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The Division, la recensione: tra fiocchi di neve e proiettili

Con molta probabilità prima di mettervi comodi a leggere questa recensione avrete magari fatto la spesa al supermercato, comprato la cena in rosticceria, preso un caffè al bar di fiducia, utilizzando banconote o monete per saldare il conto. Un’azione quotidiana da sempre considerata come una delle meno igieniche in assoluto, poiché il denaro passa di mano in mano e accumula batteri senza freni; pensate dunque se un’organizzazione criminale – o più organizzazioni – contaminasse il denaro contante con un virus per decimare la popolazione, in poco tempo avremmo a che fare con una vera e propria emergenza priva di controllo. È il mondo che ci troviamo a fronteggiare all’interno di Tom Clancy’s The Division, che ci consegna letteralmente alle porte di una New York fantasma, vuota e abbandonata, piena di posti di blocco, di edifici e negozi distrutti, di obitori all’aria aperta, automobili ammassate nelle strade, rifugi di sicurezza. Il nostro personaggio fa parte – per l’appunto – della Divisione, una squadra di agenti speciali che ha il compito di ripulire la città da tutti i malintenzionati che hanno preso possesso della metropoli, oltre a cercare l’origine del virus e la sua conformazione.

https://youtu.be/P8U3RNY5Gpk

La storia di questo nuovo titolo di Ubisoft, è bene chiarirlo subito, non è certo la più originale mai sentita, al contrario esistono svariati prodotti letterari (al di là dello stesso Tom Clancy) e cinematografici che riprendono i medesimi temi; anche dal punto di vista narrativo The Division non riesce a colpire più di tanto il giocatore. La storyline principale è presente ed è molto solida, la mappa è però talmente vasta e ci sono così tante cose da fare che ci si distrae con estrema facilità. Le missioni principali poi suonano come totalmente slegate, non c’è un filo da percorrere, una strada da seguire, tutto è regolato dal livello di difficoltà, motivo per cui alcune missioni si affrontano prima di altre, in ogni caso il giocatore è assolutamente libero di seguire il suo percorso come meglio crede. Alla fine è l’essenza stessa degli MMO, l’assoluta libertà unita al multiplayer spinto e – a tratti – necessario; caratteristica che rende The Division un titolo molto particolare, di massa ma comunque rivolto a un pubblico preciso, consapevole, che conosce i rischi di un genere che può reiterare le sue meccaniche all’infinito. È la prima importante critica che bisogna fare al gioco, la ripetitività: nonostante Ubisoft abbia creato una marea di eventi, sparsi in ogni dove, e abbia riempito le strade di New York di svariati tipi di collezionabili (alcuni anche molto suggestivi come gli Echo), il minimo comun denominatore di tutte le nostre attività è uno solo, sparare.

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The Division si può quasi definire come un insieme deforme e caotico di tante piccole battaglie, da combattere pressoché allo stesso modo. Ci sono decine e decine di vantaggi, di abilità, di armi, mod ed elementi da equipaggiare, però la realtà dei fatti è che sempre e comunque bisogna restare al riparo, pensare a strategie fulminee, premere il grilletto al momento giusto, aiutare gli altri, seguire per filo e per segno gli obiettivi delle missioni e annientare il boss di turno. La sensazione di ‘fare e rifare le stesse cose’ si ha soprattutto con le side quest, le missioni principali sono invece costruite con un’ottima tensione e una colonna sonora impeccabile, sono battaglie estenuanti contro nemici sempre più forti, numerosi, carrozzati e intelligenti contro i quali è bene combattere in gruppo. Uno dei punti di forza dell’intera produzione del resto è proprio l’IA degli avversari: questi possiedono una coscienza quasi viva, sono estremamente offensivi e tattici, ci vengono incontro costringendoci ad arretrare, diventano ancora più feroci quando sentono che siamo senza energia, qualcosa che raramente si trova sul mercato.

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L’intera storia si può affrontare anche in single player, qualora non amiate molto il multiplayer, ma sarà più difficile e non vi permetterà di sbloccare alcuni trofei/obiettivi. Le quest principali risultano anche ben bilanciate a livello di difficoltà (a patto di seguire i suggerimenti rispetto al livello necessario); qualora una missione risulti troppo semplice o abbiate voglia di spingere i vostri limiti, si può sempre impostare una difficoltà superiore. Proprio a proposito di sfide, gli sviluppatori hanno chiamato un’intera area centrale di Manhattan Zona Nera, un luogo senza legge in cui si incontrano nemici leggendari ed estremamente corazzati che, una volta uccisi, lasciano in terra materiali preziosi. Questi possono essere trovati anche in casse speciali, ma attenzione, l’intera area è contaminata, per poter usare gli oggetti trafugati bisogna ‘estrarli’, consegnarli a un elicottero logistico in determinati punti della mappa. All’interno della Zona Nera sono in vigore anche punti esperienza secondari, che concorrono a un secondo livello parallelo.

