La nostra recensione di oggi vi parlerà di Contra: Rogue Corps, titolo testato su console Ps4. Konami rispolvera un classico con la presunzione di creare un nuovo gioco senza la parola remake o Remastered a comporre il titolo. Il primo capitolo di questa serie uscì nelle sale giochi giapponesi il 20 febbraio 1987 e in questi 32 anni ben 15 giochi hanno attraversato epoche e contesti diametralmente opposti tra loro.
Con il suo stile Contra ha saputo divertire e intrattenere, diventando un simbolo per molto giocatori. Il passaggio dalle sale giochi alle console ha contribuito enormemente alla crescita del suo successo. Konami affida la realizzazione di Contra: ROGUE Corps a Nobuya Nakazato, il padre di Contra III: The Alien Wars. Di fatti il gioco inizia dove finisce quest’ultimo, alla fine delle guerre aliene. Il game director giapponese decide di concentrare in Rogue Corps, l’essenza di tutta l’esperienza che la serie ha guadagnato in questi anni, con il suo stile unico che la contraddistingue.
Ma gli anni passano e anche il gameplay si evolve con il tempo. Riuscirà Konami ad attualizzare un titolo storico come questo? Non ci resta che scoprirlo con la nostra recensione di Contra: Rogue Corps, titolo, vi ricordiamo, testato su Ps4.
La guerra non è finita
La prima parte della nostra recensione per PS4 di Contra: Rogue Corps parlerà del contesto in cui si sviluppa il gioco. Il tittolo è ambientato diversi anni dopo i fatti di Alien Wars. Le conseguenze delle guerra sono state brutali e dal sottosuolo una forza malvagia è spuntata in tutta la sua ferocia, portando morte e distruzione ovunque. L’ultimo baluardo, prima della capitolazione finale, è rappresentato in un gruppo di ex militari chiamati Jaeger. Emarginati dalla società, per le loro discutibili inclinazioni, lavorano come cacciatori di taglie e cercatori di tesori nella Città Dannata, la location degli eventi in Contra: Rogue Corps.
La nostra esperienza con il nuovo titolo di Konami inizia nei panni di Max “Kaiser” Doyle, il leader dell’Armata Rogue di cui i Jaeger ne fanno parte. La prima missione non è altro che un tutorial in cui viene spiegato come funziona il sistema dei comandi. Lo schema è essenziale. Si spara e si schiva per non essere colpiti. Abbiamo a disposizione due mosse speciali, una quando il nemico è stordito, e un’altra che crea un boost sul rateo e la potenza dell’arma utilizzata. Se proprio siete nei guai e la situazione lo richiede potete utilizzare una bomba, la cui animazione è veramente simpatica.
Notiamo subito che la levetta analogica sinistra funge da movimento del personaggio e mira e quella destra direziona la mira in movimento. Abbiamo visto che la velocità del personaggio diminuiva nel momento in cui si utilizzava la mira in movimento. Sicuramente nelle prime missioni del gioco è un aspetto di poco conto ma, con l’avanzare delle missioni e della difficoltà, diventa penalizzante.
Altro aspetto che notiamo è logica del “wave system”. Lo schema di attacco dei nemici è organizzato per ondate. Si passa da uno stato di quiete in cui si esplora la mappa, si recuperano bottini e si aprono casse a uno di guerra senza quartiere. La transizione tra stati avviene oltrepassando delle barriere che delimitano i confini degli stage di mappa. Questa delimitazione del perimetro di gioco richiama l’anima storica della serie e purtroppo si può scontrare con il desiderio di libertà della generazione attuale di videogiocatori.
La visuale nei combattimenti è dinamica. Il gameplay si sviluppa in terza persona ma a seconda della situazione e del nemico l’inquadratura cambia. Con i boss, ad esempio, il personaggio è inquadrato alle spalle per meglio direzionare i colpi e schivare i potenti attacchi. La grafica è un misto tra grafica tridimensionale ed effetti speciali in 2D. Questo aspetto è molto vicino all’anima storica della serie e non stona nel contesto. Anche se la texture grafica nel suo complesso è mediocre, in Contra: Rogue Corps è funzionale alla tipologia di gioco.
Questo nuovo capitolo della saga prevede, oltre alla classica modalità single player, una modalità multiplayer PVP. La lega carneficina, questo è il nome della modalità competitiva, permette a due squadre composte da 4 giocatori di affrontarsi tra di loro, seguendo due tipologie di regole.
Con la regola nemico giurato ci si scontra in una specie di partita di calcio, dove si guadagnano punti sparando alle Palle aliene e facendole rotolare in porta. Maggiore sarà la dimensione della palla e più punti si totalizzeranno. Nel campo di gioco troverete degli ostacoli che, anche se sono distruttibili, possono respingere le palle aliene. Oltre a questi, a rendervi la strada quanto più in salita possibile ci penseranno i demoni.
Con la regola furia, ci si affronta in una specie di Deathmatch. Chi uccide più avversari e demoni vince. Si otterranno punti maggiori se i cadaveri degli altri giocatori vengono lanciati in porta, accumulando dei bonus.
