Tour de France 2015, la recensione: alla conquista degli Champs-Élysées

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Detto anche Grande Boucle, il Tour de France è uno degli eventi sportivi più importanti al mondo, uno dei tre ‘grandi giri’ maschili di ciclismo che viene corso lungo le strade della verdeggiante Francia. Dal 1903 un appuntamento annuale fisso per ciclisti, squadre e appassionati; per i videogiocatori invece è dal 2001 che lo studio Cyanide fornisce ogni anno, puntualmente, il suo famoso Cycling Manager (Pro Cycling Manager dal 2005) su PC e dal 2011 la serie Tour de France sulle console di casa Sony e Microsoft. Fondata da alcuni ex-dipendenti di Ubisoft, l’azienda francese è dunque leader incontrastata nelle simulazioni ciclistiche, e ovviamente neppure quest’anno ha deluso i suoi fan rilasciando Tour de France 2015 su Xbox One, Ps3, Ps4 e Pro Cycling Manager 2015 su PC. La versione presa in esame in questa recensione è quella Ps4, dunque come si comporta il nuovo titolo sulla nuova generazione di console?

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Fiori e mulini a vento

Dal punto di vista grafico non ci troviamo, per ovvi motivi, di fronte ad un titolo sconvolgente e particolarmente accattivante. Del resto non parliamo di un gioco tripla AAA, piuttosto di un simulatore solido che mette su schermo tutto quello di cui c’è bisogno. L’alta definizione a 1080p e i 60fps garantiscono fluidità estrema, salvo rari cali di framerate e istantanei freeze in prossimità dei checkpoint, inoltre livree e biciclette dei corridori sono ricreate davvero in modo minuzioso. Possedere le licenze ufficiali di tutti gli sponsor reali del Tour ha permesso a Cyanide di disegnare ciclisti credibili e ricchi di dettagli, anche piccoli, e di riempire il mondo di gioco di cartelloni, oggetti e gonfiabili esattamente come accade nella realtà, con marchi e prodotti veri.

Mondo di gioco che è estremamente vario e pittoresco, in grado di farci attraversare luoghi abitati con decine e decine di fan urlanti dietro le transenne come vaste zone rurali, di campagna e di montagna. Nel contesto che accompagna i corridori si nascondono anche gli elementi grafici meno riusciti, come ad esempio gli edifici eccessivamente squadrati e poco texturizzati, e il pubblico a bordo strada, mosso sempre da movimenti standard e non proprio eccellenti. Durante le salite più impegnative la gente arriva addirittura a occupare la strada, come succede davvero in molte tappe del Tour, ma le animazioni con cui sgombera il terreno sono macchinose, artefatte. Come ricordavamo appena sopra però, l’aspetto visivo non è certo la prima preoccupazione degli sviluppatori, dunque neppure il punto di forza di questo Tour de France 2015.

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La punta di diamante del titolo risiede piuttosto nel gameplay simulativo, che offre agli appassionati di ciclismo uno strumento potentissimo e con una grande dose di realtà. Parliamo di una programmazione che è frutto di 14 anni di esperienza nel settore, migliorata di anno in anno, di gioco in gioco. Oltre alle nuove strade 2015, fra cui una piccola parte olandese e gli iconici paesaggi del nord della Francia, migliora l’interfaccia su schermo, inoltre i numerosi obiettivi da raggiungere durante ogni tappa rendono il gameplay dinamico, vivo, nonostante molti possano pensare ad un titolo statico, con molti tempi morti. I tempi morti esistono soltanto se siamo noi a crearli, poter comunicare con i compagni di squadra, dunque progettare tattiche avanzate, o cambiare ciclista della nostra squadra in qualsiasi momento sono caratteristiche che ci portano sempre nel cuore dell’azione.

