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Rage 2: recensione

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Rage 2: recensione

Vi ricordate Rage? Era il 2011 e John Carmack, che ancora per poco sarebbe rimasto in Id Software, aveva dato alla luce questo piccolo capolavoro, adombrato però da una negativa conseguenza dovuta all’utilizzo delle famose Mega-Texture. Sì perché, se da un lato questa tecnologia dava risultati grafici eccezionali sugli oggetti a distanza, ad uno sguardo molto ravvicinato tutto risultava sgranato. Ed inoltre, le Mega-Texture richiedevano molta potenza di calcolo che, ai tempi, solo i PC molto carrozzati potevano garantire, con il risultato che sulle Console il gioco veniva spezzato da lunghi tempi di caricamento. Il primo Rage era ambientato in un finto mondo aperto e quindi, a distanza di 8 anni Id Software ci riprova coinvolgendo però nel progetto gli sviluppatori di Avalanche Studios, grandi esperti dei giochi Open-World.

Una storia deboluccia

RAGE 2 è ambientato ancora sulla terra, sono però passati 30 anni dal giorno in cui il primo protagonista del gioco l’ha liberata dalla tirannia dell’Autorità. La terra nel frattempo si è evoluta popolando la Zona Devastata con insediamenti commerciali e residenziali, e con nuove aree più verdi e umide di quante ve ne fossero in passato. Purtroppo, tutte il territorio è una vasta area dove bande di mutanti e uomini si combattono selvaggiamente per garantirsi il predominio e le risorse preziose rimaste sulla terra. È in questo precario equilibrio, dove nessun vincitore sembra prevalere, che ricompare l’Autorità decisa a riprendere il controllo della Zona Desolata sotto la guida del Generale Cross. Questa volta noi impersoneremo l’ultimo Ranger della terra che, con l’aiuto dell’amica Lily Prowley e di tre leader della Zona Devastata, cercherà di sconfiggere l’Autorità. Mentre Lily fa da raccordo generale per quanto riguarda la trama, tutte le missioni principali che servono a concludere il gioco, ruotano attorno a Loosum Hagar sindaco di Wellspring, John Marshall che controlla la città commerciale di Gunbarrel e lo scienziato Dottor Anton Kvasir. Questi personaggi sono legati tra loro dal Progetto Daga, un piano segreto che ci consentirà di sconfiggere l’Autorità.

Finalmente un Open-World – RAGE 2

Avalanche Studios ha fatto un ottimo lavoro ridisegnando completamente la Zona Devastata del primo episodio e dividendola qui in 6 grandi aree. Ambientazioni aride si alternano a quelle paludose o a scenari che ricordano la Monument Valley americana. Tutto questo mondo potrà da noi essere visitato per mezzo di 16 veicoli, la maggior parte dei quali troveremo abbandonati durati il gioco e ci basterà guidarli portandoli in una delle città commerciali per vederli sbloccati nel nostro Garage. La mappa dell’intero mondo di RAGE 2 è richiamabile dal Menu principale e sin dall’inizio avremo segnalati i primi obiettivi della missione principale e contestualmente alcuni luoghi indicati semplicemente con un punto di domanda a cui corrispondono luoghi sconosciuti a cui potrebbero essere associate sfide molto impegnative. Per attraversare tutto il territorio, oltre ai veicoli, avremo a disposizione anche una specie di teletrasporto che ci consentirà di muoverci da una area all’altra solo quando avremo scoperto dei luoghi cardine per quanto riguarda la storia del gioco. Ma la bellezza di questo mondo non sta solo nella sua vastità e nella quantità di piccole missioni secondarie che appaiono dove meno te le aspetti; sta soprattutto nella gestione dinamica del tempo meteorologico e delle luci che creano splendide visuali degli ambienti mentre li attraversiamo.

Rage 2 videogioco

Gameplay di RAGE 2 con combattimenti spettacolari

Come nel primo capitolo anche in RAGE 2, il protagonista dispone di potentissimi potenziamenti associabili alla tuta e di un armamentario di tutto rispetto. Ma, in questo sequel, Id Software ha fatto le cose in grande per quanto riguarda le possibilità di miglioramento sia dei poteri che delle 8 armi a nostra disposizione. Le materie rare come i Nanotriti e la Feltrite, che troveremo sparse nelle varie aree, saranno solo alcune delle possibilità che avremo per sbloccare i potenziamenti. A queste vanno aggiunti i soldi che guadagneremo completando le missioni, ma soprattutto, le ricompense che troveremo nelle Arche sparse nella Zona Devastata. Così, se da un lato, avremo micidiali armi con cui sparare, dall’altro, le potremo combinare con fantastici poteri altrettanto distruttivi che si attiveranno utilizzando le molteplici combinazioni associate all’uso del dorsale sinistro del Controller. Niente di tutto questo andrà sprecato perché avremo una quantità di nemici sterminata in termini di quantità e variegata in termini di tipologia. Andremo, dai classici Mutanti ai colorati Bulli, passando da Cinghiali, Mostri, Soldati e molto altro ancora.

Ed ecco allora che questi ingredienti trovano nei combattimenti di RAGE 2 la punta più alta di divertimento, grazie alle componenti di fisica e dinamica che il motore di Avalanche Studios riesce a supportare. Non c’è momento del combattimento che non sia memorabile. Partendo dalle animazioni dei nemici che si distinguono a seconda del Clan a cui appartengono e alle differenti reazioni che hanno a seconda di dove e con cosa vengono colpiti. I loro attacchi sono imprevedibili per meccaniche di aggressività che si alternano a strategiche ritirate, nell’attesa di colpirci non appena usciamo allo scoperto. Ma questo non sarebbe nulla se l’intera scena non godesse di effetti grafici e fisici di prim’ordine. Provate ad immaginare lo schermo colmo di nemici che attaccano e di oggetti presenti che rispondono dinamicamente a ciò che a loro succede. Ed il tutto avviene supportato da luci, ombre ed effetti particellari che si muovano dinamicamente in tempo reale. Insomma, una festa per gli occhi e per il divertimento.

RAGE 2, oltre alle missioni della storia principale, offre une quantità di missioni secondarie a volte ripetitive ma con alcune eccezioni che valgono la pena di essere scoperte nella Zona Devastata, riuscendo così a portare la durata del gioco anche oltre le 15 ore.

Dal punto di vista tecnico ci sono differenze importanti rispetto al primo episodio. Infatti, mentre Rage era stato disegnato per ottenere 60fps come standard per le consolle di quella generazione, RAGE 2 adotta un approccio diverso a seconda della console con cui si gioca per offrire una frequenza di frame regolare richiesta da un gioco open-world come questo. Ecco quindi che Xbox One S e PS4 hanno il Frame-Rate bloccato a 30fps e 1080p, mentre Xbox One X e PS4 Pro viaggiano magnificamente sugli stabili 60fps.

RAGE 2 non prevede nessuna modalità Multiplayer o Co-Op, questo gioco è il trionfo della modalità Single-Player.

Id Software e Avalanche Studios confezionano un gioco Single-Player che è una perfetta macchina di divertimento per gli amanti dei FPS. I combattimenti spremono le nostre Console per ottenere le migliori prestazioni per quanto riguarda fluidità e dinamica, al servizio della frenesia del gioco. RAGE 2 è sicuramente un FPS da provare.

 

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