Il momento della nostra recensione di Call of Duty Modern Warfare è finalmente giunto e abbiamo avuto l’onore di provare questo titolo su console PS4. Activision e Infinity Ward confezionano un reboot della serie senza stravolgere le sue fondamenta. Non tutti sanno che la saga di Call of Duty ha attraversato gran parte della storia moderna dei videogiochi. Iniziando la sua avventura con lo sfondo della seconda guerra mondiale, con i vari Modern Warfare ha rivolto lo sguardo verso contesti moderni. Questo cambio di prospettiva è stato fondamentale per la spinta del franchise Call of Duty. Allo stesso tempo, però, si è scontrato con delle dinamiche e argomenti politici ostici e attuali. Il fatto che la vendita della versione digitale di Call of Duty Modern Warfare sia stata vietata sullo PS store russo la dice lunga.
Anche se i creatori della saga hanno ribadito, in più di un’occasione, che la loro saga non era un “videogioco a sfondo politico”, in molti hanno pensato, in realtà, che fosse l’esatto opposto. Questa nuova iterazione della saga di COD tocca molti argomenti di attualità e di riflesso anche politici, a tratti, come se volesse denunciare qualcosa. L’eterna guerra fredda tra Stati Uniti e Russia non sembra arretrare di un millimetro. Questa volta ci mette lo zampino anche una cellula fondamentalista che ripropone delle metodologie che hanno fatto riemergere tragici ricordi passati. La narrazione e il gameplay sono molto dinamici e veloci. Trattandosi pur sempre di un FPS, in più di un occasione ci si dimentica il proprio punto di vista e si viene trasportati al centro dello scenario di guerra e della storia in genere. Il fattore immersione è il vero punto di forza di questo nuovo titolo.
Forse abbiamo detto troppo. Entriamo nel vivo della nostra recensione di Call of Duty Modern Warfare titolo, vi ricordiamo, testato su console PS4.
Guerra per procura
Iniziamo la nostra recensione per PS4 di Call of Duty Modern Warfare con un po’di storia. Tranquilli non siamo a scuola ma è molto capire il significato dell’espressione guerra per procura. Coniato in piena guerra fredda sta a indicare l’istigazione alla guerra da parte di una superpotenza senza che quest’ultima entri direttamente nel conflitto. La sua partecipazione si perfeziona nel fornire armi e supporti logistici in modo da pilotare l’esito finale della guerra. Lo stato manipolato dalla superpotenza russa è l’Urzikistan, patria di fantasia di due fratelli protagonisti del gioco, Farah e Hadir. Quando erano bambini, i due hanno assistito alla morte brutale dei propri genitori e hanno passato gran parte della loro vita in carcere, sotto le grinfie dello spietato generale Barkov. Un assalto americano, guidato dall’allora Tenente Price, li libera e li erge a capi della rivolta per la liberazione dell’Urzikistan.
La guerra per procura, nel momento in cui viola i confini previsti, rischia di assumere dei contorni apocalittici. A peggiorare la situazione ci si mette una cellula terroristica di matrice fondamentalista che ripropone metodi già purtroppo noti e visti.
L’attualità delle tematiche trattate rende Call of Duty Modern Warfare un gioco da ricordare. Verrebbe quasi da dire al posto giusto al momento giusto. C’è poco da scherzare, veramente poco. La crudezza e la dovizia dei dettagli di determinate sequenze di gioco a volte è disturbante. Non è solo una questione di violenza ma anche di catarsi. Si entra in sintonia con gli avvenimenti del gioco che sembra quasi di viverli in prima persona. In FPS, appunto.
Questo è un grande traguardo raggiunto da Activision e Infinity Ward. Sono riusciti a trasformare una saga dove contava solo quanto e come sparare in qualcosa di più grande e più maturo. Lo stile narrativo diventa in più di occasione quasi cinematografico. Il passaggio da sequenza giocata a sequenza filmata è fluido e continuo. La visuale in prima persona scivola verso la terza senza accorgersene, per poi ritornare nuovamente in prima.
I dialoghi non hanno solo la funzione di riempire il vuoto lasciato tra le missioni, ma sono fondamentali per capire e comprendere i tratti caratteristici e caratteriali dei personaggi, oltre che gli avvenimenti e il contesto di riferimento.
