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Bloodborne The Old Hunters: ecco come raggiungere le aree del DLC

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Sul PlayStation Blog sono spuntati nuovi dettagli sull’espansione di Bloodborne The Old Hunters, che fra poche ore porterà nuovi pericoli e orrori nel mondo vittoriano di From Software.

Il DLC è già pre-ordinabile da oggi 23 novembre in questa pagina del PlayStation Store, insieme a un bonus a tema Ps4. Il prezzo è fissato a 19.99 euro e si può giocare a partire dal 24 novembre. Ecco come accedere alle nuove aree e incontrare nuovi nemici terrificanti, armi e abilità nella piccola “guida” di Masaaki Yamagiwa, producer di Sony Computer.

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Bloodborne – Brador, con indosso lo scalpo e le corna di un bestia immonda, è un antico Hunter e un assassino, un tempo assunto dalla Healing Church che si trova in una cella buia, in attesa di qualcosa – o qualcuno – con una campanella in mano. E mentre esplorate  il nuovo incubo, fate attenzione al Bell Holder. Questo grosso nemico brandisce la Campana Axe ed è una delle bestie più formidabili che vi troverete ad affrontare.

Bloodborne The Old Hunters

Sono contento anche di condividere un’informazione riguardo due nuove armi nell’espansione di The Old Hunters. La prima è Bloodletter, un’arma folle brandita da Brador. Quest’arma assume la sua vera forma dopo averla estratta dal sangue di chi la impugna . In altre parole, è necessario immergerla nel vostro petto, al fine di liberare il suo vero potere .

Troverai anche la Gatling Gun , una versione portatile della pistola stazionaria a fuoco rapido che Djura usa per la pioggia di piombo dalla torre nella vecchia Yharnam . Mentre è fantastica per gli attacchi a fuoco rapido, è anche ingombrante e passa attraverso Bullets Quicksilver molto rapidamente.

Bloodborne The Old Hunters

I giocatori potranno anche scoprire una nuova runa chiamata Abbraccio della Bestia. Dopo molti esperimenti falliti, era diventato proibito usare questa runa.  Questo, comunque, non ha impedito che la sua scoperta sia diventata il fondamento della Healing Church. Coloro abbastanza coraggiosi, o sciocchi, da scatenare la potenza di questa runa assumeranno una forma orribile e godranno degli effetti di trasformazione potenziati, soprattutto quando brandiscono un’arma bestiale.

Bloodborne The Old Hunters

Una volta trovata e scaricata l’espansione di The Old Hunters, avrete bisogno di seguire i seguenti passaggi per acceddere al nuovo contenuto.

Step 1

Sconfiggere il boss della Cattedrale Ward ed esaminare l’altare in fondo alla stanza per modificare il tempo di gioco in notturno.

Bloodborne The Old Hunters

Step 2

Andare alla Hunter’s Dream e ricevere l’Occhio di un Blood-Drunk Hunter da un messaggero.

Bloodborne The Old Hunters

Step 3

Andare alla Cappella Odeon e partire attraverso l’uscita a sinistra per entrare nella piazza.

Bloodborne The Old Hunters

Step 4

Andare alla destra della piazza per attivare un evento. Questo evento ti porterà in una nuova area: The Hunter’s Nightmare.

Bloodborne The Old Hunters

Accendendo la lanterna nella nuova area ti sarà permesso di viaggiare da e per l’area attraverso Awakening Headstone nell’ Hunter’s Dream

Bloodborne The Old Hunters

Bloodborne The Old Hunters: ecco come raggiungere le aree del DLC

Prima del lancio del DLC, tutti i possessori di Bloodborne riceveranno l’aggiornamento 1.07 del titolo, che aggiunge nuove caratteristiche e cambia drasticamente le componenti online del gioco. La patch va online oggi, perciò ricordatevi di aggiornare il gioco e provare le nuove caratteristiche.

Come accennato nel nostro ultimo post, l’aggiornamento 1.07 aggiunge anche la caratteristica “League” e introduce i nuovi NPCs nel mondo del gioco. Entrate a far parte della League incontrando Summon Master Valtr e ottenendo la runa “Impurity”. Avrete bisogno di evocarlo dentro la baracca a destra della prima lanterna nella Foresta Proibita.

