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Dark Souls III, la recensione: Muori, Impara, Riprova

È inevitabile, ogni volta che ci troviamo di fronte a un episodio della Souls Saga cerchiamo di metterci nei panni del giocatore che, per curiosità o convinto dalle recensioni, affronta per la prima volta il mondo Dark Souls. La curva di apprendimento di questi giochi non è difficoltosa, è solo impervia perché la pazienza viene messa a dura prova, da qui nasce in parte il mito della difficoltà che avvolge questa saga. Sì, è vero, molti Boss sono realmente difficili ma, se non si getta subito la spugna presi dal nervosismo, dopo alcune ore di gioco un pensiero attraversa la testa: “Ecco quello che vorremmo aver saputo dall’inizio!”. Sicuramente uno degli aspetti di Dark Souls III che rende questi giochi così affascinanti non è conoscere perfettamente da subito tutte le sue regole. Sperimentazione, ricerca e pazienza sono gli elementi che servono per ottenere grandi soddisfazioni da questi giochi. Perché questa premessa? Perché, nonostante le ore passate a giocare ai precedenti episodi, non c’è niente da fare, la situazione si ripete ogni volta e quando ci capita per l’ennesima volta di morire e perdere tutte le anime faticosamente accumulate è facile perder la pazienza e voler lanciare il controller contro le schermo.

Prima di continuare e capire perché non si deve desistere facciamo un po’ di ordine. Il tutto prende origine nel 2009 quando la FromSoftware pubblica Demon’s Souls per PS3, un gioco di ruolo e azione in terza persona. Ambientato in un mondo dark fantasy, i giocatori vestono i panni di un eroe nel regno immaginario di Boletaria, che viene devastato da una nebbia maledetta che nasconde demoni affamati delle anime dei mortali. A creare e dirigere il capostipite di quella che poi verrà chiamata la Souls Saga c’era Hidetaka Miyazaki. Sempre sotto la direzione di Miyazaki prenderà forma il successivo Dark Soul. Anche se Miyazaki aveva diretto i primi due giochi della serie, avrà solo un ruolo di supervisione per Dark Souls II a causa dello sviluppo parallelo di Bloodborne, un gioco che contiene tutto il DNA della Souls Saga ma che non gli ha permesso di dirigere entrambi i titoli contemporaneamente. Dopo l’uscita di Bloodborne, Miyazaki torna al primo amore e porta a compimento Dark Souls III, primo Souls per l’ultima generazione di console. Come per i precedenti episodi, Dark Souls III racconta una storia intrigante e profonda. Si ricopre il ruolo di un “Unkindled” (un non acceso), un eroe non morto costretto a vagare per la terra di Lothric per evitare un’apocalisse imminente causata dal conflitto in corso tra luce e buio.

Dark Souls III

L’unica speranza per scongiurare questo evento è uccidere tutti i “Lords of Cinder”, gli eroi che hanno collegato il fuoco in precedenza. Il nostro viaggio sarà una lunga discesa in un mondo che contiene alcuni dei luoghi più visualmente suggestivi di tutti e quattro gli episodi e che come sempre tenterà di respingerci, ci vorrà morti. Non c’è mai stato un momento in cui non ci siamo sentiti affascinati dal luogo e dalla quantità di splendidi dettagli in ogni ambiente. Sin dall’inizio quando si scende verso il primo portone o quando si guarda in cima alla fatiscente roccaforte medievale e in soggettiva si vedono le valli circostanti e le montagne innevate. Ogni livello è stracolmo di dettagli fisici o descritto graficamente da architetture meravigliose e sprona l’esplorazione per scoprire segreti, ricompense, scorciatoie. Infatti è tramite queste scorciatoie, piccoli passaggi, cunicoli labirintici che ci muoveremo nel mondo di Dark Souls III. L’unica alternativa è il Teletrasporto tra tutti i falò che potremo usare a partire da quando arriveremo all’Altare del Vincolo, il crocevia di tutta la nostra storia. Un luogo brulicante di personaggi non giocabili, centrale per noi perché sarà il punto dove potremo migliorare le caratteristiche del nostro eroe. Una volta familiarizzato con il sistema di gestione oggetti, potenziamenti ed armi, saremo pronti per affrontare al meglio il clou della storia: i combattimenti.

