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Mario Tennis: Ultra Smash, la recensione del titolo Wii U

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Mario Tennis: Ultra Smash, la recensione del titolo Wii U

Per quanto nulla possa farlo pensare, Mario Tennis: Ultra Smash è semplicemente la versione casalinga di quel Mario Tennis Open arrivato su Nintendo 3DS ben tre anni fa. Confrontare i due titoli, oltretutto sviluppati dallo stesso team, porta facilmente a questa conclusione, tant’è che se non fosse per l’evidente divario tecnologico fra i due prodotti si potrebbe parlare di una sorta di gemellaggio videoludico. In realtà c’è qualcosa che distingue questa incarnazione Wii U da quella portatile, ed è proprio l’inclusione di due o tre extra come i funghi speciali che aumentano le dimensioni dei giocatori durante la partita o quel colpo speciale, l’ultra smash che dà il nome al gioco, ma nulla di realmente rilevante o che possa cambiarne la fruizione.

Con una quindicina di personaggi giocabili, svariate tipologie di campo da gioco e un’ossatura ludica semplificata (anche troppo), ma funzionale, il Tennis inscenato dal prodotto Camelot Software è tutto sommato divertente. Le varie tipologie di tiro sono ben differenziate con l’uso di scie colorate dalle tonalità differenti e l’azione scorre senza intoppi di alcun tipo grazie a una realizzazione tecnica molto gradevole, complice un comparto grafico pulitissimo e un sistema di controllo immediato e facilmente digeribile.

mario-tennis-rosalinaProbabilmente per avvicinarsi al pubblico più giovane, la risposta a un tiro avversario è sempre “aiutata” dal software, che in risposta alla pressione di un tasto nella zona d’arrivo di una palla avversaria calibra l’animazione del personaggio spostandolo, a volte, anche fin troppo generosamente, al punto tale che molte volte basta inseguire il segnalino dedicato sulla propria porzione del campo da gioco per poter raggiungere la vittoria senza tanti problemi. Anche il livello di sfida durante le partite è mediamente bassino, persino quando si sceglie di affrontare la modalità di gioco “Scalata dei campioni”, l’unica a giocatore singolo inclusa nel gioco pensata per racchiudere l’intera offerta ludica del prodotto.

Qui, si è chiamati a sfidare personaggi del pantheon Nintendo in quello che dovrebbe essere una scalata verso il migliore, ma che in realtà si trasforma in breve tempo in una sequenza di sbadigli e sguardi assenti. Perché purtroppo a Mario Tennis: Ultra Smash manca una cosa fondamentale, la capacità di tenere incollati i giocatori allo schermo nella speranza di riuscire a raggiungere un obiettivo, essendo la vittoria fin troppo accessibile.

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A essere onesti nel menù principale è inclusa proprio una finestrella pronta a ricordare a chi gioca quali sono le 25 tappe che deve superare prima di poter dire di aver completato il gioco al 100%, ma gran parte di queste è legata alla ripetizione di partite con specifici personaggi o al raggiungimenti di record particolari nelle pochissime modalità di gioco incluse; tuttalpiù è possibile decidere di sbloccare questi achievements digitali investendo una somma di quelle monete con le quali si viene ricompensati dopo ogni partita, andando così a colmare quei buchi che, vuoi per mancanza di tempo o di Amiibo, sarebbero invece irraggiungibili.

1280x720-vLmVerrebbe quindi da ipotizzare che Super Mario Tennis: Ultra Smash sia un titolo espressamente creato per la fruizione multiplayer, magari online, come il campione d’incassi Mario Kart 8, e invece sfidare in rete gli avversari è altrettanto blando, senza alcuna possibilità di variazione della struttura di gioco, addirittura senza poter contattare direttamente i giocatori inclusi nella lista amici della console. E di fronte a un titolo sportivo che propone un solo stadio, cambi di campo differenziati da variabili talmente sottili da risultare quasi ininfluenti e un solo minigioco altrettanto insignificante e dal ritmo soporifero, la sopracciglia si inarcano e le espressioni contrariate non possono fare altro che stamparsi sui volti dei giocatori. È una grande delusione vedere un prodotto simile, sorretto da un comparto tecnico così piacevole e con un prequel su cui potenzialmente basare le fondamenta di qualcosa di nuovo, impattare violentemente contro gli scogli dell’insufficienza.

Questo è uno di quei titoli da sfoderare solamente per partite veloci con amici raggruppati in un salotto, ben consci di questo si può valutare un eventuale acquisto, ma secondo il parere di chi scrive è meglio avvicinarcisi solo in concomitanza di forti tagli di prezzo o se, della videoludoteca multiplayer Wii U, si possiede già tutto l’acquistabile. Ma proprio tutto tutto, eh.