Una volta memorizzata la runa “Impurity”, potrete accedere alle schermate con la classifica della League. Dopo aver completato con successo una sessione, ricerete il “Vermin” che dovrete rompere per aumentare i vostri punti e quindi la vostra posizione nella lederboard della League.

Potrete convocare anche gli NPC  per farli venire in vostro aiuto, proprio come un gioco di squadra, includendo Chalice Duneons. Per farlo, prima avrete bisogno di ottenere la “Old Hunter Bell” da un messaggero dell’area Hunter’s Drem. In alcune aree potrete convocare due NPC Hunters, o un mix composto da un NPC Hunter e uno giocatore di un’altra coop online.

Inoltre, quando ci saranno giocatori vicino a voi che avranno usato la Beckoning Bell o la Small Resonant Bell e stanno aspettando di far parte di una coop session, appariranno nel tuo gioco come un’illusione o un fantasma con la catena ai piedi. Ciò presuppone che sono all’interno della range di livello corretto e sono in grado di giocare con voi .

Nintendo ha aperto un negozio eBay ufficiale

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Appena qualche anno fa, Nintendo of America ha iniziato a vendere le sue console ricondizionate attraverso il suo sito web. Una formula molto gradita dagli utenti, che ha spinto Nintendo ad aprire un negozio eBay ufficiale sul quale acquistare console e prodotti scontati, con la garanzia del marchio giapponese. Prodotti di seconda mano, ricondizionati, ma anche nuovi, insomma una pagina da tenere d’occhio per scovare offerte da cogliere al volo.

Fallout 4: la mod che migliora il frame rate ridimensionando le textures

Una nuova mod di Fallout 4 su PC riesce a migliorare il frame rate del titolo Bethesda, ovviamente pagando un prezzo. Parliamo infatti di sacrificare la qualità delle textures ad alta risoluzione, un compromesso però necessario per tutti i possessori di macchine più datate che fanno più fatica a far girare il gioco.

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“Le textures Vanilla sono splendide, parliamo di textures del terreno da 2048×2048 (2k) e textures delle piante da 1024×1024, non tutti i PC però possono sostenere una qualità simile” ha detto l’autore della mod. “Per migliorare le cose ho modificato la dimensione di queste textures al meglio che potevo, aumentando anche la compressione, ottenendo un miglioramento delle performance”. Nel caso siate interessati, trovate la mod in questione su Nexus Mods.

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Star Wars Battlefront è il gioco più venduto in UK, Fallout 4 crolla dell’80%

Novembre è stato un mese veramente ‘caldo’, per quanto riguarda uscite e vendite. Sono infatti arrivati sul mercato Call of Duty: Black Ops 3, Fallout 4 e da pochi giorni anche Star Wars Battlefront, tre dei titoli più attesi di tutto il 2015. Il titolo EA ispirato al mondo di Star Wars è infatti balzato al primo posto della classifica dei giochi più venduti nel Regno Unito, scalzando Fallout 4. Il titolo Bethesda ha subito un crollo dell’80%, finendo così addirittura in terza posizione dietro il nuovo Call of Duty di Treyarch. Quarto posto per l’intoccabile FIFA 16 e quinto per Rise of the Tomb Raider, esclusiva temporanea Xbox che ha scelto davvero un pessimo periodo per arrivare sul mercato…! Ecco la lista completa con le prime dieci posizioni.

01 – Star Wars Battlefront
02 – Call of Duty: Black Ops 3
03 – Fallout 4
04 – FIFA 16
05 – Rise of the Tomb Raider
06 – Lego Dimensions
07 – Assassin’s Creed Syndicate
08 – Minecraft: Story Mode
09 – WWE 2K16
10 – Need for Speed

Star Wars Battlefront: su PlayStation 4 più utenti di Xbox One e PC messi insieme

Secondo p-stats.com, i giocatori di Star Wars Battlefront su PlayStation 4 sarebbero maggiori di Xbox One e PC messi insieme. Nelle 24 ore successive all’uscita del titolo EA, i giocatori sulla piattaforma Sony hanno raggiunto un picco di 183.329, mentre su Xbox One 104.993 e su PC solo 48.292. Numeri che non si riferiscono ovviamente alle vendite, che dovrebbero essere sostanzialmente molto diverse, ma solo agli utenti attivi dopo il lancio.