I nemici ed i Boss che troveremo in Dark Soul III metteranno a durissima prova la nostra pazienza.

Sin dal primo incontro capiamo che non sarà facile e non ci saranno sempre porte di nebbia ad annunciarli. Ogni Boss ha una personalità unica, a volte anche più personalità, quindi dovremo cambiare la nostra strategia d’attacco in funzione della trasformazione del nemico. Ad esempio, la maggior parte dei combattimenti contro i Boss hanno due fasi, il che significa nuove mosse e, talvolta, al Boss viene rigenerata la barra di salute quando cambia il suo aspetto. Questo perché, come ci hanno abituato gli episodi precedenti, se c’è qualcosa in cui non è stata lesinata la creatività sono proprio i Boss. Di ogni natura e forma, costringono il giocatore ad aspettarsi l’inaspettato. Mai pensare di trovarsi di fronte qualcuno che reagirà ad un nostro colpo di spadone come ha fatto il precedente. Dark Souls III è difficile e richiede molto metodo, lo studio del nemico è l’arma più efficace nelle nostre mani.

Sfruttiamo le nostre morti (che saranno tante) per capire chi abbiamo di fronte e cerchiamo di utilizzare anche l’ambiente in cui ci stiamo muovendo Questo rende ogni incontro incredibilmente intenso e quando finalmente il Boss sarà sconfitto proveremo un senso di catarsi e sollievo in grado di farci amare questo gioco. La tattica e la strategia non rimarranno le sole carte giocabili, centinaia di armi, armature, accessori e incantesimi sono disponibili, in modo da avere tutti gli strumenti utili per completare il gioco indipendentemente dal proprio stile. In aggiunta potremo dotare alcune armi di elementi magici o attacchi speciali che aggiungeranno forza, varietà e stile al nostro sistema di combattimento. Ma l’insidia non sono solo i Boss, il gioco è pieno di nemici collocati in posti intelligentemente scelti per tenere il giocatore sempre in guardia. Un attimo di distrazione a raccogliere gli oggetti senza aver ispezionato l’area sarà punito senza pietà, sarete morti.

Dark Souls III

Come prevedibile, il gioco è disseminato di numerosi richiami agli episodi precedenti della serie. Più di una volta ci è capitato di attraversare aree che erano dei dejà-vu ma non può certo questo esser considerato un difetto, certi autori amano auto citarsi. Purtroppo però, durante la nostra prova su Xbox One, nelle fasi concitate e colme di personaggi sono apparsi frequenti intoppi dovuti al calo di frame-rate. Nonostante questo Dark Souls III, grazie ad una visione artistica che ha coniugato meccaniche di gioco, difficoltà e visual design, è un degno capitolo della Souls Saga che tutti gli amanti del genere non potranno mancare perché Hidetaka Miyazaki non ha perso il suo tocco magico. Se invece non avete mai giocato ad un Souls, questo è sicuramente l’episodio più adatto per avvicinarsi. Ma non fatevi prender dalla frenesia della novità, magari provatelo prima da un amico. Ricordate, questo non è un FPS, solo se vi armerete di pazienza potrete giocare a Dark Souls III, allora una volta giunti all’Altare del Vincolo non vi fermerete più perché non mancherà mai di sorprendervi, spingervi avanti, al prossimo boss, al prossimo falò.

Il libro della Giungla: la Disney tra tradizione, live action e giochi online

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il libro della giunglaSin da quando è nata, la Disney ha rappresentato un baluardo di bontà nell’immaginario collettivo, un simbolo di buoni sentimenti, di senso di famiglia, da caratteristiche legate all’infanzia ma anche a quella parte delle persone che, per fortuna, non cresce, e rimane giocosa e innocente. Attraverso i suoi lungometraggi d’animazione la casa di Topolino è entrata nell’immaginario collettivo approdando anche in altri campi di intrattenimento che esulano dalla sala cinematografica. Giocattoli, videogames, gadget e accessori, tutto è stato trasformato non solo in una miniera d’oro ma in un vero e proprio veicolo di gioia, colore e divertimento.

