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Dishonored 2: il nuovo trailer live action

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Guarda il nuovo trailer live action per Dishonored 2, “Riprenditi ciò che ti appartiene”. Quando Delilah, una strega versata nell’arte della magia nera, usurpa il trono lasciando il destino delle isole appeso a un filo, fino a dove vi spingerete per dare la caccia ai vostri nemici e riprendervi ciò che vi appartiene?

https://www.youtube.com/watch?v=Cweg1GM7zSE

Vestite nuovamente i panni di un assassino soprannaturale in Dishonored 2, il nuovo capitolo dell’acclamata serie di Arkane Studios, in uscita in tutto il mondo l’11 novembre 2016 per PlayStation 4, Xbox One e PC. Nei panni di Emily o di Corvo, viaggiate ben oltre le leggendarie strade di Dunwall e raggiungete Karnaca, un’antica città costiera che nasconde la chiave per riportare Emily al potere. Armati del marchio dell’Esterno e di incredibili nuovi poteri soprannaturali, date la caccia ai vostri nemici e cambiate per sempre il destino dell’impero.

Dishonored 2Prenotando Dishonored 2, potrete iniziare a giocare un giorno prima della pubblicazione ufficiale e riceverete una copia gratuita di Dishonored: Definitive Edition, l’originale e acclamato primo capitolo della serie, vincitore di oltre 100 riconoscimenti come “Gioco dell’anno”, più tutti I suoi DLC

Per maggiori informazioni su Dishonored 2, visitate dishonored.bethesda.net.

 

 

Dragon Quest Builders, la recensione: il Gioco di Ruolo a cubetti

La diffusione capillare della connessione Internet ha concesso a tantissime persone di condividere i propri gusti e idee sugli argomenti più svariati con centinaia, migliaia, milioni di utenti. La logica conseguenza sarebbe dovuta essere la promozione della diversità d’opinione, mentre si è giunti a una paradossale e inarrestabile scomparsa di qualunque tonalità di grigio: una personaggio pubblico è santo o merita la morte, un film è pura arte o immondizia di celluloide, un videogame è perfetto o ingiocabile. Anche Dragon Quest Builders, recente spin-off della saga trentennale, non è riuscito a sfuggire a un giudizio spietato e senza condizionali: non tutti i fan del brand hanno apprezzato l’idea di un titolo ispirato al “malefico” Minecraft, convinti che il tutto si sarebbe esaurito in un mostro di Frankenstein dalle uova d’oro. Come spesso accade, la verità sta nel mezzo, nonostante il popolo della rete sia sempre più rigido nell’apprezzare qualunque “variazione sul tema” e i remake dei reboot dei remastered riscuotano più successo delle sperimentazioni coraggiose.

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Dragoncraft…

Dragon Quest Builders ricalca senza vergogna la struttura sandbox e l’estetica voxel del titolo di Mojang: il mondo “cubettoso” e le leggi della fisica sono simili, quando non identiche. Carbone, rubini, diamanti, ferro, rame, ossidiana: un giocatore di Minecraft si sentirebbe immediatamente “a casa” durante l’estrazione mineraria in una grotta di Dragon Quest Builders.

Anche le meccaniche di gioco pescano a piene mani dalla stessa fonte d’ispirazione, con la presenza di una “barra della fame”, tavoli di lavoro diversi per diversi tipi di ricette, una gestione dell’inventario incredibilmente simile e un ciclo giorno-notte in cui l’aggressività dei mostri s’intensificherà al calare del sole. La lista delle somiglianze è lunga e per fortuna lo stesso può esser detto delle differenze.

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… Ma anche no

Dragon Quest Builders è un gioco estremamente lineare nonostante l’ambientazione simil open-world, con dialoghi frequenti e l’avanzamento vincolato agli eventi della trama principale. I progetti di costruzione sono altrettanto rigidi e chiederanno al giocatore di attenersi alle indicazioni, collocando mobilia, decorazioni e blocchi di materiale in posizioni precise, pena il non riconoscimento della costruzione da parte del gioco; stesso discorso per le ricette, che verranno apprese automaticamente non appena raccolto un materiale per la prima volta e che richiederanno il semplice possesso dei componenti e non un loro assemblaggio sul tavolo di lavoro.