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Devil Survivor 2: Record Breaker, la recensione del titolo Nintendo 3DS

Shin Megami Tensei è una saga di JRPG sviluppata da Atlus che vanta ormai oltre due decenni di vita: tuttavia, a dispetto di un enorme successo nella terra del Sol Levante (in Giappone è la serie di giochi di ruolo più famosa, dopo Dragon Quest e Final Fantasy), in occidente questi titoli sono sì riusciti a conquistare il rispetto del pubblico, ma con minore fama, incuriosendo più una “nicchia di fedeli appassionati” che una massa, anche per via della mancanza di localizzazione in lingue diverse da inglese e giapponese. Sebbene ogni gioco della saga abbia una storia indipendente – eccezion fatta, ovviamente, per i sequel – sono sempre presenti degli elementi accomunanti: i temi trattati, ad esempio, sono spesso apocalittici o riguardano eventi epocali. Vi è poi una massiccia presenza di rituali esoterici più o meno “tradizionali” e centinaia di creature demoniache – i cui nomi e origini sono quasi sempre diversi in base al gioco – che i protagonisti devono combattere e/o rendere propri alleati.

Shin Megami Tensei: Devil Survivor è una serie composta attualmente da due titoli, distribuiti in esclusiva su console Nintendo DS e riproposti successivamente come remake per Nintendo 3DS. Devil Survivor 2: Record Breaker è appunto il ritorno sul mercato di un Devil Survivor 2 più in forma che mai: oltre al completo doppiaggio dei dialoghi – la cui assenza era stata aspramente criticata – il titolo presenta un comparto grafico più “pulito” grazie alla maggior potenza della console, nuovi demoni, personaggi giocabili e un intero, nuovo arco narrativo, ambientato successivamente agli eventi del gioco originale.

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Se, quindi, da una parte abbiamo a che fare con un remake che presenta contenuti aggiuntivi molto ampi e che da soli giustificano l’acquisto, dall’altra Record Breaker si porta dietro tutti i limiti del titolo “Vanilla”, aggiungendone persino di nuovi. Un esempio potrebbe essere la goffa implementazione del 3D, che ad eccezione del filmato introduttivo e di qualche cutscene in-game, non viene mai impiegato in maniera rilevante: del resto, lo schermo superiore non viene quasi usato se non per visualizzare mappe e menu in combattimento, il che è un peccato e uno spreco di grande potenziale. Gli sprite di nemici e personaggi sono colorati e dal design accattivante, ma la grafica nel suo complesso è rimasta tale e quale, scarna e con pochissime animazioni, al punto da avvicinarsi non poco a quella dei giochi per Game Boy Advance.

devil-survivor-2-record-breaker-2015-02-18-3Stesso dicasi per le musiche: poco o nulla è stato modificato, le tracce presenti sono orecchiabili e in piena linea stilistica con la saga Shin Megami Tensei, ma sono anche poche e ripetitive, spingono inesorabilmente il giocatore ad abbassare il volume dell’audio durante i combattimenti più lunghi. A tal proposito, non va ignorata la notevole longevità del gioco: l’arco narrativo principale dura almeno 50-60 ore – variando molto in base alla conoscenza che il giocatore ha delle meccaniche del titolo – ed è altamente rigiocabile, poiché è impossibile prender visione di tutti gli eventi in una singola run e sono presenti molteplici finali in base alle scelte prese. Il contenuto esclusivo di Record Breaker è capace di prendervi ben 30 ore e, sebbene aggiunga praticamente nulla al gameplay, giustifica già da solo il costo d’acquisto del remake.

