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Final Fantasy XV: l’epica storia nel nuovo intenso trailer

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Con l’inizio del Tokyo Game Show Square Enix Ltd., ha pubblicato un nuovo video dFINAL FANTASY XV che mostra le origini dell’epica storia del gioco.

In seguito all’invasione della loro terra natale, Noctis ed i suoi amici  scappano da una minaccia imminente e cominciano il loro viaggio attraverso la terra di Eos. Il trailer introduce i personaggi che incontreranno i giocatori all’inizio di questa avventura.

L’ultimo capitolo della celebre serie, FINAL FANTASY XV, è ambientato in un mondo emozionante dove l’universo fantasy incontra la realtà. I giocatori intraprenderanno un’avventura mai vista prima. Unisciti al principe Noctis e ai suoi amici in questo epico viaggio di fratellanza, amore e disperazione mentre cercano di cambiare il destino di Noctis e combattono  il terribile impero di Niflheim. Con un cast di personaggi accattivante, delle visuali mozzafiato, una vasta esplorazione open world ed intensi combattimenti in real time, FINAL FANTASY XV è l’esperienza FINAL FANTASY definitiva per i fan della serie e per i nuovi giocatori. 

FINAL FANTASY XV sarà disponibile il 29 Novembre per Xbox One e PlayStation 4

The Elder Scrolls V Skyrim: cosa rende speciale Skyrim? #SkyrimMemories

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Ci sono buone probabilità che abbiate già sentito parlare di The Elder Scrolls V Skyrim. Questo acclamato gioco è amato da milioni di persone, riconosciuto dalla critica e, ancora oggi, supportato da una comunità di giocatori attivi ed entusiasti. Entro la fine dell’anno, sarà pubblicata per Xbox One, PlayStation 4 e PC una versione aggiornata, The Elder Scrolls V Skyrim Special Edition, che vanterà una grafica completamente rimasterizzata e comprenderà i tre DLC ufficiali: Dawnguard, Hearthfire e Dragonborn.

È un evento davvero importante. Ma per aiutarvi a comprendere perché è così importante, dobbiamo dare un’occhiata alle origini di Skyrim.

Se avete già giocato a Skyrim, condividete con noi le vostre esperienze tramite Twitter, Facebook e Instagram, usando l’hashtag #SkyrimMemories. Pubblicheremo i commenti migliori, dando vita a uno dei vostri ricordi in uno speciale animato!

The Elder Scrolls V Skyrim: cosa rende speciale Skyrim? #SkyrimMemories

The Eldest Scrolls 

Era il 1994. Veniva inaugurato il tunnel della Manica. Sony presentava il sistema PlayStation. Justin Bieber nasceva. Kurt Cobain moriva. E uno sconosciuto sviluppatore di nome “Bethesda Softworks” stava per lasciare il segno nella storia dei videogiochi.

Quando The Elder Scrolls: Arena comparve sulla scena, la critica rimase perplessa. Il mondo dei giochi di ruolo era ormai orientato verso titoli più votati all’azione, cosa che si rivelava frustrante per gli appassionati di GDR vecchio stile. Ed ecco qui un gioco che, in apparenza, sembrava orientato verso l’azione come gli altri titoli, con un profondo sistema di combattimento in tempo reale, ma che, al tempo stesso, era ricco di contenuti, vantando un mondo incredibilmente grande, con oltre 60 città principali, privo di limitazioni artificiali alle esplorazioni dei giocatori.

I fan impazzirono subito per Arena, trasformando il gioco in un vero e proprio oggetto di culto. Due anni più tardi, questi stessi fan impazzirono ancora di più per The Elder Scrolls II: Daggerfall. Daggerfall era caratterizzato da combattimenti ancora più profondi, una storia più ricca e un’ampia gamma di nemici, ma soprattutto da una mappa di dimensioni davvero incredibili, paragonabili a quelle della Gran Bretagna. E poi arrivò The Elder Scrolls III: Morrowind, che offriva un’esperienza di gioco ancora più elaborata (anche se in un mondo più piccolo). Il gioco venne acclamato in tutto il mondo per il suo mix di dimensioni e dettagli, che offriva una storia ricca e una notevole libertà per i giocatori.