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Le apparenze ingannano

Quanto discusso finora potrebbe far pensare che Dragon Quest Builders altro non sia che n www poco ispirato di Minecraft. Fortunatamente, la realtà è ben diversa: il gioco offre un nuovo approccio a un sistema di crafting già rodato, sicuramente semplificandolo sotto molti – troppi – aspetti, ma accompagnando un gameplay più snello all’intramontabile stile della saga di Dragon Quest. La grafica è gradevole, coloratissima, il bestiario comprende numerose creature leggendarie del brand, il character design mantiene il tratto iconico che ha accompagnato la crescita di oltre due generazioni di videogiocatori.

Come già detto, la trama ricopre un ruolo imprescindibile e riprende gli eventi del primo Dragon Quest, proseguendoli in una sorta di “universo alternativo” in cui il malvagio Dragonlord è riuscito ad ingannare e sconfiggere l’Eroe. Compito del giocatore sarà quindi la ricostruzione del mondo di Alefgard, ormai dominato dai mostri e sprofondato nelle tenebre.

Nonostante i toni scanzonati, gli eventi e i dialoghi risultano più interessanti e maturi di quanto ci si potrebbe aspettare da un gioco cubettoso e colorato; peccato quindi per la totale assenza di doppiaggio e lo scarso numero di tracce dell’OST, che potrebbero spazientire molti giocatori. In compenso, il comparto tecnico del gioco è di tutto rispetto e garantisce un framerate stabile e un field of view profondo, per quanto ovviamente le versioni old-gen e portatile soffrano di occasionali rallentamenti.

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Dejavu: quando il gatto nero passa quattro volte

Come è logico aspettarsi da un titolo del genere, la longevità è notevole e il completamento della campagna principale occuperà almeno 40 ore, completismo escluso; tuttavia, l’espediente (non solo narrativo) per arrivare a una simile durata potrebbe risultare sgradito. Il gioco è suddiviso in 4 capitoli, ciascuno ambientato in una diversa isola di Alefgard, in cui il protagonista dovrà aiutare la popolazione a ricostruire  la propria città, sventare la minaccia dei mostri e risolvere problemi logistici.

Con l’avanzare delle missioni saranno disponibili materiali sempre più preziosi e, di conseguenza, armi, armature e accessori sempre più potenti, edifici più complessi e spazi maggiori. Il problema è che, una volta terminato il capitolo, il giocatore si troverà sbalzato su una nuova isola e privato sia dei materiali che delle ricette, in una sorta di “restart forzato”. Va precisato che non tutti i progetti andranno perduti e che ogni sezione di gioco aggiunge sia nuove meccaniche (come la pesca) che difficoltà, ma la sensazione generale è quella di un indesiderato new game plus ricorrente… Un po’ come se , terminato uno dei dischi dei vecchi Final Fantasy, i personaggi fossero stati puntualmente riportati al livello 1 e con equipaggiamento di base.

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Essere un appassionato di Minecraft e/o di Dragon Quest non è condizione sufficiente per apprezzare questo titolo: si tratta infatti di un ibrido originale, che trae ispirazione da ambo le parti ma non vuole né può essere categorizzato in nessuna delle due. I combattimenti poco ispirati, la mancanza di libertà nel crafting  e la netta separazione tra i capitoli possono infastidire, ma accettando questi aspetti come elementi proprietari del gioco e non necessariamente come difetti, Dragon Quest Builders potrebbe risultare il giusto compromesso per chi non apprezza la dispersività di Minecraft e vorrebbe giocare i Dragon Quest in ogni occasione e in tutte le possibili salse.