Nel periodo in cui Hollywood sforna continui remake e sequel, la Disney continua a spiccare per originalità, come dimostra il recente successo di critica e pubblico Zootropolis. Il cartone animato ha avuto un esito talmente grande che sono stati creati dei giochi online legati alla celebre cittadina. Se volete rivivere le rocambolesche avventure di Judy Hopps & co, vi consigliamo di dare un’occhiata alla categoria dedicata al cartone di Poki.it 

il libro della giungla 2Ma come ogni azienda che si rispetti, anche mamma Disney vuole lavorare “sul sicuro” e così è partita, da circa un anno, l’ondata dei remake in live action dei classici della sua library. Tra questi abbiamo già visto Cenerentola e Maleficent, ma ci aspettano anche il film sul Genio della lampada, su Crudelia De Mon e su tanti altri personaggi e storie che abbiamo imparato ad amare nella loro versione a cartoni animati.

Prossimo in ordine di tempo è l’adattamento in live action de Il Libro della Giungla, l’avventurosa storia di Mowgli, il cucciolo di uomo, che, cresciuto nella giungla, intraprende un viaggio per tornare al suo villaggio. Sulla sua strada, il bimbo dovrà dire addio al suo branco, ma, accompagnato da Bagheera la pantera, incrocerà anche la strada di tanti personaggi ben noti, come il goloso orso Baloo, l’imponente Re Louie e la feroce trigre Shere Khan.

Il film è diretto da Jon Favreau e vede trai doppiatori attori di grande spicco tra cui Scarlett Johansson, Bill Murray, Idris Elba e i premi Oscar Ben Kingsley e Lupita Nyong’O. L’avventura del piccolo Mowgli, interpretato da Neel Sethi, unico attore in carne e ossa in una giungla completamente in CGI, avrà i toni dell’action, ma anche del gioco e della storia di formazione.

Unendo il classico Disney, l’avventura e una considerevole dote di divertimento, Il Libro della Giungla in live action soddisfa tutti quei desideri che l’utente ricerca in un’esperienza che possa in qualche modo coinvolgerlo e, di nuovo, intrattenerlo. La stessa esperienza si può trovare nei giochi gratuiti on line, passatempi sempre più diffusi e adesso anche brandizzati con film, personaggi, marchi che catturano l’interesse degli utenti, dai più piccoli ai più grandi, per i quali vale senza dubbio l’elemento “amarcord” che li riporta all’infanzia.

il libro della giungla 3Il divertimento e il gioco non hanno età e se si è abbastanza fortunati si riesce, anche quando non si è più cuccioli di uomini, a godere dei divertimenti semplici e sani che la Disney, con i suoi film, le sue storie e i sui personaggi, continua a farci conoscere e amare.

The Gears of War 4 Trailer ufficiale

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Guarda il trailer ufficiale di The Gears of War 4, il quarto atteso episodio del franchise videoludico di successo  Microsoft.

https://youtu.be/o3f8VgQ_dqk

Gears of War è uno sparatutto in terza persona sviluppato da Epic Games per la console Xbox 360. Il gioco utilizza la tecnologia dell’Unreal Engine 3.0 ed è stato pubblicato da Microsoft Game Studios: è uno dei giochi che supportano le librerie DirectX 10. In Italia è stato distribuito per il 17 novembre 2006 (come nel resto d’Europa eccetto che in Germania, dove la Microsoft Game Studios non ha pubblicato il gioco dopo che gli è stato negato il rating). Negli USA è stato distribuito il 7 novembre 2006 in negozi selezionati, mentre è stato messo in vendita nei principali rivenditori americani il 12 novembre 2006. È stata inoltre pubblicata una “Limited Collector’s Edition”, che include un disco con contenuti bonus ed un art book intitolato Bellezza distrutta che spiega in dettaglio gran parte del retroscena della storia del gioco.

The Gears of War 4

Gears of War si incentra sui soldati della Squadra Delta che combattono per salvare gli umani che abitano sul pianeta immaginario Sera da un nemico implacabile sotterraneo conosciuto come L’Orda di Locuste. Il giocatore assume il ruolo di Marcus Fenix, un ex detenuto e un soldato dedito alla guerra. Nella modalità cooperativa, il secondo giocatore gioca nel ruolo dell’amico di Fenix, anch’egli soldato, Dominic Santiago (Dom). I due soldati si uniscono alla Squadra Delta e si battono contro L’Orda Delle Locuste attraverso il corso di una campagna di gioco basata sull’azione.

