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Valkyria Revolution arriverà in Europa il 30 giugno

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Valkyria Revolution arriverà in Europa il 30 giugno prenotazioni disponibili per l’ultima avventura Valkyria di SEGA

I suoni della guerra infurieranno ancora una volta sul campo di battaglia quando Valkyria Revolution arriverà negli Stati Uniti il 27 giugno e in Europa il 30 giugno! Il gioco sarà rilasciato in occidente sia nella versione fisica che digitale per PlayStation 4 e Xbox One™, al prezzo di € 39.99.

I soldati fedeli sono sempre ricompensati per il loro servizio, quindi le prenotazioni ed un numero limitato di copie di lancio delle versioni fisiche per PS4 e Xbox One arriveranno in Europa complete della colonna sonora con 12 tracce del rinomato Yasunori Mitsuda (Chrono Trigger, Stella Glow). Sulla scia di una rivoluzione, i soldati d’elite di Jutland, i Vanargand, devono unirsi per sconfiggere il Ruzi Empire e fermare la morte stessa – la Valkyria. Questa squadra anti-Valkyria é equipaggiata con armi avanzate ed ha la potente abilità di maneggiare incantesimi ragnite per combattere questa terrificante minaccia. Questa unità è composta da soldati che hanno una elevate affinità con ragnite; anche le truppe Jutland della Principessa Ophelia si sono unite alla truppa. La Principessa ama profondamente il suo paese  ed ha risposto alla chiamata per liberare tutti coloro i quali sono soggiogati alla tirannia di Ruzi. Ma, Amleth Grønkjær, il comandante della Vanargand nasconde un terribile segreto. Sarà amico o nemico del paese che ha giurato di proteggere?

Caratteristiche di Valkyria Revolution:

  • Affronta la morte – A capovolgere le sorti della battaglia in Valkyria Revolution è Brunhilde, una degli ultimi antichi e potenti Valkyrur, esseri magici con poteri quasi illimitati. E’ vincolata da un giuramento con le forze nemiche ed i giocatori dovranno trovare un modo per sconfiggerla.
  • Preparati per LeGION – Valkyria Revolution ha un nuovissimo Sistema di Battaglia che mescola combattimenti in tempo reale e strategia tattica. I giocatori possono prendere il sopravvento sul campo di battaglia utilizzando delle combo o delle astute tattiche, il giusto bilanciamento tra azione e tattica è la chiave per il successo.
  • L’ingegnosità della guerra – Attraverso le avversità si sviluppano grandi opere di ingegneria, e con una patria assediata, i giocatori possono aggiornare le loro armi esistenti attraverso differenti percorsi di personalizzazione.
  • Un nuovo aspetto grafico – Valkyria Revolution ha un nuovo aspetto grafico grazie al nuovo motore Gouache .
  • Compositore Classico – Valkyria Revolution ha una Colonna Sonora vibrante realizzata dal talentuoso compositore Yasunori Mitsuda (Chrono Trigger, Stella Glow)

Valkyria Revolution non è solo un nuovo capitolo nella leggendaria serie di Valkyria, ma è un titolo completamente rinnovato con nuovi personaggi, un nuovo mondo e nuove meccaniche di gameplay. Il combattimento statico a turni è diventato più action con combo devastanti, attacchi letali e strategia a cui si aggiunge l’esplorazione dell’incredibile continente europeo.

Valkyria Revolution sarà disponibile per PlayStation 4, e Xbox One, e come titolo digital per PlayStation®Vita, il 27 giugno negli Stati Uniti e il 30 giugno in Europa. Ulteriori informazioni sono disponibili al sito valkyria.sega.com.

KINGDOM HEARTS HD 1.5 + 2.5 ReMIX: nuovo trailer con i personaggi Disney

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Square Enix Ltd. e Disney hanno presentato oggi un nuovissimo trailer che ha come protagonisti i personaggi dell’attesissimo KINGDOM HEARTS HD 1.5 + 2.5 ReMIX, disponibile dal 31 marzo 2017 su PlayStation4.  

Il nuovissimo trailer presenta una serie di personaggi Disney celebri in tutto il mondo che si potranno incontrare nella raccolta di prossima uscita, inclusi Topolino, Pippo, Paperino, Jack Sparrow, Stitch, Ariel e molti altri ancora!

Questa raccolta rimasterizzata in alta definizione porta sei celebri avventure della serie di KINGDOM HEARTS per la prima volta su PlayStation®4, offrendo ai fan l’opportunità unica di vivere tutti i momenti più celebri della serie.

Per chi non conosce la serie, KINGDOM HEARTS HD 1.5 + 2.5 ReMIX è anche l’opportunità perfetta per scoprire la magia di KINGDOM HEARTS prima del lancio di Kingdom Hearts III

Il nuovo trailer KINGDOM HEARTS HD 1.5 + 2.5 ReMIX – Personaggi e luoghi familiari”

KINGDOM HEARTS HD 1.5 + 2.5 ReMIX sarà disponibile in Europa e nei paesi che adottano lo standard PAL su PlayStation 4 dal 31 marzo 2017.

The Elder Scrolls Online Morrowind: video sulla modalità PvP “Battlegrounds”

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Zenimax Online Studios ha permesso al pubblico di provare The Elder Scrolls Online: Morrowind per la prima volta nell’ambito del PAX East di Boston, attirando migliaia di fan bramosi di essere tra i primi al mondo a indossare i panni del Warden (Custode), la nuova classe del gioco, di esplorare nuovamente le leggendarie terre di Vvardenfell e di collaudare la nuova modalità PvP “Battlegrounds”.

Questi fortunati giocatori hanno potuto scontrarsi sui nuovi campi di battaglia 4 vs. 4 vs. 4 usando nuovi e devastanti incantesimi di ghiaccio, scagliando i nemici nella lava della Montagna Rossa e affrontando feroci orsi da guerra, che non si sono risparmiati per difendere i loro padroni.