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Per quanto riguarda l’aspetto grafico e messo da parte il PC, laddove con una configurazione di alto livello si raggiungono risultati davvero straordinari, The Division conserva anche su console atmosfere suggestive e ben realizzate. Non sempre le texture sono perfette e dettagliate, ma il mondo di gioco è davvero ben fatto, pieno di elementi, con agenti atmosferici e un ciclo giorno/notte funzionale. Le strade di New York sono sempre sommerse dalla neve, eppure si incontrano continuamente civili che vagano per la città, altri che cercano aiuto, uccelli che volano in stormo, oltre alle pattuglie nemiche. Tutte le auto abbandonate hanno poi uno o due sportelli aperti che si possono chiudere, idem per i cofani, tutto sotto una luce dinamica pronta a cambiare in tempo reale, così come le ombre. Considerando che il gioco è un open world sempre connesso a internet, Ubisoft può ritenersi del tutto soddisfatta, soprattutto per quanto riguarda il frame rate; lo studio ha sicuramente fatto qualche rinuncia a livello visivo con l’obiettivo – raggiunto – di ottenere una stabilità costante. Analizzando il flusso in real time sia su Ps4 che su Xbox One, si vede chiaramente come il sistema non schiodi mai dai 30 frame fissi, anche durante le fasi più concitate; il merito è anche della risoluzione adattiva, che fa il resto del lavoro. In tutte le nostre ore di gioco utili ad arrivare a questa recensione abbiamo anche incontrato pochissimi bug, pochissimi problemi generali, rari rallentamenti dovuti alla linea, evidentemente in casa Ubisoft lo smacco e l’umiliazione subiti con Assassin’s Creed Unity sono ancora una ferita aperta e non si vuole più sbagliare.

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Oltre i tecnicismi, resta un’ossatura davvero vasta e sterminata che piacerà agli amanti del farming, del loot, della progressione. Nonostante bastino una trentina di ore per raggiungere il level cap, al momento fermo al livello 30, c’è la base centrale da ricostruire da zero tramite tre comparti ben distinti, ci sono mod secondarie da sbloccare, vantaggi da guadagnare, abilità da personalizzare, armi ed equipaggiamenti da cercare, comprare, rivendere, riciclare. Non ci troviamo di fronte ad un gioco di ruolo in piena regola, eppure possiamo dare al nostro personaggio le sfumature che desideriamo, potendo scegliere fra una miriade di combinazioni diverse. Capitolo a parte per l’abbigliamento, che non ha qualità di salute, di tecnologia, di attacco; come ogni MMO che si rispetti, gli elementi decorativi servono semplicemente a caratterizzare il nostro personaggio, null’altro. Piccola nota di demerito per i controlli: la giocabilità è in ogni caso molto alta, la mira è precisa, nel 95% dei casi il nostro personaggio fa esattamente ciò che vogliamo. Nel 5% restante però è facile rimanere incastrati in alcuni punti della mappa, soprattutto interni, finire al riparo nel punto sbagliato e venire massacrati per demeriti del sistema; talvolta è macchinoso anche salire o scendere da alcune semplici piattaforme. Nel mondo di gioco è pieno di punti di aggancio, dunque è comprensibile qualche problema, ma sicuramente il controllo generale può essere migliorato via patch.

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Tom Clancy’s The Division è dunque un gioco immenso, pieno di cose da fare e nemici da uccidere, chi effettivamente è alla ricerca di continue sparatorie senza fine in un mondo aperto, senza eccessivi fronzoli, si trova davanti al titolo perfetto, pronto a tenerlo occupato per settimane per non dire mesi; chi invece è più attento alla narrazione, deve procedere con passo felpato verso l’acquisto, perché potrebbe rimanere molto deluso. Un tasso di ripetitività, è innegabile, esiste, ma spetta a noi stessi variare il gameplay con nuove abilità, potenziamenti, mod e quant’altro. La Zona Nera poi è una vera “killer application”, un luogo senza regole dove ci si diverte e si perfeziona il nostro senso della strategia; i più audaci possono anche ingaggiare guerre intestine fra membri della divisione, ma attenzione al marchio di “traditore”. Non sarà un capolavoro epocale, ma è di certo uno dei titoli Ubisoft meglio riusciti degli ultimi anni; anche l’inferno ha la sua buona dose di poesia, quando fiocchi di neve e proiettili cadono insieme.