Il gioco ha guadagnato il successo subito dopo la sua pubblicazione. Il 7 novembre 2006 Gears of War è diventato il gioco più apprezzato sul servizio Xbox Live, scavalcando Halo 2, che era rimasto incontrastato sin dal suo lancio nel novembre 2004. È stato nominato “Gioco dell’Anno” da GameSpot. Al 19 gennaio 2007, dopo sole dieci settimane dopo il suo debutto, sono state vendute oltre tre milioni di copie del gioco.

La colonna sonora (Mad World) che si sente nella pubblicità è suonata da Gary Jules ed è una cover della canzone, con il medesimo titolo, deiTears for Fears. La medesima cover faceva parte anche della colonna sonora del film Donnie Darko.
Il secondo episodio, Gears of War 2, è uscito a novembre 2008.

All’E3 2015 viene annunciata una versione rimasterizzata del gioco per Xbox One e per PC Windows 10.

Battleborn Bootcamp: nuovo trailer, al via la beta

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In concomitanza con il pre-load della Open Beta, oggi, 2K e Gearbox Software rivelano il nuovo trailer Battleborn Bootcamp con Oscar Mike e ISIC.


BattlebornLa Open Beta di Battleborn Bootcamp inizia l’8 Aprile su PS4 ed il 13 Aprile su PC e Xbox One. Potete pre-caricarla ora per tutte le piattaforme.

Durante l’Open Beta potrai provare la naturale progressione di Battleborn; incluse due Modalità Storia, due Modalità Multiplayer Competitivo e 25 eroi (alcuni disponibili da subito, altri che verranno sbloccati progressivamente).

Giocando aumenterai di livello in tre differenti sistemi di progressione. 

Puoi trovare tutto quello che ti serve conoscere sulla Open Beta di Battleborn qui: https://battleborn.com/it/news/view/it-battleborn-open-beta-everything-you-need-to-know/.

Al seguente link, invece, una esaustiva introduzione all’universo di Battleborn: https://battleborn.com/it/news/view/it-battleborn-an-introduction-to-the-end-of-the-universe.

Battleborn è classificato PEGI 16 e verrà lanciato il 3 Maggio 2016 su PS4, Xbox One e PC.

DOOM: Beta aperta e contenuti post-pubblicazione

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Bethesda annuncia che la Beta aperta di DOOM si terrà tra il 15 e il 18 aprile. Questa Beta aperta non richiederà un codice, i giocatori potranno semplicemente accedere dalla loro piattaforma e scaricare il necessario per giocare a Deathmatch a squadre e Via della Guerra sulle mappe Altoforno e Infernale.

Queste mappe e modalità sono solo una parte di ciò che i giocatori potranno godersi quando il gioco sarà pubblicato il 13 maggio su Xbox One, PS4 e PC. In una serie di recenti video abbiamo esplorato le mappe, modalità e i potenziamenti del multigiocatore di DOOM, ovvero ciò che i giocatori possono aspettarsi all’uscita del gioco. Ma il supporto di DOOM non finirà con la pubblicazione del gioco. Per il resto dell’anno, forniremo alcuni aggiornamenti gratuiti ai contenuti per SnapMap e per il multigiocatore.

Sappiamo che la community di DOOM è sempre stata interessata ai contenuti creati dai giocatori ed è una cosa che anche noi vogliamo sostenere grazie a SnapMap, un nuovo componente di DOOM pensato per permettere di creare, condividere e sperimentare nuovi elementi di gioco in modo rapido e semplice.

Oltre a garantire l’accesso a modalità e mappe create dai giocatori, id vuole offrire importanti aggiornamenti per SnapMap, tra cui moduli per le mappe, decorazioni e oggetti, nuove caratteristiche e funzionalità, miglioramenti all’IA, miglioramenti agli strumenti di editing… e tanto altro. Il multigiocatore riceverà a sua volta delle messe a punto, nella forma di nuove modalità di gioco. Sia gli aggiornamenti a SnapMap, sia gli aggiornamenti al multigiocatore saranno giocabili del tutto gratuitamente. 