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Narrazione e scrittura di Devil Survivor 2 pescano a piene mani da ciò che gli Shin Megami Tensei ci hanno abituati a vedere: in un Giappone post apocalittico, pieno di misteri ed elementi esoterici/spirituali con una punta di cyberpunk, i giovani protagonisti si trovano a fronteggiare situazioni cruente, spesso anche molto tristi, ma sempre affiancate da siparietti ed eventi quotidiani, sempre in grado di strappare un sorriso. Probabilmente a causa della “giovane età” della serie, i due Devil Survivor non sono stati ancora in grado di costruirsi un’estetica unica e distinguibile; il secondo titolo sembra quasi un add-on del primo, tanto, troppo simile al predecessore per avere una propria identità, a differenza ad esempio di quanto accaduto con Persona Q: Shadow of the Labyrinth, un gioco per 3DS che è riuscito a creare trama, design ed avvenimenti totalmente originali pur prendendo “in prestito” i protagonisti di Persona 3 e Persona 4.

maxresdefault-4In Devil Survivor 2, invece, tutto sembra un po’ vago e annacquato, a parte un paio di – ovviamente prosperosissime – protagoniste femminili molto ben caratterizzate, tutti gli altri mancano del “mordente” con cui Atlus ci ha sempre viziati, esempio fra tutti quella gioia per gli occhi che è stato Catherine. L’intreccio è più che valido e presenta interessantissimi bivi narrativi, in gran parte dipendenti dalle nostre scelte: non è affatto certo che tutti i membri del party raggiungano il settimo e ultimo giorno della storia. Il secondo arco narrativo aggiunge sapore al tutto e dà spessore ad alcuni dei personaggi già conosciuti nel primo, sebbene si noti chiaramente come si tratti di una vera e propria “aggiunta” alla trama principale, concepita postuma alla scrittura originaria. Questo è però solo un dato di fatto e non ne pregiudica la qualità, che mantiene lo stesso livello della main story.

I controlli di gioco sono intuitivi e molto semplici, forse anche troppo, poiché sfruttano a malapena le potenzialità del 3DS; trattandosi di un prodotto sviluppato ad hoc per la console Nintendo, è davvero strano e spiacevole constatare quanto il doppio schermo e i comandi tattili siano superflui: per il completamento del gioco non è necessario usare una singola volta il touch screen e i menu/mappe presenti sullo schermo superiore si riducono a semplice comodità visiva, in quando potrebbero essere anche richiamati con la pressione di un tasto in una console a schermo singolo… Insomma, tecnicamente parlando sembra quasi di trovarsi davanti a un titolo porting più che ad un’esclusiva, in una situazione diametralmente opposta a quella provata giocando Persona Q, anch’esso sviluppato da Atlus, anch’esso esclusiva Nintendo. Un prodotto certamente più ad alto budget, ma comunque in grado di investire nelle caratteristiche della console a doppio schermo in maniera ben più furba e soddisfacente.

devil-survivor-2-record-breaker-themeRecord Breaker non ha modificato le meccaniche di gioco di Devil Survivor 2, a loro volta uguali a quelle del prequel. Una scelta coraggiosa, ma azzeccata: si tratta di un GDR tattico a turni, con visuale isometrica, nel quale è possibile schierare in campo sino a quattro personaggi umani, ciascuno accompagnato da massimo due demoni, creature ottenibili – strano ma vero – tramite aste in-game. Probabilmente per far fronte alla sua natura portatile, il gameplay è stato “snellito” rispetto a molti degli Shin Megami Tensei che gli appassionati ricorderanno, con un minor numero di statistiche, una semplificazione del sistema di perdita/acquisizione di turni d’azione durante i combattimenti e della gestione degli status alterati; questo potrebbe far storcere il naso ai “puristi hardcore”, ma è innegabile come renda il tutto ben più fluido e fruibile, anche per i neofiti della saga.

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Per quanto concerne il potenziamento dei nostri guerrieri, Record Breaker non presenta né incontri casuali né avversari visibili a schermo, ma sarà possibile decidere quando e quante volte combattere selezionando “Free Fight” dalla lista degli eventi disponibili. Come intuibile dal nome, questi combattimenti sono l’unica attività del gioco a non far avanzare il tempo della storia e potranno essere ripetuti potenzialmente all’infinito per ottenere denaro, “rubare” abilità agli avversari e salire di livello. Metodo certamente più gestibile rispetto a inevitabili scontri randomici, che risulta però comunque troppo macchinoso e ripetitivo a causa di mappe sempre uguali e minime differenze nelle squadre avversarie e nel loro posizionamento; un aspetto, questo, che sicuramente andrebbe migliorato e reso più vario in un futuro Devil Survivor 3.

