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HITMAN, The Sarajevo Six: Trailer The Enforcer

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HITMAN, The Sarajevo Six – Il secondo obiettivo per The Sarajevo Six è disponibile con il lancio dell’Episodio 2.  Gary Lunn, conosciuto anche come “The Enforcer”, si trova a Sapienza dove sta lavorando all’Ether Corporate Bio Lab, supervisionando altissimi livelli di sicurezza . Lunn è un professionista altamente qualificato e molto probabilmente potrai trovarlo nei pressi di Villa Caruso o del bio laboratorio.

I giocatori PS4 avranno accesso in esclusiva a The Sarajevo Six. Si tratta di 6 contratti bonus che raccontano una storia parallela che ruota attorno agli ex membri di un’unità paramilitare chiamata CICALA. L’Agente 47 viaggerà per il mondo per raggiungere i suoi obiettivi, ci sarà un contratto bonus disponibile in ogni location del gioco.

Doom: streaming di SnapMap e del giocatore singolo!

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Con DOOM ormai alle porte, in arrivo il 13 maggio in tutto il mondo per PlayStation 4, Xbox One e PC, è il momento perfetto per mostrare qualcosa in più del gioco. La prossima settimana ospiteremo due eventi di streaming per dare un’idea approfondita di come sono l’intensa campagna a giocatore singolo e l’innovativo SnapMap. Qui sotto potete scoprire cosa ci sarà da vedere nei due streaming.

Lunedì 25 aprile – SnapMap

La settimana avrà inizio con una panoramica esclusiva di SnapMap di DOOM, a partire dalle ore 20:00 di lunedì 25 aprile. Tom Mustaine del team di SnapMap mostrerà un’ampia gamma di contenuti co-op, giocatore singolo e multigiocatore che si potranno trovare all’interno del programma. Ci sarà una vera e propria guida su come creare una modalità, mostrando quanto si può usare l’immaginazione con i potenti strumenti dell’editor. Potrete porre qualunque domanda vorrete su SnapMap e sul suo funzionamento! Tom Mustaine risponderà dalla chat dello stream.

Doom

Mercoledì 27 aprile – Giocatore singolo

Mercoledì 27 aprile alle 20:00 potrete unirvi di nuovo a noi per seguire la campagna a giocatore singolo di DOOM, con la presenza del produttore esecutivo Marty Stratton e del direttore creativo Hugo Martin. Potrete vedere, per la prima volta al mondo, alcuni dei nuovi livelli e osservare Hugo e Marty mentre dimostrano chiaramente quanto tosto può essere DOOM!

Entrambi gli eventi di streaming saranno ospitati sul nostro canale ufficiale Bethesda, su Twitch: www.twitch.tv/bethesda.

Pang Adventures, la recensione: gli anni ’90 conquistano iOS

Chi è cresciuto negli anni ’90 non può non sobbalzare all’ascolto della parola Pang. All’epoca era praticamente impossibile non giocare a questo piccolo grande capolavoro sviluppato dalla Mitchell Corporation e portato in sala giochi da Capcom. Se già la prima versione era estremamente dinamica e frenetica, con meccaniche pronte a divenire in poco tempo una droga, è con il seguito Super Pang che il titolo fa il salto definitivo, arrivando anche su Super Nintendo, seppur in versione ridotta e meno attraente. Questo secondo capitolo, che precede un Pang 3 non proprio all’altezza del nome, è ormai diventato un cult, un tassello fondamentale della storia dei videogiochi. L’esempio palese di come, per creare un videogioco di successo e immortale, bastino uno stick analogico a quattro direzioni, un tasto, un gameplay incalzante che si sviluppa in tempo reale. Perché però, nel 2016, a 27 anni di distanza dal primo Pang originale, stiamo ancora parlando di questo glorioso gioco? Perché DotEmu, studio francese specializzato in giochi PC e mobile che ha già convertito per iOS i primi tre Metal Slug, ha appena rilasciato nell’App Store di Apple Pang Adventures, una versione rivista e svecchiata del mitico brand già apparsa su Steam.

