Dopo aver svelato, in anteprima, il gameplay del nuovo FIFA 22, arriva il turno della modalità Pro Clubs. Era già da qualche anno che la divisione EA Sports lasciava scoperta da “significativi” upgrade questa sezione del suo titolo di punta, sollevando non poche polemiche tra chi gioca – di fatto – solo con essa. Basta affacciarsi su Twitter per scoprire che dietro vi è un vero e proprio mondo, organizzato tra campionati, leghe e sessioni di calcio-mercato. Insomma, un vero gioco-nel-gioco.
Per chi non lo sapesse, in FIFA 22 Pro Clubs si potrà creare un calciatore virtuale, con un proprio ruolo e aspetto fisico. In perfetto stile RPG, il giocatore cresce partita dopo partita, migliorando in abilità e potenziale. Il bello sta nella possibilità di giocare tutti insieme in campo, 11vs11, per un totale di 22 player reali. Le emozioni in cuffia non mancheranno, con una dimensione social(e) che, ad oggi, non conosce rivali.
La community, che ha chiesto a gran voce di non essere abbandonata (in termini di “mantenimento” della modalità), è stata ascoltata. Le novità ci sono, e alcune sono anche importanti. Gli orizzonti del gioco si allarga, con la possibilità di muoversi tra le lobby, anche tra squadre diverse dalla propria. Non mancheranno persone che vi daranno dei “venduti” ma si sa, agli amici non si dice mai di no. Lo sviluppo del calciatore diventa sempre più verticale, con la possibilità di specializzarsi maggiormente in un ruolo preciso. I 26 vantaggi (perk) presenti vi aiuteranno in tal senso. La squadra si apre verso il pubblico femminile, con la possibilità di avere in squadra team misti.
Beh, come vi abbiamo detto le cose da dire non sono poche. Vi lasciamo, quindi, all’anteprima della modalità Pro Clubs di FIFA 22, in arrivo, vi ricordiamo, il prossimo 1° ottobre.
L’introduzione delle build (archetipi)
Iniziamo questa nostra anteprima della modalità Pro Clubs di FIFA 22, parlando delle novità introdotte nella crescita del proprio giocatore. Ad ogni match disputato, a seconda delle prestazioni e del voto in campo, guadagnerete dei punti da investire nello sviluppo delle abilità del calciatore. Nelle passate stagioni, questo avveniva un po’ al buio, senza intraprendere una strada ben precisa in termini di “specializzazione”. In FIFA 22 ci sarà un occhio onniscente, un engine in grado di capire “chi siete” da “come giocate”.
Una nuova e migliorata analisi del match vi metterà davanti a 5 archetipi diversi, al pari di una build del personaggio in perfetto stile RPG. Questo modello di crescita vi permetterà di guadagnare dei bonus ulteriori, oltre che individuare meglio su quali vantaggi investire per una crescita mirata. Per attivare i vantaggi, e quindi guadagnare punti extra, si dovranno soddisfare determinati requisiti in termini prestazionali (n. di passaggi completati, palloni recuperati, tiri in porta, ecc…).
Ovviamente, lo sviluppo, sebbene individuale, deve sempre essere coerente con il ruolo e le dinamiche di squadra. In modalità Pro Clubs, quest’ultimo aspetto è fondamentale per la costruzione di un “11” competitivo. Lì fuori ci sono formazioni con tanto di allenatori e analisti, che osservano attentamente lo svolgimento delle varie partite in cerca di talenti.
I 26 vantaggi, suddivisi tra attacco, creazione opportunità, difesa e portieri, servono a dipingere un vostro stile particolare. Ognuno di essi sblocca un tratto, in grado di donare un boost sulle stats del proprio calciatore. L’archetipo, quindi, non fa altro che enfatizzare i tratti caratteristici del giocatore, in modo da creare dei punti di riferimento in fase di costruzione del gioco. Ricordandovi sempre, prima di ogni considerazione del caso, che in modalità Pro Clubs le tattiche le costruite voi.
Insieme, senza barriere
Sarà che, in un contesto pandemico, farsi la classica partitella è diventato un tantino difficoltoso tra regole e restrizioni. La voglia di calcio, però, è una fiamma molto di difficile da spegnere. Quelli di EA Sports hanno analizzato il momento storico, consci che in FIFA 22, la dimensione sociale del Pro Clubs doveva, per forza di cose, migliorare. E così è stato, limitando – quanto più possibile – ogni forma di barriera tra giocatori e squadre.
Le uscite e le entrate, all’interno di un incontro, sono state semplificate, oltre che velocizzate. Le chat non sono più stanze chiuse ma sono diventate dei veri punti di ritrovo tra amici, dove fare due risate e commentare le azioni di gioco. L’allenatore di turno non smette mai di lavorare, anche se da quest’anno vi è una grande novità. È stata, infatti, introdotta la possibilità di organizzare le tattiche in modelli predefiniti, schemi e formazioni già “rodati” nel corso della stagione. Un grande vantaggio, questo, in termini di tempo.
La promessa fatta da EA Sports, per quanto concerne la difficoltà nel reperire giocatori “casuali” in matchmaking, sembra essere mantenuta. Gli sviluppatori hanno, infatti, fatto sapere che le problematiche che in passato hanno afflitto i cd. match “al volo” non si verificheranno più, con un sistema di ricerca esteso e migliorato.
Dulcis in fundo, la grande novità vive nelle squadre miste. In fase di creazione del calciatore, finalmente, si potrà scegliere anche il sesso femminile. A partire da ottobre, in campo non ci sarà più nessun tipo di limitazione, senza esclusione di colpi e senza barriere.