Dishonored 2: narrativa epica e missioni a tema

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Dopo la photogallery sulle armi arriva un nuovo contributo video su Dishonored 2 – imperatrice Emily Kaldwin o Protettore Reale Corvo Attano? Approccio violento e caotico, furtivo e non letale o una via di mezzo? Dishonored 2 vi permetterà di compiere svariate scelte. E non solo per quanto riguarda il personaggio utilizzato o il comportamento da tenere a Karnaca, ma anche le missioni stesse.

“Volevamo ricreare le classiche missioni di Dishonored, con un luogo ben difeso, un proprio personaggio… una propria natura… e un bersaglio importante”, spiega il direttore creativo, Harvey Smith, “Ma volevamo anche sviluppare un tema epico, a livello di narrativa e di meccaniche di gioco, creando ambienti assolutamente memorabili da esplorare”.

Prendete, ad esempio, il Distretto delle Polveri: non solo dovrete affrontare le occasionali tempeste di polvere, che oscureranno la visuale dei nemici e del vostro personaggio, ma avrete anche due possibili bersagli, con la possibilità di completare le missioni seguendo un approccio letale o non letale. A Villa Meccania, i giocatori dovranno risolvere vari enigmi per aprirsi la strada attraverso un edificio che può letteralmente cambiare la configurazione delle stanze… e persino muoversi attraverso gli spazi tra le pareti. La missione “Una crepa nel muro” permetterà di spostarsi tra due epoche temporali, passando liberamente da una all’altra per raggiungere l’obiettivo. Altre missioni, come, ad esempio, quella del Conservatorio Reale, permetteranno ai giocatori di esplorare un mondo vittoriano alternativo, ambientato nell’impero delle isole.

Come nel primo Dishonored, potrete scegliere dove andare e come arrivarci. “In una partita a Dishonored 2, vedrete solo il 20% del gioco, quindi è difficile che due giocatori affrontino lo stesso percorso”, afferma Smith. Ora, con le missioni a tema di Dishonored 2, avrete molte altre opzioni a disposizione. “Ci siamo sforzati per fornire ai giocatori moltissime cose da fare, moltissimi modi per farle e, quindi, moltissime scelte. Vorrei che i giocatori percepissero le infinite possibilità offerte.”, spiega il capo progettista dei livelli, Christophe Carrier.

Dishonored 2 ripropone le classiche missioni di Dishonored… ma con un’innovazione. Oltre ad avere un luogo ben difeso e un obiettivo importante, ogni missione del gioco sarà incentrata su un particolare tema. Che si tratti di più bersagli, di viaggi nel tempo, di una tenuta con stanze trasformabili o di un edificio con ambientazione vittoriana alternativa, Dishonored 2 eleva le missioni disponibili a un livello superiore e offre ulteriori opzioni di gioco con la nuova ambientazione della storia.

Rise of the Tomb Raider per Ps4, la recensione: l’Uncharted per adulti

Per chi è nato e cresciuto agli inizi degli anni ’90, Lara Croft è una leggenda videoludica al pari di Crash Bandicoot, Spyro the Dragon, Rayman e Super Mario. Un’eroina che, per quanto sessualizzata in maniera quasi comica, ha incarnato l’ideale di donna bella e conturbante ma forte, intelligente e istruita. Un grosso passo avanti per il “sesso debole”, se paragonata alle altre ben più classiche mistress in distress: anfibi e pantaloncini sostituivano gonne e merletti, pistole e rampini risultavano più efficaci di sguardi languidi e voci soavi. Non c’è da stupirsi, quindi, se Rise of the Tomb Raider sia stato oggetto di grandi aspettative da parte dei videogiocatori Sony, costretti ad aspettare quasi un anno per via dell’esclusiva temporanea di Microsoft sul titolo.

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Croft’s Fortune

Rise of the Tomb Raider: 20 Year Celebration è, come suggerito dal nome stesso, la versione definitiva del titolo, approdata su Playstation 4 in occasione del ventennale di nascita della saga Tomb Raider. Si tratta di un bundle molto interessante, comprensivo del gioco completo, tutti i DLC finora rilasciati più alcuni creati in occasione dell’importante anniversario: esempi sono il capitolo “Legami di sangue”, comprensivo di supporto al Playstation VR per essere giocato in prima persona e la modalità Stoicismo, giocabile anche in co-op con un altri utenti connessi al Playstation Network.