Dai un’occhiata alla modalità “Battlegrounds” in azione e alle reazioni dei giocatori nel video seguente.

The Elder Scrolls: Morrowind sarà pubblicato in tutto il mondo il 6 giugno 2017 per PC, Mac, Xbox One e PlayStation 4.

 

Horizon Zero Dawn, la recensione: il coraggio di Guerrilla Games

Ogni aspetto del mercato, si sa, è influenzato da mode e tendenze. Nella realtà videoludica, il trend attuale punta al massimo sui titoli open world, con software house che puntano a creare giochi dai mondi aperti sempre più grandi e la più grande varietà di biomi, oggetti collezionabili, segreti e nemici. Non c’è quindi da stupirsi se Horizon Zero Dawn, che ai tempi del suo annuncio fu giudicato il titolo più originale dell’E3 2015, a distanza di quasi due anni possa apparire come l’ennesimo gioco che punta a cavalcare l’onda… Fortunatamente, la realtà non è così negativa.

Horizon Zero Dawn

Guerrilla Games, software house madre della saga Killzone, ha deciso di reinventarsi e mettersi alla prova con una nuova IP e un nuovo genere: Horizon Zero Dawn è un Action RPG (viste le premesse, ovviamente open world) ambientato in un lontano futuro, su una Terra tornata a vivere e fiorire dopo un terrificante, ma sconosciuto evento apocalittico. Scopo del giocatore è aiutare Aloy, la giovanissima protagonista che, braccata da una setta militare e religiosa, deciderà di far luce sulle proprie origini e sugli eventi del passato che hanno portato all’avvento delle macchine e al suo inusuale arrivo all’interno del villaggio dei Nora.

Horizon Zero Dawn

La narrazione non punta a un registro elevato, né i personaggi vengono mai particolarmente approfonditi, ma gli eventi e le reazioni umane sono sempre azzeccate e convincenti, senza mai sbordare nell’epico o nel patetico; è tuttavia presente una caduta di stile durante una breve, ma fondamentale sezione avanzata, in cui il compromesso fra esposizione e gameplay porta a un appiattimento della prima e un’eccessiva linearità e monotonia del secondo.

Horizon Zero Dawn

Anche dal punto di vista puramente “giocoso”, Horizon Zero Dawn trova forza e valore nella sobrietà: il titolo ha una spiccata impronta action, con giusto qualche meccanica GDR nella gestione di abilità attive e passive della protagonista. Il mondo di gioco è coloratissimo, curato in ogni dettaglio e al suo interno si combinano alla perfezione natura e rovine del passato, animali e macchine, senso di pace e inquietudine.

Horizon Zero Dawn

La Modalità Foto permette di apprezzare l’impressionante resa grafica, ottenuta sacrificando buona parte dell’interattività e della fisica ambientale, ma il cui risultato finale è una vera gioia per gli occhi e su Playstation 4 raggiunge un livello estetico pari (quando non superiore) ad altre esclusive Sony, come Uncharted 4 e The Order: 1886, il tutto con un’eccellente stabilità del framerate, caricamenti dalla durata ridotta e una presenza minima di glitch.

La mappa aperta è compatta, estesa al punto giusto per permettere di essere attraversata a piedi o a dorso di macchina senza risultare noiosa – per quanto fin da subito sia possibile usufruire del viaggio veloce impiegando un oggetto consumabile apposito – grazie a una costante presenza di risorse da raccogliere, oggetti e dati da collezionare e creature da combattere.

Horizon Zero Dawn

Il combat system ricorda in molti aspetti le meccaniche principali della saga Monster Hunter, per quanto in una versione estremamente semplificata. I comandi sono reattivi e la mira assistita permette grande precisione anche con le levette del Dualshock 4. Armi e armature consentono di variare il proprio stile, passando da uno scontro a testa bassa a metodi più tattici, come gli agguati con trappole e cavi. È inoltre possibile personalizzare il proprio armamentario tramite “modifiche” (ottenute perlopiù sconfiggendo avversari) che alterano i valori di attacco e difesa dell’oggetto su cui vengono applicate, fino a un numero massimo di tre per ogni pezzo indossabile.

Horizon Zero Dawn

Ogni cosa, in Horizon Zero Dawn, punta a dare il meglio senza strafare: mappa, equipaggiamenti, collezionabili, persino i tipi di nemici sono presenti in numeri e varietà soddisfacenti, ma non realmente impressionanti.

Ciascuna macchina ha i propri modi di attaccare ed essere attaccata (nonostante molte mosse e animazioni siano comuni a più modelli di creatura) e differenti resistenze e debolezze elementali.

Horizon Zero Dawn

Colpire i punti giusti con l’arma e la munizione adeguata causerà danni impressionanti; di contro, creature mastodontiche come il Divoratuono e l’Avitempesta quasi non accuseranno i colpi “standard” e obbligheranno il giocatore ad accantonare la forza bruta ed elaborare una strategia per abbatterle, intuendone i movimenti e individuandone i punti deboli.

Se il combattimento a distanza risulta immensamente appagante, lo stesso non può dirsi di quello corpo a corpo: limitato a una sola arma, una breve combo di attacchi leggeri e ad un singolo, lento attacco pesante, gli scontri ravvicinati andrebbero classificati come semplice compromesso per il risparmio di munizioni e nulla più dato che, oltre ad essere poco divertenti, mancano di precisione nelle hitbox e persino di buone animazioni.

Horizon Zero Dawn

Horizon Zero Dawn offre una campagna principale di circa 30 ore, oltre ad un considerevole numero di quest opzionali e qualche sfida a tempo. Ogni dialogo del gioco è doppiato ed è presenta anche una discreta versione italiana, per quanto non allo stesso livello di quella inglese (sulla cui base è stato realizzato il mocap facciale dei modelli in-game) e con frequenti problemi di sincronizzazione tra audio e video.

