’ troppo oltre il concetto di difficoltà ambientale, calcando la mano sui danni avversari e un numero disonesto di nemici. Le bossfight si mantengono tutte più o meno allo stesso (equilibrato) livello di difficoltà e presentano meccaniche sempre diverse; le idee alla base di ciascuno scontro sono buone, ma finiscono schiacciate dal design anonimo dei nemici e da scambi di colpi eccessivamente lenti per un Action RPG.

The Surge

The Surge conferma la capacità di Deck13 nella realizzazione di level design articolati e offre una gestione e potenziamento dell’equipaggiamento a dir poco originali; un peccato, quindi, vedere un simile materiale sprecato all’interno di un titolo privo del benché minimo carisma, che non ha nemmeno lontanamente provato a crearsi una propria identità.

Preso come gioco a sé stante, The Surge è un prodotto senza dubbio sufficiente, ma chiunque abbia giocato il lavoro precedente della software house non potrà non rimanere deluso dall’apatia per colpa della quale i difetti di Lords of the Fallen siano finiti per direttissima anche all’interno di un videogioco arrivato sul mercato ben tre anni dopo.

 

Arriva Tom Clancy’s Ghost Recon Wildlands Fallen Ghosts

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Ubisoft annuncia che la seconda espansione di Tom Clancy’s Ghost Recon Wildlands, Fallen Ghosts, è disponibile per i possessori del Season Pass su PlayStation 4, Xbox One e Windows PC. L’espansione sarà acquistabile anche singolarmente da tutti i giocatori a partire dal 6 giugno 2017.

Fallen Ghosts è ambientato dopo la caduta del Cartello di Santa Blanca. La forza militare della Unidad è ormai incapace di mantenere il controllo della Bolivia e il paese è piombato in una violenta guerra civile. Per aiutare a ripristinare l’ordine, la Unidad ha deciso di arruolare membri del cartello, veterani di guerra, mercenari e criminali dei paesi confinanti come soldati volontari. Insieme hanno formato una speciale quanto brutale unità, chiamata Los Extranjeros, a cui viene ordinato di rintracciare ed eliminare gli agenti americani.

In questa situazione caotica, i Ghost hanno un’ultima missione: evacuare gli ultimi membri della CIA e i civili americani rimasti nel paese. Inviati per portare a termine la propria missione, i Ghost si ritrovano nel mezzo della giungla, senza alcun supporto esterno e contro nemici letali equipaggiati con le migliori armi e tecnologie. Questi pericolosi soldati scelti sono suddivisi in quattro classi diverse:

  • Corazzati: equipaggiati con spesse corazze antiproiettile, sono particolarmente insidiosi nei combattimenti ravvicinati.
  • Tiratori scelti: dotati di un avanzato rilevatore di movimenti, i tiratori scelti sono in grado di notare i propri bersagli a grandi distanze e non sbagliano mai un solo colpo.
  • Jammer: grazie a un potente jammer nel proprio zaino, sono in grado di neutralizzare i droni e interferire con ogni dispositivo elettronico.
  • Operatori Speciali: equipaggiati con una potente balestra e un nuovo prototipo per l’occultamento, che li rende praticamente invisibili, danno un nuovo significato alla parola “Ghost”.

Il Season Pass permette di accedere non solo alla nuova espansione Fallen Ghosts ma anche a quella precedente, Narco Road dove i giocatori dovranno infiltrarsi in una gang e prendere parte a gare folli e sfide per guadagnarsi la fiducia del capo per riuscire a distruggerla dall’interno.

In Tom Clancy’s Ghost Recon Wildlands, i giocatori esploreranno una Bolivia fittizia di un prossimo futuro, con il preciso obiettivo di eliminare il violento cartello della droga Santa Blanca a qualsiasi costo. Agendo dietro le linee nemiche, daranno la caccia ai propri bersagli, cercando informazioni riservate e utilizzando oltre 60 veicoli, tra cui auto, motociclette ed elicotteri. Per distruggere il cartello, dovranno raggiungere El Sueño, lo spietato leader di Santa Blanca, cercando di spezzare l’alleanza tra i signori della droga e il governo corrotto del paese. Nei prossimi mesi sarà disponibile la modalità PvP per Tom Clancy’s Ghost Recon Wildlands.