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Partendo dalla copertina, proseguendo con il genere di gioco, sino alla tipologia di ambientazioni e protagonista, è inevitabile che si presenti nella mente di chiunque il paragone con la saga Uncharted di Naughty Dog. Per fortuna, già durante le prime ore Rise of the Tomb Raider mostra una sua maturità e autonomia, sia nel gameplay che nei toni. Rispetto al prequel del 2013 si presentano eventi meno frenetici ed atmosfera nettamente più cupa. La tensione prevale sulla paura, Lara è ancora giovane ma molto più matura e non esiterà ad uccidere brutalmente animali e persone per sopravvivere e raggiungere il proprio scopo, consapevole della pericolosità delle proprie azioni e di come situazioni estreme richiedano contromisure estreme; allo stesso modo, i “cattivi” mostreranno una serietà ed una spietatezza assai lontane dalle tinte fumettistiche, a volte persino persino comiche di Uncharted, con omicidi, torture e menomazioni che fioccheranno come allergie in primavera, senza buonismo ma neppure gore gratuito. La stessa protagonista non sentirà mai il bisogno di smorzare la tensione con freddure e battutine pensate ad alta voce: questo aiuta certamente il giocatore a percepire il malessere della giovane, la sua stanchezza, i suoi timori, ma potrebbe anche appesantire eccessivamente una narrazione poco originale e che punta ad un registro costantemente alto.

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Una Lara per tutti i gusti

Il titolo sviluppato da Crystal Dynamics si differenzia dalla saga “concorrente” anche nel sistema di gioco. Rise of the Tomb Raider offre innanzi tutto una grande varietà di abbigliamenti, ciascuno con la propria abilità passiva ed estetica unica, ma non mancheranno le armi bianche, da fuoco e gli insostituibili archi, il tutto potenziabile con i materiali reperiti durante l’esplorazione. Anche le abilità della protagonista possono essere migliorate grazie ai punti ottenuti tramite level up: decifrare testi antichi, recuperare tesori nascosti, cacciare, uccidere… Ogni azione donerà esperienza e sarà quindi possibile personalizzare il proprio stile di gioco, scegliendo ad esempio di aumentare la furtività di Lara per facilitare l’approccio silenzioso, o la sua resistenza a ferite ed esplosioni nel caso si preferisca fare terra bruciata intorno a sé.

La complessità di scontri ed enigmi rimane comunque più che gestibile anche per i meno avvezzi alla tipologia di gioco; fortunatamente, Rise of the Tomb Raider permette sia di scegliere tra ben quattro livelli di difficoltà che di personalizzare le missioni tramite carte avventura, veri e propri moltiplicatori di punteggio che applicheranno bonus o malus durante la partita… O semplici “effetti divertenti” (un tempo chiamati “trucchi”) come le teste giganti o un poco sobrio arcobaleno nella scia della protagonista.

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Meno esplosioni, più esplorazione

Rise of the Tomb Raider è riuscito nel delicatissimo compito di ispirarsi alla saga di Uncharted pur costruendosi una propria identità. Un gameplay semplice ma divertente, un’avventura dalla trama non esaltante ma che presenta situazioni adrenaliniche e brutali, il tutto in un titolo vario nelle ambientazioni e dalla notevole longevità: esplorando le aree facoltative e giocando i DLC, è possibile superare agevolmente le 45 ore di durata, con persino puzzle ambientali e collezionabili posizionati in maniera da aiutare il giocatore a ricostruire gli avvenimenti pregressi. La resa tecnica è ragguardevole, con framerate stabile e texture ben fatte, soprattutto per un titolo nato a cavallo di due generazioni console; unica pecca sono i caricamenti troppo lunghi, per fortuna poco frequenti. Ultimo, ma non meno importante aspetto è la localizzazione di testi e parlato, resi in un ottimo italiano… Purtroppo, per contrappasso il titolo occuperà oltre 40 GB di spazio per essere installato nella sua versione digitale.

