Call of Duty è da sempre tra le saghe videoludiche più celebri di sempre, con oltre 520 milioni di giocatori in tutto il mondo e vendite che nel corso di circa vent’anni hanno superato i 15 miliardi di dollari. Composta da 18 capitoli ufficiali, di cui 2 edizioni rimasterizzate, e diversi spin-off, quella di COD è senza dubbio una serie imprescindibile per gli amanti del genere sparatutto in prima persona. Con il primo capitolo pubblicato nel 2003, si sono infatti stabilite nuove regole e standard tanto per questo genere quanto per i suoi simili. Questo articolo si concentra però su un preciso aspetto, ovvero sul SBMM di Call of Duty: Warzone.
L’acronimo SBMM, ovvero Skill-Based Matchmaking, è da qualche anno entrato nel linguaggio comune dei videogiochi online. Questo è inoltre spesso al centro di discussioni su piattaforme come Reddit o Twitter, dove è diventato il principale tema di scontro tra fan-base di un gioco e i suoi sviluppatori. Tale sistema, infatti, punta essenzialmente ad accoppiare all’interno di una stessa lobby di un videogioco online giocatori con abilità di livello equiparabile. Ciò avviene principalmente attraverso il tracciamento dei dati e alcuni specifici algoritmi, ma i parametri utilizzati non sono spesso né chiari né esplicitati.
In generale, vengono prese in considerazione statistiche come numero di vittorie, rapporto uccisioni/morti, numero totale di partite giocate. Il sistema sembra però utilizzare spesso anche dettagli più sottili e difficilmente misurabili dal pubblico di videogiocatori, come mira, movimento e azioni effettuate in gioco. Si tratta dunque di dinamiche non particolarmente apprezzate dai giocatori, che da tempo si stanno opponendo a questo tipo di sistema. Consapevoli di ciò, di seguito si riporta tutto ciò che è necessario sapere riguardo l’SBMM di Warzone, dal sito all’app, dalla lobby al tracker.
SBMM Warzone tracker: come utilizzare il sito Web ufficiale
Dopo aver indicato qual è lo scopo dell’SBMM, di seguito si vedrà come poter utilizzare il sito apposito a riguardo. Dopo essersi recati sul sito ufficiale di SBMM per Warzone, si inserisce il proprio nome utente, si seleziona un round e a quel punto si potranno visualizzare le statistiche sia per le squadre che per i singoli giocatori relativi a quel round. Questo strumento non può però essere utilizzato per visualizzare in anteprima le lobby di Warzone, che consentirebbero ai giocatori di valutare rapidamente il rapporto KD medio e di ritirarsi se fosse troppo alto, causando problemi nei tornei e generalmente danneggiando l’esperienza per tutti.
Invece, il sito web di SBMM Warzone fornisce una panoramica della partita solo una volta che questa è giunta al termine. Call of Duty: Modern Warfare, ma anche Fortnite, APEX Legends, League of Legends e più recentemente Valorant, sono solo alcuni dei titoli in cui dichiaratamente o meno gli sviluppatori hanno inserito un sistema SBMM. Nel momento in cui le varie community hanno però notato questa novità, decine di migliaia di giocatori hanno iniziato a lamentarsene, mentre molti curiosi si sono cimentati in vari test per scoprire le effettive dinamiche dietro al nuovo sistema di matchmaking.
SBMM Warzone: esiste anche un’app?
Lo stesso sito qui sopra linkato esiste anche come app, con le medesime funzionalità. Questa si può trovare nell’app store di Android e iPhone con il nome “WZ Stats – Track your Warzone Stats & Matches“. Come per il sito, anche l’app consente dunque di tenere traccia delle statistiche e delle partite di Warzone, confrontandole con quelle dei propri amici e dei migliori giocatori. Scaricato da oltre 50 mila utenti, l’app si è rivelata un comodo strumento per chi è in cerca di partite al proprio livello, dove potersi misurare dunque con giocatori che abbiano un’esperienza più o meno pari alla propria.
SBMM Warzone: cosa ne pensano le lobby
L’utilizzo, più o meno implicito, di questa skill consente dunque l’ingresso di nuove leve all’interno del gioco. Nel momento in cui un gioco possiede una community di utenti particolarmente esperti, entrarvi diventa per i neofiti molto complesso, in quanto si trovano a scontrarsi con giocatori molto più esperti che facilmente mettono in difficoltà i nuovi arrivati. La curva di apprendimento per questi ultimi tende dunque ad essere molto lenta e, ovviamente, in pochi si divertono quando entrando in una lobby non si ha modo di compiere molte azioni prima di venire eliminati.
L’SBMM abbatte dunque questo ostacolo, permettendo ai nuovi arrivati di scontrarsi con giocatori al proprio livello, relegando i più esperti in battaglie con utenti altrettanto forti. Se dai primi è dunque una skill apprezzata, per chi ha già raggiunto livelli avanzati è invece vista come una pecca che rovina l’esperienza di gioco. I giocatori di lobby PRO, dunque, non hanno mancato di criticare questa nuova introduzione, la quale però risulta vantaggiosa tanto ai neo-giocatori quanto agli sviluppatori. Il fine ultimo è infatti quello di tenere il gioco in vita il più a lungo possibile, cosa resa possibile solo grazie all’ingresso e al rimanere nella community di sempre nuovi giocatori.
Fonte: Ginx