Far Cry 5: Ubisoft annuncia il quinto capitolo

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Ubisoft annuncia che i giocatori ritroveranno tutto il caos, l’imprevedibilità e la brutalità della serie di Far Cry nel nuovo Far Cry 5, che sarà disponibile dal 27 febbraio 2018 per PlayStation 4 Pro, PlayStation 4, i dispositivi della famiglia Xbox One, compreso Scorpio e Windows PC.

Ambientato per la prima volta in America, nello stato del Montana, Far Cry 5 consentirà ai giocatori di esplorare liberamente, da soli o in modalità cooperativa per due giocatori, un vasto scenario in apparenza tranquillo, in cui però dovranno combattere per la propria libertà e sopravvivenza. Lo sviluppo di Far Cry 5 è guidato dallo studio Ubisoft di Montreal.

Nei panni del nuovo vice assistente sceriffo dell’immaginaria Hope County, i giocatori scopriranno presto che il loro arrivo ha scatenato un malvagio piano rimasto nascosto per anni, il Progetto Eden’s Gate, ideato da un gruppo di fanatici apocalittici che intende conquistare l’intera contea a qualunque costo. Presi alla sprovvista e trascinati in una lotta di potere, i giocatori dovranno fermare i piani del Progetto Eden’s Gate e alimentare la resistenza per ottenere la propria libertà e quella dell’intera comunità di Hope County.

Sotto assedio e isolati dal resto del mondo, i giocatori uniranno le proprie forze a quelle degli abitanti di Hope County, formando la Resistenza. La lotta contro la setta li porterà in una serie di luoghi in tutta la contea davvero unici, che garantiranno anche diverse esperienze di gioco. Nel corso della loro avventura, i giocatori potranno volare a bordo di aerei per affrontare le forze della setta in emozionanti duelli nei cieli del Montana. Mentre daranno la caccia ai seguaci della setta e cercheranno di ottenere risorse per sopravvivere tra campagne, foreste, montagne e fiumi, potranno anche mettersi al volante di alcuni iconici veicoli americani, come muscle car, camion, ATV e barche. I veicoli saranno anche un riparo utile in caso di attacco di animali o una rapida via di fuga quando le cose non andranno come previsto.

Far Cry 5

Per eliminare la setta, i giocatori dovranno sfruttare tutto l’arsenale a propria disposizione, incluse armi a distanza come pistole e granate e armi da mischia come martelli e mazze da baseball. Inoltre, potranno reclutare dei Mercenari tra una vasta gamma di personaggi e persino alcune Bestie Feroci, come orsi e puma, in grado di integrarsi al proprio stile di gioco, sia in caso di un approccio furtivo che maggiormente votato all’azione, perché in Far Cry 5 i giocatori potranno scegliere liberamente come affrontare ogni situazione e il caos che ne deriverà.

Far Cry 5 vedrà anche il ritorno dell’editor di mappe, che darà l’opportunità di creare e giocare in una quantità pressoché illimitata di nuovi scenari. L’editor di mappe includerà anche molte nuove funzionalità, che andranno ad aggiungere una nuova dimensione ai contenuti creati dagli appassionati e di cui presto sveleremo maggiori dettagli.

Inoltre, acquistando Far Cry 5, i possessori di PS4 otterranno un pacchetto di skin gratuito. Per ottenere i propri contenuti speciali è necessario avere un account Ubisoft, che può essere creato gratuitamente alla pagina http://farcrygame.com/playstationULC;. I giocatori su Xbox e PC potranno avere lo stesso contenuto disponibile accedendo al servizio Ubisoft Club.

Per tutte le ultime novità su Far Cry 5 e gli altri giochi Ubisoft, visita www.ubiblog.com.