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Un T-X dal cuore d’oro

Nel mercato moderno di videogames, fumetti e piccolo e grande schermo si ha la tendenza a umanizzare e approfondire personaggi “classici”. Dopo 20 anni di vita, la rinascita di Lara Croft dalle abili mani di Crystal Dynamics è appena all’inizio e il risultato pare interessante, ma ancora acerbo e potenzialmente spiazzante per i fan di vecchia data. A parte questa incertezza, Rise of the Tomb Raider è un titolo in grado di offrire ore ed ore di gameplay di qualità, con contenuti aggiuntivi originali e ben pensati. Resta da vedere quale percorso imboccherà la crescita della protagonista e se riuscirà a costruirsi una personalità lontana sia dai cliché eroistici e sentimentali che dall’invadente ombra di Nathan Drake.

Skylanders Academy: nuovo trailer della serie animata

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Activision Blizzard ha diffuso il nuovo trailer della serie di animazione Skylanders Academy, che andrà in onda in esclusiva su Netflix venerdì 28 ottobre. Skylanders Academy, la serie originale Netflix dedicata ai bambini, è la prima produzione creata da Activision Blizzard Studios.

Basato sul pioneristico franchise di videogiochi Skylanders® di Activision Blizzard, Skylanders Academy segue le eroiche avventure di Spyro, Eruptor, Stealth Elf, Jet-Vac e Pop Fizz nel loro viaggio attraverso il vasto universo delle Skylands, proteggendolo dalle forze del male. Skylanders Academy promette di tenere gli spettatori incollati alle poltrone grazie a epiche avventure per bambini di tutte l’età. 

Prodotto sotto la supervisione dello showrunner Eric Rogers (Futurama), la serie include le voci di Justin Long (Dodgeball) nei panni di Spyro; Ashley Tisdale (High School Musical) nei panni di Stealth Elf; Jonathan Banks (Breaking Bad) nei panni di Eruptor e Norm MacDonald (Saturday Night Live) nei panni di Glumshanks. Altre voci celebri includono, tra gli altri, Susan Sarandon, Daniel Wu, Bobcat Goldthwait, The Diamond Minecart, Parker Posey, James Hetfield, Catherine O’Hara, Chris Diamantopoulos e Harland Williams.

I co-presidenti di Activision Blizzard Studios, Stacey Sher e Nick van Dyk, sono affiancati dal CEO di Activision Blizzard Bobby Kotick e da Sander Schwartz, il producer premiato agli Emmy, padre di serie animate quali The Batman e The Aquabats! Super Show!, come produttori esecutivi dello show. Skylanders Academy è stato animato dallo studio francese di fama internazionale TeamTO.

Entra a far parte del pubblico mondiale di Netflix con lo stile di Skylanders dal 28 ottobre. La seconda stagione di Skylanders Academy verrà lanciata in anteprima su Netflix verso la fine del 2017.

Il nuovo gioco di Skylanders, Skylanders Imaginators, consentirà ai giocatori di scatenare la loro immaginazione dando loro la possibilità di creare i propri Skylanders personalizzati. Skylanders Imaginators arriverà sugli scaffali dei negozi italiani il 14 ottobre 2016.

Dishonored 2: la nuova gallery di armi, gadget e abilità

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Dopo le gallerie dedicate alle ambientazioni del gioco e ai personaggi (protagonisti e comprimari), l’Art Director di Dishonored 2 Sebastien Mitton ha selezionato una nuova galleria di immagini questa volta dedicata ad armi, gadget e abilità.

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Dishonored 2La multiforme varietà di approccio che caratterizza il gameplay di Dishonored 2, dove il giocatore ha la più totale libertà di scegliere come affrontare le missioni di gioco, è in stretta relazione con le armi e i gadget disponibili, nonché con le abilità specifiche dei protagonisti.