Il diavolo si nasconde nei dettagli
Entriamo nel cuore della nostra recensione per PS4 di Call of Duty Modern Warfare, affrontando il tema dei dettagli del gameplay e del gioco in genere. Il più delle volte non ci sofferma su argomenti del genere. Si preferisce parlare dei classici e più generali aspetti di un gameplay, prestando poca attenzione a sfumature e dettagli infinitesimali. Ma a volte sono proprio questi che differenziano un gioco da un grande Gioco. I genitori della saga di Call of Duty hanno sempre prestato moltissima attenzione a queste tematiche e possiamo dire, senza alcuna ombra di dubbio, che questa volta hanno alzato l’asticella molto in alto.
I dettagli e le sfumature che migliorano il gameplay sono tantissimi ed elencarle tutte sarebbe molto difficile. Ci limitiamo a soffermarci solo su quelli principali. Iniziamo con la gestione delle coperture, argomento molto controverso nelle varie iterazioni della saga. Si è passato dalla logica dello “sporgersi” a quella dell’”aggirare” il riparo. In sostanza, una volta che si avvicina a una copertura, si va in puntamento e si preme R3 per agganciarsi allo spigolo di turno. Una volta perfezionato, si riuscirà ad avere un giusto compromesso tra visuale e copertura e stabilire in anticipo la direzione del fuoco nemico. Non sottovalutate questo aspetto perché l’intelligenza artificiale del nemico è stata sensibilmente migliorata in Call of Duty Modern Warfare.
Altro aspetto degno di nota è l’introduzione della ricarica in puntamento. Nei precedenti capitoli, una volta che il nostro caricatore era a secco, l’animazione prevista dalla ricarica vedeva il personaggio abbassare l’arma per procedere al rifornimento di munizione. Questa situazione, oltre a far perdere minuti preziosi, impediva l’analisi dello scenario di battaglia. Gli sviluppatori, recependo i numerosi feedback che sono arrivati nel corso degli anni, hanno deciso di rivedere questa meccanica di gameplay. In Call of Duty Modern Warfare, una volta a secco, il personaggio eseguirà l’animazione prevista senza perdere mai di vista la visuale di gioco.
Questi aspetti che possono sembrare delle banalità, migliorano la vostra esperienza di gioco sia nella campagna in single player che in modalità co-op competitiva.
Questioni di atmosfere
Procediamo con la nostra recensione per PS4 di Call of Duty Modern Warfare parlando delle atmosfere e degli scenari che caratterizzano il gioco. Da sempre la saga di COD porta il giocatore in giro per il mondo. Questa volta vi porterà in Medio Oriente, a Mosca, a Londra e in altri località dell’Urzikistan (luogo inventato e teatro principale degli eventi). Ognuno di questi vi porterà a respirare le atmosfere e le sensazioni del posto. Questa immersione caratterizzerà fortemente le vostre regole di ingaggio e il vostro gameplay.
L’attraversamento di una foresta non equivale a quello di un sobborgo di Londra. L’infiltrazione all’interno di un edificio della periferia londinese non equivale a quello di un’abitazione in medio oriente. Cambia tutto e voi dovrete valutare tutte queste opzioni per procedere con la vostra missione. La gestione delle fonti luminose sarà fondamentale. Pensate che in una missione stealth avrete, in alto sulla sinistra, un indicatore che vi segnalerà il livello di luminosità nell’area. Superata una certa soglia verrete scoperti.
In un’altra, per non destare l’attenzione della milizia nemica, dovrete comportarvi come un muratore e seguire l’andamento e i movimenti dei vostri “colleghi di lavoro”. La minima sbavatura segnerà la vostra fine.
L’atmosfera e lo scenario decide anche il ritmo del gameplay. La campagna di gioco dura mediamente dalle 5 alle 7 ore in totale dove vi è una perfetta alchimia tra momenti concitati e momenti un po’ più tattici. All’interno della stessa missione vi è una perfetta alternanza tra situazioni di intensi conflitti a fuoco, dove si deve correre da un riparo all’altro per contenere l’avanzata nemica, e parentesi in cui si deve ordinare un attacco aereo o guidare un drone per abbattere degli elicotteri nemici.
A volte questo meccanismo di alternanza tra il giocato classico e il momento tattico si inceppa, scivolando pericolosamente in una situazione di monotonia. Per carità, non è fortunatamente una routine, ma nell’economia del gameplay è doveroso segnalare.
Le missioni di infiltrazione sono ben realizzate. Si prova una forte carica emotiva guidata da una giusta dose d’ansia. La missione nella periferia di Londra è veramente epica. Piano dopo piano, muniti di visori notturni si sfrutta il fattore sorpresa per irrompere negli appartamenti e stanare i terroristi di turno. Il problema è che dietro ogni porta si può trovare qualsiasi cosa e sta a voi decidere quale tipo di approccio seguire.