Per maggiori informazioni su Far Cry 5, visita http://farcry.com e seguici su Facebook alla pagina www.facebook.com/farcry.it/ e su Instagram all’indirizzo https://www.instagram.com/farcrygame_it/

DiRT 4: “hands-on”, la nuova fatica di Codemasters

I fanatici dei simulatori di guida l’avranno saputo senza dubbio e così mercoledì 23 maggio avranno fatto la fila per entrare dalle 15.30 nella Microsoft House di Milano e provare in anteprima nazionale il nuovissimo DiRT 4 distribuito in Italia da Koch Media.

Noi avevamo appuntamento qualche ora prima per mettere le mani con tutta calma sull’ultima fatica di Codemasters che ci attendeva, a pochi giorni dal lancio ufficiale, presso la sede di Microsoft Italia, dove all’entrata in bella mostra erano state montate due postazioni di guida TX Thrustmaster con pedaliera 3TPA PRO, TM Leather GT Wheel, sedile sportivo e struttura tubolare per assemblare il tutto.

Per i non-addetti o, semplicemente, per i non amanti dei simulatori di guida bisogna ricordare che Codemasters è sinonimo di Rally perché il genere Racing è stato nelle loro corde sin dal 1986 quando sviluppavano per piattaforme storiche come Amiga, Atari, Commodore e ZX Spectrum. Solo più tardi, con titoli come “Colin McRae Rally” ed in seguito con “DiRT” sono diventati un punto di riferimento per le corse fuoristrada avendo all’attivo ben 12 giochi di queste serie. Infatti, per ora accantonati nuovi episodi della serie “Colin McRae Rally”, ecco che il 9 giugno sarà disponibile DiRT 4, il sesto capitolo della serie “DiRT”.

DiRT 4: Codemasters è sinonimo di Rally

DiRT 4 opinioni

 

Eccomi allora pronto per provare questo nuovo episodio; vedo una postazione Thrustmaster libera e d’istinto mi accomodo ma, dopo aver impugnato il volante, decido che forse è meglio partire da una delle otto postazioni Xbox One S. La versione installata, pur essendo una build finale, è in lingua Inglese e senza connessione online che mi priverà quindi di testare la modalità Multiplayer. Gamepad in mano faccio un piccolo giro tra i Menu giusto per scorrere gli Eventi principali presenti nel gioco. Scelgo la modalità Carriera e, essendo all’inizio, come sempre a mia disposizione non trovo molto perché la mia carriera da pilota deve ancora guadagnare i primi gradi.

Inizio quindi affrontando la “DiRT Clubman Cup” con solo due autovetture tra cui scegliere: una “Ford Fiesta R2” o una “Opel Adam R2”. Seleziono la “Opel Adam R2” solo perché mi è più simpatica e come pista mi ritrovo la “Wildwood Forest – Sprint” in Michigan (USA). Prima di partire do un’occhiata al Menu di Set-up della vettura che sembra essere completissimo. Lascio tutto come trovo, mi assicuro solo che il cambio sia su Automatico. Questo percorso è molto facile, senza curve a gomito o cieche, ed il mio obiettivo è arrivare entro i primi 25 tempi. Complice la facilità della gara posso porre attenzione ai dettagli e alla grafica del gioco. La mia visuale di guida dall’interno della vettura è gratificata dalla presenza di un’infinità di dettagli del cruscotto della mia Opel e la strada che percorro non è da meno. Prima di ogni curva o cambiamento di direzione si inserisce l’audio del co-pilota con messaggi brevi e supporto grafico a video. Lo sterrato poco insidioso alza realistiche nuvolette di polvere sulla macchina e sulle erbacce intorno, così come l’unica pozzanghera incontrata è sufficiente per bagnarmi completamente il parabrezza lasciando i classici rigagnoli sul vetro via via che procedo. Un po’ meno dettagli mi sembra di percepire sui bordi più esterni delle strade ma questo lo vedremo meglio durante la futura nostra recensione.