Dishonored 2: la nuova gallery di armi, gadget e abilità

Un vero e proprio marchio di fabbrica per il gioco firmato Arkane Studios che sarà pubblicato l’11 novembre su PC, PS4 e Xboxc One.

Rise of the Tomb Raider 20 Year Celebration: trailer di lancio

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Square Enix, Crystal Dynamics, e Nixxes Software hanno annunciato che Rise of the Tomb Raider 20 Year Celebration è disponibile per PlayStation 4. In più, i nuovi contenuti saranno accessibili anche per i possessori del Season Pass su Xbox One e PC.

In Rise of the Tomb Raider, Lara diventa più di una sopravvissuta, mentre si imbarca nella sua prima spedizione alla ricerca del segreto dell’immortalità. Dovrà esplorare un mondo vasto e ostile, combattere e scoprire tombe mortali.

“Tomb Raider è uno dei maggiori traguardi di Square Enix e sono orgoglioso di tutte le avventure trascorse in sua compagnia in questi anni, in particolare con Rise of the Tomb Raider,” ha dichiarato Yosuke Matsuda, President e Representative Director di Square Enix Holdings Co., Ltd.

Rise of the Tomb Raider 20 Year Celebration

“Abbiamo intenzione di continuare l’eredità duratura di Lara esplorando modi nuovi e innovativi di far conoscere il suo carattere e la sua storia ai giocatori.”

Rise of the Tomb Raider 20 Year Celebration è la versione più completa e include Rise of the Tomb Raider, una serie di contenuti aggiuntivi come nuovi capitoli della storia “Legami di Sangue” e “L’incubo di Lara”, il supporto VR di PlayStation®  per “Legami di Sangue,” la modalità Sopravvivenza co-op, la difficoltà “Extreme Survivor” e  5 skin classiche di Lara. Comprende anche tutti i contenuti scaricabili rilasciati precedentemente e l’acclamato “Baba Yaga: The Temple of the Witch,” “Cold Darkness Awakened,” 12 outfit, sette armi e molto altro.

Dragon Quest Builders: trailer di Lancio

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Guarda il trailer di lancio di Dragon Quest Builders. Ora tocca a te! Diventa il Costruttore leggendario in Dragon Quest Builders per PlayStation 4 e PlayStation Vita! Alza il tuo martello e parti per un’avventura di proporzioni epiche in cui dovrai esplorare un vasto sandbox, raccogliere materiali, creare oggetti e costruire come se non ci fosse un domani per salvare il regno di Alefgard e i suoi abitanti!

Solamente tu hai la creatività e l’immaginazione necessarie a donare speranza alla gente di Alefgard. Usa i tuoi leggendari poteri per combattere contro l’infido Dragonlord e i suoi malefici scagnozzi e riporta la pace in questo regno ormai distrutto.

Costruisci per divertirti!

Costruisci per l’avventura!

Costruisci per salvare il mondo!!!

Dragon Quest Builders arriverà in Europa il 14 ottobre 2016 ed è già disponibile in Nord America per PlayStation 4 e PlayStation Vita!

Mafia III: debutta oggi per PS4 e Xbox e PC

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2K e Hangar 13 annunciano che l’emozionante drama sul crimine organizzato ambientato nella New Bordeaux del 1968, Mafia III, è ora disponibile per  PlayStation 4, Xbox One e PC.

Mafia III porta avanti la tradizione di 2K nel narrare storie avvincenti, il video gioco infatti è caratterizzato da ricchi personaggi  inseriti in uno scenario particolare, come quello della New Bordeaux del 1968 – una riproposizione di New Orleans – molto vivace e corredato da macchine ispirate a quell’epoca, dalla moda dei tempi e dalla musica eclettica di quel periodo, incluse più di 100 tracce provenienti direttamente da uno dei momenti più memorabili della storia della musica.  Durante questo turbolento periodo storico, una nube di corruzione incombe sulla città, che è diventata un rifugio sicuro per la criminalità organizzata. La Mafia italiana controlla i traffici illegali di gioco d’azzardo, prostituzione e droga, mentre poliziotti e politici corrotti si riempiono le tasche con i loro proventi.