https://youtu.be/mCR7y3NYsHA

Quando diciamo “svecchiato” pensiamo soprattutto all’aspetto grafico, poiché i cari e vecchi pixel che hanno accompagnato la nostra infanzia ora non si vedono più; i nuovi sprite sono stati ridisegnati completamente da zero, sono dettagliati e fumettati. Oltre la grafica però, le meccaniche sono rimaste pressoché identiche, il gameplay è tuttora frenetico esattamente come lo ricordavamo, anche grazie ai dispositivi Apple che fanno girare tutto in maniera perfetta, senza sbavature o cali di frame rate. Lo scopo del nostro personaggio, per chi non conosca già la saga, è quello di far scoppiare tutti i palloni colorati a schermo in un tempo prestabilito o a oltranza; il bello è che dopo ogni colpo, ogni mega pallone si scinde in palloni più piccoli, rendendo più difficile l’operazione di “pulizia”. In nostro soccorso arrivano decine di armi diverse, più e meno automatiche, bonus di tempo che “freezano” le palline, animali e creature alleate.

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Appena avviato, il gioco non si perde in inutili fronzoli, esistono appena un paio di opzioni basilari riguardanti l’audio, poi si è subito proiettati nell’azione. Come per i Pang originali, abbiamo ancora a che fare con una Modalità Tour, pronta a farci girare il mondo in aereo grazie a fondali caratteristici, l’amata Modalità Panico, senza fine, e una nuova Modalità Punti, con cui collezionare record su record. Queste ultime due non sono disponibili da subito, al contrario vanno guadagnate: per la Modalità Punti è necessario completare l’intero Tour, per la modalità Panico basta terminare il primo livello Tour a Bora Bora, 15 “quadri” (che bella sensazione, dirlo di nuovo) più un boss obbligatorio. Già, perché a differenza dei giochi classici ogni stage del Tour ci mette di fronte a un Boss da sconfiggere; alieni, sostanzialmente, come si apprende dalle divertenti cutscene prima di ogni viaggio. Sono infatti creature di altri pianeti a lanciare i mitici palloni, nel caso in cui abbiate passato l’intera vita a chiedervi da dove arrivassero, che i fratelli Pang (uno vestito di blu e uno di rosso) devono fermare.

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Come già detto, il gameplay riprende molto dei giochi classici, i pochi secondi per livello della modalità Tour ci mettono davvero alla prova con velocità, abilità e (più di una volta) strategia, nella modalità Panico siamo invece spinti dal sistema ad aumentare di livello, a fare più punti possibile, a sbloccare nuove armi e bonus. I controlli sono addirittura ulteriormente semplificati: si può infatti soltanto sparare e andare a sinistra o a destra, mentre in passato si poteva anche salire e scendere le scale in livelli più complessi. Le motivazioni di questa scelta sono probabilmente dovute ai controlli touch screen, meno comodi rispetto a uno stick fisico, e agli sprite più grandi rispetto al passato, che dunque fanno sembrare l’area di gioco più piccola. Area di gioco rimasta fedele ai cari 4:3, una parte dello schermo è infatti riservata alle informazioni collaterali come punti, nome giocatore, vite rimaste, controlli a schermo, bonus.

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Se un tempo bisognava inserire nel cabinato Arcade un gettone dopo ogni Game Over, ora basta cliccare su Riprova per riprendere dallo stesso livello in cui siamo stati colpiti; nella Modalità Panico abbiamo invece 3 vite contate, che si possono ricaricare proteggendo alcuni totem a tempo nel gioco. Grazie ai 2.99 euro pagati per l’acquisto dell’app potremo davvero giocare senza limiti, non ci sono vite che si ricaricano col tempo, extra o potenziamenti da comprare in-app e altre noiose diavolerie. Il gioco mobile perfetto per i più nostalgici così come per i più giovani, che vogliano confrontarsi con un classico del passato riveduto e rimasterizzato. Profondamente diverso dai classici titoli della saga, ma anche maledettamente simile e ugualmente divertente.