Oltre al supporto e ai contenuti gratuiti, ci saranno anche tre pacchetti DLC multigiocatore premium disponibili dopo la pubblicazione, aumentando il numero di mappe, moduli hack, demoni giocabili, armi e così via. Il primo DLC sarà disponibile quest’estate e darà accesso a: 

  • Tre nuove mappe
  • Una nuova arma
  • Un nuovo demone giocabile
  • Un nuovo set armatura
  • Un nuovo oggetto di equipaggiamento
  • Nuovi moduli hack e scherni
  • Nuovi colori e motivi personalizzabili

Ogni pacchetto DLC costerà 14,99 €, ma si possono comprare a un prezzo scontato con il Season Pass a 39,99 €. Consulta il tuo rivenditore per prenotare il Season Pass di DOOM.

Dragon Ball Z Extreme butoden: nuova patch con nuovi personaggi

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BANDAI NAMCO Entertainment Europe ha annunciato il rilascio di una patch per Dragon Ball Z Extreme butoden. In arrivo il 7 aprile, questo aggiornamento porta tantissimi nuovi contenuti!
Tra questi anche 3 nuove modalità di gioco:
  • Training Mode: che permette ai giocatori di fare pratica;
  • Online Battle Mode: per unirsi a scontri online;
  • Extreme Survival Mode: una modalità per sfidanti al più alto livello possibile;
Nuovi personaggi di supporto Z si uniscono alla battaglia! Tra questi anche Goku Farmer! Sono stati aggiunti anche dei personaggi Extreme!

Fallout 4 Wasteland Workshop: trailer del secondo DLC

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Guarda il trailer ufficiale del secondo contenuto aggiuntivo di Fallout 4, Wasteland Workshop, che sarà disponibile in tutto il mondo martedì 12 aprile su Xbox One, PlayStation 4 e PC a 4,99 €.

https://www.youtube.com/watch?v=rG0sA1jXvNk

Grazie a Wasteland Workshop, sarà possibile progettare e piazzare gabbie per catturare creature viventi, dai predoni ai Deathclaw. Si potranno addestrare, oppure metterli nelle condizioni di combattere (persino contro altri coloni!). Wasteland Workshop include nuove opzioni di progettazione per gli insediamenti, come l’illuminazione nixie, i kit di lettere, la tassidermia e altro ancora.

Fallout 4 Wasteland WorkshopCon Wasteland Workshop si possono espandere le possibilità degli insediamenti, mentre a maggio viaggeremo dal Commonwealth al Maine in Far Harbor, il più grande territorio mai creato da Bethesda Game Studios per un contenuto post-pubblicazione.

Fallout 4 Wasteland Workshop

Resta sintonizzato per altri dettagli su ulteriori contenuti aggiuntivi che saranno rilasciati nel corso del 2016, e sugli aggiornamenti gratuiti come il Creation Kit, che permetterà di creare mod su PC e poi condividerli e giocarci su tutte le piattaforme, console include.

DiRT Rally: trailer di lancio

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Codemasters & Koch Media hanno annunciato che DiRT Rally, nominato ai BAFTA,  è finalmente disponibile su PlayStation  4, Xbox One e PC(DVD).

A partire da oggi, i giocatori sono i benvenuti a provare DiRT Rally anche su console e sono invitati ad unirsi alle centinaia di migliaia di giocatori su PC che hanno testato il gioco per oltre 80 milioni di chilometri durante il programma Early Access su Steam.

DiRT Rally è il gioco di rally più autentico ed emozionante mai realizzato. Cattura perfettamente la sensazione da brivido di gareggiare al limite lungo strade pericolosissime, sapendo che un incidente potrebbe irreparabilmente compromettere il vostro tempo durante la sfida.

Ogni stage ti mette alla prova in diversi modi, dovrai prendere il controllo su neve, ghiaccio, ghiaia, sporco e destreggiarti durante diverse variazioni climatiche. Mentre l’auto soffre per l’attrito e gli ostacoli durante la corsa, il tuo team di rally dedicato cerca di mantenere  il veicolo competitivo, ogni rally diventa una maratona per testare la concentrazione e l’abilità.

DiRT Rally permette di scendere in pista nelle competizioni multiplayer ufficiali della FIA World Rallycross, dove fino ad otto giocatori possono sperimentare il brivido di una corsa mozzafiato a bordo di alcune delle auto più veloci al mondo.

DiRT Rally presenta il supporto online delle league e sfide giornaliere, settimanali e mensili che  permettono ai giocatori di mettersi alla prova contro i migliori piloti al mondo.  

