Fitness Boxing 3: Your Personal Trainer, la recensione su Switch

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E siamo a quota 3, anche se il terzo capitolo si è fatto attendere. Fitness Boxing 3: Your Personal Trainer arriva dopo le derivazioni “commerciali” volute da Imageneer con gli spin-off dedicati al Guerriero delle Stelle di Hokuto e non solo. Dopo ben 4 anni di assenza la serie regolare torna al suo format originale, ma questa volta entra in scena un Personal Trainer con il brutto vizio di non stare mai zitto (ogni tanto, però, è un po’ simpatico).

Motivati come non mai, dinnanzi a noi ci aspettano intensi allenamenti dove coniugare i colpi tipici della boxe con il ritmo della musica. Uno Just Dance dove, al posto dei passi di danza, andiamo dritti di jab, uppercut e ganci, senza dimenticarci di schivare quando la situazione lo richiede. I colori e le icone a video ci aiutano a capire quelle che saranno le mosse da performare, facendo attenzione a porre in essere dei movimenti corretti a livello posturale (non siamo ai livelli di Don’t try this at home del Wrestling, ma andateci comunque piano).

A livello ludico l’obbiettivo è stato ampiamente raggiunto, a patto che non si ricerchi al suo interno aspetti simulativi nel senso stretto del termine. Non è quello che vuole essere, anche se si poteva offrire una possibilità per chi ricercava un minimo di feedback “reale”. Senza ulteriori indugi, vi lasciamo alla nostra recensione di Fitness Boxing 3: Your Personal Trainer titolo, vi ricordiamo, giocato nella sua versione per Nintendo Switch.

Fitness Boxing 3: Your Personal Trainer recensione

Boxe a colpi di musica

Imageneer ci prova per la terza volta, tornando su suoi passi dopo le derivazioni verso contesti, come dire, più commerciali. Dopo gli spin-off dedicati a Hatsune Miku e Hokuto No Ken (o Ken Shiro, se preferite), la software house giapponese punta nuovamente su un fitness game. Ci si tiene in forma utilizzando i colpi della boxe, mettendo a segno jab, uppercut, dritti, rovesci e ganci. Il tutto rigorosamente a tempo e ritmo di musica, con tanto di indicazioni cromatiche per facilitare la scelta del colpo da mettere a segno.

Volendo banalizzare – ma solo per puro spirito comparativo – il paragone è da fare con titoli del calibro di Just Dance, giusto per restare su quelli ultra-conosciuti. Il nostro personal trainer, grande novità di questa edizione (anche se forse era meglio, per certi aspetti, non averci a che fare), ci consiglierà quello che è il nostro percorso di allenamento migliore,  sempre seguendo le nostre indicazioni e volontà. Consiglio spassionatissimo: non strafate, e non scambiatelo come una vera forma di allenamento con un vero personal trainer in carne ed ossa. Fare il movimento sbagliato è veramente “un attimo”.

Fitness Boxing 3: Your Personal Trainer recensione

Fitness Boxing 3: Your Personal Trainer offre due modalità per tenersi in forma. La prima è quella che abbiamo già accennato in precedenza, ovvero dove pendiamo dalle labbra del nostro coach circa il programma giusto per le nostre esigenze. La seconda è quella dove diventiamo gli allenatori di noi stessi e scegliamo cosa sia più giusto per noi, al punto da scegliere direttamente il livello di difficoltà più adeguato. Ovviamente, non vi ridiamo lo stesso consiglio di prima circa lo “strafare”, finiremmo con l’essere additati come jellatori di professione.

A conti fatti, sempre ricordando che si tratta di un titolo seriale e che il secondo capitolo risale comunque al 2020 (ovvero, ben 4 anni fa), le novità di rilievo non ci permettono di esaltarci più di tanto. Positiva la possibilità di sbloccare cosmetici a margine delle nostre positive prestazioni. Ancora si presenta come un prodotto più arcade e meno simulativo, una volontà che probabilmente risulta costretta per via del limite tecnico dei controller Switch. L’approfondimento, circa questo aspetto, è rimandato a brevissimo.

Fitness Boxing 3: Your Personal Trainer recensione

Mantenersi in forma sì, ma nel modo giusto

Sono lontanissimi i tempi della Balance Board, fantastico accessorio da acquistare separatamente ma che viaggiava all’unisono con tutti i fitness party game della ehi Nintendo Wii. Precisione e divertimento a portata di piede (e peso), con il controller legato al polso a chiudere quella coppia “perfetta”. Un circolo esclusivo: se non avevi la balance, a quei determinati giochi non ci si poteva giocare in nessun modo.

Il colosso nipponico, al fine di aprire quanto più possibile le strade ai possibili utilizzatori delle loro console, decise di abbandonare la politica ”dell’accessorismo”, sino ad arrivare ai giorni nostri, con un ecosistema di gioco che si limita a diventare portatile all’occasione. È chiaro, quindi, che quella precisione di un tempo – affidata a due dispositivi distinti, ma pur sempre tra loro fisicamente e logicamente connessi – si è persa, con quello che ne deriva.

Fitness Boxing 3: Your Personal Trainer recensione

Tutto questo per dire che in Fitness Boxing 3: Your Personal Trainer non necessariamente si deve essere precisi, o meglio, se non si è troppo precisi non si viene penalizzati. Al netto del livello di difficoltà (che non incide sulla precisione, bensì sul ritmo e il numero di colpi da mettere a segno), non è richiesto un livello di impegno vicino ad un esperienza simulativa, bensì anche solo “mimare” il movimento a ritmo di musica può  mettere a segno un punto a favore. Oddio, stiamo barando…ma non dovrebbe essere consentito, giusto?

Non occorre demonizzare questa precisa scelta inclusiva di Imageneer, che non ha voluto erigere alcuna barriera per la fruizione della sua ultima fatica. Fitness Boxing 3: Your Personal Trainer va visto per quello che è, ovvero una divertente esperienza che unisce il fitness al videogioco per il tramite della boxe. E la sua funzione viene egregiamente svolta anche grazie alla presenza di un (logorroico) Personal Trainer. Insomma, buona la terza.

PANORAMICA DELLE RECENSIONI

Prime Impressioni
7.0
Contesto di gioco
7.0
Controlli/Gameplay
7.5
Dimensione Artistica
7.0
Intrattenimento
8.0

Sommario

A livello ludico l'obbiettivo è stato ampiamente raggiunto, a patto che non si ricerchi al suo interno aspetti simulativi nel senso stretto del termine. Dinnanzi a noi ci aspettano intensi allenamenti dove coniugare i colpi tipici della boxe con il ritmo della musica e con un Personal Trainer che ha il brutto vizio di non stare mai zitto. Bene la presenza dei cosmetici da sbloccare come premio per le nostre performance.
Dino Cioce
39 anni, sposato e padre di due bellissimi bambini; anche se il tempo è poco e gli impegni sono tanti, trovo sempre un momento per dedicarmi al mio mantra e al mio credo. I AM A GAMERCRACY
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A livello ludico l'obbiettivo è stato ampiamente raggiunto, a patto che non si ricerchi al suo interno aspetti simulativi nel senso stretto del termine. Dinnanzi a noi ci aspettano intensi allenamenti dove coniugare i colpi tipici della boxe con il ritmo della musica e con un Personal Trainer che ha il brutto vizio di non stare mai zitto. Bene la presenza dei cosmetici da sbloccare come premio per le nostre performance.Fitness Boxing 3: Your Personal Trainer, la recensione su Switch