Ratchet & Clank, la recensione: come Insomniac Games sfiorò la perfezione

Le avventure del peloso Lombax di nome Ratchet e del suo robotico amico Clank continuano ormai da oltre dieci anni. Tutto ha avuto inizio con un titolo di Insomniac Games nel 2002, su Playstation 2; adesso, la saga annovera decine di titoli per console casalinghe e portatili, ma anche giochi mobile, fumetti, manga e presto anche un film d’animazione. L’ultimo arrivato nella famiglia videoludica del simpatico duo ha un nome molto semplice, privo di sottotitoli, omonimo del lungometraggio prossimo al grande schermo e del capostipite della serie. Il motivo è presto detto: Ratchet & Clank, che uscirà come esclusiva Playstation 4 il 20 aprile di quest’anno, è un reboot dell’originale gioco del 2002, nonché il tie-in del film, a sua volta tie-in della saga videoludica. L’esperienza ci insegna che i giochi tratti dai film (e viceversa, anche se i casi di quel tipo sono poco frequenti e di solito a medio-basso budget) difficilmente raggiungono standard qualitativi anche solo sufficienti, ma le eccezioni esistono e Ratchet & Clank è una di queste, nonostante si tratti di un “tie-in al quadrato”.

Per quanto ci si sforzi nel trovare difetti in questo titolo, l’unico vero, curioso limite è la presenza di un singolo slot di salvataggio disponibile, insieme all’assenza dei salvataggi manuali: qualora desideraste ricominciare l’avventura in fresh start, dunque, il videogiocatore si troverebbe costretto a perdere qualunque progresso, a meno di ovviare con un backup esterno su memoria USB, o sul cloud disponibile per gli abbonati Playstation Plus. Accantonato questo problema, il gioco è una festa per gli occhi ed il cuore sotto praticamente ogni punto di vista, a partire dalla grafica cartoon, coloratissima e stracolma di particolari su schermo, con animazioni incredibili e un framerate stabile come ormai raramente se ne vedono anche nei giochi “tripla A”. Il PEGI di Ratchet & Clank è un semplice 7+, eppure sia la trama che il gameplay possono intrattenere giocatori ben più stagionati, grazie alla presenza della selezione della difficoltà (modificabile in qualunque momento della partita) e di dialoghi ben scritti, brillanti, mai banali, che strizzano più volte l’occhio ai fan di vecchia data, con citazioni e riferimenti ai titoli passati del brand, il tutto localizzato egregiamente anche in italiano.

Ratchet & Clank

A proposito del passato, coloro i quali hanno avuto modo di giocare l’originale Ratchet & Clank non potranno non notare la somiglianza tra le mappe di gioco di questo e del reboot, rimaste uguali per un buon 80% nell’ossatura, pur se ridisegnate per adattarsi al gameplay moderno, più fluido e decisamente più veloce del suo “antenato”. Anche per quanto riguarda le armi, oltre ad un netto incremento quantitativo, Insomniac Games ha realizzato una sapiente diversificazione e ribilanciamento dell’arsenale: ogni arma, comprese quelle presenti sin dalle fasi di tutorial, risulteranno utili (quando non persino indispensabili) in determinate circostanze, boss finale compreso, che ad oggi è probabilmente la battaglia più tecnica e ragionata dell’intera saga, con cure e munizioni centellinate e danni subiti elevati; insomma, meno muscoli (o, in questo caso, armi di distruzione) e più cervello.

Se una trama scanzonata, una grafica superlativa ed un ottimo bilanciamento del gameplay non fossero abbastanza, Ratchet & Clank nasconde ancora qualche asso nella manica. La durata media della storia è di 10-15 ore, ma la Modalità Sfida – ovvero il New Game Plus – regala molte sorprese a chi non vuole interrompere la disintegrazione di alieni, robot ed alieni-robot. Innanzi tutto, completare le raccolte delle olo-schede sparse per il mondo sblocca le versioni Omega delle armi, più potenti delle controparti standard ed a loro volta potenziabili; inoltre il gioco premia i più attenti esploratori, dato che l’ottenimento dei bolt d’oro nascosti nei livelli aprirà gli hangar del Museo Insomniac, vero e proprio “paese dei balocchi” per gli appassionati della saga ed amanti del tasto Share del Dualshock 4…

Ratchet & Clank

Ma non è tutto, visto che Ratchet & Clank tira anche uno schiaffo (neppur troppo) simbolico ai DLC a pagamento puramente cosmetici o pensati per ridurre la difficoltà di gioco; i collezionisti di bolt d’oro potranno infatti modificare i filtri grafici del titolo, la velocità del gameplay, l’aspetto di Ratchet e della sua astronave, o nascondere l’interfaccia, guardare filmati e bozzetti preparatori, sino ad arrivare al sogno proibito di ogni nerd degli anni ’90: invulnerabilità e munizioni infinite.