Ma questi tre titoli erano solo l’inizio. Nel cuore della corsa ai miglioramenti tecnologici e al boom dei videogiocatori, il 2006 vide la pubblicazione di The Elder Scrolls IV: Oblivion.

L’accoglienza riservata a Oblivion fu davvero incredibile. Il gioco venne accolto in tutto il mondo in modo così positivo da divenire immediatamente un successo. Oblivion vinse il primo premio come Gioco dell’Anno ottenuto dallo studio, scalando presto le classifiche dei migliori giochi di sempre stilate da diversi critici. Tutto questo grazie alla sua storia, mirata a salvare il mondo attraverso diverse dimensioni, alle sue splendide ambientazioni e all’incredibile libertà offerta ai giocatori.
In altre parole, Oblivion ha stabilito uno standard difficile da seguire e superare.

L’avvento del Sangue di Drago
Nel 2011, tutto il mondo videoludico conosceva The Elder Scrolls. Dopo Oblivion, le aspettative erano alle stelle e milioni di nuovi fan attendevano con ansia il capitolo successivo. Era difficile immaginare come The Elder Scrolls V Skyrim potesse riuscire a soddisfare tutte queste aspettative.

Ma è riuscito nell’impresa, e alla grande. Innanzitutto, con la sua storia: dove i precedenti titoli di The Elder Scrolls ponevano i giocatori nella posizione di assistere grandi e potenti personaggi, in Skyrim sono loro stessi a essere grandi e potenti: l’ultimo Dovahkiin, l’eroe della profezia nato con un corpo mortale e l’anima di un drago, destinato a salvare l’Impero. Per sviluppare tali poteri, i giocatori danno la caccia a draghi, fermano una guerra civile, ricreano un paio di antichi ordini e visitano l’aldilà (e questo solo per quanto riguarda la trama principale…). L’epica storia porta i giocatori a esplorare un’intera regione risultando al tempo stesso coinvolgente e profonda.

E poi c’è il gioco… Dimenticate le foreste, i pascoli e le coste idilliache di Cyrodiil viste in Oblivion, Skyrim è ambientato nell’aspra provincia settentrionale che dà il nome al gioco, costellata da pericolosi picchi montani e disseminata da ghiaccio e neve. Eppure, nonostante le rigide ambientazioni, il gioco è dotato di grande varietà visiva, con sacche isolate di verde, antiche rovine e lo splendore sotterraneo di Blackreach. Sebbene più piccola di Cyrodiil (e, naturalmente, molto più piccola di Daggerfall), Skyrim è una regione densa di contenuti, e le numerose scoperte la faranno apparire significativamente più grande.

Inoltre, questo mondo è popolato da personaggi e creature che vivono la loro vita e agiscono con fini ben precisi. Lupi che cacciano cervi, giganti che portano al pascolo mammut, draghi che attaccano insediamenti, vampiri che tendono imboscate a banditi e molto altro ancora. Potrete scegliere se partecipare a questi incontri o se ignorarli completamente: in entrambi i casi, questi eventi contribuiranno a creare un mondo vivo, che continua a esistere anche quando non siete presenti ad assistere.

Naturalmente, se sceglierete di partecipare a queste attività, scoprirete che il sistema di combattimento si è evoluto rispetto a quello di Oblivion. Grazie alla possibilità d’impugnare contemporaneamente due oggetti diversi (sempre che non stiate usando armi a due mani, naturalmente), i combattimenti risultano molto più vari e organici. Potrete impugnare una letale spada in una mano e un altrettanto letale incantesimo Palla di Fuoco nell’altra, cambiando attacco a seconda della situazione. Inoltre, a prescindere da cosa abbiate in mano, avrete sempre con voi il potere della vostra voce: gli Urli da Sangue di Drago aggiungono un terzo metodo di attacco o di difesa.