Intraprendi un epico viaggio di vendetta tra le vie della versione video ludica della New Orleans del 1968 – Mafia III

“Creare esperienze narrative epiche e durature è uno dei pilastri fondamentali del nostro core business e i team di  Hangar 13 e 2K hanno lavorato con una passione instancabile per dare una degna eredità alla serie” sostiene Christoph Hartmann, presidente di 2K. “L’impressionante debutto di Hanger 13 guida la serie Mafia verso una nuova e affascinante direzione, combinando per la prima volta, lo stile narrativo cinematografico, per cui la serie è nota, con un vero sistema ‘open word’.”

Mafia III narra la storia di Lincoln Clay, un veterano reduce dal Vietnam, appena tornato della Guerra e in cerca di qualcosa a cui appartenere. Orfano sin da bambino, Licoln ha trovato qualcosa di simile a una famiglia, la Mafia Nera, ma quando questa viene tradita e decimata da Sal Marcano e dalla Mafia Italiana, Lincoln viene assalito dalla voglia di vendetta. Così inizia una guerra brutale contro la famiglia Marcano, che andrà a perturbare gli equilibri di potere presenti nello squallido sottobosco criminale di New Bordeaux. Per raggiungere il suo scopo, Lincoln si allea con altri criminali, costruendo un nuovo impero e creando una nuova famiglia da sé. 

Costruire “l’open world” di New Bordeaux, lavorando a questa storia dalle connotazioni drammatiche, ambientata nel profondo Sud, durante la fine degli anni ’60, è stato un viaggio fantastico per tutti noi” ha dichiarato Haden Blackman, responsabile dello studio e direttore creativo di Hangar 13. “Questo è il primo videogioco per il nostro studio, e siamo molto onorati per l’attesa che si è creata nella community intorno all’uscita di Mafia III. Non potevamo pensare a un gioco migliore per narrare il tipo di storie che volevamo raccontare e per far vivere al giocatore le esperienze nelle quali volevamo trasportarlo.” 

Mafia II è ora disponibile in Edizione Standard, Deluxe e Collector’s. Le edizioni Deluxe e Colector’s sono disponibili in quantità limitata presso rivenditori selezionati. La Deluxe Edition di Mafia III è disponibili anche in versione digitale e include sia il gioco che gli accessi ai contenuti aggiuntivi che saranno scaricabili dopo l’uscita del gioco, incluso il Season Pass. La Collector’s Edition di Mafia III include contenuti sia fisici che digitali che accompagnano il giocatore nei luoghi e tra le melodie di New Bordeaux del 1968; questa versione include tutti i contenuti della Deluxe Edition, la colonna sonora ufficiale del gioco su vinile da 180 grammi, un art book collezionabile, stampe artistiche e molto altro.  Tutti i dettagli relativi alla Collector’s Edition di Mafia III sono consultabili visitando il sito:

Turtle Beach: arrivano le Stealth 350VR

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Con il lancio del PlayStation VR ormai dietro l’angolo, Turtle Beach Corporation, lancia le nuove cuffie STEALTH 350VR. 

Compagnia leader nelle tecnologie audio da più di 40 anni, si appresta ad elevare le prestazioni del gaming audio della Virtual Reality (VR) a livelli stupefacenti con le nuove cuffie da gioco STEALTH 350VR. Le STEALTH 350VR riproducono accuratamente il surround 3D della PlayStation VR e di altri device VR attraverso i grandi altoparlanti da 50mm, oltre ad avere una batteria con più di 30 ore di autonomia, Bass Boost Variabili, ed un design leggero, ergonomico e “Disegnato per la VR” che garantisce un comodo spazio per cavi e visore VR. Gli altoparlanti delle STEALTH 350VR sono provvisti di un liscio tessuto in schiuma memory che fa da cuscino tra l’orecchio e gli altoparlanti assicurando il massimo del comfort. Il microfono a cancellazione di rumore rimovibile permette una chat cristallina perfino quando nel mondo reale il rumore di sottofondo si fa insistente, mentre il Mic Monitoring permette ai giocatori di sentire la propria voce dentro le cuffie evitando di urlare agli altri giocatori. Le STEALTH 350VR hanno un prezzo consigliato di € 79,99 e saranno disponibili in tutti i negozi a partire da questa domenica, 9 ottobre 2016. 