Per tutto il percorso non terrò conto della voce del co-pilota e, mentre comincio a prenderci la mano, mi lascio andare a derapate che inevitabilmente mi portano ad investire cartelli stradali e staccionate. Mi perdo in testacoda ma senza fatica riguadagno la giusta direzione del tracciato. Tutto questo con un audio splendido che sottolinea ogni mia devastazione con rumori diversi a seconda di ciò che rompo e nello stesso modo mi accompagna con tracce sonore del motore della vettura che variano rispettando la natura del tracciato che percorro. Mi qualifico, la gara è breve ma divertente, certo stiamo parlando di difficoltà minima e sterrato facile, ma questo depone a favore di Codemasters che ha optato per introdurre un approccio al gioco anche per i neofiti dei simulatori guida. Al termine della gara salgo di Ranking e guadagno punti che posso spendere in riparazioni e/o elaborazioni vettura nell’Area di Servizio.

DiRT 4, la modalità Freeplay Championship

DiRT 4 macchine

Ora è il momento di provare un’altra modalità di gioco, esco quindi dal Menu Carriera e entro nel Freeplay Championship. Mi viene assegnata una “Mitsubishi Space Star R5” con cui cercherò di fare il tempo migliore sulla pista “Sears Forest – Long”. Questo tracciato comincia ad essere più lungo e difficoltoso del precedente. Si tratta sempre di un fuoristrada non difficilissimo ma compaiono le prime curve a gomito e grandi pozze d’acqua che non sono ancora guadi ma sufficienti per far perdere d’aderenza l’autovettura. Anche in questo caso il gioco mi trasmette divertimento non frustrato da eccessivi tecnicismi da adottare per giungere alla fine della gara.

Con la coda dell’occhio mi accorgo che una delle due postazioni Thrustmaster si è liberata e allora lascio Xbox One S e mi precipito. Vivo sempre sensazioni strane quando mi accingo a provare un gioco usando un simulatore professionale, soprattutto quando, come in questo caso, passo senza soluzione di continuità dall’esperienza console. Assistito da un tecnico Microsoft mi sistemo all’interno della struttura a tubolari nell’attesa che lui faccia partire una demo già pronta. Qui siamo su un altro pianeta. Come immaginavo la configurazione di questa demo non è per principianti. La gara è sempre a tempo ma il percorso è un costone sterrato di montagna dove si alternano dossi ciechi a curve a gomito. Il volante trasmette ogni vibrazione della macchina, ogni cambiamento di terreno ma, soprattutto, gli attriti ed i pesi della vettura che mi costringono a fare molta fatica per tenere in strada l’auto. Chiaramente chi si può permettere una configurazione hardware di questo genere deve essere un esperto di giochi di simulazione per poterla sfruttare al meglio. Per non uscire di strada devo ovviamente andare piano ma anche così è troppo difficile per me. Mai come in questo caso la fisica del gioco è evidente nella deformazione che l’auto subisce a causa dei miei continui errori. Con il vetro ormai a ragnatela non vedo nulla e mi è facile uscire di strada. In questa demo gli errori si pagano e la mia gara termina qui.

Giornata molto positiva quella di oggi. Nonostante questa prova sia stata molto rapida, la maturità di un prodotto che fonda il suo successo sulle competenze e le capacità di uno studio come Codemasters mi ha lasciato la sensazione che DiRT 4 possa essere un gioco che tutti riescono ad approcciare ricevendone soddisfazioni immediate, anche se su piani diversi. Da divertimento immediato e facile ai sapori forti tipici dei professionisti della guida, DiRT 4 sembra poter garantire le migliori emozioni a qualsiasi guidatore videoludico.

Dragon Quest Heroes II, recensione: il sequel che non osa

A poco più di un anno dall’uscita del primo musou ispirato al GdR di Square Enix, Dragon Quest Heroes II ha raggiunto gli scaffali fisici e digitali di tutto il mondo. Per la gioia di coloro i quali apprezzarono il titolo precedente, questo sequel ne mantiene intatto sia lo spirito scanzonato e coloratissimo che il gameplay non troppo impegnato, ma sempre e comunque divertente.