Da oggi, i giocatori su console e PC avranno la possibilità di provare sostanziali nuove aggiunte al gioco. La Classic Mini e la serie Super 1600 introdurranno l’emozione delle corse rallycross dall’inizio del gioco e 21 video di guida avanzata aiuteranno i giocatori a massimizzare le loro performance. I giocatori saranno in grado di guidare la superficie di ghiaia dell’epica Pikes Peak per la prima volta e tre delle livree più rappresentativi di Colin McRae gli permetteranno di rivivere le gesta di un leggendario campione di rally.

Il team di DiRT ha aggiunto sette nuove auto al gioco:

·        Peugeot 208 T16 Pikes Peak

·        Renault 5 Turbo

·        Renault Alpine A110

·        Opel Corsa Super 1600

·        Peugeot  207 S1600

·        Renault Clio S1600

·        Mini Classic Rallycross

 

“Siamo entusiasti di dare il benvenuto ai giocatori su PS4 e Xbox One nella community di DiRT Rally” ha dichiarato Paul Coleman, Chief Games Designer .

“Siamo stati travolti dall’entusiasmo che hanno dimostrato i nostri fan per il gioco sin dal suo primo annuncio e oggi speriamo di raggiungere l’obiettivo di portare in DiRT Rally il maggior numero di giocatori possibile. Benvenuti a bordo, speriamo che vi godiate l’esperienza tanto quanto noi abbiamo avuto il piacere di realizzarla!”

DiRT Rally è disponibile su Steam, PlayStation 4, Xbox One e PC(DVD).

Disponibile ora per il pre-order, la Limited Legend Edition di DiRT Rally, include il documentario su Colin McRae: Rally Legend. Il film racconta tutta la storia di questa icona del rally che ha ispirato la serie Dirt, dalla sua storia personale a quella di campione in cima alle classifiche dai primi momenti della sua carriera, ai suoi grandi successi nel mondo del rally, fino al suo coinvolgimento con il celebre publisher Codemasters.

La Limited Legend Edition include anche il Fully Loaded MINI Pack, che sblocca completamente gli aggiornamenti per la MINI Cooper S dall’inizio del gioco, dando una livrea esclusiva alla macchina e offrendo un team meccanico unico da cui trarre vantaggio.

I giocatori che prenoteranno la versione digitale di DiRT Rally riceveranno il Fully Loaded MINI Pack, che sblocca il Mini Classic Rallycross e offre gli stessi vantaggi degli altri pacchetti.

DOOM Beta multiplayer, la nostra prova

Lo scorso Dicembre era stata la volta dell’Alfa Multiplayer di DOOM a numero chiuso. Era una versione solo in Inglese con una mappa e poche altre opzioni, sufficienti però per farci respirare un po’ del mito che avvolge questo gioco sin dalla sula prima comparsa nel 1993. Ora, ad un mese e mezzo dal rilascio ufficiale, id Software ha lanciato tre giorni di test della Beta per un bacino di utenti più ampio del precedente.

Prima di buttarci nella descrizione del gioco andiamo a vedere cosa c’è di nuovo nei 10GB richiesti per il download sulla Xbox One utilizzata per il nostro test. Intanto questa volta ci troviamo a giocare con una versione italiana ed il primo Menu che vediamo è decisamente più articolato rispetto all’Alpha. Quello che appare subito di nuovo è la possibilità di personalizzare il personaggio e le proprie armi. In effetti molto tempo è passato dall’ultimo Multiplayer Arena che l’id Software ha messo sul mercato. Ma soprattutto altri giochi come Halo e Call od Duty hanno ridisegnato le regole degli scontri FPS Online. Ed allora i puristi arricceranno un po’ il naso ma le nuove generazioni si butteranno a capofitto per rendere unici i propri personaggi. Anche se non definitiva l’attuale possibilità di personalizzare il proprio personaggio è già ricchissima. Oltre alle diverse corazze che avremo a disposizione, di ogni parte del corpo può essere modificato colore, riflesso e abrasione. Lo stesso dicasi per le armi. Altra nuova voce dei Menu presa in prestito da FPS più recenti è l’introduzioni degli Scherni che, come vedremo fra poco, più che utile per ora è controproducente.