1280x720-AUYLa noia non ha però vita facile, grazie alla possibilità/necessità di personalizzare le proprie squadre, selezionando abilità diverse da insegnare a ciascun demone e fondendo le creature per crearne di nuove e più potenti: il bestiario è davvero vasto e comprende svariate centinaia di nomi, tutti ispirati a mitologie esistenti e  re-interpretati in “salsa Atlus”.

Devil Survivor 2: Record Breaker aggiunge molto alla sua precedente versione per DS, ma non ne corregge i difetti: l’arco narrativo aggiuntivo, i nuovi demoni e il doppiaggio integrale sono sicuramente elementi più che positivi nel giudizio finale, che però rimane comunque compromesso dalla sua povertà tecnica e dall’inevitabile confronto con gli altri titoli della saga realizzati sulla medesima piattaforma, come Persona Q: Shadow of The Labyrinth, o lo stesso Shin Megami Tensei IV, che come estetica e gameplay si avvicina maggiormente a Record Breaker. In conclusione, il gioco merita senza dubbio l’acquisto e ha le carte in regola sia per soddisfare gli appassionati che per incuriosire i meno avvezzi, ma lascia un leggero retrogusto amaro se ci si ferma a pensare a ciò che sarebbe potuto essere se Atlus e Nintendo avessero deciso d’investire – e credere – di più.

Fallout 4: i comandi console su PC potrebbero corrompere i salvataggi

Alcuni giocatori di Fallout 4 su PC piuttosto smanettoni hanno recentemente usato i comandi console per scovare una stanza segreta, riservata allo sviluppo, e un arpione subacqueo. Bethesda ha ora però messo tutti in guardia, poiché usare i comandi della console è una modalità non prevista e non autorizzata. Rispondendo a un fan su Twitter, che chiedeva se i comandi console sarebbero mai arrivati su Ps4 e Xbox One, il marketing manager della compagnia Pete Hines ha risposto tassativamente “No”; non solo, ha aggiunto “L’uso dei comandi console non è supportato e raccomandato neppure su PC, l’utilizzo potrebbe addirittura compromettere i salvataggi del gioco”. Ovviamente non sappiamo se sia un bluff, dunque un falso allarme utile solo a scoraggiare l’uso della console PC, oppure una rischiosa verità, in ogni caso è meglio prestare attenzione.

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Wii U: spiegato il motivo per cui non saranno più pubblicati giochi di EA sulla console

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Blake Jorgensen di Electronic Arts ha dato alcune informazioni sul rapporto tra il publisher e Wii U. Durante l’UBS Global Technology Conference, Jorgensen ha affermato che EA non ha più sostenuto la console di Nintendo perché “il mercato è troppo piccolo”.

L’ultimo gioco pubblicato su Wii da parte di EA è stato Need for Speed: Most Wanted U nel 2013, ma poi c’è stato il nulla assoluto.

Se Jorgensen ha chiuso la porta verso Wii U, il CEO Andrew Wilson ha aperto qualche spiraglio verso NX, la nuova console attualmente in sviluppo da Nintento. Wilson ha dichiarato alcune settimane fa che “saranno valutate tutte le eventuali opportunità offerte da Nintendo”.

Quindi, fino all’arrivo di NX non aspettatevi altri giochi targati Electronic Arts su Wii U.

FONTE: NintendoEverything

Mario Tennis: Ultra Smash, la recensione del titolo Wii U

Per quanto nulla possa farlo pensare, Mario Tennis: Ultra Smash è semplicemente la versione casalinga di quel Mario Tennis Open arrivato su Nintendo 3DS ben tre anni fa. Confrontare i due titoli, oltretutto sviluppati dallo stesso team, porta facilmente a questa conclusione, tant’è che se non fosse per l’evidente divario tecnologico fra i due prodotti si potrebbe parlare di una sorta di gemellaggio videoludico. In realtà c’è qualcosa che distingue questa incarnazione Wii U da quella portatile, ed è proprio l’inclusione di due o tre extra come i funghi speciali che aumentano le dimensioni dei giocatori durante la partita o quel colpo speciale, l’ultra smash che dà il nome al gioco, ma nulla di realmente rilevante o che possa cambiarne la fruizione.