Per i più produttivi, Skyrim ha anche migliorato il sistema di creazione degli oggetti. Invece di limitarsi a riparare gli oggetti, ora potrete imparare a creare armature, armi, gioielli e persino cibi, utilizzando materiali grezzi. È facile dimenticarsi dei problemi di Tamriel per concentrarsi sulla creazione di un’armatura fatta di ossa di drago.

E tutto questo solo nel gioco base. Tre espansioni aggiungono nuove meccaniche di gioco, oltre a un’ampia gamma di nuovi oggetti, personaggi e missioni. Dawnguard contiene due nuove fazioni per il mondo di gioco, nonché la possibilità di trasformarsi in un signore dei vampiri. Hearthfire introduce la creazione e la personalizzazione di una propria dimora. Infine, Dragonborn permette di domare e cavalcare un drago. (Come già annunciato, la Special Edition includerà tutte le espansioni di Skyrim; di fatto, se le avete già acquistate tutte su Steam, avrete gratuitamente la Special Edition.)

Oltre il Mare dei Fantasmi
Come è stato accolto tutto questo? Per prima cosa, sono arrivate le recensioni, migliori persino di quelle di Oblivion sotto quasi tutti gli aspetti. Poi sono giunti i riconoscimenti: Skyrim ha vinto oltre 200 premi come Gioco dell’Anno ed è stato definito il miglior gioco di tutti i tempi da diverse pubblicazioni. Infine, le vendite: in un comunicato stampa del 2014, Bethesda ha dichiarato di aver venduto oltre 20 milioni di copie di Skyrim… e da allora sono passati due anni!

Il continuo interesse per Skyrim ha contribuito a spingerlo oltre i confini dell’industria videoludica, in un mondo più ampio di cultura pop. Il gioco è stato citato in serie come South Park, Futurama e NCIS; ha fatto una comparsa agli inizi di Clueless Gamer di Conan O’Brien; il suo tema musicale è stato riprodotto in cover da parte di musicisti di tutto il mondo; e, naturalmente, “Fus Ro Dah” e “una freccia nel ginocchio” sono divenuti dei famosissimi tormentoni di Internet. (Per non parlare di tutte le citazioni in altri giochi, tra cui World of Warcraft, League of Legends e Borderlands 2.)

Quindi, possiamo dire che Skyrim è ancora un titolo importante. Per questo, cinque anni dopo la sua pubblicazione iniziale, sta per tornare. I giocatori su console potranno vivere questa vasta avventura sui sistemi di ultima generazione, e tutti (compresi i giocatori su PC) potranno apprezzare i benefici della grafica rimasterizzata e dei solidi DLC. (Inoltre, i giocatori su PC potranno utilizzare Skyrim a 64-bit.) Per qualcuno, Skyrim Special Edition sarà il primo viaggio in questo epico mondo. Per altri, sarà il ritorno a un territorio familiare. Tuttavia, che siate nuovi giocatori o esperti veterani, le esperienze di gioco saranno sempre diverse. È questo che rende i titoli di The Elder Scrolls così avvincenti. Ed è per questo che, cinque anni più tardi, Skyrim è ancora un titolo importante.

Rise of the Tomb Raider: Una donna contro un ambiente ostile

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In arrivo l’11 ottobre con l’uscita di Rise of the Tomb Raider: 20 Year Celebration. Dopo che la proprietà del maniero viene rivendicata dallo zio di Lara, la ragazza deve esplorare la villa per dimostrare che è lei l’erede legittima. Questo episodio di “Una donna contro un ambiente ostile” offre un’anteprima della casa della famiglia Croft, dove Lara scoprirà dei segreti perduti e dovrà affrontare direttamente il suo passato.