La dotazione di armi iniziale è limitata a cinque senza possibilità di essere potenziate; troviamo comunque la fedele Doppietta ed il pesante Lanciarazzi, il sempre utile Fucile al Plasma, un Fucile Vortex per cecchini ed un Fucile d’Assalto che da subito sembra essere il più efficace sia per scontri ravvicinati che per colpi a medio gittata. Tutte, come sempre, hanno pro e contro e siccome la nostra dotazione per la partita sarà di massimo due armi dovremo star attenti a scegliere la giusta combinazione. In più al nostro equipaggiamento potremo solo aggiungere una Granata a Frammentazione o un Teletrasporto Personale. Se vi state chiedendo che senso abbia il Teletrasporto, aspettate di entrare nell’Arena per scoprirlo.

Ed ora passiamo al contenuto giocabile della Beta, troviamo due modalità: “Deathmatch a Squadre” e “Via Della Guerra”. Sulla prima non devo aggiungere niente parchè sapete benissimo di cosa si tratta. La seconda è una gara a squadre per mantenere una zona della mappa. La novità sta nel fatto che la zona da controllare è in movimento e quindi costringe tutti ad inseguire l’obiettivo che di volta in volta cambia scenario di battaglia.

Rispetto all’Alpha ritroviamo la “Mappa Altoforno” a tema industriale fatta da corridoi stretti, passerelle e piccole stanze collegate a un’ampia area centrale. Il tutto avvolto da colate e bacini di lava che si trasformano in facili zone suicidio per i giocatori. La novità aggiunta è la “Mappa Infernale” che, come si evince dal nome, è un piccolo anticipo dell’Inferno caratterizzato da caverne e passaggi stretti per scontri senza possibilità di riparo che si alternano con uno spazio molto più ampio attorniato dagli immancabili fiumi di lava.

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I contenuti di questa Beta sembrano limitati ma una volta lanciato il gioco si capisce subito che i ragazzi di id Software sono tornati per reclamare il loro posto d’onore tra i migliori FPS Multiplayer. Si parte con 10 minuti come limite di tempo per match ma scopriremo presto che la prima squadra che raggiunge le 75 uccisioni vincerà facendo terminare la gara. Le arene sono gremite di oggetti come corazze, munizioni, salute e le due squadre di 6 giocatori ciascuna si scontrano per la conquista dei potenziamenti sul terreno oppure raggiungibili con doppio salto cercando di non cadere miseramente nella lava. Il gioco è veloce ed adrenalinico. Guai a fermarsi ad irridere con uno scherno un avversario ucciso, non c’è tempo per questo se non si vuole essere maciullati da un razzo volante o freddati da un colpo di Fucile Vortex.

Le armi non si ricaricano evitandoci perdite di tempo, eccezion fatta per il nostro Super Shotgun (la Doppietta) che, una volta scaricati i due pallettoni, in automatico ricarica da solo utilizzando però quel secondo di troppo che in uno scontro ravvicinato può essere fatale. Le uccisioni sono brutalmente accompagnate da fiotti di sangue o lacerazioni del corpo che si spiaccicano dappertutto. Per non parlare della ”Uccisione Epica” attivabile tramite pressione sul controllo analogico destro, la mossa corpo-a-corpo che ci permette di finire un avversario squartandolo in mille modi diversi. Il ritmo della gara viene scandito dalla comparsa di un Runa Demoniaca che appare in luoghi precisi dell’Arena. Il primo giocatore che ottiene la Runa si trasforma nel potentissimo Revenant per un minuto. Questo Demone è una versione evoluta delle precedenti versioni di Doom. Infatti, una volta trasformato in demone ora potremo usare il Jetpack per volare e rincorrere ovunque gli avversari a cui dar la caccia.

Ovviamente il Revenant ha salute doppia e quindi è molto difficile da abbattere, ma così come per la Runa da qualche altra parte dell’Arena apparirà sempre per un minuto il Fucile Gauss, una nuova arma che con una devastante potenza di fuoco è in grado di uccidere il Revenant con uno solo colpo dandoci la possibilità di subentrare nel controllo del Revenant e ribaltare le sorti della sfida. In questa Beta ogni vittoria ci farà salire di livello e ci permetterà di sbloccare due nuove armi (l’Elettrolaser ed il Fucile Statico) e la nuova “Granata Prosciugante” in grado di assorbire la vita dell’avversario per conferirla a chi l’ha lanciata. Ci verranno anche assegnate nuove corazze e i Moduli Hack che sono potenziamenti a tempo da utilizzare nelle partite successive. I Moduli Hack sono molto utili perché oltre ad avere caratteristiche fisiche aumentandoci salute o corazza, possono rivelarci quanto tempo manca alla comparsa della Runa, del Fucile Gauss o il grado di salute degli avversari.