Ratchet & Clank si rivela quindi come un titolo per giovani e meno giovani, un platform game con elementi sparatutto in grado di unire il potere nostalgico alla qualità moderna ed al marchio Insomniac Games: una combinazione di vecchio e nuovo curata nei minimi dettagli, piena di idee brillanti ed amore per il proprio lavoro, insomma, un prodotto in grado d’intrattenere per decine di ore e regalare ben più di un sorriso. I due protagonisti non potevano sperare in un ritorno migliore delle proprie avventure, bisogna solo augurarsi che il film si dimostri all’altezza della controparte videoludica e delle aspettative degli affezionati allo strampalato duo di eroi galattici.

Enter The Gungeon, la recensione: un roguelike-sparatutto-soulslike?

Il cosiddetto “mercato indie” continua a sfornare giochi giganteschi che spesso meriterebbero di essere catalogati sotto altre etichette. Enter the gungeon rientra in questo semplice concetto e lo fa affrontando un concetto tanto semplice quanto disarmante: si può realizzare un gioco che contiene tutti gli elementi positivi dell’industria videoludica di questo decennio?

Enter the gungeon è infatti un roguelike alla Isaac, con permadeath, mappe generate randomicamente tutte da esplorare ed un altissimo livello di customizzazione del gameplay, non tanto nel design del personaggio (sono comunque presenti diverse classi tra cui scegliere) quanto nella tipologia di armi, con quasi un centinaio di diverse pistole con diverse giocabilità e tipi di proiettili. Numerosissimi i collezionabili che vanno ad alterare le numerose statistiche di gioco, dai più banali tempi di ricarica, percentuale danni o numero dei proiettili fino ad arrivare a feature come bullet time.

Enter-the-Gungeon-Review-Screenshot-3 Enter the Gungeon è anche uno sparatutto frenetico dove i nemici, tanti, diversi e tutti dal design eccezionalmente “chiaro”, per quanto riguarda la loro identità (proiettili da fucile armati di fucile, proiettili da revolver armati di revolver, libri che lanciano spell magici, granate kamikaze etc..). Presente un interessante sistema di coperture causato dal ribaltare con un calcio i numerosi tavoli presenti nelle stanze, ovviamente non indistruttibili. Il sistema del gunplay è quello dei twin stick shooter (pensiamo a Hotline Miami), con un pad per muoversi ed uno per direzionare la pistola, rendendo necessaria una precisione quasi assoluta unita ad una velocità di spostamento fondamentale se non si vuole durare 5 minuti e andare in permadeath. C’è però uno strumento importante ad aiutarci, che la software house ha deciso di utilizzare per darsi un nome: la schivata.

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Enter the Gungeon è infine, anche se con le dovute proporzioni, un souls-like! Lo strumento della schivata funziona infatti esattamente come nella serie di From Software e salva da morte certa in più di una occasione. I parallelismi non finiscono qui: nel gioco infatti la trama è sviluppata tramite lore, attraverso incontri con NPC, esplorazioni di statue e stanze particolari, descrizioni di nemici e oggetti. Gli elementi di trama da approfondire sono sia la storia del personaggio sia quella del culto dei “Gundead”, il cui Gungeon da esplorare altro non è che il sacro tempio. Non che sia una trama originalissima, ma fa piacere la cura anche di questo dettaglio, piuttosto che lasciare il giocatore con un “vai e uccidi tutto”, comunque possibile e divertente come esperienza videoludica.

