Grand Theft Auto V (GTA 5) arriva su console di nuova generazione, e noi siamo qui a raccontarvi la nostra esperienza con la recensione della versione PS5. La gallina dalle uova d’oro di Rockstar Games non si accontenta dei risultati sinora raggiunti. Non basta aver dominato per ben due generazioni di console ma vuole conquistare anche quella che erroneamente definiamo ancora come “nuova”, ma che di fatto è quella attuale. Il motivo è presto detto visto che il numero di console PS5 non è ancora in grado di soddisfare l’enorme volume della domanda. Possiamo, quindi, affermare che questo è un invito a numero chiuso.
I fortunati possessori di PS5 potranno, quindi, godere dei diversi privilegi che questa edizione di Grand Theft Auto V (GTA 5) riserva loro. Dal punto di vista contenutistico non cambia pressoché nulla. Non ci sono DLC o espansioni dedicate che ampliano la storia originale. Chi vi scrive, avendolo giocato l’ultima volta nel lontano 2015, ne ha approfittato per rivivere le folli gesta di Micheal, Travis e Franklin tra le strade di Los Santos e Blaine County. Poi c’è sempre GTA Online, che torna con due interessanti novità. Viene concessa, infatti, la possibilità di ricreare un nuovo personaggio e iniziare una carriera nel mondo del crimine scegliendo un profilo più congeniale.
Per quello che riguarda, invece, le feature di nuova generazione, dobbiamo ergere la solita diga tra PS5 e Xbox Series X. La next-gen di casa SONY concede, infatti, la possibilità di sfruttare le potenzialità del Tempest Engine, e quindi del 3D Audio, nonché il feedback aptico e i grilletti adattivi. Fidatevi se vi diciamo che il gameplay ne risente in maniera clamorosa. Stesso discorso vale per le numerose migliorie grafiche e la possibilità di attivare o meno il ray tracing. Si respira, ancora pià di prima, aria di open world.
Bene, il tempo delle nostre consuete premesse termina qui. Vi lasciamo, quindi, alla nostra recensione di Grand Theft Auto V (GTA 5), titolo, vi ricordiamo, provato nella sua versione per console PS5.
Prime impressioni: per la terza volta, come la prima volta in Grand Theft Auto V (GTA 5)
Lo abbiamo già anticipato nella premessa di questa recensione, di come questa esperienza non sia la prima con Grand Theft Auto V (GTA 5). Sfidiamo nel trovare qualcuno che, nel corso di questi 8 anni dalla sua prima uscita, non sia fatto un giro per Los Santos. Nell’eventualità che ci fosse, questa rappresenta sicuramente la migliore occasione per porre rimedio. Il grande rammarico è il non aver puntato sui contenuti lato storia, per lasciare quanto più spazio possibile alla componente online. Comprendiamo la scelta ma i margini – per tempo e modi – c’erano. Magari una storia inedita, giusto spingere i giocatori a riabbracciare lo storico trio di anti-eroi.
Tutto, quindi, punta ad enfatizzare quanto più possibile la componente online. Su PS5 viene proposta – e sarà così sino al 14 giugno – a titolo gratuito se si acquista la versione base del gioco. In futuro sarà, invece, acquistabile a parte. La possibilità di creare un nuovo personaggio da zero, o ereditare quello utilizzato su PS4, coincide con l’esordio della modalità carriera. Non vi nascondiamo che, una volta conclusasi la parentesi amarcord con la storia, ci siamo subito fiondati su questa nuova feature introdotta.
In un certo modo è stata, ancora una volta, la nostra prima volta. Non è come quando si aspetta l’edizione next-gen di un gioco avendo giocato, già qualche mese prima, quella “liscia”. Il nostro cervello da gamer non ha creato nessuna diga di pregiudizi, pur avendolo già giocato due volte prima. È stato così su PS4, ricordando le avventure su PS3. L’edizione arrivò quasi a cavallo tra due generazioni e il porting si rese necessario in quella occasione. Questa volta, invece, è stato diverso.