Disney Infinity 3.0 presenta il Play Set Marvel Battlegrounds a Milano

Con il “Marvel Battlegrounds” siamo al quinto Disney Infinity Play Set ed al primo completamente dedicato al mondo Marvel e così, dopo il successo del mondo Star Wars, il colosso “The Walt Disney Company” si appresta a lanciare un altro grande blockbuster della serie Disney Infinity. Siamo nella sede Disney di Milano ed in Jay Visconti (Vice President Disney Media) è palpabile la grande aspettativa riposta in questo nuovo prodotto marchiato Marvel, ma lui lo sa benissimo che sarà un altro successo, soprattutto quando può snocciolare tassi di crescita del fatturato che superano il 1000% da quando il marchio Marvel è entrato nell’orbita Disney. E se qualcuno dovesse aver dubbi relativamente al successo lato critica ecco sul tavolo in bella mostra di fronte a noi il freschissimo premio Drago D’Oro 2015 vinto da “Disney Infinity 3.0” come Miglior Videogioco per la Famiglia.

AntmanFatti gli onori di casa ora è il momento di Federico Marelli (Senior Marketing Manager Video & Games Italia) e di Matthew Pascual (Producer Disney Infinity 3.0) di fornirci maggiori dettagli su questo Play Set. Si tratta di un nuovo mondo che introduce per la prima volta nell’ambiente Disney la modalità Picchiaduro tipica dei giochi più violenti. Ma ovviamente sempre di un gioco per famiglie stiamo parlando e quindi non un ombra di sangue ma solo botti e grande distruzioni. Il gameplay prevede una Modalità Storia in cui Loki e Ultron tenteranno di distruggere la terra e al cui interno ci saranno 24 missioni secondarie che ci permetteranno di sbloccare diversi bonus. Da citare il bonus che ci permetterà di ottenere nuovi costumi dei nostri personaggi, cosa non possibile con le precedenti versioni che ci obbligavano ad acquisire gettoni aggiuntivi. La parte del leone la farà ovviamente la Modalità Versus, cioè la possibilità che avremo di giocare combattimenti in stile arcade con fino a quattro giocatori, potendo scegliere fra tutti i personaggi Marvel Super Heroes e i Super Cattivi della collezione Disney Infinity 2.0 e Disney Infinity 3.0. Tra i nuovi personaggi invece ci saranno Ant-Man, Black Panther, Vision e Spider-Man con il costume nero. I giocatori potranno combattere attraverso 12 livelli e 8 nuove arene dinamiche, nel campo di battaglia sarà possibile distruggere pavimenti, pareti e abbattere altri dettagli dell’ambiente. I 4 giocatori si potranno scontrare in diverse arene su schermo condiviso e con cinque diverse modalità: Battlegrounds, Super-Hero, Hero of the Hill, Rumble e Custom. Quelli di voi più avvezzi ai giochi Picchiaduro avranno già riconosciuto nei nomi sopracitati le modalità classiche degli scontri Multiplayer online che qui invece potremo giocare solo in locale.

Black PantherPer darci un assaggio del gioco Matthew Pascual ci mostra uno scontro a 4 in un’arena partendo dalla possibilità per il giocatore di selezionare anche personaggi che fisicamente non ha ancora comperato. In “Marvel Battlegrounds”, ogni volta che si completa la modalità storia si guadagnano gettoni. Ma si ha la possibilità di ricevere gettoni di prova (Trial Token) supplementari anche ogni volta che si completa uno scontro o una missione secondaria. Questi gettoni possono essere utilizzati per sbloccare un personaggio che non si possiede per una singola partita dandoci così la possibilità di provare le sue caratteristiche prima di effettuarne l’acquisto. Anche le arene si sbloccano man mano che si procederà nella storia dando così lo stimolo al giocatore di alternare la parte narrativa del gioco agli scontri a 4 in nuovi scenari. Insieme a tre colleghi Matthew seleziona come arena la Base Lunare ed inizia una partita dove partecipano Thor, Spider-Man con il costume nero, Ant-Man e Hulkbuster. Come tipico di questi giochi i comandi sono pochi e semplici, niente complesse combo ma attacco, parata, salto, raccolta/lancio oggetti ed un paio di comandi sulle levette dorsali per attivare l’attacco speciale del personaggio e l’uso dei Power Disk che possono essere raccolti quando appaiono casualmente ogni 45 secondi durante la partita. All’interno dell’arena ci sono piccole trappole che si attivano automaticamente e tutto si può distruggere. Così in questa partita di tutti contro tutti dopo poco tempo l’arena si briciola, collassa e i giocatori precipitano nel piano inferiore dove appare una scenario per il combattimento completamente diverso. Scontri durissimi si alternano a mosse speciali anticipate da piccoli spezzoni video sino a quando solo uno dei giocatori rimane vivo e vincitore.