Dragon Quest Heroes II

La sensazione, tuttavia, è che si sarebbe potuto fare molto di più e, forse a causa di tempi di sviluppo troppo brevi (l’annuncio di Dragon Quest Heroes II è arrivato a pochissima distanza dal rilascio del primo) il risultato finale è sì soddisfacente, ma davvero poco innovativo.

Dragon Quest Heroes II

Esattamente come il prequelDragon Quest Heroes II presenta una narrazione senza troppe pretese, in grado di accompagnare piacevolmente le 35-40 ore necessarie a portare a termine la campagna e, anche in questo caso, il giocatore potrà scegliere chi impersonare tra i due protagonisti, senza che questo influisca sulla trama.

I personaggi controllabili in combattimento sono numerosi e assai diversi fra loro; il roster è composto sia da personaggi originali che da volti conosciuti, provenienti dai titoli principali della saga Dragon Quest. Non mancheranno riproposizioni di figure presenti già nel primo Dragon Quest Heroes, come Jessica e Maya, ma nel complesso tutti gli avatar a disposizione risultano divertenti da controllare e permettono di creare party equilibrati per ogni occasione.

Dragon Quest Heroes II

È innegabile che il livello di difficoltà medio del gioco sia piuttosto basso, salvo giusto un paio di scontri e la sezione di battaglie end game, in cui l’ottimizzazione di abilità ed equipaggiamento risultano fondamentali. Dragon Quest Heroes II riesce comunque a intrattenere senza annoiare e anzi, strappa spesso qualche sorriso grazie alla splendida, inconfondibile caratterizzazione di personaggi e creature di Akira Toryiama, a una colonna sonora che riprende i temi classici del brand e un doppiaggio inglese e giapponese di buon livello.

Dragon Quest Heroes II

Un peccato, quindi, che la natura cross-gen e multipiattaforma ne abbia limitato l’aspetto tecnico e, di conseguenza, l’impatto estetico. La versione Playstation 4 vanta una risoluzione Full HD e un framerate pressocché granitico di 60fps, ma al prezzo di ambientazioni spoglie, quasi prive di interazioni e un field of view piuttosto limitato. Anche il bestiario, per quanto presenti numerose new entry rispetto al primo Dragon Quest Heroes, mostra davvero troppi reskin e poca varietà per non far sollevare almeno un sopracciglio.

Dragon Quest Heroes II

Esattamente come accaduto col il precedente Dragon Quest Heroes, bisogna anche tenere in considerazione la natura ibrida GdR/Hack ‘n Slash del titolo, che si ritrova in un “limbo” tra i due generi e mescola efficacemente elementi dell’uno e dell’altro, senza però eccellere su nessuno dei due fronti.

Dragon Quest Heroes II

La gestione degli equipaggiamenti si limita ad un “più è costoso meglio è”, la già citata narrazione funge da piacevole scusa per pestare le dita sui pulsanti del controller e difficilmente risulterà memorabile, così come gli elementi musou possono venire facilmente a noia a tutti gli acquirenti che – e si tratta sicuramente della stragrande maggioranza – hanno acquistato il gioco attratti più dal nome e dalla presenza dei beniamini della propria infanzia, piuttosto che dal gameplay.

Dragon Quest Heroes II

In linea di massima Dragon Quest Heroes II migliora il neonato brand sotto ogni punto di vista: il poter cambiare liberamente classe ai due protagonisti aggiunge una graditissima varietà al combattimento, oltre che una sempre benvenuta componente di roleplay; molti tipi di missioni “speciali” del primo Dragon Quest Heroes sono state ridotte in numero, quando non addirittura rimosse del tutto, evitando situazioni frustranti in cui prendere a cannonate un gigante prima che distruggesse un muro era tutto fuorché divertente; sono state introdotte le abilità di gruppo e i livelli di maestria con le varie armi, che ne migliorano l’efficienza in combattimento; le condizioni meteo delle aree di gioco, oltre a modificarne l’aspetto, alterano l’efficacia degli incantesimi e aggiungono varietà agli scontri.

