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F1 2021: la recensione per PS5

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F1 2021: la recensione per PS5

Nuovo anno, nuova stagione e nuovo publisher per F1 2021, il titolo della nostra recensione per console PS5. Codemasters entra nella famiglia EA, che aggiunge le corse automobilistiche al suo roster sportivo. Il tocco dell’azienda americana si vede, e si scorge la precisa volontà di puntare a una somministrazione in formato GAAS (Game As A Service). Come succede in FIFA, giusto per intenderci. Il lato gameplay non è cambiato rispetto al passato, con le modalità “classiche” che non ricevono degli importanti scossoni.

C’è da evidenziare, però, che la Carriera si apre verso un percorso condiviso. Per adesso solo per due giocatori, con la possibilità di affrontare insieme la stagione. Una “prova”, per così dire, di un qualcosa di molto più grande per una futura edizione. Interessante l’introduzione di Braking Point, una storia che racconta il dietro le quinte del mondo delle corse. Un “The Journey” in chiave F1, giusto per fare un piccolo paragone. Chi vi scrive l’ha particolarmente gradita.

F1 2021 recensione PS5

La nuova generazione di console, che si appresta a chiudere il primo anno di attività, mette a disposizione degli sviluppatori una potenza non indifferente. In chiave grafica i 4K e i 60 fps sono esaltati dalla potenza del ray tracing. Il problema è che tutto questo “ben di dio” non si vede in gameplay ma solo durante il replay e in photo-mode. E, al momento, solo su Xbox Series X, visto che il ray tracing è stato disabilitato temporaneamente per problemi di stabilità. Graficamente è eccellente. Per rendersi conto di questo, però, si è quasi portati a scegliere la visuale dall’abitacolo.

Questo punto di vista evidenzia un’importante verità, ormai a noi nota e che abbiamo già segnalato in tempi non sospetti. Il DualSense ci prova a creare un feeling con il sistema di guida, riuscendo dove altri hanno prima fallito. I trigger adattivi e il feedback aptico sono in grado di restituire delle sensazioni che vanno oltre la semplice vibrazione. Il force feedback, purtroppo, è divenuto necessario, e con esso la presenza di una strumentazione adeguata. A nostro avviso volante e pedaliera diventano necessari, se non obbligatori. Il vero gameplay si dimostra solo in loro presenza.

Bene, il tempo a disposizione per la nostra consueta premessa è terminato. Vi lasciamo in compagnia della nostra recensione di F1 2021, titolo, vi ricordiamo, giocato nella sua versione per console PS5.

Vivere la corsa

Siamo obbligati “moralmente” ad iniziare, in questa nostra recensione PS5 di F1 2021, con  Braking Point. In un simulatore,in genere, questa rappresenta quell’eccezione sempre gradita e in grado di fare la differenza rispetto al passato. Il primo ricordo è andato a FIFA 19, con l’ultima apparizione di Alex Hunter e il suo “The Journey”. Qui troviamo, invece, il racconto di una rivalità tra due piloti, il giovane Aiden Jackson e il veterano Casper Akkerman. Personaggi di fantasia immersi nel vero mondo delle corse, circondato da campioni già affermati. Il punto di vista cambia nel corso delle tre stagioni, distanziandosi dalla narrazione vista in FIFA.

Un interessante modalità, questa, da affrontare però solo se si ha confidenza con il gameplay. Il nostro consiglio è quello, comunque, di iniziare con la modalità Carriera. Il feeling di guida deve, necessariamente, crescere e migliorare con il tempo, un po’ come succede con il nostro pilota in erba. Non essendoci una “scuola guida”, il consiglio è lo stesso fornito in MotoGP 21. Il rapporto con la scuderia è stretto e collaborativo, con dei riflessi tangibili sul fronte guida. Lo sviluppo della vettura cresce al pari delle nostre abilità di guida. La sfida, in F1 2021, è data dalla presenza di un secondo pilota “reale”. Un’esperienza condivisa da vivere sotto la stessa bandiera o come acerrimi rivali. La strategia sta nel veicolare la ricerca e lo sviluppo della vettura, in modo da esaltare le nostre qualità e limare i difetti della monoposto.