Black SpidermanGiustamente questa presentazione è stata incentrata sulla modalità Versus e cioè la vera novità di questo Play Set. Un nuovo tassello del grande progetto “Disney Infinity” iniziato nel 2013 e che da subito ci era parso enorme ed ambizioso non solo in termini di sviluppo ma anche da un punto di vista commerciale. Nel tempo Disney ha introdotto novità in termini di mondi, personaggi e saghe famose rispettando sempre le linee di gioco iniziali e ad oggi ancora non offrendo la modalità Multiplayer Online. Tutto sommato, se pensiamo alla tipologia di giocatori a cui è rivolto, forse la vera magia di questo gioco sta proprio nel giocare su un divano con a fianco i propri amici. Tutti a controllare il personaggio preferito e distruggere tutto e tutti tra urla e risate. E allora forse la “Modalità Divano” è la vera novità del mondo Disney Infinity.

Il Play Set “Marvel Battlegrounds” sarà disponibile dal 24 marzo 2016 per PS3, PS4, PSVita, Xbox360, Xbox One, WiiU e PC.

PlayStation VR debutterà a ottobre 2016, ecco quanto costerà

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Sony Computer Entertainment annuncia oggi che PlayStation VR (PS VR), il sistema di realtà virtuale che porta PlayStation 4 (PS4) a un nuovo livello di immersione, debutterà a ottobre 2016, in Italia, al prezzo consigliato di €399,99.

Fin dall’annuncio di PS VR alla Game Developers Conference 2014, abbiamo ricevuto un riscontro incredibile da giocatori e sviluppatori” ha affermato Andrew House, President and Global CEO di Sony Computer Entertainment Inc. “Per essere certi di assicurare un numero sufficiente di unità di PS VR e una grande varietà di titoli ai consumatori di tutto il mondo, abbiamo deciso di lanciare PS VR a ottobre 2016. Desideriamo ringraziare, per il costante supporto, tutti coloro che ne attendono l’uscita con ansia. Siamo davvero entusiasti di offrire agli utenti l’incredibile esperienza di PS VR”.

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Al momento, più di 230 sviluppatori e publisher stanno lavorando ai software per PS VR, dai piccoli team indipendenti ai grandi studi presso i maggiori publisher dell’industria, come 2K Games, Electronic Arts Inc. e Ubisoft®. I titoli in lavorazione da parte di questi sviluppatori e publisher e di SCE Worldwide Studios (SCE WWS), sono più di 160, di cui 50 previsti entro fine anno, come Eagle Flight (Ubisoft), EVE: Valkyrie (CCP Games), Headmaster (Frame Interactive), Rez Infinite (Enhance Games), Wayward Sky (Uber Entertainment), RIGS: Mechanized Combat League, Tumble VR, Until Dawn: Rush of Blood e PlayStation®VR WORLDS (SCE WWS). Electronic Arts Inc., DICE e Lucasfilm stanno lavorando a una nuovissima esperienza di gioco di Star Wars™ Battlefront™ (Electronic Arts Inc.), in esclusiva per PS VR. E non finisce qui: THE PLAYROOM VR di SCE WWS sarà disponibile in download gratuito da PlayStation Store per tutti i possessori di PS VR, contemporaneamente al lancio del nuovo visore di Realtà Virtuale.

Per espandere ulteriormente l’offerta di titoli per PS VR, SCE ha stretto accordi con società fornitrici di strumenti e software intermediari per fornire soluzioni tecnologiche innovative e migliorare l’ambiente di sviluppo per PS VR.

Il visore offre anche una modalità Cinema che permette agli utenti di godere di un’ampia gamma di contenuti come se si trovassero davanti ad un grande schermo virtuale. I contenuti supportati dalla modalità Cinema includono giochi e video PS4 standard, oltre a una varietà di funzionalità per PS4, fra cui Share Play e Live da PlayStation. Gli utenti potranno anche utilizzare PS VR, sfruttando Media Player di PS4, per guardare foto e video con una visuale di 360 gradi, catturati grazie a dispositivi come le fotocamere omnidirezionali, e sentirsi fisicamente parte della scena immortalata.