“Una donna contro un ambiente ostile” esplora l’interno del maniero Croft, incluso nella nuovissima storia “Legami di sangue”

Rise of the Tomb Raider: 20 Year Celebration è la versione più completa del pluripremiato gioco d’avventura, e uscirà su PlayStation 4 l’11 ottobre in tutto il mondo. Ad eccezione del supporto PlayStation VR, i possessori del Season Pass su Xbox One e PC riceveranno gratuitamente i nuovi contenuti. Prenota oggi Rise of the Tomb Raider: 20 Year Celebration sul sito.

LEGO Dimensions: Supergirl presenta E.T.

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Warner Bros. Interactive Entertainment pubblica oggi un nuovo filmato di LEGO Dimensions, l’incredibile Toys to Life disponibile in Italia dallo scorso 9 settembre.

https://www.youtube.com/watch?v=bRxfOJCHT9o&feature=youtu.be

In questo nuovi filmato Supergirl presenta l’adorabile E.T (il nuovo pacchetto espansione sarà disponibile  in Italia il 18 novembre), il famoso personaggio extraterrestre, caratterizzato da una varietà di super poteri utili per aiutare gli altri giocatori come la possibilità di telefonare alla sua flotta intergalattica.

Dishonored 2: il nuovo trailer su Corvo Attano

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Guarda il nuovo trailer di gioco di Dishonored 2, questa volta incentrato su Corvo Attano!

In questo trailer narrativo, potrai ammirare Corvo Attano mentre attua la propria vendetta contro Delilah, l’usurpatrice soprannaturale che ha rubato il trono a sua figlia, l’Imperatrice Emily Baldwin.

Vesti di nuovo i panni di assassino soprannaturale in Dishonored 2, il nuovo capitolo dell’acclamata serie Dishonored di Arkane Studios. Gioca come preferisci in un mondo dove si incontrano misticismo e industria. Sceglierai di impersonare l’Imperatrice Emily Kaldwin o il Protettore Reale, Corvo Attano? Raggiungerai l’obiettivo senza farti scoprire, sfrutterai il brutale sistema di combattimento oppure opterai per un approccio misto? Come combinerai poteri, armi e gadget del personaggio per eliminare i nemici? La storia reagirà alle tue decisioni, presentandoti interessanti conseguenze e ponendoti di fronte ad adrenaliniche missioni.

Dishonored 2 sarà pubblicato in tutto il mondo l’11 novembre 2016 per PlayStation 4, Xbox One e PC. Per ulteriori informazioni sul gioco, visita il sito ufficiale

Assassin’s Creed The Ezio Collection: in arrivo il 17 Novembre

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Ubisoft annuncia che Assassin’s Creed The Ezio Collection sarà disponibile dal 17 novembre per PlayStation 4 e Xbox One. Gli appassionati della serie e i nuovi giocatori potranno così rivivere le avventure del leggendario Assassino Ezio Auditore da Firenze sulle console di nuova generazione.

Assassin’s Creed è diventato uno dei brand videoludici più popolari di sempre, con oltre 100 milioni di copie vendute fin dal suo debutto. Il suo gameplay coinvolgente e innovativo, una trama avvincente e una serie di scenari liberamente esplorabili e storicamente accurati hanno dato vita a una comunità di appassionati in tutto il mondo. Man mano che l’interesse nei confronti di Assassin’s Creed aumentava, Ubisoft ha iniziato a lanciare anche libri, fumetti e cortometraggi, e ora si appresta a far debuttare nei cinema di tutto il mondo il primo film della saga il 5 gennaio 2017.

“È un traguardo molto importante per il franchise di Assassin’s Creed, ma crediamo che il meglio debba ancora venire”, ha dichiarato Etienne Allonier, Brand Director di Assassin’s Creed. “Dopo aver visto cosa ci aspetta nel film e nei futuri titoli di Assassin’s Creed, credo che sia gli appassionati che i nuovi giocatori saranno davvero felici di scoprire tutto ciò che la serie ha ancora da offrire.”