Il merito, a nostro modesto avviso, va riconosciuto nella scelta di puntare al massimo sulla componente open world. Le migliorie grafiche fungono da amplificatore in tal senso, e si è partecipi del senso di enormità della mappa. L’assenza di caricamenti crea un’esperienza lineare e senza intoppi, anche se si avverte il peso delle tante – e forse troppe – cutscene che interrompono il momento. Da annotare in vista di un futuro GTA 6.
Contesto di gioco: ritmi di gioco che vanno rivisitati
Un gioco concepito 8 anni fa è vecchio. Su questo non si discute. I contenuti della componente storia non sono mai stati toccati in questi periodo e dimostrano, senza mezzi termini, il loro lato vetusto. I tempi e modi di gioco sono cambiati e anche un mostro sacro come Grand Theft Auto V (GTA 5) deve piegarsi alla dura verità. Quello che adesso viene richiesto è tanta azione con un pizzico di sano RPG, senza perdere tempo in filmati e cose simile.
Rockstar Games, ad onor del vero, lo aveva già capito nel 2013. La scelta di inserire le abilità uniche, di switchare tra i vari personaggi del gioco e l’inserimento di un accennatissimo skill tree, portano a pensare a questo. Le troppe cutscene non ci davano fastidio prima, mentre adesso arrivano talvolta come macigni. Stucchevoli e ripetitive nei modi e nei personaggi. Questi ultimi, a loro modo, riescono ancora a strappare più di un sorriso, anche se crediamo, in cuor nostro, che nel prossimo capitolo difficilmente vedremo dei personaggi principali già decisi a priori.
Il pallino del gioco, in Grand Theft Auto V (GTA 5), passa alla componente online. Il career builder è il fulcro di questa modalità, nonché la vera e grande novità in chiave multigiocatore. Qui abbiamo la possibilità di intraprendere una vera e propria carriera nel business del crimine, scegliendo un percorso non obbligato ma che influisce sulle attività proposte. Business man, trafficante di armi, gestore di night club e biker. Sono queste le 4 carriere che ci vengono proposte, con la possibilità di deviare strada facendo.
Abbiamo subito a disposizione ben 4.000.000 di dollari da spendere come vogliamo. Sono tanti, questo è vero, ma non vi serviranno a molto se non utilizzate la testa prima delle armi. L’obbiettivo non è quello di andare in pari ma è quello di farli fruttare in qualche modo. Consigli, in tal senso, non ve diamo. Non vogliamo, in alcun modo, spoilerare informazioni sensibili.
Gameplay di Grand Theft Auto V (GTA 5): adesso l’azione si sente
Il modello di fruizione di Grand Theft Auto V (GTA 5) è quello di un classico open world a missioni con una spiccata componente action che, fino ad oggi, non coinvolgeva troppo il giocatore di turno. La nuova generazione di console, con la capofila PS5, promette di amplificare il fattore immersione toccando livelli mai raggiunti sinora. Non lo si capisce sino a quando non li si prova con mano, nel senso letterale del termine.
Il DualSense ci prende e ci lancia nel mondo di gioco. Dagli inseguimenti ai conflitti a fuoco, le vibrazioni del buon vecchio DualShock diventano un lontano ricordo. Tutto acquista una sensibilità del tutto nuova, con il preciso intento di simulare il momento per viverlo in tempo reale. Anche una semplice passeggiatina in spiaggia fornisce degli stimoli tattili unici, giusto per rievocare il piede sulla sabbia. Sensazioni che aiutano ad amplificare il concetto stesso di open world. Un’emozione per ogni momento e luogo.
La presenza dell’SSD ultraveloce di PS5 migliora sensibilmente la velocità dei caricamenti di gioco. Non vengono azzerati (diffidate da chi vi dice il contrario, ndr), ma la distanza che intercorre tra le cutscene e le sequenze di gioco è pressoché tendente allo zero. Questo fa si che l’esperienza di gioco non è mai frammentata, e a guadagnarci, in tutto questo ben di Dio, è il fattore immersione.