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Al mio segnale scatenate l’Inferno

Possiamo scatenare fughe, oppure accodarci ad altre già iniziate o alimentarle, proponendo staffette con i partecipanti, e ancora preparare sprint, smuovere plotoni d’inseguimento, mettere in pratica scalate e vincere le maglie a punti relative. Tutto tenendo sempre lo sguardo fisso sull’energia, facendo attenzione a non esaurire tutte le forze e quindi non essere costretti a fermarci. La sfida infatti non è soltanto vincere le varie corse o conservare la maglia gialla fino agli Champs-Élysées, è terminare senza problemi le tappe, creando tattiche funzionali con tutta la squadra al completo e pensando anche agli eventi successivi. Un autentico spettacolo simulativo, che nella sua difficoltà massima (Campione) è in grado di metterci davvero alle strette e farci sentire a cavallo delle due ruote. In modalità Amatore ci si può invece rilassare, godersi il paesaggio e provare a conquistare tutti gli obiettivi tappa dopo tappa. Unico difetto, la fisica arcade degli scontri: è molto difficile cadere, anche sbagliando velocità e finendo addosso alla gente ci si blocca rimanendo perfettamente in piedi, in equilibrio. Una scelta che certamente si schiera dalla parte del divertimento, ma che appare come un piccolo neo in una simulazione estremamente fedele alla realtà.

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La strada del successo

Per quanto riguarda i contenuti, oltre al classico Tour de France con tutte le squadre iscritte ufficialmente, grazie al quale possiamo correre tutte le tappe ufficiali oppure una selezione delle più emozionanti, possiamo affrontare il Pro Team Mode. All’interno del Pro Team Mode possiamo formare un team da zero e portarlo alla conquista del Tour tramite eventi distaccati e impegnativi come il Critérium International e il Critérium du Daupiné. Infine si aggiunge il Challenge Mode, sfide contro il tempo lungo discese più e meno tortuose. Tutte funzionalità che prenderanno davvero molto del vostro tempo, soprattutto se avete intenzione di vincere tutti i trofei PSN o gli obiettivi Xbox Live. Cyanide non fa mancare agli appassionati neppure il multiplayer online, tramite il quale si ha la possibilità di sfidare gli amici oppure partecipare a gare in cooperativa.

Dal punto di vista dei comandi, il dialogo fra gamepad e simulazione è davvero eccellente e immediato. Non ci sono molte opzioni di personalizzazione ma la sensibilità delle leve analogiche e dei pulsanti L2-R2 è incredibilmente precisa, guidare il proprio corridore è un vero piacere (nonostante la durata delle tappe metta a dura prova le nostre dita). Su PlayStation 4 si può anche sfruttare il touchpad del DualShock 4, tramite il quale possiamo ingrandire la planimetria della tappa su schermo con un semplice pinch-to-zoom e spostarla facendo scivolare il dito. Di contro il menu non è molto intuitivo, ad ogni avvio bisogna scegliere la lingua di sistema, e le opzioni si contano davvero sulle dita di una mano. Inoltre manca il doppiaggio italiano,  attenzione: sono tradotti nella nostra lingua i testi e i sottotitoli, dunque sentirete tutte le voci radio in lingua inglese.

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In conclusione

Anche quest’anno ci troviamo di fronte ad un simulatore di ciclismo incredibilmente solido e realistico, all’interno del quale possiamo ritrovare tutte le dinamiche tattiche che rendono affascinante e spettacolare un evento come il Tour de France. I numerosi obiettivi da raggiungere tappa dopo tappa, uniti alla possibilità di impartire ordini ai compagni e cambiare corridore in ogni momento, pongono il giocatore sempre al centro dell’azione. Un autentico must have per gli appassionati del genere, che grazie al sistema di gioco e alle tre difficoltà selezionabili troveranno pane per i loro denti, per i loro muscoli e il loro spirito strategico.

Aurelio Vindigni Ricca
Fotografo, redattore e managing editor sul web, grande appassionato di cinema, automobili e tech enthusiast della peggior specie. Sulle dita porto i calli del basso ma non disdegno affatto la chitarra acustica. Mi piacciono i temporali e le biografie che si prendono poco sul serio.
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