SCE continuerà a investire sulla promozione di PS VR fino alla sua uscita a ottobre 2016, presentando i software per PS VR in occasione di eventi mondiali e allargando il portafoglio di titoli.

PS VR sarà disponibile anche in Giappone, Nord America, nel resto d’Europa e in Asia, al prezzo consigliato di 44,980 yen, $399, €399 e £349. I prezzi in North America e in Giappone sono tasse escluse. I prezzi in Europa e UK  sono tasse incluse.

 

The Crew: in arrivo la sfida Mercedes-Benz

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Ubisoft annuncia una speciale sfida Mercedes-Benz per The Crew, che si terrà dal 30 marzo al 13 aprile 2016 su Xbox One, PlayStation 4 e Windows PC. Ma la partnership andrà anche oltre i confini del gioco, poiché i vincitori del primo premio parteciperanno a un corso di guida professionale di Mercedes-Benz della durata di 2 giorni.

Per partecipare, i giocatori dovranno sfidare l’IA vincendo la gara sul circuito Sebring International Raceway contro alcuni avversari davvero impegnativi: una Mercedes-Benz 2013 SLS AMG GT3 2012, una Mercedes-Benz SLR McLaren 722 GT e una 2009 SL 63 AMG (R230). Tutti i giocatori gareggeranno con la stessa auto, una Mercedes-Benz 2013 SLS AMG GT3. In ogni paese, il 15 aprile saranno scelti 20 vincitori casuali, successivamente classificati in base ai propri tempi. I vincitori del primo premio finale parteciperanno a un corso di guida sportiva di due giorni con piloti professionisti di Mercedes-Benz su un circuito europeo. Tra gli altri premi ci saranno alcuni veicoli Mercedes per il gioco e pacchetti di Crediti Crew.

I premi della sfida saranno disponibili per tutti i giocatori di The Crew e The Crew Wild Run in Francia, Regno Unito, Germania, Italia e Spagna.

Fallout 4: trailer di Automatron!

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Guarda il trailer di Automatron, il primo contenuto aggiuntivo di Fallout 4 che si mostra in questa primo contributo video ufficiale.

Fallout 4 Automatron sarà disponibile per il download su Xbox One, PlayStation 4 e PC martedì 22 marzo a un prezzo di euro 9,99.

Il misterioso Meccanista ha scatenato un’orda di malvagi robot nel Commonwealth, incluso il temibile Cerebrobot. Trovali e recupera le loro parti per costruire e modificare i tuoi personali compagni robotici. Le modifiche sono innumerevoli: arti, armature, abilità e armi, come ad esempio la nuova pistola elettrica. Puoi personalizzare perfino il colore e la voce dei tuoi robot! (Per personaggi di livello 15 o superiore).

Automatron è il primo contenuto aggiuntivo di Fallout 4. In aprile espanderemo le possibilità degli insediamenti grazie a Wasteland Workshop e a maggio potremo viaggiare dal Commonwealth al Maine in Far Harbor, la più grande zona territoriale mai creata da Bethesda Game Studios per un contenuto post-pubblicazione. Ed è solo l’inizio, ci saranno altri contenuti aggiuntivi nel corso del 2016. Restate sintonizzati per altri dettagli e per aggiornamenti gratuiti come la modalità Sopravvivenza e il Creation Kit, che permetterà a tutti di creare i propri mod su PC e poi condividerli per giocare su tutte le piattaforma, console incluse!

Stella Glow: in arrivo dal 18 Marzo su Nintendo 3DS

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NIS America è lieta di annunciare che l’RPG di strategia, Stella Glow, sarà disponibile in Italia il 18 Marzo per Nintendo 3DS™ in versione fisica e digitale!

A proposito del gioco:

Come la maggior parte degli eroi riluttanti, il protagonista di Stella Glow, Alto, inizia il suo viaggio come miglior cacciatore nel suo piccolo villaggio. Un giorno, sente un brano proveniente dalla foresta (molto strano, dal momento che la canzone è stata assente sul pianeta per migliaia di anni), dove scopre la misteriosa Hilda. Ma dopo questo incontro casuale, Hilda si rivela essere la Strega della Distruzione, in missione per “salvare” il mondo, sradicando ogni forma di vita umana. Hilda inizia con la città natale di Alto e i suoi abitanti, ma lui e la sua amica d’infanzia Lisette vengono salvati dai Regnant Knights in tempo.  Sono portati al sicuro nella capitale del regno dove Alto e Lisette si uniscono al 9 ° Reggimento con lo scopo di reclutare più streghe possibili per fermare la devastante magia di Hilda.