Per accedere alla modalità competitiva si dovrà passare dal campo base e dirigersi verso il Blindato.
Conosciamo i folli eroi
La seconda parte della nostra recensione per PS4 di Contra: Rogue Corps presenterà i personaggi principali del gioco. Il primo personaggio di cui parleremo, anche se già vi abbiamo anticipato qualcosina, è Max “Kaiser” Doyle. Leader dell’armata rogue è un soldato d’elite e capo delle vecchia armata Contra Force. Non ama molto andare per il sottile e il suo braccio meccanico si trasforma in trivella, se la situazione lo richiede. La sua abilità speciale, Magnum esplosiva, permette di sparare proiettili esplosivi, di diminuire la velocità di surriscaldamento e aumentare quella di Raffreddamento.
Il secondo personaggio giocabile è una lei e si chiama Sweets “Harakiri” Manson. Spietata assassina, temuta anche dai suoi colleghi dell’armata Rogue, ha combattuto fino alle fine durante le guerre aliene. Purtroppo, a causa delle ferite riportate dopo lo scontro con il più potente alieno in circolazione, è stata costretta a fondersi con quest’ultimo. Ora, come in una versione videoludica e strampalata del film Alien, la pancia di Harakiri e divenuta la sua casa. L’abilità speciale di Sweets “Harakiri” Manson, minaccia aliena, migliora temporaneamente le abilità fisiche e i danni con le armi.
Il terzo membro dell’armata Rogue è Kurt “BV (Bestia vorace)” Steiner. Un tempo era un conosciuto e stimato scienziato che, per ragioni sconosciute, è stato costretto a inscenare la sua morte e trapiantare il suo cervello in un panda cyborg. Purtroppo la razionalità dello scienziato è stata sopraffata dall’istinto animale, con degli effetti collaterali devastanti. Nonostante egli comunichi a ruggiti e gesti erratici, i suoi colleghi lo capiscono perfettamente anche se il resto del mondo ha delle evidenti difficoltà a colloquiare con lui. L’abilità speciale di Kurt “BV (Bestia vorace)” Steiner, torrette panda, genera delle mini torrette che attaccano per un breve lasso di tempo.
L’ultimo componente del team è Gentiluomo. L’alieno insettoide, creato in laboratorio, è dotato di una spiccata intelligenza. La sua ossessione per la pulizia e il suo senso dell’educazione, lo fanno diventare la mosca bianca (anzi bruco) del gruppo. Gli arti robotici installati sul suo corpo gli permettono di muoversi velocemente e diventare un cliente scomodo per i suoi nemici. L’abilità speciale di Gentiluomo, Mini buco nero, consiste in un buco nero, generato dal suo vomito, che risucchia più nemici di piccola taglia in un colpo solo.
Facciamo un po’ di RPG
La terza e ultima parte della nostra recensione per PS4 di Contra: Rogue Corps parlerà della sua componente RPG. Il cuore del gioco è il campo base, fulcro di tutte le attività e operazioni. Il titolo di Konami è dotato di una minimale componente RPG slegata da logiche di grinding particolari. Durante ogni missione recupererete del denaro o dei componenti come ricompensa per aver ucciso nemici o aperto casse, seguendo una precisa logica di loot. Al termine, vi ritroverete al campo base e deciderete cosa fare del vostro bottino.
Nel caso in cui vogliate migliorare l’equipaggiamento e le caratteristiche fisiche del vostro personaggio, dovrete recarvi in sala operatoria. Li, ad attendervi, ci saranno 3 dottori, ognuno con un costo diverso a seconda della loro bravura. Al termine dell’intervento riceverete dei miglioramenti che interesseranno il gameplay in maniera attiva. Potrete sostituire cervello, occhi, ossatura e organi con altri di livello superiore che avranno un livello di rarità scalabile: comune, non comune, raro, epico e leggendario. I miglioramenti in termini di gameplay interesseranno le abilità, le schivate e i lanci.
Se invece è vostra intenzione migliorare la potenza delle armi, dovrete recarvi in armeria. Qui potranno essere migliorate l’arma principale e secondaria, installando, negli slot liberi, un D.P.P. che migliora le caratteristiche quali il danno dell’arma, il rateo di fuoco, la dissipazione del calore, la percentuale e il danno del colpo critico e molto altro ancora.
Entrambi i miglioramenti, siano essi su armi o equipaggiamento, vanno acquistati spendendo la moneta di gioco.
È tempo di trarre le conclusioni a margine della nostra recensione per PS4 di Contra: Rogue Corps. Se siete appassionati di lunga data della serie dovete assolutamente acquistare questo gioco. Riassume perfettamente lo stile unico e inconfondibile di Contra e lo proietta verso una direzione di continuità della serie. Se invece cercate uno sparatutto che vi intrattenga e vi diverta, le dinamiche di gioco potrebbero non incontrare i vostri gusti. È un titolo che sembra provenire da un’altra era videoludica, dove le richieste degli utenti erano ben altre. Tutto sommato, è un bel vintage game.