Assassin’s Creed The Ezio Collection: in arrivo il 17 Novembre

Assassin’s Creed The Ezio Collection include le esperienze per giocatore singolo, con i relativi DLC, di Assassin’s Creed II, Assassin’s Creed Brotherhood e Assassin’s Creed Revelations, con una grafica migliorata ed il supporto ai 1080p su PlayStation 4 e Xbox One. Narrando un’epica storia fatta di intrighi, vendette e passioni divisa in tre episodi, Assassin’s Creed The Ezio Collection sarà disponibile questo autunno per tutti i giocatori che vorranno rivivere il Rinascimento e le emozionanti avventure di Ezio a Firenze, Venezia, Roma e Costantinopoli, o per chi vorrà scoprire per la prima volta il mondo degli Assassini e dei Templari.

La serie di Assassin’s Creed racconta la storia di un conflitto secolare tra Assassini e Templari, attraverso una serie di trame e personaggi davvero avvincenti. Assassin’s Creed è una serie di videogiochi d’azione e avventura ambientata in alcuni splendidi scenari liberamente esplorabili in periodi storici cruciali, come la Terza Crociata, l’età d’oro della pirateria e la rivoluzione industriale. Utilizzando la famigerata lama celata e altri equipaggiamenti o armi dei relativi periodi storici, i giocatori combatteranno per la propria causa dall’Italia rinascimentale alle spiagge di Cuba, vivendo una combinazione unica di combattimenti, azione furtiva, esplorazione e parkour.

Oltre ai contenuti per giocatore singolo, Assassin’s Creed The Ezio Collection includerà la raccolta completa dei cortometraggi Assassin’s Creed Lineage e Assassin’s Creed Embers, che offriranno uno sguardo unico sull’intera storia del tanto audace quanto pericoloso Ezio Auditore da Firenze.

Inoltre, Ubisoft ha annunciato il lancio di un’edizione speciale di Assassin’s Creed The Ezio Collection. Disponibile in esclusiva su Uplay Shop, il Collector’s Case offrirà alcuni contenuti provenienti direttamente dalla cripta della famiglia Auditore. Oltre ai giochi, questa versione includerà una serie di litografie esclusive, la colonna sonora ufficiale con una selezione di 40 brani dei tre diversi titoli e un esclusivo busto da collezione Black Edition di Ezio Auditore.

 

NBA2K17: l’evento a Milano con Danilo Gallinari

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Non so voi, di certo a me non capita tutti giorni di trovarmi al fianco di un giocatore NBA alto 2,08 metri. Essi, giovedì 8 settembre a Milano, Danilo Gallinari è stato l’ospite d’onore del lancio di NBA 2K17, il nuovo capitolo del franchise NBA 2K sviluppato da Visual Concepts. Non poteva che essere il Gallo, giocatore dei Denver Nuggets e della Nazionale Italiana di Basket, il protagonista dell’evento dal momento che la sua figura appare come Cover Art nell’edizione italiana del gioco.

Così, dopo una breve intervista di prassi, è stato il turno degli applausi e della corsa ai suoi autografi. Ma, prima di tutto questo, Gustavo Provasi e Matteo Tinelli di 2K GAMES ci hanno ricordato alcune delle nuove caratteristiche di questo ultimo episodio. Intanto partiamo dal premio che NBA2K17 ha ricevuto alla Gamescom di quest’anno come miglior gioco di simulazione, confermando così l’ambizione dei suoi sviluppatori di migliorarlo ogni anno affinché diventi sempre più indistinto il confine tra gioco e realtà. Per quanto riguarda il gameplay sono stati migliorati i rimbalzi ed i contrasti e per aumentare la fedeltà degli effetti sonori sono stati registrati i rumori direttamente nei palazzetti e nelle arene garantendo sonorità diverse per ciò che riguarda il rimbalzo palla. Come per gli altri episodi si giocano principalmente le partite della corrente stagione NBA ma, per rendere più interessante e completo il gioco, in questa edizione troviamo anche altre squadre, come ad esempio la squadra Olimpica maschile 2016 degli Stati Uniti, il Dream Team Olimpico Americano maschile del 1992 e 21 tra le migliori squadre europee con l’inclusione delle 16 squadre che si affronteranno in EuroLeague durante la prossima stagione. La Soundtrack di NBA2K17 si conferma ai massimi livelli come nel passato avvalendosi della collaborazione di Drake e includendo 50 tracce hip hop, tra le quali troveremo “Adesso sono qui” dell’italiano Ghemon.