Horizon Zero Dawn

Anche nel caso di missioni secondarie, Horizon Zero Dawn permette di approfondire e apprezzare (o disprezzare) mentalità e culture degli abitanti di questa Terra rinata, tutte ispirate più o meno liberamente a popolazioni realmente esistite o esistenti, come i Mongoli, gli Aztechi e i Nativi americani. Come tutti i comprimari, anche la protagonista non risulta approfondita a livello psicologico, ma regge bene il peso degli eventi, senza risultare mai eccessiva o incoerente e lascia uno spiraglio aperto per eventuali sequel in cui la caratterizzazione potrà ricevere maggiore attenzione ed espandersi.

Horizon Zero Dawn

Oltre all’eccellente design, la buona trama e il gameplay convincente, Horizon Zero Dawn vanta anche un’ottima colonna sonora, mai invadente e sempre perfettamente in linea con l’atmosfera presentata a schermo. Tutto ciò concorre a creare un setting vivo. in cui solo la “fauna biologica” appare sottotono e poco ispirata e all’interno del quale il giocatore può davvero “perdersi” cacciando, esplorando o, perché no, semplicemente catturando l’attimo in memorabili screenshot.

Horizon Zero Dawn

Horizon Zero Dawn è una nuova IP e un esperimento coraggioso da parte di Guerrilla Games. Il risultato convince appieno nonostante qualche sbavatura e riesce sia a porre basi solide per un eventuale seguito, che a soddisfare in quanto titolo stand-alone semplice, efficace e schietto in ogni suo aspetto.

Injustice 2: Supergirl, Superman e Black Adam nel nuovo trailer

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Warner Bros. Interactive e NetherRealms hanno diffuso in nuovo trailer ufficiale di Injustice 2, l’attesissimo seguito del videogames di successo Injustice basato sull’universo dei supereroi della DC Comics.

Injustice 2 è il seguito superpotente dell’acclamato videogioco Injustice: Gods Among Us e consente ai giocatori di costruire e potenziare la versione definitiva dei loro personaggi DC preferiti.

Con un’enorme scelta di supereroi e supercriminali DC, i giocatori possono personalizzare i famosi personaggi DC con attrezzature uniche e potenti ottenute nel corso del gioco. Inoltre, per la prima volta, i giocatori potranno decidere l’aspetto dei loro personaggi, combattere e svilupparli attraverso varie modalità di gioco.

Injustice 2 trailer 3Injustice 2 – OGNI BATTAGLIA TI TEMPRA

Injustice 2 espande i colossali scontri del capitolo precedente. A ogni match, i giocatori ottengono nuovi oggetti per equipaggiare, personalizzare e far crescere di livello i loro supereroi e supercriminali DC preferiti, modificando radicalmente non solo il loro aspetto, ma anche il loro modo di combattere.

UN’ENORME SCELTA DI PERSONAGGI DC

I giocatori possono scegliere dal più esteso elenco di personaggi DC nella storia dei picchiaduro: dai classici amati dai fan, come Batman, Superman, Supergirl, Flash, Aquaman, Wonder Woman e Blue Beetle, a nuovi e sbalorditivi criminali, come Atrocitus, Gorilla Grodd e Deadshot.

STORIA EPICA E CINEMATOGRAFICA

Injustice 2 prosegue la storia iniziata con Injustice: Gods Among Us. Batman e i suoi alleati lavorano per rimettere insieme i pezzi della società lottando contro chi vorrebbe restaurare il regime di Superman. In mezzo al caos, compare una nuova minaccia che metterà a rischio l’esistenza della Terra.

SVILUPPATO DA NETHERREALM STUDIOS

Sviluppatore dell’acclamata e vendutissima serie di Mortal Kombat, NetherRealm Studios offre una narrazione senza rivali, ricchezza di contenuti e meccaniche di combattimento di prima classe nell’universo DC.

Sniper Ghost Warrior 3: il cinematic Trailer

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Guarda I fratelli in azione nel Brothers Cinematic Trailer di Sniper Ghost Warrior 3. Il legame tra fratelli può essere complicato, è inequivocabile. Dai creatori delle serie Sniper Ghost Warrior e Lords of the Fallen, CI Games è orgogliosa di condividere un nuovo trailer che approfondisce il rapporto tra Jon e Robert North in Sniper Ghost Warrior 3.

Cresciuti in un ranch, ai piedi delle Montagne Rocciose del Colorado, Jon e suo fratello minore, Robert, sono sempre stati migliori amici e grandi rivali. La loro famiglia ha sempre considerato il servizio militare la più alta forma di patriottismo. Entrambi i fratelli si sono arruolati non appena l’età lo ha consentito loro.

Mentre suo fratello, Jon, è della “vecchia scuola” e con decisione segue il  prototipo del Marine, Robert è più ribelle e scettico verso le autorità e non esita ad utilizzare metodi poco ortodossi. Robert ama profondamente suo fratello maggiore, ma crede che il suo modo di pensare e agire lo possa lasciare indietro.

Sniper: Ghost Warrior 3 racconta una storia di fratellanza, fede e tradimento in una terra bagnata dal sangue di una guerra civile. I giocatori vestono i panni di un cecchino americano, Jonathan North, che si trova nel nord della Georgia, vicino al confine russo. Ha una missione ufficiale ed una personale, trovare suo fratello. Esplora una vasta mappa open-world con clima dinamico ed il ciclo giorno notte che ha un impatto sul gioco e sulle decisioni. Equipaggiamento, armi, accessori, veicoli e droni personalizzabili. Scegli il tuo stile di gioco: Sniper, Ghost o Warrior.

Sniper: Ghost Warrior 3 sarà disponibile su PC, PlayStation®4 e Xbox One il 25 Aprile, 2017

Persona 5: Erika Harlacher per la voce di Ann Takamaki

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L’attrice Erika Harlacher dona la voce ad Ann Takamaki di Persona 5! Inoltre, personalizza la tua PlayStation 4 con il tema gratuito di Yusuke Kitagawa!