Caratteristiche Chiave:

Song Magic –  Le voci di celebri attori giapponesi cantano più di 20 brani nel gioco. Inoltre, la colonna sonora è composta da Yasunori Mitsuda (Chrono Trigger, Xenogears). Le canzoni sono parte della Song Magic – combattimento vitale ed elemento della storia. I giocatori possono anche scegliere di “sintonizzare” il cuore delle Streghe per aumentare le loro capacità.

Solido Gameplay di strategia –  Dal team che ha realizzato i classici giochi di Luminous Arc arriva una nuova  IP con lo stesso rinomato livello di combattimento strategico.

Tempo libero – I giocatori potranno ottenere del tempo libero dove potranno aggiornare o acquistare oggetti, sintonizzare i cuori delle streghe, esplorare e fare esperienza, attenzione però è in quantità limitata, in quanto è il combattimento che guiderà il tempo lungo la storia del gioco.

Forma Legami – Diverse opzioni nel Tempo Libero permettono ai giocatori di approfondire i rapporti con i loro compagni, anche sotto forma di romanzi, che possono sbloccare nuovi poteri ed eventi speciali – assicuratevi di utilizzare il vostro tempo libero di conseguenza!

Tantissimi Combattimenti – Stella Glow avrà 40-60 ore di storia, missioni secondarie,  finali multipli, la modalità New Game + e più di 50 mappe per combattere. Il mondo di Stella Glow è ricco e vivace, con molte cose da fare!

DOOM: il nuovo trailer multigiocatore

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Guarda il nuovo trailer multigiocatore di DOOM per preparare il mondo all’arrivo della Beta a numero chiuso.

La Beta a numero chiuso durerà dall’1 al 4 aprile su Xbox One, PlayStation 4 e PC, e sarà disponibile a tutti coloro che hanno prenotato Wolfenstein: The New Order e riscattato il relativo codice Beta. Per altri informazioni sulla Beta a numero chiuso, è possibile visitare http://doom.com/beta.  

 DOOM è in fase di sviluppo da parte di id Software, lo studio che ha aperto la strada al genere degli sparatutto in soggettiva e inventato la modalità multigiocatore Deathmatch. Demoni implacabili, armi devastanti  e un ritmo incalzante sono alla base dell’inteso combattimento in prima persona, sia mentre si affrontano orde di demoni provenienti dagli inferi nella campagna per giocatore singolo, sia nelle sfide con gli amici nelle svariate modalità multigiocatore. L’esperienza di gioco si può espandere ancora di più con DOOM SnapMap, l’editor che permette di creare, giocare e condividere i contenuti con tutto il mondo. 

DOOM verrà pubblicato in tutto il mondo il 13 maggio 2016 per Xbox One, PlayStation 4 e PC. Per altre informazioni sul gioco, è possibile visitare www.DOOM.com

Hitman, la recensione: Agente 47 a puntate

Il primo mese del nuovo anno ha regalato una doccia fredda a tutti gli appassionati dei giochi di Agente 47; a pochi mesi dall’uscita, infatti, Square Enix e IO Interactive dichiararono un brusco cambio di programma per il nuovo Hitman e la decisione di suddividere il titolo in sei episodi, da rilasciare nell’arco di tutto il 2016. Una decisione ardita, forse non pericolosa, di certo coraggiosa ed un po’ furba. I motivi addotti sono più che condivisibili, almeno sulla carta: dare maggior peso al feedback del pubblico e plasmare il gioco sulla base di dati costanti e aggiornati sul comportamento dei giocatori ed i problemi da loro riscontrati in-game, in contemporanea ad una maggiore elasticità nella narrazione, anche in previsione di collegamenti coi titoli futuri. Progetti e promesse intriganti, che se rispettati potrebbero rendere Hitman l’avanguardia di un nuovo metodo di distribuzione dei videogiochi, non necessariamente da approvare in toto, ma comunque più trasparente del sistema, oggigiorno assai diffuso, dei DLC con contenuto dolosamente rimosso dalla versione finale di un titolo.