enter_the_gungeon_2Tutto questo in un gioco dalla difficoltà quasi esagerata, soprattutto nelle prime bossfight, dalla grafica in pixelart semplice ma incredibilmente ricca di dettagli e con decine e decine di particellari su schermo (senza che ci siano problemi di framerate, nonostante i proiettili sparati dai nemici siano centinaia!) ed una colonna sonora e una cura per gli effetti sonori stessi assolutamente al top della qualità. Presente addirittura una modalità co-op, però solo in locale. A voler proprio trovare un difetto, sicuramente le persone che non apprezzano i roguelike troveranno frustrante il continuo morire/ricominciare da capo, l’unica cosa che manca e si fa sentire è un sistema di livellamento del personaggio, in quanto ad evolversi sono le armi che trova, perlopiù casuali, e non il personaggio stesso. Con una difficoltà così elevata, lasciare molte cose al caso (oltre che alla bravura del giocatore, ovviamente), di nuovo, può risultare frustrante.

Il gioco costa 15 euro ed è uscito su PC (Steam/Gog/HumbleStore) e su PS4, vista la cifra e quello che ha da offrire possiamo passare sopra i difetti e tuffarci nell’inferno del gungeon.

DOOM, nuovo video: progressione e personalizzazione del giocatore

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DOOM è contraddistinto da profonde opzioni di personalizzazione, che vi permetteranno di esprimervi al meglio nell’arena del multigiocatore il 13 maggio. Aumentando di livello verranno sbloccate tonnellate di equipaggiamenti, colori per le armature e armi, e tanto ancora. Più si gioca, più armature, armi, equipaggiamento e moduli hack si possono sbloccare. Riceverete anche opzioni epiche di personalizzazione per tutto l’equipaggiamento, per devastare i nemici con stile.

Doom

Ecco un assaggio delle opzioni di personalizzazione del sistema di progressione, più alcuni dei moduli hack di DOOM, nel nostro ultimo video:

Namco: 4 classici arcade in arrivo ad Aprile!

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BANDAI NAMCO Entertainment Europe ha annunciato che PAC-MAN, Ms. PAC-MAN, GALAGA e DIG DUG saranno disponibili in formato digitale dal 20 aprile per PlayStation 4, Xbox One e PC. Ciascun titolo sarà scaricabile separatamente su PlayStation Network, Xbox Games Store e Steam.
I 4 classici sono:
  • PAC-MAN
Il celebre PAC-MAN arriva finalmente su PS4, Xbox One e PC! Muovi PAC-MAN per evitare i fantasmini, mangiare tutti i Pac-Punti e avanzare al livello successivo. Divora la Pallina Energia per avere la meglio sui fantasmi e realizzare un punteggio da record! Inoltre, in questa versione sarà possibile giocare persino al livello 256 con il suo celebre bug, un regalo per tutti i veri PAC-MANiaci!
  • Ms. PAC-MAN
Anche se le regole fondamentali sono le stesse di PAC-MAN, grazie al tunnel di teletrasporto, le animazioni con PAC-MAN e Ms. PAC-MAN tra i livelli e molte altre caratteristiche aggiuntive, Ms. PAC-MAN è un vero e proprio gioco a se stante!
  • GALAGA
Pilota un caccia stellare e distruggi ondate di alieni in questo sparatutto leggendario. Distruggi tutti i nemici per passare al livello successivo! Libera il caccia prigioniero e usalo per creare un Caccia doppio! Ci sarà anche un’opzione per passare dalla vecchia alla nuova versione e viceversa, perfetta per tutti i vari fan del gioco.
  • DIG DUG            
Scava in ogni direzione per farti largo nel sottosuolo. Schiaccia i nemici sotto le rocce o gonfiali fino a farli esplodere con il tuo arpione. Attira i nemici in una galleria e distruggili tutti in un colpo solo per ottenere più punti. Sconfiggi tutti i nemici sullo schermo per passare al livello successivo! Gli scavatori più appassionati potranno scegliere di alternarsi tra la nuova e la vecchia versione.

Odin Sphere Leifthrasir: ecco quando arriverà in Europa!

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NIS America ha annunciato oggi che Odin Sphere Leifthrasir arriverà in Europa il 24 Giugno 2016! Odin Sphere Leifthrasir sarà disponibile per PlayStation 4, PlayStation 3 e PlayStation Vita in versione fisica e digitale.