Non capita tutti i giorni di sentire dal vivo la voce proveniente da un videogioco, ma abbiamo invitato la doppiatrice Erika Harlacher nell’ufficio di Atlus per questa ragione! Beh, non solo per sentire la sua voce, ma soprattutto per registrare un importante segmento di Persona 5 che coinvolge il suo personaggio Ann Takamaki. Guarda Erika, che come lei, frequenta le lezioni alla Shujin Academy, si avventura nel Metaverse, combatte le Ombre maligne, affronta lo squallido Re Kamoshida e stipula un contratto con una Persona speciale …

E NON E’ TUTTO! Nessuno apprezza lo splendore, l’estetica e la vera bellezza come Yusuke Kitagawa, per questo gli abbiamo dedicato un tema e tre avatar. Non perdeteveli, sono gratuiti a partire da oggi fino al 21 Marzo. Scaricate il tema e gli avatar adesso e lasciate entrare l’eleganza di Fox (nome in codice) nella vostra PlayStation 4.

Persona 5 è un gioco sui conflitti interiori ed esteriori di un gruppo di studenti problematici delle scuole superiori – il protagonista ed un gruppo di compagni che incontra nel corso dell’avventura – vivono una doppia vita come Ladri Fantasma. Trascorrono la tipica giornata di un liceale di Tokyo: frequentano le lezioni, svolgono attività dopo la scuola e fanno dei lavori part-time. Ma possono anche intraprendere delle avventure fantastiche utilizzando il loro poteri ultraterreni per entrare nei cuori della gente. Il loro potere deriva da Persona, il concetto junghiano di “sé”. Gli eroi del gioco si rendono conto che le forze della società moderna portano le persone ad indossare delle maschere per proteggere la loro vulnerabilità e solo strappandogli letteralmente la maschera protettiva e confrontandosi con il loro io interiore, gli eroi sono in grado di risvegliare la loro forza più profonda per cercare di aiutare chi ha bisogno. Il gruppo di Ladri Fantasma cerca di cambiare il mondo giorno per giorno ascoltando le loro percezioni e scrutando attraverso le maschere che indossa la società moderna.

Persona 5 sarà disponibile il 4 Aprile in America e in Europa, per PlayStation 4 e PlayStation 3. Per maggiori informazioni, visita il sito ufficiale,atlus.com/persona5

RECAP DELLE CARATTERISTICHE

·        Persona 5 è il primo titolo numerato del franchise pluripremaito dalla versione su PS2.

·        Meccaniche frenetiche, eccitanti sequenze action, storia profonda e coinvolgente.

·        Personaggi stilizzati, nemici e ambienti vibranti ed eleganti cut-scene.

·        Colonna Sonora composta dal leggendario Shoji Meguro.

·        Una storia standalone ed un’esperienza profonda che accoglie i fan di Persona ed i nuovi giocatori

DETTAGLI PRODOTTO

Titolo: Persona 5

Data d’uscita: 4 Aprile 2017

Piattaforma: PlayStation® 4 / PlayStation®3

Sviluppatore: Atlus

Publisher: Deep Silver (PAL)

Genere: Japanese Role Playing Game (JRPG)

Giocatore: Singolo

PEGI: PEGI 12

Prezzo: Standard & SteelBook Launch Edition: €69.99, Premium Edition: €89.99, PS3 Edition: €49.99

Lingua: Voce inglese e giapponese e testi in inglese

DETTAGLI PREMIUM E STEELBOOK EDITION

·        PS4 SteelBook Launch Edition – Disponibile solo per PS4 (€69.99) con il pre-order in edizione limitata e con acquisto al day-one fino ad esaurimento scorte

·        SteelBook Edition: La versione PS4 avrà una confezione in metallo personalizzata con il design di Persona 5

Take Your Heart Premium Collector’s Edition – Solo per PlayStation 4  (€89.99)

La collector’s edition di Persona 5 è un’esclusiva per PS4 e include:

·        Colonna sonora: Una selezione di brani di Persona 5 realizzati dal leggendario compositore della serie, Shoji Meguro, con 5 artwork sulla copertina del CD.

·        Peluche di Morgana: Il gatto di Morgana non è solo la mascotte dei Ladri Fantasma, ma anche un membro – e non un comune gatto!

·        Artbook di 64 pagine con copertina rigida: Contiene I concept, gli art dei presonaggi del designer Shigenori Soejima.

·        SteelBook: Il gioco su PS4 sarà contenuto in una confezione di metallo personalizzata con il design di Persona 5.

·        Borsa per la scuola: Riprodotta secondo lo stile tradizionale giapponese, una replica esclusiva con la cresta della Shujin Academy.

·        Confezione esterna collezionabile: La più grande edizione mai creata nella storia di Atlus, la “Take Your Heart” Premium Edition arriverà in una colossale confezione da collezione.

Tom Clancy’s Ghost Recon Wildlands – Recensione

Recentemente, e sto parlando di tre anni fa, solo i possessori di PC hanno avuto la possibilità di giocare con i Fantasmi di Tom Clancy. Di quell’episodio ho un ricordo sbiadito e vago, direi anzi: non memorabile. Più di cinque anni di lavoro, una nuova generazione di Console (quasi due) e la parola magica “Open World” sono le componenti che ci permettono di calzare nuovamente gli stivali militari dei corpi d’elite ed addentrarci dietro le linee nemiche nel nuovo capitolo intitolato: Tom Clancy’s Ghost Recon Wildlands. Per far dimenticare l’ultimo episodio, ma soprattutto riportare all’antico splendore la serie “Ghost Recon”, gli sviluppatori di Ubisoft hanno deciso di creare uno sparatutto tattico in terza persona ambientato in un immenso “Open World”. Nessuna impostazione futuristica come in “Advanced Warfighter” e “Future Soldier”, bensì un ambiente moderno, simile all’originale “Tom Clancy’s Ghost Recon” del 2001.