La potenza di calcolo della nuova generazione di console ha permesso, inoltre, di aumentare il numero di poligoni da gestire. La densità di popolazione di Los Santos è incrementata, le strade sono molto più trafficate e si respira un senso di vita ancora più ampio rispetto a quanto visto su PS4. Capite perché vi dicevamo che, in un certo modo, sembra una nuova prima volta?! Provare per credere.
Dimensione artistica: ecco finalmente l’open world
Rockstar Games, in questa versione dedicata alla nuova generazione di console, ha puntato tutto sull’enfatizzazione della dimensione artistica di Grand Theft Auto V (GTA 5). Il mondo di gioco, già nella sua versione base, si presentava estremaente vario. Da Los Santos alla periferia di Blaine County si assisteva alla coesistenza di diversi ecosistemi paesaggistici. Mura e cemento si spegnevano lentamente nel verde e nel deserto. Gli sviluppatori hanno spinto forte su questo dualismo, migliorando il FOV (ampiezza del campo visivo), la risoluzione delle texture, il numero di elementi di contesto da gestire, l’illuminazione globale, le ombre e riflessi.
In parole povere: Los Santos è bellissima. Possiamo scegliere, tramite le opzioni video, ben 3 modalità grafiche diverse, ognuna con i suoi punti di forza. Fedeltà garantisce il 4K con una frequenza pari a 30fps. Su PS5 viene anche assicurata la presenza del ray tracing, e questo è già un primato da portare a casa. La modalità Performance, invece, garantisce i 60fps con upscaling in 4K. Dulcis in fundo, possiamo optare per Performance RT, un ibrido tra le due modalità appena descritte ma con la possibilità di sfruttare il ray tracing e i 60fps contestualmente. Questa particolare opzione grafica ci ha ricordato molto quella vista in Marvel’s Spiderman Miles Morales e Ratchet and Clank: Rift Apart, in grado di creare un giusto bilanciamento risoluzione/fps a seconda del momento.
Ora in tutto questo paradiso per gli occhi, a guadagnarci è l’open world. Prima esisteva solo il gameplay, con il susseguirsi di missioni e l’avanzamento nel nostro percorso nel mondo del crimine. Adesso esiste un contesto che merita di essere vissuto. Una gita in aereo, partendo dalla piccola pista sterrata nel deserto, diventa un momento indimenticabile, da immortalare con il fantastico editor di Grand Theft Auto V (GTA 5). Sarà che siamo irrimediabilmente romantici, o forse che amiamo i videogiochi all’inverosimile, ma per noi è stato come se fosse la nostra prima volta.
In conclusione
Il folle trio si riunisce su console di nuova generazione. La versione PS5 di Grand Theft Auto V (GTA 5) è andata ben oltre le nostre aspettative. Per quanto dal punto di vista contenutistico, ad eccezione della modalità online – la musica sia sempre la stessa, il potenziale della next-gen di casa SONY regala una nuova vita alla gallina dalle uova d’oro di Rockstar Games. Graficamente è un gioco nuovo e su questo non ci piove. Il potere del ray tracing ci regala una Los Santos tirata a lucido. La città è ancora più viva rispetto alla versione PS4, con un numero di veicoli e persone ben oltre quello che erano i nostri ricordi.
Ormai si è capito che la componente online di GTA sta molto a cuore alla software house americana. La modalità Carriera ne è un esempio lampante. L’end game ormai ha assunto una dimensione sempre più competitiva anche se vi è spazio per una comparto PVE in grado di rinnovarsi in maniera costante. L’ultima novità permette di intraprendere un percorso di classe che veicola le missioni proposte ma che non funge come una prigione. In attesa di GTA 6 non ci resta che ri-ri-ritornare, con immenso piacere, a combinare qualche casino degno di questo nome.