Thief: ladro si nasce

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Thief-fotoRiuscire a soddisfare le aspettative del pubblico videoludico non è mai facile, soprattutto quando il titolo che si vuole proporre è un reboot (letteralmente “riavvio”) di una saga le cui caratteristiche hanno fortemente influenzato quello che viene definito “stealth game”; l’importanza di agire nell’ombra con cautela, l’attenzione ai rumori motivo di sospetto del nemico, elementi nati con Thief: The Dark Project, primo dei tre capitoli della saga Thief.

Sostenere questa patata bollente e ridare vita ad un titolo che ha appassionato e intrigato milioni di giocatori toccherà alla Eidos Montreal (casa di sviluppo nota per diversi, tra i quali Tomb Raider, Hit Man e il nuovo e applaudito Deus Ex: Human Revolution, n.d.a) il cui compito sarà non soltanto quello di ricreare le stesse ambientazioni oscure e tensive, ma anche quello di soddisfare appieno i fan più accaniti.

Ed è proprio su questo secondo punto che il pubblico è incerto; si sostiene infatti l’idea che la Eidos Montreal non sia un gruppo capace di sostenere tale lavoro. Ma come poter esserne certi? Ad ora vi è stata la possibilità di visionare e provare la demo del gioco, in cui il protagonista(Garrett, il medesimo dei titoli precedenti), si destreggia tra le via di una oscura cittadina derubando e stordendo delle guardie.

Componente fondamentale resta ovviamente il silenzio e l’invisibilità, fondamentale per non farsi individuare dai nemici e riuscire a completare le missioni più facilmente. Per indicare al giocatore se si è o meno alla portata di una fonte di luce, i bordi dello schermo si scurisco nel caso in cui si è ben nascosti nell’ombra, spariscono se la luce rende ben visibile Garrett agli occhi dei nemici.

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Inoltre è stato chiaro fin dall’inizio come le abilità del protagonista siano più “umane” e realistiche, caratteristica un po’ carente in titoli come Assassin’s Creed e Dishonored; questo per invogliare il videogamer ad analizzare bene le varie possibilità di azione e a non sottovalutare salti a lunga distanza e corse sui tetti.

Parallelamente a questo è stata però riscontrata una IA nemica non certo evoluta; le guardie riescono sì a vedere Garrett dalle grandi distanze, ma ripetono le stesse azioni e gli stessi tragitti che rendono facile la pianificazione di un attacco e quindi prevedibili le loro azioni, sminuendo la tensione che può generarsi nel tentativo di compiere una qualsivoglia manovra evasiva. Oltre a ciò, sempre da una prima analisi del gioco, si nota come sia possibile utilizzare delle speciali frecce cordate, utili per arrampicarsi su tetti o altre zone sopraelevate, solo in determinati punti indicati dal gioco stesso, limitando, anche se di poco, la libertà di movimento.

“Thief” è ancora in fase di sviluppo e molte sono le novità da svelare, inclusa la story mode e tutte le caratteristiche proprie del personaggio principale. Il titolo sarà disponibile dal 28 Febbraio in Europa per PC, Play Station 4, XOne, Play Station 3 e X360.

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