Il gioco si svolge nel 2019 in una Bolivia dove un cartello di narco-trafficati denominato Santa Blanca è diventato così potente da influenzare il potere economico, politico e militare, riuscendo così a far diventare la Bolivia un narco-stato indipendente. L’ascesa al potere di questo cartello della droga con una guida carismatica dal nome El Sueño inizia a diffondersi oltre i confini Boliviani. Esportare coca negli Stati Uniti e in Canada richiede di non guardare in faccia a nessuno e così, ai primi tentativi legali di contrastare il traffico, il Cartello di Santa Blanca risponde con attentati e rapimenti di personale americano. A questo punto agli Stati Uniti non resta che inviare un team di quattro “Ghosts” con l’incarico di entrare in contatto con le Forze Ribelli, svelare il collegamento tra Santa Blanca e il governo locale e distruggere il Cartello.

La mappa del gioco è composta da 21 Provincie. A parte un paio che si possono definire neutre, tutte le altre sono dirette da membri di alto rango del cartello e sono suddivise in quattro settori a seconda dell’aspetto del business cha ricoprono nel narcotraffico: Sicurezza, Produzione, Influenza e Contrabbando. Ci sono diversi attori che popolano questo immenso territorio. Ovviamente troviamo il cartello di Santa Blanca governati dal El Sueño: il nostro obiettivo, il cattivo dei cattivi, il nemico affascinante, il Colonnello Kurtz di Cuore di Tenebra, la testa di serpente che dovremo tagliare. Sempre dalla parte dei nemici troviamo le Forze dell’Unidad, i militari boliviani corrotti dai narcos che non saranno certo gentili con noi. Dalla parte dei buoni ci sono le Forze Ribelli in contatto con la CIA e nostro riferimento in Bolivia. A far da collante con tutti ci sono migliaia di inermi civili che si muovono, vivo e muoiono nel nostro gioco.

Tom Clancy's Ghost Recon Wildlands recensioneTom Clancy’s Ghost Recon Wildlands, l’inizio “Charactersmith”

Si inizia con un super-editor per creare il nostro personaggio. All’interno del gioco viene definita “Charactersmith”, la possibilità di selezionare elementi diversi per personalizzare: viso, sesso, capelli, cappello, cima, tatuaggi, pantaloni, scarpe e altro ancora. Ubisoft parla di più di un miliardo di combinazioni possibili. Onestamente io l’ho trovato eccessivo, ma soprattutto il risultato antropomorfico mi ha deluso molto. Il mio personaggio, nonostante i tanti magnifici dettagli che lo rendono unico nella Community Ghost Recon, è senza vita, piatto, con lo sguardo nel vuoto. Analogamente alla “Charactersmith” c’è la “Gunsmith”. All’inizio avremo in dotazione tre armi inclusa una pistola. In totale però avremo più di 50 armi personalizzabili tra cui scegliere e personalizzare come vorremo. Più si procede, più si è in grado di sbloccare nuove armi e relative modifiche. Naturalmente, se si vuole, è anche possibile saccheggiare le armi dei nemici.

Giochiamo Tom Clancy’s Ghost Recon Wildlands in modalità campagna single player che, in realtà, è un multiplayer con un team composto da quattro Ghosts. I primi passi nel nostro nuovo mondo sono un po’ difficoltosi. I tre che ci accompagnano in questa avventura sono guidati da una IA non limpida e immediata. Se non daremo loro ordini precisi non faranno mai di loro iniziativa quello che ci aspetteremmo, quindi, meglio prendersi un po’ di tempo per capire ed imparare come inviare i compagni in punti specifici guidando i loro movimenti tramite il sistema di comando di punta e clicca. Con un po’ di pratica si capisce quanto e come possiamo contare sul loro contributo durante la missione. I controlli di base delle armi sono molto comodi e per sparare possiamo utilizzare anche la visuale in prima persona. Molto utile l’uso del binocolo che ci permette di marcare facilmente i nemici ed utilizzare comodi “colpi sincronizzati” con forse il più valido contributo dei compagni di team. Presto capiremo che il colpo sincronizzato e l’uso del “drone da ricognizione” saranno le nostre armi migliori per un attacco diretto. In particolare mi permetto di consigliare di potenziare il più presto possibile la durata della batteria del nostro drone che sarà uno strumento tattico per pianificare al meglio gli assalti.

I nemici hanno una IA migliore del nostro team e molto spesso dovremo passare ad azione più stealth per evitare di allertare forze nemiche soverchianti rispetto ai noi quattro. Più missioni termineremo più arsenale militare riusciremo a sbloccare e prima potremo ottenere supporto dalle Forze Ribelli. Infatti, analogamente a come gestiamo il nostro team, potremo comandare la Resistenza chiedendo supporto tramite fuoco di copertura o supporto logistico. Lo schema dei comandi sul controller è ricchissimo, con molte azioni che si attivano combinando comandi contestuali. Senza dimenticare che, quando guideremo i veicoli, passeremo ad una diversa mappatura del pad. Non delle migliori mi è sembrata la gestione della nostra salute. Ho sempre fatto fatica a capire quanto vicino fossi al punto di morte durante lo scontro coi nemici. Se non si riesce a recuperare la salute mettendosi al riparo si cade a terra nell’attesa che un membro del nostro team venga a rianimarci. Per ogni missione abbiamo una sola possibilità di essere rianimati. Esaurita questa, si deve ricominciare la missione da capo.