Come chicca finale ecco annunciare che per la prima volta nella storia di NBA2K, il 9 Settembre sarà disponibile “Il Preludio”, una demo scaricabile gratis di NBA2K17 grazie alla quale i fan della serie potranno iniziare a costruire la “CARRIERA” prima dell’uscita del gioco fissata il 16 settembre per PS3, PS4, XBOX 360 e XBOX ONE.

 

Call of Duty World League: diretta italiana dal COD XP di Los Angeles

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Il COD XP, il più grande evento per i fan di Call of Duty della storia, è in arrivo a Los Angeles dal 2 al 4 settembre 2016, con tre giorni di celebrazioni esclusive per i fan che includeranno la premiere mondiale ed il primo hands-on del multigiocatore di Call of Duty: Infinite Warfare, di Call Of Duty: Modern Warfare Remastered Multiplayer, e del nuovo contenuto scaricabile per Call of Duty: Black Ops III.

Questo evento imperdibile farà da cornice alla prima diretta italiana della Call of Duty World League, in occasione del Call of Duty World League Championship, Presentato da PlayStation 4.

Gli streaming Twitch saranno disponibile al seguente link,  a partire da giovedì 1 settembre alle 19.30 ora italianahttps://www.twitch.tv/dexertoit

PES 2017: Konami annuncia accordo con il River Plate e nuovo trailer

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Konami annuncia di aver siglato un accordo marketing esclusivo con il club River Plate per PES 2017. Questa partnership marketing consentirà a KONAMI di poter includere le divise, i giocatori, le iconografie e lo stadio ufficiale El Monumental di questa leggendaria compagine argentina all’interno del gioco. 

PES 2017Inoltre, all’interno di PES 2017 saranno presenti tutte le 30 squadre della Prima Divisione del Campionato Nazionale Argentino. KONAMI includerà in PES 2017 tutti i giocatori e le nuove divise di gioco di ogni rispettiva squadra, permettendo così ai fan di scendere in campo per rappresentare il proprio club argentino preferito. Inoltre, in PES 2017 saranno presenti due importanti stadi argentini – Estádio Alberto J. Armando (La Bombonera) ed El Monumental.

 

No Man’s Sky, la recensione: soli nello spazio infinito

Solitamente all’arrivo di un nuovo titolo in redazione, il redattore di turno si fionda a installare il gioco, lo mette sotto torchio svariate ore al giorno per pochi giorni finché ogni meccanica non è chiara, finché non comprende la trama, la longevità e la qualità generale, per poi pubblicare la recensione nel minor tempo possibile. Solitamente, con No Man’s Sky invece abbiamo dovuto cambiare totalmente strategia: è stato impossibile adattare il gioco di Hello Games alle nostre esigenze, siamo stati noi a doverci adattare ai suoi tempi. Siamo così arrivati a dieci giorni di gioco con l’idea di aver solo scolpito la superficie di un qualcosa che non si vede di certo tutti i giorni. No Man’s Sky per molti versi non dovrebbe essere neppure chiamato videogioco, è più un esperimento, un’esperienza, il sogno di una vita (quella di Sean Murray, che l’ha creato), un prodotto talmente immenso, onirico e ambizioso che per forza di cose ha tanti, tantissimi problemi. Di natura tecnica, di gameplay, di sceneggiatura, prima di tutto questo però vi è appunto un’idea, una visione, un’utopia.