L’Intro Pack è disponibile all’acquisto sugli store online di PC, Xbox One e Playstation 4 al costo di 14,99 Euro e contiene al suo interno due mappe del Prologo – già presenti e giocabili in Hitman Beta – e il livello Paris. Bastano pochi minuti di gioco per dissolvere molti dei dubbi di chi ha avuto modo di provare la versione Beta: il framerate è molto più stabile, i caricamenti ancora tediosi ma comunque ridotti in durata; l’intelligenza artificiale degli avversari si “incastra” più raramente, rimanendo però assai limitata e restituendo al giocatore un impatto arcade, tattico ma “giocoso”. I controlli sono rimasti semplici ed immediati da apprendere e si comportano bene anche in spazi ristretti; infine, è presente la localizzazione italiana di menu e sottotitoli e trova conferma la possibilità di impiegare l’Istinto senza limiti, a differenza di quanto visto in Hitman: Absolution, anche se è possibile disattivarlo del tutto in qualsiasi momento dalle opzioni di gioco.

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La mappa Paris, con i suoi due bersagli da eliminare, è perfetta dimostrazione dell’elasticità del gameplay di Hitman: come suggerito dalla numerosa lista di sfide – oltre 70 – disponibili nel livello, è possibile eliminare i bersagli in almeno 6 maniere diverse, alcune discrete, altre spettacolari, altre semplicemente crudeli. L’intero sistema di gioco ruota intorno alla capacità del giocatore di mimetizzarsi con la folla ed agire senza essere individuato: uno sguardo di troppo nel momento sbagliato può infatti compromettere il travestimento e renderlo inutilizzabile. Molto interessante come – per quanto si tratti di una meccanica ampiamente presente nei titoli precedenti – i vari NPC reagiscano al nostro abbigliamento, risultando più o meno sospettosi e consentendoci o meno l’accesso a determinate aree delle mappe. Queste ultime sono ampi sandbox, sviluppate sia in estensione che in verticalità, prive di caricamenti intermedi e piene di particolari e oggetti coi quali interagire. Per quanto la grafica non sia la migliore vista in questa generazione, il design è molto curato e a livello architettonico le strutture sono realistiche e credibili, così come il posizionamento degli NPC e le eventuali ronde. Purtroppo lo stesso non può esser detto per alcune loro reazioni, dato che sarà semplicissimo attirare in un angolo buio ed isolato un militare altamente addestrato a guardia di una base segreta, il tutto con solo un paio di monete, inoltre allo schianto sul pavimento di un antico lampadario grosso quanto un cavallo, i presenti non batteranno ciglio a meno che qualcuno non rimanga ferito.

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Le scelte a disposizione di Agente 47 sono numerose quanto i pattern comportamentali dei bersagli, che al contrario – inevitabilmente – seguono degli schemi d’azione rigidi e quindi anticipabili già dopo un paio di missioni sulla stessa mappa: ciò può esser visto come un limite o come l’ulteriore conferma della natura arcade del titolo, pieno di punteggi e in cui il giocatore, con un po’ di memoria, può trasformare il lavoro di sicario in una domenica al parco divertimenti in cui spadroneggiare e pavoneggiarsi con le povere vittime. Il completismo del gioco è un elemento essenziale per chi non vuole rimanere scottato dal proprio acquisto, in quanto le missioni di trama vera e propria si riducono ad una ventina scarsa di minuti ciascuna, errori permettendo. La longevità di Hitman è infatti garantita dal ripetere più volte gli incarichi e portare a termine gli omicidi in maniere diverse, aumentando il livello di professionalità del protagonista per sbloccare nuovi travestimenti, equipaggiamenti, armi e luoghi da cui iniziare la missione. Altro elemento interessante, per quanto facoltativo, è la Modalità Contratti, in cui il giocatore può portare a termine determinati incarichi per conto di altre persone reali, o crearne di propri da condividere online, a patto che le condizioni presenti sul contratto siano state soddisfatte almeno una volta dal creatore di quest’ultimo. Si tratta di una modalità di gioco preesistente nel brand e che al momento, salvo i pochi contratti realizzati da giocatori molto abili, risulta un po’ vuota e ripetitiva e non presenta ricompense speciali, anche solo cosmetiche, che ne incentiverebbero moltissimo lo svolgimento.