800 km di strade che attraversano le 21 provincie

Tom Clancy's Ghost Recon Wildlands mappaMa lasciando perdere per un attimo le meccaniche del gameplay, la mappa che troveremo è immensa e bellissima: 800 km di strade che attraversano le 21 provincie. Non importa quale parte della mappa si stia esplorando, troveremo foreste, pianure, montagne, deserti, saline, laghi, paludi, grotte. Il paesaggio naturale è sicuramente quello che nel gioco è stato curato meglio dal punto di vista grafico. In ogni Provincia dobbiamo compiere una serie di missione principali per ottenere le informazioni che ci portano ai MiniBoss del Santa Blanca Cartel. Questi obiettivi sono gerarchicamente dipendenti dai quattro Capi (Heads of Operation) che governano i quattro Business del Cartello Santa Blanca e che riportano direttamente a El Sueño. Avremo una libertà quasi assoluta per quanto riguarda l’ordine delle missioni, fermo restando una sequenza gerarchica che dovremo rispettare per arrivare ai quattro Boss. Per raggiungere ed uccidere El Sueño dovremo affrontare quindi almeno un centinaio di missioni principali, la maggior parte delle quali ha una struttura ripetitiva che è un po’ il punto debole di questi giochi: trovare armi nascoste, interrogare nemici, violare computer, segnalare risorse ai Ribelli, recuperare informazioni e molti combattimenti ad avamposti nemici più o meno difficili da abbattere. Trovare le risorse è però fondamentale perché otterremo dei bonus che ci consentiranno di sbloccare nuove abilità e aumentare il livello del nostro Ghost.

Per spostarci avremo a disposizione una mappa in larga scala richiamabile da Menu dove segneremo con il GPS i punti in cui recarci e una minimappa a video circolare non precisissima. Nonostante questo la minimappa ci permetterà, tramite macchie rosse e gialle, di individuare nelle vicinanze i nemici e le zone interessanti. Il problema è che le posizioni esatte non sono chiarissime sino a quando non saremo a ridosso del punto. Meglio quindi prender da subito le misure sulle ipotetiche distanze e avvicinarsi cautamente.

Parlando di veicoli, Ubisoft non ha badato a spese. Macchine, Jeep, Elicotteri, Moto, Barche, 60 diversi mezzi che avremo a disposizione girando per le strade o potremo rubare ai malcapitati del momento. Il controllo di molti di loro non è facilissimo. Dopo molte ore li ho domati quasi tutti tranne le moto e l’aereo. Del resto la mappa è così grande che si è costretti a spendere un sacco di tempo utilizzando i veicoli per raggiungere le posizioni desiderate. Ma la mappa di gioco è veramente enorme e, se ci ostiniamo a viaggiare in auto o con l’elicottero, non riusciremo a conciliare le missioni con il tempo di gioco. Meglio allora ricorrere al “Viaggio Rapido”, un’opzione che Wildlands ci mette a disposizione per percorrere lunghe tratte senza far la figura dei Cheater.

Tom Clancy’s Ghost Recon Wildlands  è un gioco assolutamente immenso che riesce a dare le sue maggiori soddisfazioni negli ambienti esterni naturali

Tom Clancy's Ghost Recon Wildlands giocoMa è tempo di provare il co-op, perché Tom Clancy’s Ghost Recon Wildlands è un vero co-op! Anzi, se sin’ora mi son lamentato dell’IA del mio team, questo è nulla confrontato con la gestione di un gruppo di giocatori veri. Supportati dall’IA si è sempre sicuri di avere un minimo di copertura automatica e non dobbiamo preoccuparci dei loro ruoli militari o delle loro iniziative personali. Quando giochiamo con persone vere e magari casuali, le cose cambiano notevolmente e gestire la missione diventa più difficile. Ognuno dei membri del team può muoversi autonomamente e può capitare di non esser coordinati bene. Potremo quindi ritrovarci da soli in difficoltà senza nessuno in grado di rianimarci, oppure perdere di vista i compagni ed esser costretti a inseguirli nella mappa. Le cose cambiano in meglio quando si affronta il gioco in compagnia di tre amici. Tattiche e strategie ben pianificate ci daranno grandi soddisfazioni. Ci si può dividere ed attaccare gli avamposti nemici da punti diversi e con differenti veicoli. Insomma, come in tutti veri Multiplayer, meglio avere il proprio Clan.

Facile parlare di Open World, più difficile disegnarlo correttamente e definire al meglio i gradi di libertà del giocatore. In questo però Ubisoft ci è quasi riuscita creando un enorme shooter con una perfezione grafica altalenante. Tom Clancy’s Ghost Recon Wildlands  è un gioco assolutamente immenso che riesce a dare le sue maggiori soddisfazioni negli ambienti esterni naturali, vera e propria poesia per gli occhi. I gradi di libertà con cui è stato disegnato aumentano la sua longevità e donano una profondità di gioco che permetterà a tutti di sviluppare il proprio stile adattandolo alle differenti ambientazioni di questa bellissima Bolivia di fantasia.

 

Nioh, la recensione su PlayStation 4: un Souls-like solo in superficie

Nioh – Dopo il successo di Dark Souls e seguiti, sviluppatori e giocatori si sono lanciati nella scoperta febbrile di un “nuovo” genere videoludico: i Souls-like. Da Lords of the Fallen a Salt and Sanctuary, proseguendo con gli annunciati The Surge ed Eitr, i giochi di From Software hanno aperto le danze a una tipologia di titoli etichettabili sicuramente come Action RPG, ma che sotto la superficie nascondono molto più di quanto si possa credere.

Non c’è quindi da stupirsi se Nioh sia finito a sua volta nel calderone, ricevendo giudizi contrastanti: la verità però è che, al di là della apparente, questa esclusiva Playstation 4 si discosta dai Souls-like sotto molti punti di vista, tanto da rendere questa categorizzazione quasi una forzatura.

Nioh

Ni-oh o Ho-ho?

Il Nioh del 2017 nasce dalle ceneri dell’omonimo progetto del 2004 e previsto per Playstation 3. L’idea iniziale era di comporre la narrazione parallelamente alla sceneggiatura di Oni, un film mai compiuto.

Con un’incubazione di oltre dieci anni e simili premesse, è evidente che la situazione, per Nioh, non fosse delle più rosee, eppure Sony non ha mollato la presa e ha supportato il progetto anche a distanza di lustri… E quando il lavoro di Team Ninja ha raggiunto gli scaffali, ha dimostrato che la perseveranza e la fiducia possono davvero regalare frutti preziosi.

