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Star Wars: Squadrons, la nostra recensione su Xbox One

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Star Wars: Squadrons, la nostra recensione su Xbox One

A distanza di tre anni dal contributo che aveva dato allo sviluppo di “Star Wars Battlefront II”, Motive Studios, costola Canadese di Electronic Arts, presenta Star Wars: Squadrons il suo secondo progetto nella galassia del franchise Star Wars. E forse lo fa con l’obiettivo di esaudire uno dei desideri che ogni fan di Star Wars ha sempre sognato: impersonare Luke Skywalker o Dart Feder ed infilarsi nell’abitacolo dei loro iconici caccia per affrontare battaglie stellari ruotando a 360° nello spazio.

Con la Nuova Repubblica e con l’Impero

Sì perché Star Wars: Squadrons, è un gioco di simulazione di volo e, anche se non è per complessità paragonabile ad un vero simulatore, non deve essere preso sottogamba perché chiede al giocatore un’impegnativa curva di apprendimento. Per trovare un gioco con un gameplay con queste caratteristiche bisogna tornare indietro sino alla saga di X-Wing e TIE Fighter. Per intenderci, stiamo parlando dei tempi dei floppy-disc e dell’MS-DOS.

Ma andiamo per gradi. La storia della Campagna Giocatore Singolo si innesta narrativamente al termine dell’episodio cinematografico “Il ritorno dello Jedi” (Star Wars: Episodio VI), nel momento in cui il neopromosso Comandante Javes della Nuova Repubblica, assume il comando dell’incrociatore Temperance con annesso lo squadrone di caccia d’élite Vanguard e viene incaricato di portare a termine il progetto segreto Starhawk. L’Impero ovviamente non sta con le mani in mano e incarica il capitano imperiale Terisa Kerill di porre fine al Progetto Starhawk prima del suo completamento, assegnandole lo squadrone di caccia d’élite Titan al fine di ostacolare i progressi della Nuova Repubblica.

Il giocatore si troverà quindi a vivere la storia lineare di Star Wars: Squadrons alternando in parallelo i ruoli di due piloti appartenenti allo Squadrone Vanguard della Nuova Repubblica e allo Squadrone Titan dell’Impero. Non potremo quindi scegliere mai con chi affrontare la storia, perché tutte le 14 missioni del gioco ci vedranno passare da una fazione all’altra seguendo il progetto narrativo deciso dagli sviluppatori. In realtà questa scelta si rivela una decisione che da un lato ci permetterà di vivere la storia dalle due diverse angolazioni emotive e, dall’altro, ci metterà nelle condizioni di provare le diverse classi di caccia stellari provenienti sia dalla flotta della Nuova Repubblica che da quella dell’Impero.

Star Wars: Squadrons

Per affrontare la non lunghissima durata della campagna giocatore singolo (6-7 ore) dovremo scegliere tra 4 livelli di difficoltà. Se si esclude il primo livello che non richiede alcun impegno particolare per quanto riguarda il controllo dei caccia stellari, tutti gli altri ci vedranno costretti ad imparare un sistema di guida veramente impegnativo. Per cui, in realtà, la modalità single-player si rivelerà a noi strumentale per poter padroneggiare il sistema di simulazione alla base di Star Wars: Squadrons, al fine di poter sapientemente affrontare le altre due modalità presenti nel gioco, che prevedono i duelli online e gli scontri tra flotte che possono essere giocati sia offline che online.

Più facile a dirsi che a farsi

A tutti gli effetti Star Wars: Squadrons si gioca come un simulatore di volo in prima persona e quindi, se si sta usando il controller della console per pilotare i veicoli spaziali, può sembrare inizialmente un po’ confuso. In realtà è solamente più impegnativo e difficile di un classico gioco arcade.

Motive Studios ha fatto un grandissimo lavoro disegnando le cabine di pilotaggio dei veicoli spaziali come siamo stati abituati a vederle nei film e posizionando perfettamente gli schermi, i pulsanti e le levette che ci servono per gestire l’energia che governa i sistemi di guida, offesa e difesa di ogni veicolo.