C’è il desiderio di regalare al “giocatore”, a chiunque abbia la voglia di tenere un gamepad fra le mani, un universo sterminato fatto di galassie, di sistemi solari e ben 18 trilioni di pianeti tutti diversi. Un trucco matematico che grazie alla proceduralità rende No Man’s Sky il gioco più vasto mai creato dall’invenzione dell’informatica a oggi, un’illusione talmente immensa che nessuno a questo mondo riuscirà ad esplorarla tutta. Gli stessi programmatori non sanno cosa il loro “aggeggio sci-fi con tinte nostalgiche anni ‘60” sia in grado di partorire, tutto è affidato al caos, neppure Dio saprebbe cosa aspettarsi una volta sceso dalla sua navicella. Un tentativo sovrumano di prevedere il futuro, di intuire cosa sarà “giocare” ai videogiochi fra 10, 30, 50 anni, però con i mezzi odierni. Mezzi che per molti versi non riescono a stare al passo con l’immenso e ci costringono a scendere a compromessi.

Se mettiamo da parte il sogno che vi è dietro, No Man’s Sky infatti si ritrae come un bambino spaventato, un ammasso di codice tecnicamente insicuro e terribilmente instabile. Se su un PC carrozzato la situazione è tenuta a bada, su console i modelli degli oggetti e le texture del terreno spuntano davanti agli occhi del giocatore come fantasmi, distruggendo tutta l’illusione e facendoci tornare terribilmente con i piedi per terra nella nostra stanza/studio/salotto (altro che viaggi spaziali). Se la grafica non è tutto, lo sappiamo, lo è l’immersione completa in un mondo fittizio, e No Man’s Sky non riesce a catturare completamente il giocatore. Al pari di un “attore cane” che “mostra” la recitazione, o di un effetto visivo realizzato con i piedi, facendo perdere credibilità al film e al suo contesto, nel titolo di Hello Games c’è sempre qualche elemento che ci ricorda di essere all’interno di una simulazione ed è un peccato capitale. Non è però il solo: Sean Murray, troppo preso dal voler creare un mondo sterminato che neppure lui vedrà mai del tutto, ha dimenticato di inserire un gameplay appassionante, dinamico.

No Man's Sky

No Man’s Sky dal punto di vista esplorativo sarebbe il non-plus-ultra, ad oggi, eppure tutte le scoperte possibili sui pianeti, anche visitandone 100, 200, sono più o meno sempre simili. Con il passare del tempo subentrano nuovi elementi chimici, armi (diciamo multi-tool), navicelle, si corre una gara forsennata ai potenziamenti, alle attrezzature più forti e sgargianti, ma si perde di vista il motivo. Sopravvivenza? Conquista? Vendetta? Voglia di ritrovare una casa perduta? Al pari dei Souls di From Software, più o meno eh, Hello Games non vi dà neppure un accenno di trama, ognuno è libero di affrontare il proprio universo nel modo che meglio crede: chi vuole ingaggiare guerra con le sentinelle è autorizzato a farlo, chi vuole cacciare animali deformi anche, persino collezionare minerali in tutta tranquillità è possibile senza problemi (e senza sparare colpi, volendo). Attenzione, non conoscere nulla di un’ipotetica trama va bene eh, è stimolante, ma persino Hidetaka Miyazaki sa come lasciare le briciole di pane lungo la strada. In No Man’s Sky possiamo indagare sulla storia dei Vy’keen, comprendere le parole della loro lingua, ma più per evitare di essere pestati dagli alieni che per altro.

Qualcosa di oscuro sembra aver spazzato via questa popolazione, solitamente girovagando si trovano macerie, stazioni abbandonate, luoghi che un tempo erano di culto, tutto il resto però è fatto di pirati spaziali e sentinelle di controllo, che bazzicano il territorio custodendo le risorse. Risorse che forse rappresentano la vera sfida dell’intero progetto: ogni (o quasi) pianeta possiede materiali per il crafting e svariate specie di “animali”, o per meglio dire esseri mutanti che ricordano i nostri animali terrestri. I ragazzi di No Man’s Sky hanno giocato al Dottor Frankenstein e hanno inserito nel loro sistema casuale decine di “parti” da inter-cambiare, motivo per cui è possibile trovare una scimmia-granchio, un dino-ceronte e altri aborti della natura (o delle radiazioni?). Aborti è proprio la parola adatta, non tanto per la fantasia degli uomini al servizio di Murray, ma proprio per la loro realizzazione grafica: ricordate gli splendidi modelli 3D presenti nel trailer di annuncio? Proprio quelli aggraziati, finemente levigati, che correvano a dare la caccia alle prede e sradicavano gli alberi dal terreno?