Nioh

Non è tutta Amrita ciò che luccica

Ambientato negli ultimi anni del Giappone feudale, Nioh mescola eventi e personaggi storici a elementi fantasy, mitici e folkloristici della cultura orientale. Il risultato è di forte impatto estetico, ma manca di coesione a livello narrativo: la degenza decennale si sente fin dalle prime ore di gioco, in quanto saranno presentati personaggi e creature tante curati esteticamente quanto privi di qualsivoglia approfondimento.
Molte, troppe volte, il giocatore si troverà nei guai fino al collo, combattendo e aiutando decine di individui di cui conosce a malapena il nome, per motivi incomprensibili o giustificati in maniere abbastanza goffe da risultar comiche.

Nioh

Nel complesso la trama non dispiace, pur non essendo memorabile sotto alcun punto di vista: dialoghi e filmati sono quasi sempre solo una scusa abbozzata per menar mani e lame, cosa che William – questo il nome del protagonista – in virtù del suo buon cuore (e di un briciolo di opportunismo) non esiterà a fare.

Nioh

Lore, questa sconosciuta

Nioh non è dunque il gioco che un appassionato di speculazioni “darksouliane” attendeva, ed è proprio su questo aspetto che si basano molte delle critiche mosse al gioco; ambientazioni, nemici e livelli sono tutti estremamente diversificati, ma mancano di carisma e tocco autoriale, come compiti per casa che puntano alla sufficienza e nulla più.

Per fortuna, pur con qualche sbavatura, tutto quel che rimane dimostra sia quanto Nioh si distacchi dai Souls-like che come i titoli “vecchia scuola”, con poca trama e tante mazzate, riescano ancora a divertire, e tanto.

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L’umiltà di mettersi in discussione

A partire dall’Open Alpha di Aprile 2016, Team Ninja ha dato forte peso al feedback dei giocatori, presentando diversi sondaggi a risposta multipla e aperta nei quali era possibile presentare suggerimenti ed esprimere un giudizio complessivo.

Le due macroscopiche differenze tra la versione Alfa e quella finale di Nioh sono state la scomparsa della durabilità della armi e un netto calo del livello di difficoltà – effettivamente molto alto – con la riduzione dei nemici a schermo, dell’aggressività e dei danni da loro inflitti.

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Anche questi cambiamenti sono stati criticati dagli “appassionati dei Souls”, che fin troppo spesso confondono la difficoltà “di design” (collocazione di nemici e trappole, strategie di attacco e difesa, debolezze e resistenze ai vari tipi di danno) con la “difficoltà artificiale”, come output di danni sbilanciato, finestre di reazione troppo brevi e aggressività avversaria soffocante. Sicuramente la semplificazione del titolo avrà infastidito i giocatori più hardcore, ma non ha comunque reso Nioh un titolo semplice, dato che il livello di attenzione e abilità richiesto rimane decisamente sopra la media dei giochi moderni.

Un Nioh per tutte le tasche

A tutto ciò va a sommarsi un sistema di menu a pagine multiple per nulla intuitivo e poco user friendly; fortunatamente, lo stesso non può dirsi dell’interfaccia di gioco, pulita, chiara e minimale. I comandi sono mappati in maniera intelligente ed è anche possibile una parziale personalizzazione, dato che le abilità sbloccate saranno man mano riassegnabili a tasti differenti per garantire la massima comodità al giocatore.

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È anche possibile scegliere fra tre modalità di gioco su Playstation 4 e ben quattro su Playstation 4 Pro, che varieranno risoluzione e framerate del titolo per garantire un miglior impatto estetico o una resa più fluida. I possessori di una console Pro potranno giocare Nioh ad una risoluzione 4K a 30fps (posto che, ovviamente, dispongano di uno schermo adatto) o “limitarsi” al Full HD, garantendosi 60fps; su Playstation 4 standard, i meno fortunati dovranno accontentarsi dell’HD a 30fps in Modalità Cinema e di un 720p al doppio dei fotogrammi in quella Azione.

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La via del Samurai passa per tre impugnature

Se a un primo sguardo l’hud può ricordare quello dei titoli From Software, basta metter piede sulle coste di Zipangu per rendersi conto delle sostanziali differenze. Nei Souls – e, di conseguenza, nei Souls-like – le armi presentano moveset diversificati, persino unici nel caso di armi speciali. In Nioh, tutto è molto più semplice e intuibile, dato che le varie categorie di armi (katana, doppia katana, lancia, ascia, etc) posseggono sempre la stessa tipologia di moveset, e sarà il giocatore a poter creare combinazioni diverse  di attacchi modificando in tempo reale l’impugnatura. Quest’ultima può essere alta, media, bassa o rinfoderata e, in base alla stance selezionata, la pressione dei tasti produrrà reazioni diverse.

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Conoscere le mosse a propria disposizione è la chiave per la sopravvivenza, così come indurre un nemico a esaurire la stamina (o Ki) risulta spesso la maniera più saggia e sicura di affrontare più avversari in contemporanea e/o creature particolarmente pericolose.

Danzando con la morte

Gli scontri di Nioh si rivelano quindi ben più tattici di quanto si possa credere inizialmente e pongono il giocatore a destreggiarsi tra armi bianche e da fuoco, tecniche ninja e magiche di buff, debuff e supporto agli scontri e Spiriti Guardiani, utili sia come supporto passivo costante che come tecnica “turbo” per un temporaneo, utilissimo potenziamento.

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Non si può non menzionare la meccanica del ritmo Ki, simile a quanto già visto in Lords of the Fallen ma qui resa ancora più utile, quando non addirittura indispensabile, per recuperare rapidamente stamina e liberare il terreno di scontro dai malus delle creature demoniache.

L’armamentario offre una buona varietà e anche un gran numero di estetiche all’interno della stessa categoria di equipaggiabile: è praticamente impossibile non trovare uno stile di gioco che si adatti ai propri gusti e tutti, una volta padroneggiati, hanno un equilibrato numero di pro e contro.