Ad aiutare nella costruzione dell’atmosfera perfetta ci pensano anche la grafica e il comparto audio. Gli sviluppatori hanno deciso di puntare fortissimo sul fotorealismo in Call of Duty Modern Warfare. Ogni dettaglio dello scenario, a partire anche dal semplice mattone fino ad arrivare alla pavimentazione di una casa è realizzato con una dovizia di particolare completa e ben realizzata. Gli utenti console possono solamente apprezzare una piccola parte di questa feature, mentre i player su PC riescono a cogliere interamente la bellezza di questa componente del gioco. Altro aspetto, ad appannaggio esclusivo di quest’ultima categoria di giocatori è l’utilizzo del ray tracing. Sapete già di cosa parliamo e miglioramenti grafici che ne derivano, non solo in termini grafici ma anche di atmosfere di gioco, sono quasi a rischio sindrome di stendhal.
Come l’occhio anche l’orecchio vuole la sua parte. L’elevato numero di suoni ed effetti sonori campionati caratterizza fortemente ogni scenario e situazione di gioco. Nulla viene riciclato e sono calati perfettamente in ogni contesto di gioco. Se sparate con la vostra arma in luogo chiuso si sentirà il rumore sordo dello sparo che rimbalzerà tra le pareti. La situazione cambia quando utilizziamo il fucile da cecchino in campo aperto, dove l’eco riecheggia nell’infinita immensità delle distese di sabbia.
Non solo single player
Terminiamo la nostra recensione per PS4 di Call of Duty Modern Warfare con il comparto co-op e multigiocatore. Cominciamo subito col dire che tornano le Spec Ops, in forma più che smagliante. Esse si sbloccheranno una volta finito il gioco introducendo vecchie e nuove conoscenze. In un team composto da 4 giocatori si potranno scegliere tra scenari sviluppati in ambienti interni o a campo aperto. La scelta del teatro di guerra cambierà anche l’approccio, la composizione del team e il loadout da equipaggiare.
Per quanto si possa ragionare su un discorso di “build” occorre tener presente che lo spawn dei nemici avviene per ondate per cui ogni sorta di discorso su approcci stealth e tattici va a farsi benedire. Sicuramente è una modalità che verrò supportata e migliorata nel tempo dagli sviluppatori anche grazie al feedback della community.
Il comparto multigiocatore non finisce qui anche perché sono state inserite diverse modalità di gioco sia cooperative che competitive in Call of Duty Modern Warfare. Tra le eccellenze troviamo sicuramente la modalità Gunfight dove ci si affronta in match 2 VS 2 in sfide ad alto contenuto emotivo. Una volta ricevuto il loadout, con una logica assolutamente randomica, si dovrà affrontare la squadra nemica trovando la tattica migliore per colpire. Questa modalità, seppur divertente, è principalmente disegnata per una tipologia di giocatori ambito esports.
Per concludere la menzione d’onore la rendiamo nei confronti della modalità Guerra Terrestre. Questo è un vero e proprio nuovo gioco, dotato di regole e level design di impressionanti. Volendolo paragonare a qualcosa di esistente, possiamo dire che si tratta di una modalità controllo, amplificata dall’enorme platea di feature disponibili. Oltre alla completa libertà di movimento sulla mappa e un impressionante differenziazione dello scenario di riferimento, sarà possibile pilotare un mezzo, sia esso un elicottero che un carro armato. Le mappe al momento disponibili sono tre e, seppur possano sembrare poche, vi assicuriamo che non noterete in alcun modo il deficit numerico.
Siamo ai titoli di coda con la nostra recensione di Call of Duty Modern Warfare titolo, vi ricordiamo, testato su console PS4. Siamo positivamente soddisfatti da questa nuovo reboot della saga. Activision e Infinity Ward hanno riproposto una giusta combinazione tra il vecchio e il nuovo, riuscendo a cogliere tutte le nuove tendenze in ambito gameplay. Non è facile riuscire ad accontentare tutti. Sicuramente l’ampio ventaglio di modalità di gioco cerca di andare incontro a tutte le esigenze dei giocatori, siano esse competitivi che non. La narrazione è realizzata magistralmente e l’esperienza finale di gioco che ne deriva resta nel profondo. A causa della nostra recente eredità, in materia di attualità e cronaca internazionale, la crudezza di alcune sequenze è qualcosa che segna e che fa riflettere. Intenso e profondo.