F1 2021 recensione PS5

Il fronte competitivo offre, anche quest’anno, un livello di sfida molto interessante. Il mondo degli eSports vive il suo momento migliore, anche grazie all’attuale situazione pandemica globale che impone dei rigidi protocolli e limitazioni per gli eventi in presenza. Il boom dei campionati in streaming è servito per scovare nuovi talenti pronti a buttarsi nella mischia. La condizione sine-qua-non, è sempre la stessa. Buttarsi nella mischia, sì, ma ben equipaggiati.

Un aspetto, questo, che ci porta a puntare i riflettori sul “come” giocare F1 2021. Le generazioni di console offrono un realismo che migliora di anno in anno. Siamo, quindi, portati naturalmente verso la ricerca di un ecosistema di gioco in grado di non creare distonie con quello che succede in-game. PS5, meglio di Xbox Series X, viene incontro a questa necessità, divenuta un’esigenza di primaria importanza. Il DualSense ci prova, e in parte evita quel distacco “uomo-macchina”. Ma il realismo, sotto questo punto di vista, è ancora lontano.

Secondi preziosi

Una gara è una corsa contro il tempo. Uno strano giro di parole che assume un senso una volta seduti al volante della nostra monoposto. Il tracciato va studiato su carta, ancor prima di sedersi a bordo. Possiamo dare un nome e/o un numero alle curve, giusto per ricordarsi come vanno gestite. Anche perché sono loro i primi nemici da affrontare. Ognuna di esse ha un livello di difficoltà insito nella sua tipologia, in grado di evidenziare le nostre abilità ma, al tempo stesso, i punti deboli.

L’intelligenza artificiale, in F1 2021, è nettamente migliorata. Ci si accorge di questo dallo stile di guida dei nostri avversari, sempre pronti a inseguire la scia della nostra auto per costringerci all’errore. Questo vale, ovviamente, anche al contrario, a patto che si conosca bene il livello di chi si ha davanti. Un Lewis Hamilton, giusto per fare un “nome a caso”, non si spaventa con facilità.

F1 2021 recensione PS5

 

Sin da subito, è utile capire quanto siamo forti sul tracciato. Per arrivare a questo, le sessioni di qualifica sono di vitale importanza. Il nostro consiglio, almeno per i primi tempi, è quello di attivare gli aiuti di guida. L’indicazione delle traiettorie e del punto di frenata, in particolare, vi aiutano a conoscere il limite della vostra staccata, momento chiave per ridurre e/o aumentare il distacco dai vostri avversari. Su PS5 viene in soccorso anche la presenza del trigger adattivo, con la levetta del freno che suggerisce il giusto livello di pressione.

Piccoli accorgimenti che vi aiutano a migliorare giro dopo giro, gara dopo gara. Più diventate bravi e più i vostri avversari vi daranno filo da torcere. Il bello lo si vede nel mondo competitivo, ammettendo il rischio di prenderle da destra e manca. L’importante è, però, capire e comprendere cosa il gameplay di F1 2021 ha da offrire e sfruttare questo a nostro vantaggio. Il volante e la pedaliera non vi fanno diventare magicamente dei piloti professionisti. Servono solo a dimostrare la vostra bravura.

F1 2021 recensione PS5

Il commento

Ed eccoci giunti al termine della nostra recensione di F1 2021, giocato nella sua versione per console PS5. La formula è sempre la stessa delle passate stagioni, vincente ed essenziale. Poche modalità ma ben realizzate, alle quali si aggiunge Braking Point. Il suo stile ricorda moltissimo quello di “The Journey”, senza la componente RPG. Quella è demandata alla modalità Carriera, che quest’anno prevede la presenza di due giocatori. Starà a loro se guidare assieme o uno contro l’altro. 

I “cavalli” della nuova generazione di console offrono la possibilità di sfruttare i 4K, i 60 fps e il ray tracing (non in gara ma solo in replay e photo mode). La bestia nera restano, come da copione, i controlli e la guida in genere. La sfida al realismo inizia ad alzare degli ostacoli che diventano sempre più difficili da superare. Il DualSense non sfigura, ma reggere il confronto con il force feedback è, pressocchè, impossibile. Il feeling di guida, se viziato, fa perdere metà della reale resa del gameplay. Ogni considerazione, poi, diventa molto irrilevante.