Dragon Quest Heroes II

Ultimo ma non meno importante, la presenza di una componente multiplayer (del tutto facoltativa) consente di affrontare buona parte delle battaglie del titolo in compagnia di altri giocatori, con persino un sistema di password per giocare insieme ai propri amici; una feature interessante, in grado di allungare la longevità del gioco e rendere l’inevitabile farming meno ripetitivo, che però anche a pochi giorni dal lancio pare sia stata poco apprezzata, vista la desolazione dei server già a pochi giorni dall’uscita.

Dragon Quest Heroes II

Dragon Quest Heroes II riesce anche a mescolare in un contesto narrativo originale personaggi provenienti da avventure diverse, fornendo a ciascuno il giusto spazio per esprimersi ed essere apprezzato e, una volta accettata la poca profondità di gameplay, falciare mostri colorati e grassocci risulterà (quasi) sempre uno spasso.

L’unico vero neo del titolo è la già citata mancanza di innovazione, l’aver riproposto con un condimento diverso e qualche minima aggiunta lo stesso, identico piatto dell’anno scorso, sempre gustoso ma comunque venduto a prezzo pieno. Si tratta senza dubbio di un gioco che merita il suo costo ma che sa troppo di “compitino per casa”, pulito, ordinato, senza una reale identità che lo renda memorabile.

Dragon Quest Heroes II

Consigliato per i fan di vecchia data di Dragon Quest e praticamente un must buy per chi, tra loro, apprezza anche il genere musouDragon Quest Heroes II fa ciò che deve, intrattenendo per decine e decine di ore come e più del precedente titolo. Come sequel avrebbe potuto offrire molto di più, ma con dei tempi di sviluppo tanto ridotti è probabile che Omega Force abbia avuto davvero poco spazio per concrete manovre migliorative.

 

The Surge: un nuovo trailer ricco di azione

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 Mancano solo pochi giorni al lancio del videogioco action-RPG THE SURGE che sarà disponibile dal 16 maggio per PlayStation 4, PlayStation 4 Pro, Xbox One PC! Immergiti in un mondo futuristico afflitto da problemi di devastazione ambientale, corporativismo e dall’uso improprio della tecnologia, Vivi la storia di Warren durante il suo primo giorno di lavoro in CREO, una mega corporazione che è stata colpita da una devastante catastrofe.

Preparati ai brutali combattimenti e alle ambientazioni distopiche di THE SURGE con questo trailer di lancio ricco di azione!

Il giusto compromesso tra rischio e ricompensa sarà un elemento chiave per avere successo in THE SURGE, nel corso dei combattimenti potrai recidere, con una sapiente combinazione di attacchi verticali e orizzontali, le parti più interessanti del corpo meccanico degli avversari per integrarli nel tuo equipaggiamento. Quando affronterai i nemici potrai decidere se sconfiggerli più velocemente, mirando alle loro parti vulnerabili, o di rischiare di cimentarti in una battaglia più lunga e logorante per ottenere preziosi pezzi di equipaggiamento nuovi di fabbrica.

Il movimento e la velocità saranno essenziali per avere la meglio nei combattimenti; dovrai imparare a parare e a schivare gli attacchi tenendo sotto sempre controllo la tua resistenza, in modo da essere in grado di sferrare, al momento giusto, un potente contrattacco per recidere la parte dell’avversario di cui ti vuoi impossessare o per evitare un attacco letale. Le regole di combattimento valgono sia per te che per tuoi i nemici, se verrai colpito in una parte vulnerabile, subirai pesanti danni.

Sfrutta i punti deboli del tuo nemico e presta attenzione a proteggere i tuoi se vuoi uscire vittorioso e potenziato dai combattimenti!

THE SURGE sarà disponibile dal 16 maggio per PlayStation 4, PlayStation 4 Pro, Xbox One e PC