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Nioh Gaiden

Salvo qualche picco di crudeltà particolarmente ingiusto e malpensato, Nioh presenta una sfida complessiva bilanciata lungo tutto il corso dell’avventura. Tra missioni principali e secondarie, il gioco si attesta sulle 70-80 ore, che possono raggiungere e superare il centinaio nel caso si punti a ottimizzare l’equipaggiamento, provare la divertente (quanto limitata) Modalità Cooperativa e mettersi alla prova nelle remunerative e spietate Missioni Crepuscolo.

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Trattandosi di un titolo fortemente parametrico, potenziare il proprio arsenale risulta indispensabile tanto quanto e forse più che in un Souls; gli amanti dei numeri faranno i salti di gioia, mentre gli altri dovranno rassegnarsi all’idea di investire buona parte del denaro ottenuto in riforgiature, scomposizioni e fusioni di armi ed armature.

Samurai ispirati dal Diavolo

Altro elemento che differenzia Nioh da un Souls è la già accennata gestione dell’equipaggiamento. Se in un titolo From Software ottenere armi ed armature è sempre una scoperta e invoglia a sperimentare, nel gioco di Team Ninja tutto questo viene a mancare: un buon 80% degli oggetti ottenuti finisce venduto, offerto ai santuari per qualche elisir o smantellato per ricavarne materiali; va da sé che sacrificare equipaggiamenti di livello superiore assicura risorse di altrettanta qualità.

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Ogni equipaggiamento forgiato possiede un determinato numero di abilità in base al proprio livello, scelte casualmente da una rosa di possibilità, ma l’influenza del caso durante il processo di crafting non è l’unico elemento ispirato a giochi Diablo-like: spendendo denaro, si può riforgiare un equipaggiamento per modificarne le abilità, sino a rendere armi e armature più efficaci e adatte allo stile di gioco personale. Stesso dicasi per il cambio di estetica, grazie al quale è possibile creare set che non sacrificano lo stile per i freddi numeri.

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E quale migliore fonte di glamour, se non i corpi redivivi dei giocatori sconfitti nel loro mondo? Giocando online appaiono infatti delle Tombe Insanguinate nel punto in cui gli altri utenti hanno subito una disfatta, se non che a differenza (ancora una volta) dei Souls, questi non saranno fugaci apparizioni che rievocheranno la loro morte per risparmiare la medesima fine agli altri giocatori, bensì cadaveri posseduti dal male (e da una buona intelligenza artificiale, soprattutto ai livelli più avanzati) e desiderosi di vendetta contro tutto ciò che si muove e respira. Sconfiggerli concederà Gloria al protagonista, come la possibilità di ottenere parti del loro equipaggiamento.

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Va messo in chiaro che l’intero apparato di crafting e perfezionamento parametrico (ed estetico) di Sir William non è indispensabile per l’avanzamento nelle missioni di trama, se non in misura ridotta, ma rende Nioh un titolo dalla longevità potenzialmente impressionante: nel caso si punti a creare la perfetta combinazione tra armi, equipaggiamento ed accessori, il procedimento chiederà decine e decine di ore, oltre che l’accesso al New Game Plus al fine di sbloccare il tier “divino” per i vari equipaggiabili.

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Tirando le somme, è evidente che Nioh ricordi un Souls-like solo in superficie, discostandosene in praticamente ogni meccanica fin dalla prima missione post tutorial. Si tratta di un titolo narrativamente mediocre, poco intuitivo e molto grezzo in tante meccaniche, ma che è uscito in buona salute da un limbo più che decennale, riuscendo a prendere il meglio da tanti altri titoli per creare un’esperienza longeva, varia, impegnativa ma, soprattutto, divertente.

La Terra di Mezzo L’Ombra della Guerra: primo video di gioco

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Guarda il primo filmato di gioco di La Terra di Mezzo L’Ombra della Guerra, il sequel dell’acclamato videogioco La Terra di Mezzo L’Ombra di Mordor.

Questa guida di gioco presenta agli spettatori l’ultima generazione dell’innovativo sistema Nemesis e le nuove fortezze Nemesis, in cui i giocatori dovranno sfruttare diverse strategie per conquistare roccaforti dinamiche e creare armate di orchi personalizzate. In questo filmato, Talion e Celebrimbor, che torna come Lucente Signore, devono condurre l’assalto a una fortezza nella valle montuosa di Seregost per sottrarla al controllo di uno dei Generali di Sauron.

Per farlo, sfrutteranno il potere del Nuovo Anello per assoldare seguaci durante gli incontri con i nemici: una nuova meccanica di gioco che permette di creare storie inedite di lealtà, tradimento e vendetta. Questa guida di gioco è solo una delle milioni di possibilità che i giocatori avranno a disposizione in La Terra di Mezzo L’Ombra della Guerra.
 

Questo filmato/trailer può essere visualizzato solo se preceduto da un schermata di controllo dell’età che:

  • (1) sia neutrale rispetto all’età (ad esempio che chieda all’utente di fornire la propria data di nascita o di selezionarla da un menu a discesa);
  • (2) utilizzi misure tecniche ragionevoli per impedire agli utenti minorenni a cui inizialmente è stato vietato l’accesso di fornire nuovamente i dati sull’età;
  • (3) non mostri informazioni sulla valutazione ESRB/PEGI sul player del trailer o sulla schermata di controllo dell’età stessa. Il mancato adempimento di questi requisiti può mettere a rischio la possibilità di ottenere in futuro materiale di questa natura da parte nostra.

La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra è un GDR d’azione a mondo aperto che si svolge fra gli eventi di Lo Hobbit e quelli di Il Signore degli Anelli e continua la storia originale di Terra di Mezzo: L’Ombra di Mordor. I giocatori saranno coinvolti in un mondo più ricco, personale ed espansivo, pieno di eroi e malvagi leggendari, località memorabili, nemici originali, nuovi personaggi e personalità con storie inedite da raccontare.
 
La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra sarà disponibile per Xbox One, Project Scorpio, PC con Windows 10 (Windows Store e Steam), PlayStation 4 e PlayStation 4 Pro in Italia a partire dal 25 agosto 2017.