NIS America rilascerà anche la speciale Odin Sphere Leifthrasir “Storybook Edition,” esclusivamente per la versione PlayStation 4 che includerà un art book, la stampa di due artwork dedicati ai personaggi del gioco, una custodia in metallo collezionabile e molto altro.  NIS America provvederà alla localizzazione di Odin Sphere Leifthrasir, con sottotitoli in Inglese, Francese, Italiano, Tedesco e Spagnolo.

Odin Sphere Leifthrasir è un RPG d’azione in 2D a scorrimento orizzontale, ricco di mitologia nordica e l’atmosfera di un’opera wagneriana. La nuova versione è un remake completo in HD di quella classica originale per PS2 Odin Sphere di Vanillaware, il team alla base dell’action  a scorrimento orizzontale Dragon’s Crown e Muramasa: The Demon Blade. Atlus U.S.A. pubblicherà  questo titolo in Nord America.

A proposito della storia:

Il regno di Valentine era il paese più potente del continente di Erion. La sua gente prosperava con il magico potere  della  Crystallization Cauldron, ma è stato distrutto in una notte fatale. E così, è iniziata una guerra che ha coinvolto tutte le nazioni della terra crescendo d’ intensità di giorno in giorno. La fine è vicina come afferma la profezia?

“Storybook Edition” Odin Sphere Leifthrasir

 La “Storybook Edition” di Odin Sphere Leifthrasir sarà disponibile presso alcuni selezionati rivenditori autorizzati in Europa e includerà i contenuti seguenti:

– La versione PS4 del gioco.

– Un art book con copertina rigida di 64 pagine a colori.

– Una t-shirt con gli ingredienti di una pozione.

– Un custodia in metallo collezionabile.

– La stampa degli artwork di Alice e Socrates.

– La confezione arricchita con uno splendido artwork del gioco!

Call of Duty Black Ops III, Eclipse DLC Pack: Zetsubou No Shima Trailer ufficiale!

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Guarda il trailer ufficiale di Call of Duty Black Ops III Eclipse DLC Pack: Zetsubou No Shima, l’atteso secondo Pacchetto di Mappe Aggiuntive per Call of Duty Black Ops III, legato alla nuova esperienza Zombie inserita nel DLC, Zetsubou No Shima.

Call of Duty Black Ops III EclipseDopo gli eventi di Der Eisendrache, gli eroi di Origins si trovano naufraghi su un’isola remota del Pacifico, sede di un laboratorio di esperimenti biologici segreti con l’Elemento 115. I giocatori affronteranno nuovi terrificanti nemici, trappole devastanti e le classiche missioni secondarie di Zombi in un’incredibile narrazione in pieno stile Origins. 

Call of Duty Black Ops III

Insieme a Zetsubou No Shima, il Pacchetto DLC Eclipse include anche quattro nuove mappe per il Multigiocatore — Verge, Rift, Spire, Knockout —.

Eclipse è disponibile prima su PlayStation 4 dal 19 Aprile 2016.  

Fallout 4: Wasteland Workshop disponibile da oggi!

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Il secondo contenuto aggiuntivo di Fallout 4, Wasteland Workshop, è disponibile da oggi per il download in tutto su Xbox One, PlayStation 4 e PC a 4,99 €.

Grazie a Wasteland Workshop, sarà possibile progettare e piazzare gabbie per catturare creature viventi, dai predoni ai Deathclaw. Si potranno addestrare, oppure metterli nelle condizioni di combattere (persino contro altri coloni!). Wasteland Workshop include nuove opzioni di progettazione per gli insediamenti, come l’illuminazione nixie, i kit di lettere, la tassidermia e altro ancora.

Con Wasteland Workshop si possono espandere le possibilità degli insediamenti, mentre a maggio viaggeremo dal Commonwealth al Maine in Far Harbor, il più grande territorio mai creato da Bethesda Game Studios per un contenuto post-pubblicazione.

Resta sintonizzato per altri dettagli su ulteriori contenuti aggiuntivi che saranno rilasciati nel corso del 2016, e sugli aggiornamenti gratuiti come il Creation Kit, che permetterà di creare mod su PC e poi condividerli e giocarci su tutte le piattaforme, console include.