Star Wars: Squadrons

Il giocatore dovrà quindi impratichirsi velocemente con le principali funzioni di volo del veicolo suddivise tra le due levette analogiche, per poi concentrarsi nella gestione energetica di scudi, motori e armi di cui sono dotati i veicoli, perché dovrà costantemente destreggiarsi tra questi sistemi. E tutto questo richiede allenamento e conoscenza del bilanciamento energetico del veicolo perché, se si ha bisogno di potenza motore per scappare da un nemico, si deve sapere che quella mossa andrà a spese degli scudi e delle armi. Se invece alternativamente decideremo di raddoppiare gli scudi posteriori, avendo un nemico attaccato alla nostra coda, dovremo sapere che quella potenza verrà sottratta alla velocità e alle armi.

La Nuova Repubblica e l’Impero ci mettono a disposizione 4 diversi veicoli spaziali ciascuno, tutti e 8 configurabili per quanto riguarda un’arma primaria, motori, scudi e due differenti armi secondarie. All’interno di ogni fazione, i veicoli hanno tutti comportamenti e caratteristiche diverse. Alcuni sono più manovrabili, mentre altri subiscono o procurano più danni. Ci possono essere anche eccezioni, come tre delle quattro navicelle imperiali TIE che sono sprovviste completamente di scudi, ma compensano con una modalità più rapida di spostamento dell’energia tra armi e motori. In questo caso, questa diversità ci costringerà ad utilizzare strategie di attacco diverse rispetto a quelle che useremmo con i veicoli della Nuova Repubblica.

Le meccaniche del gameplay sono quindi fortemente condizionate dal veicolo che staremo pilotando, dalle modifiche che avremo applicato, ma soprattutto, dalla nostra bravura nella gestione dell’energia per alternare scudi, armi e motore.

Star Wars: Squadrons

Ora siamo pronti per affrontare la Modalità Multiplayer

Questa è la modalità che ci farà capire se è valso tutto il tempo che abbiamo investito nella storia giocatore singolo. Le due principali modalità multiplayer di Star Wars: Squadrons sono: una classica Modalità Deathmatch a squadre 5v5 e una Modalità Flotta basata su obiettivi in più fasi incentrata sull’abbattimento della nave ammiraglia nemica. Quest’ultima è la modalità principale della sezione Multiplayer. Prima di effettuare l’approccio finale per riuscire a distruggere l’ammiraglia, entrambe le squadre devono superare diversi ostacoli attraversando la linea difensiva del nemico fatta da diverse navi da battaglia come corvette, fregate, etc, tutti guidati dall’IA, senza mai dimenticare di evitare gli asteroidi ed i detriti presenti nello spazio. La variabile che può decidere il destino di una battaglia, facendo ritirare o spronando all’attacco un team, è la barra del morale associata ai componenti del Team. Ogni giocatore deve lavorare per aumentare il proprio morale al fine di spingere in avanti la linea del fronte; ogni uccisione aumenta il morale, mentre ogni morte ne toglie un po’. La Modalità Flotta può essere giocata anche in coop con 4 amici oppure da soli con l’ausilio di BOT sia per il proprio Team che per quello avversario. Entrambe le modalità si giocano sulle stesse sei mappe, con variazioni di dimensioni a seconda della modalità. Tutte sono molto varie e utilizzano le fondamentali presenze di asteroidi e detriti cosmici per fornire coperture o punti su cui installare armi d’attacco o difesa.

Dal punto di vista tecnico Star Wars: Squadrons si presenta senza particolari problemi o sbavature. L’aspetto grafico ed estetico è sicuramente la parte più riuscita dell’intero gioco. I campi dove avvengono gli scontri sono stracolmi di dettagli con una particolare cura per le navi da battaglia. Come accennato in precedenza, gli abitacoli delle navicelle sono estremamente curati e fedeli rispetto agli originali. E a completare il tutto ecco l’uso sapiente delle immancabili musiche originali di John Williams, in grado di trasformare questo gioco in una vera esperienza Star Wars.

Star Wars: Squadrons ha il pregio ed il difetto di essere un simulatore con una ripida curva di apprendimento che non lo rende, né un gioco facile, né per tutti. Manca una vera e lunga storia, riducendo così l’esperienza della campagna giocatore singolo ad un mero tutorial per farsi le ossa ed affrontare gli scontri online, che peraltro si distinguono grazie ad un’ottima Modalità Flotta. Resta un buon prodotto che riesce a dare momenti unici a tutti gli amanti di Star Wars e dei simulatori di volo.

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