Con una quindicina di personaggi giocabili, svariate tipologie di campo da gioco e un’ossatura ludica semplificata (anche troppo), ma funzionale, il Tennis inscenato dal prodotto Camelot Software è tutto sommato divertente. Le varie tipologie di tiro sono ben differenziate con l’uso di scie colorate dalle tonalità differenti e l’azione scorre senza intoppi di alcun tipo grazie a una realizzazione tecnica molto gradevole, complice un comparto grafico pulitissimo e un sistema di controllo immediato e facilmente digeribile.

mario-tennis-rosalinaProbabilmente per avvicinarsi al pubblico più giovane, la risposta a un tiro avversario è sempre “aiutata” dal software, che in risposta alla pressione di un tasto nella zona d’arrivo di una palla avversaria calibra l’animazione del personaggio spostandolo, a volte, anche fin troppo generosamente, al punto tale che molte volte basta inseguire il segnalino dedicato sulla propria porzione del campo da gioco per poter raggiungere la vittoria senza tanti problemi. Anche il livello di sfida durante le partite è mediamente bassino, persino quando si sceglie di affrontare la modalità di gioco “Scalata dei campioni”, l’unica a giocatore singolo inclusa nel gioco pensata per racchiudere l’intera offerta ludica del prodotto.

Qui, si è chiamati a sfidare personaggi del pantheon Nintendo in quello che dovrebbe essere una scalata verso il migliore, ma che in realtà si trasforma in breve tempo in una sequenza di sbadigli e sguardi assenti. Perché purtroppo a Mario Tennis: Ultra Smash manca una cosa fondamentale, la capacità di tenere incollati i giocatori allo schermo nella speranza di riuscire a raggiungere un obiettivo, essendo la vittoria fin troppo accessibile.

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A essere onesti nel menù principale è inclusa proprio una finestrella pronta a ricordare a chi gioca quali sono le 25 tappe che deve superare prima di poter dire di aver completato il gioco al 100%, ma gran parte di queste è legata alla ripetizione di partite con specifici personaggi o al raggiungimenti di record particolari nelle pochissime modalità di gioco incluse; tuttalpiù è possibile decidere di sbloccare questi achievements digitali investendo una somma di quelle monete con le quali si viene ricompensati dopo ogni partita, andando così a colmare quei buchi che, vuoi per mancanza di tempo o di Amiibo, sarebbero invece irraggiungibili.

1280x720-vLmVerrebbe quindi da ipotizzare che Super Mario Tennis: Ultra Smash sia un titolo espressamente creato per la fruizione multiplayer, magari online, come il campione d’incassi Mario Kart 8, e invece sfidare in rete gli avversari è altrettanto blando, senza alcuna possibilità di variazione della struttura di gioco, addirittura senza poter contattare direttamente i giocatori inclusi nella lista amici della console. E di fronte a un titolo sportivo che propone un solo stadio, cambi di campo differenziati da variabili talmente sottili da risultare quasi ininfluenti e un solo minigioco altrettanto insignificante e dal ritmo soporifero, la sopracciglia si inarcano e le espressioni contrariate non possono fare altro che stamparsi sui volti dei giocatori. È una grande delusione vedere un prodotto simile, sorretto da un comparto tecnico così piacevole e con un prequel su cui potenzialmente basare le fondamenta di qualcosa di nuovo, impattare violentemente contro gli scogli dell’insufficienza.

Questo è uno di quei titoli da sfoderare solamente per partite veloci con amici raggruppati in un salotto, ben consci di questo si può valutare un eventuale acquisto, ma secondo il parere di chi scrive è meglio avvicinarcisi solo in concomitanza di forti tagli di prezzo o se, della videoludoteca multiplayer Wii U, si possiede già tutto l’acquistabile. Ma proprio tutto tutto, eh.

Afro Samurai 2 è stato cancellato ed è rimosso da tutti gli store

“Il gioco è stato un fallimento”. Con queste parole, lo sviluppatore Versus Evil ha liquidato il suo Afro Samurai 2: Revenge of the Kuma, rimuovendolo da tutti gli store digitali su cui era disponibile, ovvero PlayStation Store,Xbox Store e Steam. Ma le notizie tristi non sono finite qui, perché come ovvio che sia, i volumi 2 e 3 del titolo non saranno più sviluppati. Infine, coloro che hanno acquistato il volume 1 riceveranno un rimborso il prima possibile.

FONTE: GameSpot