È ancora presto per esprimere un giudizio definitivo sul nuovo Hitman. Il rilascio periodico dei contenuti potrebbe renderlo un gioco più vario e completo, anche se di certo rimarrebbe non per tutti: elemento chiave del successo è la pazienza del giocatore, il suo saper agire in silenzio e nel momento giusto. Solo il tempo potrà dire se il bilanciamento sfide-trama sia vincente, dato che ad un primo approccio la sensazione è il forte rischio che gli eventi della storia finiscano nel dimenticatoio, soffocati da sfide, imprese e contratti online. Di certo l’Intro Pack vale pienamente il suo prezzo, sempre che, come già detto, l’acquirente abbia chiara in mente la natura del gioco, assai diversa dai “moderni” stealth, in cui le sparatorie furibonde non mancano mai, o quasi. Hitman è più un “gioco per grandi”, per giocatori a cui piace usare la testa prima delle dita; non si tratta certamente di un livello di complessità paragonabile ad un titolo gestionale o uno strategico, ma a modo suo ne incarna parecchi aspetti. La morale è sempre quella: acquistare con cognizione, documentandosi prima di lanciare denaro verso il titolo tripla A di turno, per evitare delusioni e soprattutto acquisti indesiderati. I non avvezzi potrebbero trovarsi spaesati ed annoiarsi molto, troppo in fretta; al contrario, gli appassionati troveranno in Hitman un lieto ritorno di una IP rimasta silenziosa negli ultimi anni, un gioco ancora limitato e che forse rimarrà tale, ma che rispetta la natura dei suoi predecessori per ripresentarla, oggi, in questa ottava generazione videoludica.

Back to Dinosaur Island 2: scarica la demo gratuita VR

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Crytek ha pubblicato oggi la sua nuova demo di realtà virtuale Back to Dinosaur Island 2, disponibile per il download gratuito, dando ai giocatori in tutto il mondo la possibilità di sperimentare la potenza combinata di CRYENGINE e VR. 

Back to Dinosaur Island 2 ha ricevuto un’accoglienza strepitosa quando è stato mostrato per la prima volta ai partecipanti all’E3 2015, ed è stato precedentemente giocabile presso i migliori eventi di settore. Ora, però, i giocatori in tutto il mondo possono sperimentare in prima persona l’esperienza VR scaricandolo gratuitamente da Steam: http://store.steampowered.com/app/452640/ .

La demo invita i giocatori a scalare una parete rocciosa letale, mentre enormi dinosauri volanti reagiscono alla loro presenza, e piogge di detriti cadono dall’alto. Luoghi misteriosi all’orizzonte e panorami mozzafiato tutti intorno contribuiscono ad immergere i giocatori in una realtà del tutto nuova.

Il produttore esecutivo di Crytek, Elia Freeman, ha dichiarato:

“Il feedback che abbiamo ricevuto da parte di chi ha giocato Back to Dinosaur Island 2 è stato davvero incoraggiante, e ciò che abbiamo imparato durante il suo sviluppo è stato molto utile per i nostri progetti VR in corso. La demo è molto più di una semplice dimostrazione visiva e comprende elementi interattivi che sfruttano la potenza unica del mezzo. Mettendo a disposizione gratuitamente questa esperienza, speriamo che il maggior numero di giocatori possibile abbiano l’opportunità di sentirsi realmente immersi in un nuovo mondo di dinosauri. “

Crytek ha rilasciato anche un video che offre un assaggio di cosa aspettarsi nella demo. Il video è ora disponibile su Youtube, e i giocatori possono visitare www.crytek.comwww.cryengine.com per gli ultimi aggiornamenti sugli sviluppi VR di Crytek.

Back to Dinosaur Island 2 può essere riprodotto utilizzando qualsiasi visore VR con Rift SDK 0.8 e versioni successive.

Samurai Warriors 4 Empires disponibile da oggi

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Koei TECMO Europa ha annunciato oggi che Samurai Warriors 4 Empires è arrivato nei negozi ed è da oggi disponibile in tutta Europa per PlayStation 4. Il gioco è anche disponibile per PlayStation 3 e PlayStation Vita in versione digitale.

Samurai Warriors 4 Empires mixa perfettamente il meglio del gameplay di azione tattica con un sistema strategico immediato e profondo per creare il più entusiasmante capitolo del franchise Empires di sempre! Regolate gli affari esteri e date vita a strategie politiche e militari nella nuova modalità Castle, modificate il vostro personaggio e castello con nuove personalizzazioni. Scalate la classifica per riuscire a governare tutto il Paese!

Samurai Warriors 4 Empires

Samurai Warriors 4 Empires segna il ritorno del brand Empires nell’universo di Samurai Warriors dopo una pausa di nove anni. Dall’uscita di Samurai Warriors 2 Empires per PlayStation 2 nel 2007, Samurai Warriors ha avuto un’importante crescita fino a diventare uno dei titoli di maggior successo dell’acclamato franchise Warriors.