“Il 2016 continua ad essere un grande anno per noi nel mondo del gaming, e siamo veramente orgogliosi delle innovazioni che abbiamo inserito nelle STEALTH 350VR Dichiara Juergen Stark, CEO di Turtle Beach Corporation. “Il comparto audio rappresenta almeno la metà dell’esperienza VR, quindi abbiamo creato delle cuffie che ne migliorano l’audio. Ad esempio, i device VR non sono equipaggiati con un sistema audio, o se lo sono dispongono di piccoli speaker, quindi abbiamo deciso di installare degli speaker da 50mm con amplificatore e boost dei bassi per un miglior suono in generale. Sappiamo anche che i giocatori indosseranno già il visore VR, quindi abbiamo sviluppato le STEALTH 350VR in modo da renderle leggere, e le abbiamo equipaggiate di un cuscinetto in schiuma memory che calzi perfettamente e comodamente attorno al device VR. Quello della VR è un nuovo mercato molto interessante, e le STEALTH 350VR sono un altro grande esempio di come riusciamo ad usare il nostro retaggio di grandi innovatori nel campo audio per creare nuovi e rivoluzionari prodotti che garantiscano ai giocatori la migliore esperienza di gioco possibile.”

Sotto tutti i dettagli delle STEALTH 350VR di Turtle Beach:

  • Battery-Powered Amplification – Più è rumoroso e meglio è! Le cuffie da gioco  Stealth 350VR di Turtle Beach trasmettono un audio di gioco e della chat incredibile per un’esperienza ancora più immersiva, e permettono di giocare più di 30 ore con una singola carica.
  • Grandi Speaker da 50mm – gli Speaker da 50mm assicurano una ricca esperienza audio con alti precisi e bassi fulminanti.
  • Variable Bass Boost Il Boost dei Bassi Variabile incrementa le prestazioni dei favolosi bassi delle Stealth 350VR aggiungendo profondità e realismo all’audio della VR.
  • Design Ergonomico “Progettato per la VR” Le Stealth 350VR sono progettate per consentire l’utilizzo simultaneo con il PlayStation VR senza creare alcuna interferenza. Inoltre, un apposito canale della fascia superiore delle Stealth 350VR garantisce un comodo spazio per i cavi dell’Oculus Rift e dell’HTC Vive™.  
  • Detachable Noise-Cancelling Microphone Elimina il rumore di sottofondo nel mondo virtuale creato dal movimento nel mondo reale. Il microfono rimovibile a cancellazione di rumore delle Stealth 350VR permette una chat cristallina con gli altri giocatori e può essere facilmente rimosso quando non serve.
  • Mic Monitoring – Il Mic Monitoring permette ai giocatori di sentire la propria voce dentro le cuffie evitando di urlare agli altri giocatori… a meno che non vogliano.
  • Leggere e Confortevoli –  Le STEALTH 350VR sono leggere e confortevoli, il liscio tessuto in schiuma memory che fa da cuscino tra l’orecchio e gli altoparlanti assicura il massimo del comfort.
  • Sistema di Cavi intercambiabile – Le STEALTH 350VR arrivano con un intercambiabile sistema di cavi che permetterà di cambiare facilmente supporto tra PlayStation VR, PS4™ Pro and PS4, Oculus Rift e HTC Vive.

Per maggiori informazioni sugli ultimi prodotti e accessori di Turtle Beach, visita www.turtlebeach.com.