No Man's Sky

Bene, continuate ad averli come ricordo, perché la realtà dei fatti si traduce in modelli abbozzati, colorati con un fucile a pallettoni di vernice, che si muovono con la legnosità di un bradipo ubriaco. Stessa sorte toccata agli sfortunati alieni, usciti da un pessimo gioco per la prima PlayStation, solo un po’ più definiti ma con la stessa intelligenza artificiale. Essi non parlano, non si muovono, vivono tutto in modo passivo, sono capaci soltanto di spostare sopra e sotto la mascella come marionette: vi verranno a trovare la notte nei vostri peggiori incubi. Ennesimo peccato capitale, perché il buon Sean Murray con i dialoghi se la cava e anche parecchio: il mondo di No Man’s Sky vive delle descrizioni testuali, ogni scena va immaginata, creata a nostro gusto nella nostra mente, un ritorno alle prime avventure elettroniche su Dos, se vogliamo anche uno strepitoso omaggio ai grandi giochi di ruolo a dadi poliedrici. Un qualcosa che mette davvero sotto i riflettori la natura autoriale dell’intero progetto, ma che perde in credibilità a causa della scarsa cura dei modelli, per ricollegarci alla prima critica mossa al titolo.

Che cos’è dunque No Man’s Sky, dopo tanto parlare e viaggiare e giocare? Non lo sappiamo, nessuno può saperlo a livello oggettivo: ognuno deve costruire la propria esperienza soggettiva e trarne le conclusioni, magari soprassedendo alle mancanze tecniche, ai limiti del motore grafico, alle poche linee di trama e alla ripetitività. Soprattutto non bisogna imporre al gioco i propri tempi, al contrario bisogna sottostare alle sue meccaniche brutali: a volte per arrivare in un luogo occorreranno 20, 30, 40 minuti reali di cammino, con l’inventario limitato, la navicella abbandonata chissà dove, le condizioni atmosferiche estreme (che cambiano di pianeta in pianeta) e i punti di salvataggio più rari dei falò di Dark Souls. Tutto può essere appassionante o noioso, rilassante o frustrante, l’importante è capire il funzionamento del “giocattolo” per meglio muoversi e aggirare i tempi morti. Solo una cosa è imperdonabile, nel caso fosse confermata: la rimozione del multiplayer, di un online corposo che avrebbe permesso l’incontro di altri viaggiatori umani, è una pugnalata al progetto e a noi appassionati che fa troppo male.

No Man's Sky

Al momento esistono dei “servizi online”, i pianeti e i punti d’interesse scoperti possono essere rinominati e caricati sui server del gioco, in modo da condividerli con gli altri, ma “gli altri” per l’appunto dove sono? Cosa avrebbe raccontato Ernest Cline nel suo Ready Player One se l’universo digitale di OASIS fosse stato vuoto? Come più o meno funzioneranno i videogiochi del futuro ormai è abbastanza chiaro, un titolo con le fondamenta di No Man’s Sky unito alla realtà virtuale sarebbe davvero un’esperienza colossale, epocale, ma siamo davvero pronti? I tempi sono maturi? Attualmente sui monitor di bordo appare soltanto la scritta “Segnale disturbato”, probabilmente ci stiamo allontanando dai satelliti di riferimento, stiamo perdendo la rotta. La bussola però funziona perfettamente, tocca orientarsi da zero, e con le sole forze che abbiamo.