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Le partite sono frenetiche, l’opzione corsa è attivata per default e non potrebbe essere che così; il salto è la terza arma a nostra disposizione permettendoci di raggiungere munizioni/potenziamenti nascosti o per lanciarsi addosso agli avversari pronti per lanciare una ”Uccisione Epica”. E se le cose vanno male si aziona il Teletrasporto Personale per fuggire il più lontano possibile.

In questo primo piccolo test il motore id Tech 6 si è comportato bene in termini di performance non sembrando risentire dell’assenza del suo mitico creatore John Carmack, nessun cedimento in questi tre giorni di fuoco e nessun grave difetto grafico degno di preoccupazione. Certo il prodotto deve esser valutato quando potremo mettere le mani anche sulla campagna single-player, cuore di tutti i precedenti Doom. Nell’attesa, ci asciughiamo il sudore e ci godiamo il ritorno di una delle Arene più gradite a tutti coloro cresciuti a Shotgun&Monsters.

Hyrule Warrior Legends, la recensione: alti e bassi di un port non sempre all’altezza

Dynasty Warriors ambientato nell’universo narrativo di Legend of Zelda? Una scommessa sicuramente vinta da Nintendo con Hyrule Warriors Legends, che ora arriva su 3DS portando con sé pregi e difetti di quello che non poteva non essere un downgrade della versione Wii U. Da una parte, infatti, il gameplay del gioco rimane immediato, con la semplicità e quel senso di appagamento fondamentale nel genere dei musou causato dal fare a pezzi ondate enormi di nemici (parliamo di un 3DS, quindi il numero per quanto elevato è comunque ridotto rispetto all’originale). Sono presenti tutte le modalità di gioco della versione console, quindi abbiamo a che fare con un gioco dalla potenziale longevità molto elevata, addirittura Nintendo ha pensato di aggiungere un nuovo personaggio (Linkle, la Link ragazza) e di ampliare il gameplay, permettendo di gestire più personaggi in ogni missione utilizzando il touchscreen per mandare in determinati angoli della mappa quelli che non si stanno usando, aggiungendo una interessante componente tattica, pur semplificata, che sicuramente aiuta a variare un gioco che alla lunga potrebbe stancare chi magari non conosce bene il genere dei musou.

Putroppo, però, parliamo sempre di una console come il 3DS, sicuramente non famosa per la sua potenza di calcolo. Ecco quindi che è presente un ovvio downgrade grafico ingame, che perde tutti i filtri tendendo ad appiattire la palette cromatica della versione Wii U ma che rielebora gli elementi 3D in una specie di cel-shading che aiuta a rendere il tutto più gradevole. Dove però il gioco mostra uno scarso lavoro di rielaborazione è nell’interfaccia, semplicemente stretchata per essere riadattata al piccolo schermo del 3DS e quindi, per quanto leggibile, comunque dalla pessima resa grafica: i pochi pixel dello schermo della console portatile Nintendo fanno sembrare tutto fuori fuoco, un pugno in un occhio per un titolo che, con pure i suoi limiti, rimaneva piacevole da vedere.

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Altro fondamentale problema: il framerate è stabile solo se ci si gioca non in 3D, salvo vedere cali bruschi anche della velocità di gioco. Inoltre, sconsigliamo l’acquisto ai possessori di 3DS di vecchia generazione, in quanto è presente lo stesso problema ma in maniera perenne, di nuovo, causato dalle basse prestazioni della console. È comunque presente una demo sullo store, se volete testare con mano prima di un eventuale acquisto.

In sostanza, se non siete interessati a giocare un gioco con la grafica perfetta (ed avete un New 3DS), sicuramente vi troverete davanti un titolo divertente, longevo e che comunque, tra musica e direzione artistica, rimane in tutto e per tutto un gioco che respira delle atmosfere della serie di Zelda (seppur qualche tema rielaborato in chiave rock con le chitarre elettriche non sia proprio poetico) con un gameplay inusuale ma sicuramente interessante. Un port che poteva essere gestito in maniera migliore.